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Autore: izzie_sadaharu    18/01/2019    2 recensioni
Baekhyun incontra uno studente universitario senza soldi nel ristorante di suo padre. Ama le battute squallide e i dim sim australiani.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Questa fanfiction è una traduzione dell’originale di blehmeh; thank you for allowing me to translate this masterpiece ♥
 



 

 

Real(er than dim sims) 





 

 
 
Le fiamme lambiscono i muri, levandosi alte. Il ragazzo tiene strette le lettere vicine al petto, le stringe come se ne andasse della sua stessa vita, perché non ha nient'altro. Non più. Tutte le sue cose stanno bruciando, e lui vuole bruciare con loro.
Il calore lo avvolge come una prigione da cui non si può fuggire, le sbarre di metallo così roventi che non pensa di poter mai scappare da lì.
A questo punto, non è sicuro di volerlo fare.
Tante mani lo afferrano, forti, e lo tirano su.
-Ci siamo noi qui.- Dicono. -Sei al sicuro.
Ma non voglio esserlo, si ricorda di aver pensato, con il cuore pesante. Non voglio che mi salviate.
Lo sollevano, e mentre escono dall'edificio in fiamme, si lasciano alle spalle i muri roventi che si sfracellano avvolti dal fuoco.
Si sfracellano, proprio come il suo cuore.



 

‘... Il padrone di casa è rimasto leggermente ferito, ma è sopravvissuto...’
‘Il 3 Marzo, una casa nella zona occidentale di Seul ha preso fuoco a causa di un’avaria nel fornello a gas. Fortunatamente, i vigili del fuoco sono entrati in tempo per salvare il proprietario…’
 










 
 
 
Cinque anni dopo
 
Baekhyun si sistema la cravatta, osservandosi allo specchio di fronte. Sorride e si complimenta con sé stesso per essere così bello. Oggi, Byun Baekhyun, vent'anni, è pronto per tornare a lavorare nel ristorante di suo padre. In una splendida giornata di sole, Byun Baekhyun, vent'anni, afferra la sua borsa e il suo cappello, ed esce di casa per il suo primo giorno di lavoro.
Appena mette piede nel ristorante, vede alcune nuove persone e diverse cose cambiate – le sedie ora sono di legno invece che di plastica, per dirne una, i muri sono stati decorati con dipinti rappresentanti paesaggi tranquilli e le divise di tutti ora sono...
...diverse.
Quando vede Yixing, gli si avvicina in punta di piedi e agita la mano in segno di saluto, guardando il giovane cameriere mentre egli si accorge di lui e gli corre incontro.
-Che ci fai qui?- Sibila. Baekhyun nota che qualcosa è cambiato nella voce di Yixing, e non solo in quella: sembra che Yixing sia invecchiato di colpo di dieci anni.
-Ho deciso di tornare a lavorare.- Risponde Baekhyun con un sorriso. -Mi prendo un anno di pausa dall'università, che ne pensi? Mi hai sempre proposto di lavorare qui, ricordi? Colpisce leggermente il petto di Yixing, scherzoso. Yixing rimane immobile, sconvolto, la cravatta – se si può chiamare in quel modo – stropicciata avvolta al colletto ben stirato.
-È tutto diverso qui, eh?- Baekhyun si guarda intorno. -Che strano, mi sembra di essere stato qui due mesi fa...- In quel momento, Yixing lo afferra per le braccia e lo fa girare su se stesso, poi lo spinge verso lo spogliatoio accanto al bancone del ristorante, rivolgendo timidi sorrisi ai clienti che li osservano.
-Quanti anni hai?- Sussurra Yixing. Baekhyun vorrebbe alzare gli occhi al cielo, ma Yixing sembra serio. Baekhyun alza gli occhi al cielo comunque.
-Ehm, un anno in meno di te?- Quando si gira e vede uno sguardo impassibile come risposta, sospira. -Venti, pensavo che…
-Venti?- Yixing sgrana gli occhi talmente tanto che Baekhyun non riesce a decifrare la sua espressione.
-Sì. Adesso non ricominciare con quella storia del 'ne dimostri sedici!', Yixing. Pensavo fossimo amici di infanzia.-  Lo sgrida Baekhyun. -Magari ho vent'anni e ne dimostro sedici, ma mentalmente ho ventinove anni!- Yixing continua a fissarlo. Baekhyun comincia a chiedersi se debba chiamare un ospedale psichiatrico, ma prima che possa tirar fuori dalla tasca il suo cellulare, Jongdae compare nel corridoio. Il suo solito sorriso a trentadue denti scompare non appena il suo sguardo si posa su Baekhyun.
-Baekhyun? Che ci fai…- Prima che possa finire, però, Yixing si precipita verso di lui e lo spinge fuori dalla porta, voltandosi verso Baekhyun: -Stai qui, torniamo subito!- Poi si chiude la porta alle spalle. Il più giovane rimane da solo nel camerino, chiedendosi cosa stia succedendo ai suoi amici.
Nel frattempo, decide di togliersi la vecchia uniforme e indossare quella nuova, scegliendo camicie a caso dalle scatole di cartone e provandosi di tutto, prima di trovare qualcosa che gli stia decentemente. Ok, forse sarebbe stato educato avvisare che sarebbe tornato, invece che piombare lì all'improvviso, ma c'era davvero bisogno di reagire così?
Baekhyun si stringe nelle spalle. Probabilmente, in questo momento Yixing sta spiegando la situazione a tutti, in modo che non veda più tutte quelle espressioni esterrefatte.
Presto Yixing torna con uno strano sorriso plastificato sul suo volto.
-Ho detto a tutti che sei tornato, e siccome so che odi quando la gente ti fissa, ho detto loro di trattarti come un dipendente normale.- Baekhyun annuisce, sorridendo mentre dà una pacca sulla spalla a Yixing.
-Grazie. Sei un vero amico.- Baekhyun lascia il camerino e ritorna al ristorante, sorridendo educatamente ai clienti, interessandosi di come sia andata la loro giornata, infine chiedendo loro se abbiano bisogno di qualcosa. È un esperto in questo tipo di ambiente, nonostante non lavori qui da più di un anno, e talvolta si chiede come siano sopravvissuti senza di lui.
All'incirca alle tre non ci sono molti clienti. Baekhyun ha passato l'ultima mezz'ora ad osservare la porta, pronto a buttarsi sul primo cliente che osasse varcare la soglia. Ma un tipo come Baekhyun non riesce a stare fermo, perciò presto comincia a osservare la stanza nuovamente, controllando se qualcuno ha bisogno di qualcosa (e contemplando l'idea di andare a fare due chiacchiere con qualcuno di loro.) Proprio quando sta per distogliere lo sguardo dalla piazza, vede un cliente solitario, seduto tutto solo accanto alla finestra nell'angolo del negozio, in uno di quei divanetti difficili da vedere. Non l'avrebbe mai notato, se non avesse visto un braccio cadere dal tavolo, giù lungo il fianco.
Curioso, Baekhyun si avvicina in punta di piedi. Non appena il Cliente dell'Angolo rientra nella sua visuale, Baekhyun si ritrova a fissare un ragazzo dell'università che dorme sui libri. Si infila nella sedia di fronte, e prende nota mentalmente della borsa piena di cibo nell'angolo. Dim sim.
-Ehi.- Cinguetta gentile, picchiettando sul braccio sul tavolo. Il ragazzo addormentato si muove un po', ma non dà altro segno di vita. Baekhyun picchietta con più forza, e finalmente il ragazzo smette di russare e solleva un po' la testa.
I suoi sottili capelli argentei sono sparati in tutte le direzioni, le palpebre ancora chiuse per metà mentre si guarda intorno, confuso, per capire cosa stia succedendo. Baekhyun riesce a vederlo meglio ora. Indossa una felpa a scacchi rossa sotto ad una larga giacca della divisa dell'università.
-Oh. Ciao.- Mormora. Baekhyun si rende conto che sta per riaddormentarsi, perciò mette in fretta le mani davanti a sé. La testa del ragazzo ci cade sopra. Rendendosi conto di non stare comodo come prima, il ragazzo solleva nuovamente la testa, fissandolo di nuovo con gli occhi per metà chiusi. Occhi per metà chiusi che sarebbero comunque più grandi dei miei anche se li spalancassi più che posso..., pensa Baekhyun, sorridendo mentre il ragazzo decide di non dormire più.
-Ciao.- Inizia Baekhyun, ritraendo le mani e appoggiando il mento sui palmi. Il ragazzo si stiracchia pigramente, come un gatto, le sopracciglia aggrottate in modo adorabile, per poi sbattere le ciglia con quei suoi occhi grandi. -Stavi dormendo sui libri, perciò... Non vuoi procrastinare, vero?
-...- Inizialmente il ragazzo non apre bocca, mentre si strofina gli occhi. Che carino, pensa con un sorriso Baekhyun. -Sì. Cioè no, non voglio.- Si lascia sfuggire uno sbadiglio. Anche Baekhyun sbadiglia. -È solo che... ho passato la notte a giocare ad un videogioco, per cui ho deciso di scappare da casa mia: è piena di distrazioni.
-Qui non ti distrai?- Chiede Baekhyun, inclinando la testa di lato. Ha una voce bellissima.
-Mhm... in realtà sì.- Il ragazzo si scompiglia i capelli mentre apre gli occhi. A Baekhyun quasi si mozza il fiato. Sono enormi. Se prima sembrava un cammello con gli occhi socchiusi, ora sembra un bebè con enormi occhi da cucciolo. -Non se vengo qui durante la Pranzena.
-Pranzena?
-A metà tra il pranzo e la cena!- Il ragazzo fa un gran sorriso. È smagliante, tutto denti, ma a Baekhyun piace. -Cioè, un periodo calmo come adesso, in cui nessuno mangia. Capito?
-... che sfigato.
-Però stai ridendo.- Il ragazzo lo indica. Baekhyun alza le mani in segno di resa. Sorride ancora, mostrando i denti perfetti. -Mi chiamo Chanyeol.
-Baekhyun.
-Sei un cameriere, a quanto vedo.- Chanyeol fissa la sua divisa. -Eppure non stai lavorando. Che ragazzaccio.
-Ma per favore.- Baekhyun rotea gli occhi. -Questo posto è mio. Sto solo recitando la parte dello sguattero, così nessuno si rende conto del fatto che sto spiando i miei dipendenti. Chi immaginerebbe mai che qualcuno così giovane e bello sia il suo capo?
-Chi immaginerebbe mai che qualcuno così giovane e narcisista menta su una cosa del genere?- Ribatte Chanyeol. Baekhyun fa una pausa, rivolgendogli un'occhiataccia. Chanyeol lo fissa di rimando, senza indietreggiare. Alla fine, le labbra di Baekhyun si increspano in un sorriso.
-Mi piaci.- Dice.
-Anche tu mi piaci.- Chanyeol risponde affabile. -Per il fatto che mi hai dato una scusa per non studiare...- In quel momento, sembra rendersi conto dell’esistenza dei suoi libri e si mette a fissarli, spalancando la bocca. Rivolge a Baekhyun uno sguardo carico di orrore. Poi comincia a imprecare sottovoce, afferra una penna e si mette a scribacchiare sul libro.
Il rumore della penna sul foglio è della stessa lunghezza d'onda della risata di Baekhyun.




