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Autore: Nao Yoshikawa    17/01/2019    10 recensioni
Momenti di ordinaria follia...
#1 - “Sei un idiota! Almeno dividiamolo!”.
“Ma non ci penso proprio”.
#2 - "Voglio un cane".
"Cosa me ne faccio di un cane se ho già te?".
#3 - “Nnoitra, sei un bullo”.
“E tu una rompipalle certificata".
#4 - “Ma seriamente vuoi dormire sul pavimento?!”.
“Sicuramente mi darà più sollievo che continuare a dormire su quel materasso infernale”.
#5 - "Ora non mi verrai a dire che hai paura di un piccolo ago, eh?".
"Chiariamo una cosa, Nel. Io non ho paura di niente".
#6 - “D’accordo, visto che hai deciso così, mangerò gli spaghetti di soia da solo. Se vuoi puoi dividere i croccantini con Aries”.
“Smettila di prendermi in giro!”
#7 - “E tu che vuoi? È me che vuole baciare, di certo non te”.
“Credo che Aries sia geloso”.
#8 - “Dimmi che mi ami”.
“Lo sai già”.
#9 - "Sbaglio o quella era una scenata di gelosia?".
"Non è assolutamente questo, che sciocchezza".
#10 - "Perché non puoi amarmi tanto quanto ti amo io?".
Il capitolo 54 partecipa alla “Parole intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di efp”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Another world'
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9 - Don't look my girlfriend!

Se c’era una cosa a cui Neliel non avrebbe mai rinunciato era l’attività fisica. Minimo tre volte a settimana andava in palestra e si impegnava per due ore a fare sollevamento pesi, addominali, bicipiti e quant’altro. Ed era anche consapevole degli sguardi che attirava su di sé: aveva sempre avuto forme generose, ma non si era mai preoccupata di nasconderle. Si diceva sempre che era giovane e che voleva vestirsi come meglio le pareva. Anche in palestra non si risparmiava, indossando strettissimi leggins e un top sportivo, indumenti comodi ma che sicuramente attiravano le attenzioni di molti degli uomini intorno a lei. 
Bastava ignorare. Lei poteva anche farlo. Nnoitra un po’ meno. 
Quella sera Neliel aveva optato per il turno serale. Ciò voleva dire che il suo fidanzato era stato costretta a venirla a prendere. E la cosa ovviamente non lo faceva  esultare dalla gioia.
“Tesoro, mi vieni a prendere? Certo, come se potessi dirle di no, accidenti”, si lamentò, mentre entrava in palestra. La sua ragazza avrebbe anche potuto farsi trovare fuori, e invece..
Quando entrò la vide subito. Neliel lo stava aspettando.
“Ah, sei arrivato finalmente!”, esclamò contenta. “Andiamo? Ho fame!”.
Lei parve non accorgersi del suo sguardo seccato e in parte anche sconvolto.
“È così che vieni in palestra?”.
“Umh?”, spalancò gli occhi. “Sì, perché?”.
“Mi chiedi anche il perché? Si vede tutto!”, si tolse velocemente la giacca che portava. “Tieni, indossa questa”.
“Ma io non…”
“Ho detto indossala! E voi non guardatela!”, si rivolse agli esseri di genere maschile che sorridendo in modo malizioso stavano praticamente mangiando con gli occhi la sua fidanzata. “Oppure giuro che ve la dovrete vedere con me!”.
“Va bene, ho capito!”, esclamò Neliel. “Meglio se ce ne andiamo, eh?”.
Una volta fuori, la ragazza sospirò.
“Sbaglio o quella era una scenata di gelosia?”.
“Non è assolutamente questo, che sciocchezza. Devi fare attenzione, noi uomini sappiamo essere terribili con una ragazza come te”.
“Sembri esperto”.
“Non è questo il punto. So come ragioniamo, come agiamo!”.
Neliel si sorprese. Nnoitra gli sembrava in seria apprensione e ciò non era da lui.
“Sei… preoccupato per me?”.
Lo vide infilarsi le mani nelle tasche e sbuffare. Sapeva quanta fatica gli costasse ammettere certe cose.
“Certo, cavolo. Tu sai essere così ingenua alle volte. E io non voglio che nessuno ti tocchi o ti guardi in modo strano, può diventare pericoloso”.
Lei si avvicinò, attaccandosi al suo braccio.
“Non devi preoccuparti. Io so difendermi, sono fisicamente forte per essere una donna. Però ammetto che”, e allora poggiò la testa sulla sua spalla. “Il fatto che tu voglia proteggermi… mi fa sentire più amata”.
E chiuse gli occhi, non riuscendo proprio a togliersi quel sorriso dalle labbra.
“Su”, le disse poi Nnoitra. “Adesso andiamo, è già tardi”.


Nota dell’autrice
Se di solito Nnoitra è bravo a sviare il discorso sulla sua gelosia, qui la cosa è stata abbastanza palese. Il piccino è preoccupato che alla sua ragazza possa accadere qualcosa di brutto, se non è la tenerezza questa cosa <3
Bene, adesso mi sento in dovere di avvisarvi che le prossime flash potrebbero essere un pochino angst…ma dopotutto cos’è la vita senza un po’ di sano DRAMMA? :D
   
 
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