 
 
Chanyeol va al ristorante quasi tutti i giorni, sedendosi nel solito angolo riparato, dove nessuno va mai e nessuno lo disturba.
-Scelgo questo posto proprio perché nessuno mi vede.- Sussurra Chanyeol. -Nessuno che mi cacci perché non ordino niente.- Un sorrisetto si fa strada sulle sue labbra.
-Potrei cacciarti io in questo esatto momento.- La minaccia è ammorbidita dal sorriso sul viso di Baekhyun.
-Oh, capo, la prego, mi lasci stare qui!- Il più alto sta subito al gioco, le suppliche che si arrotolano sulla sua lingua mentre fissa Baekhyun con quei suoi occhioni da cucciolo.
-Farei di tutto per restare.- Il petto di Baekhyun sta per essere sconquassato dalle risatine, ma le ricaccia indietro.
-La prego, capo, i miei studi significano il mondo per me.- Implora Chanyeol, mentre si riempie la bocca di dim sim. -Anche più di questo dim sim che sto mangiando adesso...
Ne mette un altro in bocca. Baekhyun è vicino alle lacrime, mentre tenta di trattenersi dal mettersi a ridere. Ora le guance di Chanyeol sono piene e lui si sforza di masticare in fretta, rischiando anche di strozzarsi. Una lacrima scende lungo la guancia di Baekhyun, le dita affusolate che vanno a coprire la bocca. Osserva il pomo d'Adamo muoversi velocemente quando Chanyeol manda giù un boccone troppo grosso, poi apre la bocca.
Appena apre la bocca, però, un pezzo di dim sim cade giù dalla labbra.
Baekhyun sta morendo adesso, una risata silenziosa che gli sfugge dalla bocca spalancata, mentre lui tenta di tenere gli occhi aperti ma allo stesso tempo non riesce a trattenersi dal ridere così forte. Chanyeol è senza vergogna, non si sente nemmeno un po' in imbarazzo mentre continua a masticare, tenendo un dito sollevato come a chiedere un secondo di pazienza. La posa è talmente ridicola, che un'altra lacrima scivola inesorabile dall'occhio di Baekhyun, e mentre Chanyeol finisce di masticare, a Baekhyun lo stomaco fa un male cane.
-Ti darò anche...- Chanyeol mastica un altro po'. -... la cosa di più valore che ho.
-Ooh... che sarebbe?- Baekhyun tossicchia, il sorriso quasi gli affiora alle labbra mentre tenta di trattenere le risate.
-...- Chanyeol raddrizza la schiena, le mani che corrono verso la parte superiore della giacca. Nel momento in cui Baekhyun batte le palpebre, Chanyeol spalanca la giacca, rivelando una maglietta bianca con la scritta “PRENDIMI” che campeggia al centro. Baekhyun riesce a sentire lo schiocco dei bottoni. -Il mio corpo.
In quel momento, Baekhyun è rotolato sul divanetto in posizione fetale, morbide risate che sfuggono dalle labbra e le lacrime che si formano agli angoli degli occhi. Il fatto che Chanyeol non stia ridendo a quella sua scena ridicola rende il tutto ancora più esilarante. Baekhyun è sicuro di non aver mai riso tanto in vita sua.
Anche così, il cuore batte con dolore al pensiero.
 
 




 
-Ciao, sono Luhan!- Il ragazzo con gli occhi più belli che Baekhyun abbia mai visto lo saluta. -Sono nuovo qui, e ho ventidue anni. Piacere di conoscerla.- Il suo inchino è davvero profondo; guarda di nuovo Baekhyun, poi torna a inchinarsi. Baekhyun lo raddrizza velocemente e sbuffa.
-Che stai facendo? Hai due anni più di me.- Dice Baekhyun. Luhan sbatte le palpebre diverse volte, poi si guarda intorno come per assicurarsi che Baekhyun stia parlando con lui.
-Sì, sto parlando con te.- Baekhyun risponde con impazienza. -Ho vent'anni, non vedi? Dovrei chiamarti hyung! Non che lo farò mai.- Le mani di Baekhyun lasciano le spalle strette, proprio nel momento in cui Jongdae si affretta verso di loro e avvolge un braccio attorno alle suddette spalle strette.
-Beh, questo è Luhan, sempre educato verso tutti. Non puoi incolparlo.- Jongdae si gira verso Luhan. -Vero?
-S-sì!- Luhan annuisce entusiasta, battendo di nuovo le palpebre. Sembra un tic, pensa Baekhyun. Anche se Luhan è più grande, sembra molto più giovane di Jongdae e Yixing, che accanto a lui sembrano quasi dei nonni (o forse si tratta solo della fervida immaginazione di Baekhyun.)
-La tua faccia sembra veramente quella di un bambino...- Osserva Baekhyun, guardandolo di sottecchi, curioso. Luhan si limita a rispondergli con un battito di ciglia, innocente. -Che prodotti usi per la pelle?- Luhan batte di nuovo le palpebre. Yixing scoppia a ridere, mentre Jongdae allontana Luhan, guidandolo con le mani.
-Si è appena trasferito dalla Cina, quindi non capisce quello che dici.- Ecco perché aveva quella cadenza strana. -Ahah, è un tipetto strano, su questo non ci piove. Non farci caso, se si inchina davanti a te ogni volta che ti vede. E nemmeno se continua a trattarti come se fossi un suo hyung. In Cina si fa così.- Visto che anche Yixing è cinese, Baekhyun si arrende.
-Sbatte un sacco le palpebre. Non mi piace.- Si lamenta Baekhyun, lanciando un'occhiata verso Luhan proprio nel momento in cui questi si inchina profondamente verso Jongdae, mentre lui gli parla. -Fa anche un sacco di inchini. Non mi piace.
-Anche se non ti piace, sappi che è davvero molto bravo nel suo lavoro. Diamine, è bravo con le mani.
-Ti piacciono i ragazzi fatti così, eh?- Baekhyun solleva le sopracciglia scherzosamente. Yixing è visibilmente in imbarazzo. -È per questo che l'hai assunto, vero? Perché diamine, è bravo con le mani.
-P-p-per tua informazione, in qualità di manager di questo ristorante, ti ordino di badare a lui! Comunque, ci vediamo dopo, Jongdae ha bisogno di un intermediario che traduca quello che dice.- Detto questo, Yixing si defila, lasciando Baekhyun con un sentimento di timore su ciò che potrebbe aspettarlo in futuro.




 
 
-Questo si chiama manzo.- Baekhyun indica il piatto che ha in mano. Luhan batte le palpebre e annuisce, ma qualcosa nella sua espressione dice a Baekhyun che non sta capendo niente. -Questo. Bulgogi. Bul, go, gi.- Luhan lo fissa.
-Ripeti.- Ci vuole un po' di tempo perché Luhan capisca cosa stia tentando di dire.
-Bulgogi.- Ripete Luhan, un piccolo sorriso che gli increspa le labbra. Un'altra cosa che a Baekhyun non piace di Luhan è che sorride. Troppo. -Bulgogi.
-Ora ripeti dopo di me: 'ecco il suo ordine, bulgogi. Buon appetito.'- Luhan ripete con un forte accento cinese, e Baekhyun picchietta sulla sua spalla per fargli capire che può andare. Luhan sorride ancora, e quasi scappa verso il tavolo. Baekhyun lo osserva da lontano, osserva come Luhan continui a sorridere mentre appoggia il piatto sul tavolo del cliente, labbra leggermente imbronciate mentre parla in coreano stentato, sorrisi radiosi, ancora inchini prima di tornare dietro al banco, gli occhi luminosi di felicità per il successo dell'impresa.
-Bene.- Baekhyun dà nuovamente una pacca sulla schiena di Luhan. -Ora, prendi il prossimo piatto.- Luhan corre in cucina e Baekhyun incrocia le braccia, girandosi verso il tavolo a cui solitamente siede Chanyeol. Questa volta, tuttavia, qualcun altro ha preso quel posto. Baekhyun guarda un cameriere prendere l'ordine di un uomo anziano, sentendo l'irritazione salire e ribollire in lui. Siediti da un'altra parte, vecchio. Pensa, sospirando. Poi Luhan appare al suo fianco, un nuovo piatto in mano.
-Ehm... cos'è questo?- Chiede, innocentemente, indicandolo. Baekhyun alza gli occhi al cielo.
-Non te l'ho già detto? Bibimpap. Bibimpap.- Luhan osserva il piatto, chiude gli occhi e ripete la parola, più e più volte, in silenzio. Baekhyun odia quando lo fa, perché è così carino.
-Vai, adesso.- Sospira di nuovo, mentre di nuovo Luhan corre via.
-Non essere così severo con lui.- Yixing gli compare al fianco, ed entrambi osservano ogni mossa di Luhan. -È difficile trasferirsi in un paese che parla una lingua che non hai mai parlato prima. Se la sta cavando alla grande.
-Devo essere severo.- Borbotta Baekhyun. -Altrimenti non imparerà mai.
-... Assomigli molto a tuo padre.- Yixing gli dà una pacca sulla spalla, poi si allontana insieme a Luhan, che non smette mai di inchinarsi di fronte a Baekhyun.
Baekhyun decide che Luhan proprio non gli piace.
 
 






 
Il giorno seguente, Baekhyun trova di nuovo l'uomo seduto al posto di Chanyeol.  Per colpa sua, non vede Chanyeol da giorni.
Col cavolo che non fa nulla per risolvere la situazione.
-Voglio riservare quel tavolo.- Baekhyun indica il posto dov'è seduto l'uomo. -Non lasciare che nessuno si sieda lì, da oggi in poi.
-Ma Baekhyun…- Incomincia timidamente una cameriera. -Non penso che dovremmo...- In quel preciso istante, Yixing la afferra per il polso e la fa girare su se stessa, per poi cominciare a sussurrarle nell'orecchio. Baekhyun si mette a braccia conserte, un sorriso trionfante già pronto sulle labbra. Già può sentire Yixing: “È il figlio del proprietario, fa' tutto quello che ti dice di fare.” E bravo Yixing. Alla fine, guarda soddisfatto la cameriera che si raddrizza e annuisce, poi si volta verso Baekhyun con gli occhi sgranati, come se lo vedesse per la prima volta.
-S-scusa... lo faccio subito.- Si sta per allontanare, ma Baekhyun le afferra il braccio.
-Intendevo da domani. Sai almeno come si trattano i clienti?- Baekhyun alza lo sguardo al cielo, mentre lei annuisce impaurita e si allontana.
-Nessuno qui, a parte me, sa come si lavori?- Baekhyun sospira mentre incrocia le braccia. Sa di essere freddo e cattivo, ed è per questo che tutti si allontanano da lui (a parte Luhan, ma a lui Luhan non piace), ma non ci può fare niente se non sanno lavorare.
L'unica cosa che non gli fa alzare lo sguardo al cielo è Chanyeol, e non vede Chanyeol da giorni. Scrutando l'uomo con rinnovato risentimento, si gira e ricomincia ad abbaiare ordini ai camerieri.
 
 
 





-Adesso il posto è riservato? Per chi?- Chanyeol si siede comunque al suo solito tavolo con un sorriso tutto denti.
-Un povero universitario che non ha nessun altro posto per studiare.- Risponde Baekhyun. -Come vanno gli studi?
- Da schifo.- Ammette Chanyeol. -Perché penso sempre ad una persona.
-A chi?- Sorridendo, Baekhyun solleva un sopracciglio, anche se sa già la risposta.
-Non saprei.- Il più alto si guarda intorno, prima di appoggiare il mento sul palmo della mano, facendo vagare lo sguardo prima di fissarlo negli occhi di Baekhyun. -Forse un tizio che va in giro a dire che questo ristorante è suo.
Chanyeol è sfrontato.
A Baekhyun piace.





 
 
 
Anche in pubblico, Chanyeol allunga la mano e afferra quella di Baekhyun, un movimento talmente inaspettato che quasi Baekhyun la ritira. La ritira comunque, perché sono in un posto pubblico ed è circondato da persone che conosce.
Chanyeol la riafferra in fretta, però.
-Noo...- Canticchia scherzoso, la mano grande che accoglie quella di Baekhyun in un abbraccio stretto. Baekhyun sobbalza di nuovo, ma la presa di Chanyeol è solida e forte. -No. Non ti lascio andare.- In quel momento, Baekhyun si rilassa e avvolge le dita attorno al palmo di Chanyeol, gli occhi piccoli che si sciolgono in mezzelune radiose.
-D'accordo, allora. Nemmeno io ti lascio.






 
 
 
Mentre Baekhyun supera il bancone, si ferma di fronte allo specchio appeso al muro e si sistema i capelli. Si lecca le labbra, poi si raddrizza il colletto.
-Per chi ti fai bello?- Jongdae gli compare affianco, il cappello da chef lo fa sembrare molto più alto di quanto non sia in realtà. Un ghigno si distende sulle sue labbra, mentre fa ondeggiare le sopracciglia. Baekhyun alza gli occhi al cielo e distoglie lo sguardo.
-Non sono fatti tuoi.- Un sorriso compare comunque sulle sue labbra, mentre pensa ad un certo universitario povero in canna che non ha nessun altro posto per studiare.
-Eddai, sputa il rospo.- Jongdae lo segue, quasi rischia di inciampare nella sua stessa divisa bianca macchiata. Baekhyun lo ignora, sbuffando mentre appoggia con grazia ed eleganza i menù su tutti i tavoli, pronto ad iniziare la giornata. -So che ti piace qualcuno. Hai quell'espressione lì.- Jongdae non se la pianta di seguirlo, e mentre Baekhyun pulisce i tavoli e sistema le sedie con un rapido guizzo della mano, Jongdae è pronto a metterli in disordine, andando a sbattere contro le sedie e spostandole, e poi cadendo per sbaglio sui tavoli, spiegazzando le tovaglie. Alla fine, Baekhyun si trova a sospirare, bloccandosi di botto prima di girarsi verso Jongdae. Questi per poco non gli finisce addosso.
-Gli chef non sono agili ed eleganti come i camerieri, per cui potresti gentilmente tornartene al tuo posto?- Jongdae ridacchia timidamente, ma resta dov'è, spolverandosi il grembiule, aggiustandosi il cappello, per poi rivolgere un gran sorriso a Baekhyun.
-Dimmelo!- Delle rughe adornano gli angoli degli occhi sorridenti. Baekhyun pensa che, anche se Jongdae sembra vecchio, ha il cuore di un bambino.
-E va bene.- Baekhyun sospira, ma lo fa per nascondere il suo sorriso. -Viene qui tutti i giorni.- Si gira e torna a sistemare i tavoli, questa volta più lentamente in modo che Jongdae possa stare al passo.
-Sul serio? Perché non l'ho mai visto?
-Si siede sempre nell'angolo, laggiù.- Baekhyun indica il tavolo, aguzzando la vista, sperando che, magari, se fissa abbastanza insistentemente, Chanyeol possa apparire. -È ovvio che tu non l'abbia mai visto.
-Cosa? È proprio come la prima volta che tu...- Jongdae non continua la frase, mentre Baekhyun spinge le sedie e sistema i fiori.
-Che io?
-Niente. Com'è? Quanti anni ha? Che lavoro fa?
-Una domanda alla volta, per favore.- Baekhyun rotea gli occhi, afferrando un paio di scatole di fazzolettini vuote e buttandole in mano a Jongdae. -Di' a Yixing di riempirle.
-Ah come no, lo farà di sicuro.- Borbotta Jongdae.
-Allora digli di farlo fare a qualcun altro.
-Prima rispondimi!- Si lamenta Jongdae.
-È alto, ha i capelli argento. Ha la mia età, ed è uno studente universitario squattrinato, che ovviamente non ha un lavoro, dato che viene qui a studiare tutti i giorni.- Jongdae batte le palpebre.
-Cosa? S-s-sei sicuro che abbia la tua età, allora?- Baekhyun gli dà una sberla sul braccio.
-Solo perché io non vado all'università non significa che non ci vada nessuno della mia età! Tra l'altro, noi due siamo coetanei ma tu non vai all'università.
-Ah... giusto...- Confuso, Jongdae cammina ondeggiando verso gli spogliatoi.
-Non osare spiarci! Farai meglio a lasciarci in pace!- Gli urla dietro Baekhyun, poi sospira passandosi una mano tra i capelli.
Perché sono tutti così stupidi?, pensa tra sé e sé.
 






 
 
 
Luhan sta per sorpassarlo di tutta fretta, ma Baekhyun gli afferra il braccio. Di solito, i novellini si spaventerebbero e farebbero cadere a terra tutti i piatti, ma Luhan si ricompone in fretta, tenendo in equilibrio i due piatti su entrambe le mani e sollevandoli più in alto mentre cammina verso Baekhyun, inchinandosi piano. A Baekhyun non piace la bravura di Luhan, e non gli piace nemmeno la sua abilità di chinare il capo anche in situazioni stressanti e difficili come questa. Quel che è ancora più assurdo, è che uno dei piatti che Luhan sta portando è la zuppa (e Baekhyun potrebbe giurare di non avere mai visto nessuno così abile prima d’ora). Comunque, un po’ rispetta il cinese per questo. Baekhyun accenna ai piatti con il mento.
-… Sundubu jjigae, ogokbap.- Luhan sorride, ancora un po’ timido e modesto, mentre aspetta il responso di Baekhyun - anche se sanno entrambi che Luhan l’ha pronunciato alla perfezione. Baekhyun annuisce, lo osserva mentre si allontana, forse sviluppando una sorta di affetto verso il ragazzo. Mentre si avvicina al bancone, Luhan vede una ragazza che tiene a fatica due piatti. Sotto lo sguardo di Baekhyun, Luhan appoggia l’ogokbap sull’avambraccio, si china in avanti e afferra il piatto più pesante dalle mani tremanti della ragazza, poi le sorride.
-Per me.- Dice, in un coreano stentato. Le sorride gentilmente.
-È bollente!- Lo avverte lei, aggiustando meglio il piatto che tiene tra le mani e allungandosi per riprendere quello che Luhan le ha sottratto, ma il ragazzo cinese scuote la testa, poi annuisce e si inchina leggermente.
-Stesso tavolo?- La ragazza annuisce. -Grazie.- Risponde Luhan, poi corre via prima che la ragazza possa protestare. Baekhyun sbuffa mentre lei si tocca la guancia, sorridendo. È stata ovviamente conquistata dal fascino di Luhan. Poi lo segue.
-Che tipo.- Borbotta tra sé e sé Baekhyun, prima di prendere tre piatti e allungarli elegantemente ai clienti, che gli sorridono di rimando.
 
 





 
 
 
 
Qualche mese dopo
 
-Come può una persona essere così educata, intelligente, zelante, abile e carina al tempo stesso?- Una delle ragazze sospira, mentre guarda in direzione della cucina. Baekhyun le si avvicina, chiedendosi di chi diamine stia parlando.
-Già, è così bello…- Una seconda ragazza sospira, coprendosi il volto con le dita. Baekhyun è fermo con loro, e guarda nella direzione verso cui loro stanno sospirando. Vede Luhan e Yixing che chiacchierano.
-E il suo cinese è così dolce…- Fa notare una terza, e tutte insieme sospirano. Baekhyun alza gli occhi al cielo e si dirige verso il suo amico d’infanzia.
-Peccato che sia gay…- Sente borbottare una delle tre, e quasi scoppia a ridere al pensiero. Vede Jongdae che gli compare al fianco e Luhan inchinarsi di fronte a lui.
-Hyung…- Luhan lo saluta, e Baekhyun assottiglia gli occhi.
-Hyung?- Lo interrompe, avvicinandosi a loro e notando come sgranino tutti gli occhi quando lo vedono arrivare. -Stai di nuovo prendendo in giro Luhan, Yixing?- Luhan nota Baekhyun e si inchina.
-Piantala con questa stronzata dell’educazione.- Baekhyun lo interrompe, fermandosi di fronte agli amici, che sembrano cervi illuminati dai fanali di un’automobile. -Cos’è, una mania che hai? Il tuo fidanzato più vecchio che ti chiama hyung?- Yixing arrossisce imbarazzato, mentre Jongdae cerca disperatamente di non ridere.
-N-n-no, stiamo solo scherzando…- Ribatte Yixing. Luhan batte le palpebre, non capisce perché parlano tutti troppo in fretta. -Sai, è un credulone, e tutto il resto.
-Perciò vi state approfittando di lui?- Baekhyun fissa Yixing finché quest’ultimo non è costretto a distogliere lo sguardo. Jongdae sta per andarsene, ma Baekhyun lo afferra per la collottola e lo tira indietro. -E tu!
-…Sì?
-Non sapevo che anche tu avessi queste preferenze…- Jongdae ridacchia timidamente. -Poi? Cosa volete che faccia? Che vi chiami oppa?
-…Ehi, è un’ottima ide…- Baekhyun gli dà uno scappellotto.
-Che amici idioti che ho.- Baekhyun borbotta tra sé e sé e si allontana, chiedendosi per l’ennesima volta perché sia ancora loro amico.
 
 
 







 
 
 
-Wow, così questa è casa tua!- Esclama Chanyeol mentre si guarda intorno, i capelli argentei scompigliati lo fanno sembrare uno spiritello, più che uno studente universitario povero in canna che non ha un posto per studiare.
-Sì, ti piace?
-È… piccola.- Commenta Chanyeol, appoggiando a terra la borsa prima di balzare in giro per la stanza. Balzare. -Ma sì, mi piace. Vivi da solo?
-Sì.
-Devo andare in bagno…
-Percorri tutto il corridoio e poi gira a sinistra.- Chanyeol corre via, rischiando di slittare e cadere a terra perché le calze sono scivolose sul pavimento in marmo. Baekhyun ridacchia per la goffaggine del suo ragazzo e raccoglie la sua borsa, appoggiandola sul divano.
-BAEKHYUN, DOV’E’ LA LUCE?- Chanyeol urla dal bagno. Baekhyun lo ignora.
-BAEKHYUN, QUALCUNO TI HA RUBATO LA LUCE!- Baekhyun si accuccia per terra e comincia a svuotare la borsa di Chanyeol, formando delle pile ordinate di libri. Arriccia il naso quando riconosce una scatolina familiare – i dim sim di Chanyeol.
In quel momento compare Chanyeol, guardandosi intorno, specialmente sopra di lui.
-Baekhyun, dove sono tutte le tue luci?- Chiede Chanyeol. -Perché i tuoi soffitti sono tutti vuoti?
Baekhyun non dice niente.
Abituato alla freddezza di Baekhyun, Chanyeol si siede e osserva Baekhyun mentre sistema le sue cose.
-Perché hai ancora quella roba?- Chiede Baekhyun.
-…Cosa?- Chanyeol si mette a gambe incrociate e gli si avvicina.
 -Quella… roba!- Il più basso indica la borsa di dim sim. - Quando smetterai di mangiarli?
-Ma sono buoni!- Protesta Chanyeol, afferrandone uno mangiato solo a metà e ficcandoselo in bocca. -Sono molto buoni!
-Buoni ‘sto cazzo...- Borbotta Baekhyun, allontanando la borsa. -Fanno male e non sono per niente buoni!
-Ne mangerò di più solo per darti fastidio, come la mettiamo?- Chanyeol ghigna mentre si infila in bocca un dim sim più piccolo. Baekhyun gli rivolge un’occhiataccia e sbuffa, mettendosi a braccia conserte e voltando la testa. Sente che Chanyeol continua a masticare.
-Vai a studiare.- Baekhyun è stizzito, si alza e va in cucina per preparare la cena a entrambi.
Un paio di ore dopo, quando Baekhyun ha quasi finito di cucinare, Chanyeol avvolge le braccia alla vita di Baekhyun, avvicinandolo a sé.
-Cosa c’è per cena?- Sussurra all’orecchio di Baekhyun. Il più basso non dice nulla, e si limita a continuare a tagliare le carote. -Ha un ottimo profumo.
-Sì, certo.- Borbotta Baekhyun; afferra la cima della carota, si gira e la in bocca a Chanyeol. -Che battute sfigate che fai.- Un piccolo sorriso gli increspa le labbra.
-Smettila di ridere quando le faccio, allora.- Chanyeol si china in avanti e cattura le labbra di Baekhyun con le proprie. Sa di carote. Ed è così reale.
Baekhyun rabbrividisce nel bacio. Allunga le mani e accarezza il collo di Chanyeol, apprezzandone il calore sui suoi polpastrelli. Gli sembra di conoscere Chanyeol da anni, e baciarlo è come innamorarsi di nuovo.
Chanyeol lo fa sentire così. Come se stesse sperimentando il primo amore una seconda volta, con la stessa persona.
-Hai un sapore buonissimo.- Mormora Chanyeol, passando le dita tra i capelli di Baekhyun.
-E tu sai… di carote e dim sim.- Risponde Baekhyun, per poi spingere via Chanyeol, riempirsi un bicchiere d’acqua e bere. Chanyeol sta ridendo.
-Sul serio, Baekhyun. Dov’è il cibo cucinato e cotto?- Il più alto appoggia il mento sulla spalla di Baekhyun, e il più basso vede i suoi occhi grandi battere confusi le palpebre mentre Baekhyun taglia tutte le verdure.
-Non cucino cibi caldi.- Risponde Baekhyun allontanando la testa di Chanyeol e mettendo tutta la verdura tagliata in una ciotola.
-Eh? Perché no?- Anche se Chanyeol è dietro di lui, Baekhyun sa benissimo che ha messo su il broncio.
-Non mi piace accendere il gas.- Il più basso sparge dei pezzetti di formaggio sull’insalata, mescola di nuovo, poi aggiunge il condimento.
-E… mangi sempre cibi freddi? Quando sei da solo?
-Sì, perché un po’ di tempo fa c’è stato un incidente con i fornelli, per cui mi è rimasto un po’ il trauma… anche se in realtà non ricordo bene cosa sia successo.- Baekhyun afferra la ciotola e si gira, appoggiandola sul tavolo in un unico movimento fluido. -Praticamente mangio solo roba fredda.
-Freddo come te?- Chanyeol ridacchia di nuovo mentre si siede. Baekhyun alza gli occhi al cielo e si accomoda di fronte a lui.
-Non hai battute migliori?- Baekhyun gli punta la forchetta contro prima che Chanyeol possa dire nulla. -Non sto ridendo.
-Stai per farlo, però.- Ribatte Chanyeol, gli occhi sgranati e la bocca spalancata. Le sopracciglia scompaiono sotto la frangia argentata. -Vero? Vero?- Baekhyun non riesce più a trattenersi e ridacchia. Si blocca appena se ne rende conto, ricordandosi che dovrebbe essere arrabbiato con Chanyeol per il fatto che mangia tutti quei dim sim. Chanyeol allunga la mano per afferrare la ciotola di insalata, ma Baekhyun gliela soffia via da sotto il naso e comincia a mangiare.
-Sei uno stupido.- Baekhyun sospira e si ficca in bocca un boccone di insalata.
-E tu sei un figo quando ti arrabbi con me.- Replica Chanyeol dolcemente, indirizzandogli un occhiolino prima di prendere a forchettate l’aria e cominciare a far finta di mangiare. Un sorriso è pronto a far capolino sulle labbra, ma Baekhyun lo sopprime. Non riuscendo più a controllarsi, Baekhyun mette giù la forchetta e si alza, poi va in salotto. Chanyeol lo segue, afferrando l’insalata e lasciandosi cadere accanto a Baekhyun sul divano. Il più basso si mette a braccia conserte e si sposta, perché se resta troppo vicino a Chanyeol rischia di scoppiare a piangere dalle risate; Chanyeol, però, si riavvicina a lui.
-D’accordo, d’accordo, scusa.- Chanyeol si stringe a Baekhyun con un braccio e gli lascia baci disordinati sulla tempia. Ormai tutti i pensieri sono dimenticati e Baekhyun avvolge le braccia attorno alla vita di Chanyeol, tirandoselo vicino.
-Sono stanco.- Dice Baekhyun mentre abbassa il braccio di Chanyeol e strofina la testa sulla spalla del suo ragazzo. -Fammi da cuscino.
-Farò tutto quello che vuoi, tesoro, finché mi vorrai.- Tuona la voce profonda. Baekhyun gli lascia uno scappellotto sul braccio, soddisfatto quando lo sente annaspare.
 
 
 
 








 
Dicono che quando sei nell’acme della tua giovinezza e perdutamente innamorato, tutto sembra una fiaba, un sogno da cui non vuoi più svegliarti.
Tutto sembra troppo bello per essere vero.
Ciò nonostante, Baekhyun si sente sempre più sveglio, sempre più vivo.
Chanyeol è così reale. Baekhyun si sente così reale.
Si sente così vivo.
 
 






 
 
“Ehi, amico! Dove stai andando?” Chiede Yixing quando Baekhyun si infila il cappello e afferra la borsa, pronto per uscire.
“Esco con Chanyeol.” Baekhyun si sistema l’orologio al polso, chiedendosi perché Yixing non gli stia rispondendo. “Il mio ragazzo?”
“T-t-tu… q-q-quando… “Yixing lo fissa incredulo. “Ragazzo? Stai scherzando, vero?”
“…” Baekhyun lo fissa, sospira, poi gli molla uno schiaffetto sul braccio. “Non ho tempo per le tue continue battute su come io sarò single per sempre. Solo perché sono stronzo non significa che io…” Baekhyun afferra la borsa di plastica sul bancone, poi comincia ad allontanarsi. “Vabbè, ci vediamo!” Corre via.
Yixing continua a guardarlo stupefatto.
 
 
 






 
Quando Baekhyun aggiorna Jongdae, lui ha la stessa identica reazione.
“Ragazzo? Quando?” Gli occhi di Jongdae sono spalancati. “Come hai detto che si chiama? Stai scherzando, vero?”
“Cosa c’è che non va in me?” Baekhyun urla al mondo. “Non sono così male, no?”
 
 







 
 
 
 
 
“Hai… un ragazzo?” Luhan chiede timidamente un giorno mentre stanno pulendo dei tavoli.
“Che c’è? Ora ti ci metti pure tu?” Borbotta Baekhyun, passando lo strofinaccio su un punto con particolare vigore. “Solo perché tu sei bello e praticamente il tipo ideale di tutti…”
“No… non è questo.” Si affretta a rispondere Luhan.
“Non mi credi? Perché come può un tipo stronzo e freddo come me avere un ragazzo?” Baekhyun si sente giù.
“N-no!” Luhan risponde di nuovo velocemente, la voce gentile quasi tenera alle orecchie di Baekhyun. “Ti credo! Ti credo.” Anche se a Baekhyun non piace, sa che le parole di Luhan sono sempre sincere.
E quando Luhan gli sorride, le labbra curvate così genuinamente, gli occhi che brillano con tanta onestà, Baekhyun comincia a pensare che forse Luhan non è così male come credeva.
 
 
 







 
 
 
 
“Scusate ragazzi, devo andare.” Baekhyun si toglie il grembiule da cameriere e corre fuori.
“Dove-“
“Appuntamento!” Annuncia Baekhyun, agitando le mani in saluto mentre si infila le scarpe da ginnastica. “Con Chanyeol.”
“Cosa? Seriamente, Baekhyun, non è divertente-“  Baekhyun non sta più ascoltando mentre corre via. Non vuole far aspettare Chanyeol.
 
 
 
 
 






 
Baekhyun nota che Yixing e Jongdae stanno cominciando ad essere sempre più distanti nei suoi confronti, che tentano continuamente di trovare una qualche scusa per evitarlo e fare altro. A parte che tutti sono freddi con lui.
Ma che hanno? Baekhyun pensa tra sé e sé. Ancora non mi credono? Conficca la forchetta nella tovaglia. Non me ne frega niente. Tanto sono arrabbiato con voi, bastardi.
“Ciao.” Luhan saluta timidamente mentre si avvicina a Baekhyun, che continua a tenere il broncio. Il più basso lo ignora e continua a punzecchiare la tovaglia bianca. “Come… come vanno le cose tra te e il tuo ragazzo?” Baekhyun si ferma per un attimo, poi ricomincia a picchiettare con la forchetta sul tessuto.
“Bene. Grazie. Alla grande.” Borbotta. “Andrebbe meglio se i miei amici fossero almeno felici per me.”
“Io sono felice per te.”
“…Tu sei un mio amico?” Baekhyun lo guarda scettico, ma Luhan annuisce con entusiasmo.
“Anche tu sei un mio amico!” Risponde Luhan con un sorriso carino. Quando Baekhyun spettina i capelli del suo hyung, comincia a capire perché agli altri piaccia trattarlo come un dongsaeng. È così carino ed educato. È tentato di dire a Luhan di cominciare a chiamarlo hyung.
“Beh, per cominciare, l’ho incontrato qui.” Baekhyun indica l’angolo. Gli occhi già grandi di Luhan si spalancano ancora di più per la sorpresa.
“Q-q-qui?” Luhan indica nella direzione in cui anche Baekhyun sta indicando. “No, l-là?”
“Sì.” Baekhyun sorride con tenerezza mentre Luhan tenta di correggere il suo coreano. “Si chiama Chanyeol. È un ragazzo universitario, povero in canna, altissimo, con capelli argento e occhi grandi.” Luhan annuisce, prendendo una sedia e facendo cenno a Baekhyun di sedersi, prima di accomodarsi lui stesso sulla sedia accanto.
“Fa delle battute tristissime, seriamente.” Baekhyun ridacchia, giocherellando con la forchetta che tiene in mano. “Flirta tanto, troppo, e non studia molto. Anche se dice che ama studiare.” Luhan annuisce, ma la sua espressione fa capire a Baekhyun che non ha capito nemmeno la metà di quello che ha detto. Ciò nonostante, è in un certo senso dolce come Luhan faccia del suo meglio per rallegrarlo.
“Il suo cibo preferito che mangia sempre, ma davvero, sempre è un piatto cinese.” Alla menzione del ‘cinese’, Luhan aguzza le orecchie e si siede più dritto, prendendosi del tempo per afferrare bene quello che gli è stato detto.
“Quale piatto cinese?” Chiede alla fine.
“Dim sim.” Impassibile. “Dim sim? Dim sim?” Il viso di Luhan si adombra un po’, e quando torna a essere sereno, si rasserena anche la sua mente.
“Ah! Dian xin?” Baekhyun non ha la minima idea di cosa gli abbia detto, ma annuisce comunque. Luhan sorride.
“Di che tipo?” Chiede. Baekhyun spalanca la bocca. Ci sono più tipi di dim sim? Poi si ricorda che Chanyeol gli ha detto che sono famosi in Australia, e che è un piatto australiano ispirato da quelli cinesi. Scuote la testa, facendo capire a Luhan di lasciar perdere.
“Vorrei conoscerlo.” Dice Luhan, annuendo prima di battere le palpebre e girarsi verso Baekhyun. Sorride innocentemente. “Prima o poi.”
“Te lo presenterò, quando non sei impegnato.” Baekhyun gli colpisce il braccio scherzosamente, sentendo che l’amarezza in cuore si sta sollevando e sta scomparendo. “Non ti preoccupare, sarà sempre là nell’angolo, ma non dirlo a nessuno. Non voglio che lo sappia chi non apprezza la nostra relazione.” Luhan china la testa, confuso.
“Voglio dire, non voglio che lo sappia nessun altro.” Luhan capisce questa volta, poi annuisce con convinzione, come se preferisse morire piuttosto che rompere la promessa.
“Luhan!” Urla Yixing. “Cosa fai là? Stiamo per aprire, vieni qui!” Luhan si alza di scatto, si inchina verso Baekhyun, poi corre via. Baekhyun si appoggia allo schienale della sedia, sospirando mentre viene di nuovo ignorato dal resto del mondo.
Forse Luhan non è così male.
 
 







 
 
 
Baekhyun mangia il suo panino, mentre osserva Chanyeol che scrive sul suo quaderno.
Non si dicono niente, ma Baekhyun pensa sia bello guardare il suo ragazzo mentre si impegna così tanto. È carino, per la verità. Chanyeol è talmente concentrato che non guarda nemmeno il libro mentre scrive sul quaderno; si limita a prendere di tanto in tanto qualche boccone del suo dim sim importato dall’Australia e a scribacchiare furiosamente.
“Dove hai preso quei dim sim?” Chiede Baekhyun, ora che finalmente si rende conto del loro ‘peso’.
“Fuori.” Risponde il suo ragazzo. “C’è un negozio nella via che fai per venire qui a piedi.”
“Davvero? Come mai non l’ho mai…” Baekhyun mentirebbe se dicesse che non l’ha mai visto. Si ricorda di esserci passato davanti il giorno che ha deciso di riprendere a lavorare.
“Ne vuoi un po’?” Il tono di Chanyeol è scherzoso, anche se la sua faccia è seria. Non sta nemmeno guardando Baekhyun, ma il più basso riesce benissimo a immaginarsi il suo sorrisetto. “Ti imboccherò io, amore.”
“Smettila. Lavora.” Baekhyun arrossisce compiaciuto, mentre appoggia il mento sui palmi e osserva Chanyeol che studia. Alla fine, Chanyeol finisce di scrivere con un guizzo della penna, per poi raddrizzare la schiena.
“Finito.” Dice. Baekhyun rotea gli occhi. Prima che possa riabbassare lo sguardo, però, vede Chanyeol che spinge un pezzo di carta verso di lui.
“Cos’è?” Baekhyun fissa il pezzo di carta, poi alza lo sguardo sul bellissimo sorrisetto di Chanyeol. Afferra il bigliettino, poi lo apre.
 
Sei carino
 
“Ma stai studiando o no?” Si lamenta Baekhyun, ma si infila il bigliettino in tasca. Un sorriso rischia di rovinargli il broncio. Chanyeol non risponde, ma spinge verso di lui un altro pezzo di carta.
 
Mi piaci.
 
Baekhyun gira la carta, aspettandosi qualcosa.
 
Esci con me?
 
Sbuffa, rotea gli occhi, ma ancora una volta lo sguardo si posa su un terzo bigliettino spinto verso di lui.
 
Sai,
 
Gira.
 
Penso a te tutta la notte.
 
Tutte le notti.
 
Un sorriso gli sta illuminando il viso ora. Non riesce più a trattenerlo. Un altro pezzo di carta.
 
Che ne dici se vengo a casa tua stasera…
 
Gira.
 
…e ti preparo la cena?
 
Sbuffa. Lascia a Chanyeol il compito di scrivere qualcosa di allusivo per poi finirlo con qualcosa di completamente innocente.
Poi arrivano una serie di bigliettini uno dopo l’altro.
 
Se sei felice,
 
Chanyeol fa una faccia felice mentre passa il bigliettino.
 
Sono felice.
 
Se sei triste…
 
Faccia triste.
 
Sono triste anche io.
 
Se sei arrabbiato…
 
Tenta di fare una faccia arrabbiata, ma è solo più carino di prima.
 
Lo sono anche io.
 
E se ti senti solo…
 
 
Faccia impassibile, ma Baekhyun riesce a vedere il sorriso celato dietro le labbra strette.
 
Che ne dici di essere soli insieme?
 
Baekhyun alza lo sguardo di nuovo: questa volta vede Chanyeol alzare le mani in segno di resa, occhi grandi e innocenti mentre fissa Baekhyun. Poi il suo viso si rilassa in un sorriso e allunga le mani. Baekhyun mette le sue su quelle di Chanyeol, sentendo il calore di Chanyeol che è molto, molto meglio della sua rabbia e molto, molto più reale.
“Qualsiasi cosa ti stia rattristando, non lasciarglielo fare, ok?” Sussurra Chanyeol mentre si china verso di lui e accarezza le guance di Baekhyun. Baekhyun si appoggia alle sue dita, assaporando il momento di calore, sentendolo così forte, e così reale.
“Va tutto bene.” Borbotta, tendando di non pensare a Jongdae e Yixing.
“Hai me, giusto?” Fa ancora un sorriso bellissimo. “Sarò sempre qui, e ci sarò per sempre. Io e i miei dim sim australiani.”
 
 
 
 








  
Chanyeol adora scrivere lettere a Baekhyun e lasciargliele in posti dove possa trovarle.
Una volta, Baekhyun trova qualcosa fuori posto in cucina, un’altra volta una nella sua camera, a volte anche sotto il tavolino in salotto.
A volte sono anche in alto sul soffitto, nel mezzo del nulla. Baekhyun si chiede come riesca a farlo.
Ma ogni volta che Baekhyun legge le lettere, vedendo la scrittura familiare di Chanyeol      e a volte anche tentando di indovinare cosa abbia scritto in esse Chanyeol, Baekhyun sorride.
E si ricorda di come ci si senta a vivere davvero.
 
 
 
 





 
“Come fai a essere così creativo?” Baekhyun indica la tasca nella sua camicia, poi afferra il bigliettino nascosto al suo interno. Chanyeol ridacchia e ritorna dritto.
“Così che possa essere vicino al tuo cuore…” Baekhyun alza gli occhi al cielo.
“Sempre più sfigat-“ Chanyeol lo interrompe prendendo tra le dita il suo mento e baciandolo, piegandogli indietro la testa per potergli esplorare meglio la bocca. Baekhyun sussulta nel bacio, alzando le mani per accarezzare con le dita il collo del suo ragazzo, sentendo sotto i polpastrelli il suo calore.
“Stai barando.” Baekhyun mormora contro le labbra di Chanyeol. “I baci a sorpresa non valgono.”
“Era per zittirti.” Chanyeol sorride nel bacio. “Prima che tu possa ferire i miei sentimenti.”
“Sono davvero così freddo?” Baekhyun spinge in fuori il labbro inferiore, ma Chanyeol sorride e glielo picchietta con il dito, ridendo. La sua risata è profonda e sembra che si riverberi attraverso la mente di Baekhyun. “È per questo che nessuno crede in noi.”
“Chi non crede in noi?” Chanyeol si ritrae, gli occhi spalancati e offesi. “Di nuovo Yixing e Jongdae? E quel Luhan?”
“Come fai a sapere i loro nomi?” Baekhyun sospira e si siede sul divano, tirando con sé Chanyeol. “Solo Yixing e Jongdae.”
 “Fammeli conoscere, allora.” Chanyeol fa un ampio sorriso, mentre appoggia la mano sulla vita del suo ragazzo e lo avvicina a sé. “Sono pronto.”
“Loro no, forse.” Baekhyun sospira. “Probabilmente pensano che ti abbia pagato per stare con me. Probabilmente pensano che tu non esista neanche.”
“Io esisto!” Protesta Chanyeol, balbettando. È carino. “Sono reale. Sono Park Chanyeol, ho quasi vent’anni, e ho incontrato un certo capo giovane e cattivo nel suo ristorante. Se non sono reale io, cosa lo è?”
“Okay, okay, sei reale.” Baekhyun sorride all’infantilità di Chanyeol, si gira e gli soffia un bacio leggero sulle labbra. “Per me, sei più reale di qualsiasi altra cosa al mondo.” Lo bacia di nuovo. “Felice?”
“Sì.” Chanyeol ridacchia sommessamente quando Baekhyun gli dà una sberla “Ma oggi è il giorno del contrario!”
“Quando ti lascerò, sarà per colpa delle tue battutacce tristi come i debiti.”
 
 
 
 
 
 






 
 
“…E scrive delle lettere stupidissime con le battute più tristi del mondo.” Baekhyun continua, mentre appoggia le posate sui tavoli. “Una volta ha scritto una frase per abbordarmi veramente sfigata…”
“Il tuo ragazzo sembra molto romantico.” Osserva Luhan. “Vorrei poter leggere quelle lettere.”
“Te le farei vedere, 
ma non le ho qui con me.” Baekhyun sospira, ma poi si rende conto che vorrebbe veramente farle vedere a Luhan, e poi si ricorda che la sua preferita ce l’ha in tasca. “Aspetta, ne ho una. Te la faccio vedere.” La tira fuori dalla tasca e la apre. Luhan scoppia a ridere.
“Pf- Baekhyun, sei proprio divertente.” Luhan ridacchia di nuovo. Baekhyun non capisce cosa ci sia da ridere.
“Non ti ho nemmeno detto la battuta!” Baekhyun sposta la sedia per essere di fianco a Luhan, lisciando la carta e mostrandogliela.
 
Roses are red
Violets are blue
Park Chanyeol is almost as bossy sweet
And as mean cute as you*
 
(Ma ci sto arrivando)
 
 
“Ma io non vedo-“
“È in inglese, ma sì.” Baekhyun sorride mentre liscia di nuovo la carta e indica il primo verso.
“Sì, ma dove-“
“Te la traduco.” Dice Baekhyun, ma Luhan non sembra rassicurato. Annuisce rigidamente, a mentre Baekhyun comincia a tradurre, Luhan fissa la sua faccia invece del foglio, cercando un qualsiasi indizio che possa calmare la paura che gli sta nascendo in cuore.
 
 
 





 
 
 
“B-Baekhyun…” Luhan corre verso Baekhyun alla fine del turno. “Voglio incontrare il tuo ragazzo.”
“Perché così, all’improvviso?” Baekhyun inarca le sopracciglia.
“Voglio vedere… chi è che ti sta rendendo così felice.” Luhan sorride gentilmente.
“Ehm… Okay.” Baekhyun vede la sincerità nei suoi occhi e gli dà qualche pacca leggera sulla schiena, rispondendo al suo sorriso. “Proverò a convincerlo a incontrarti, qualche volta? Quando non ti dicono di lavare i piatti, però. Mamma mia, sfruttano sempre le nuove reclute.”
“Sì!”
“Allora, come vanno le cose tra te e Yixing?” Luhan arrossisce, imbarazzato, poi abbassa lo sguardo.
“Ehm…”
“Fin dove vi siete spinti?” Incalza Baekhyun, quasi gioioso. Luhan balbetta. “Prima base?” Luhan scuote la testa. “Seconda base?” Luhan boccheggia. Baekhyun è sconvolto.
“Non ci credo… siete già arrivati a quel punto?”
“No!” Luhan lo interrompe, il viso paonazzo. “Non ci siamo nemmeno baciati.”
“Cosa?” Baekhyun batte le palpebre e lo fissa, la bocca spalancata. “Perché no? Vi siete almeno tenuti mai per mano? Vi siete toccati?”
“Ehm…” Luhan si guarda intorno, come se fosse incerto su come rispondere. “Io…”
“Andiamo, ti aiuterò io!” Baekhyun sorride mentre dà una pacca sulla spalla di Luhan (o meglio, lo colpisce proprio). “Cavoli, è proprio da Yixing non fare una mossa!”
“È che-“
“Non ti preoccupare, ti aiuto io.” Baekhyun fa un gran sorriso e lo saluta, afferra la sua borsa e si incammina verso casa.
 
 








 
 
Baekhyun porta Chanyeol ad un mercato serale vicino al ristorante, uno che ha aperto il giorno del suo ventesimo compleanno e a cui non è mai stato prima.
“Perché metti sempre quella giacca dell’università?” Baekhyun rotea gli occhi quando vede Chanyeol salutarlo felice con la mano, alla fine del mercato. Appena gli si avvicina, sente che Chanyeol gli tocca il viso.
“Perché ti piace.” Risponde, facendo un gran sorriso. “Non farò mai più la doccia per il resto della vita, se vuoi.”
“Questo è quello che vorresti tu, vero?” Baekhyun gli dà una spallata leggera mentre cominciano a camminare dentro al mercato. “Bugiardo. Altrimenti avresti già rinunciato ai dim sim.”
“Quella è l’unica eccezione.” Chanyeol ride. “Cavoli, c’è davvero tantissima gente qui.”
“Già.” Baekhyun cammina davanti e Chanyeol gli resta attaccato dietro, dato che le strade sono strette e c’è una vera e propria folla. Ad un certo punto, Baekhyun passa vicinissimo ad un uomo disattento, che va a finire addosso a Chanyeol.
“Ehi! Stai attento!” Abbaia Baekhyun. Le due serpentine di persone si fermano per qualche istante, perché Baekhyun si ferma sui suoi passi per affrontare l’uomo.
“Va tutto bene, Baek-“ Mormora Chanyeol.
“Che cazzo di problemi hai? Non ti ho nemmeno sfiorato!” Urla in risposta l’uomo, irritato.
“Non me, il mio amico!”
“Pazzo…” L’uomo ciondola via. Baekhyun vorrebbe inseguirlo, fumante, ma Chanyeol gli afferra il braccio e lo spinge avanti.
“Che stai facendo? Non ha imparato la lezione…”
“È lo stesso, davvero.” Chanyeol dice timidamente. “Ti stanno guardando tutti, scemo. Non ti mettere in imbarazzo per una cosa del genere.” Quando Baekhyun si guarda intorno, effettivamente vede delle persone che lo guardano in modo strano.
“…D’accordo.” Baekhyun si mette a braccia conserte e affretta il passo, con Chanyeol che lo segue da vicino.
“Ho fame.” Si lamenta ad un certo punto Chanyeol, guardando i banchi che vendono del cibo. “Ma ho anche voglia di bere qualcosa… ho voglia di te.” Baekhyun alza gli occhi al cielo, gli angoli della bocca incurvati all’insù.
“Smettila”, dice.
“Davvero, però. Ho sete.” Piagnucola ancora Chanyeol, strattonando Baekhyun come un bambino.
“Allora non parlare.” Baekhyun sospira. “E va bene, vai a comprare qualcosa da mangiare. Io ti prendo una bibita a quel supermercato laggiù. Ci vediamo qui tra dieci minuti, ok?” Chanyeol annuisce entusiasta e corre via. Baekhyun alza di nuovo gli occhi al cielo, e si avvia verso il supermercato. Quando entra, vede la persona giusta.
“Luhan!” Urla, mentre gli corre incontro. Il ragazzo cinese è da solo e ha l’aria adorabile. Guarda verso di lui e gli occhi si spalancano per la sorpresa quando riconosce Baekhyun. Poi sorride e si avvicina per salutare il collega.
“Ciao!” Luhan fa un gran sorriso e sta per inchinarsi, ma viene fermato da Baekhyun. “Non pensavo di vederti qui!” Baekhyun ridacchia.
“Sono con il mio ragazzo.” Gli viene in mente un’idea. “Hai detto che vorresti incontrarlo, vero?” Luhan annuisce felice.
“Vieni con me!” Va verso la cassa e paga la bottiglietta di tè freddo.
“Scusa, facciamo in fretta…?” Chiede timidamente Luhan, con la postura goffa e umile. “Sarei un po’ impegnato…”
“Tranquillo.” Baekhyun sorride e si trascina dietro Luhan, dirigendosi verso il punto in cui ha appuntamento con Chanyeol, ma ancora lui non c’è. “Non ti preoccupare, è un po’ in ritardo perché gli è venuta fame.” Luhan annuisce, poi resta accanto a Baekhyun in silenzio.
Passano dieci minuti.
“Dove diamine è...” Borbotta tra sé e sé Baekhyun, mentre tira fuori il cellulare e se lo porta all’orecchio. “Chanyeol? Dove sei?”
“Vieni qui!” Gli urla al telefono Chanyeol, tanto che Baekhyun deve allontanare un attimo il cellulare dall’orecchio. “Ci sono delle cose belle!”
“Dove sei?”
“Un posto con i pesci! Wow, sono così carini… Scusi, posso averne uno-“ La linea si chiude. Baekhyun sospira e si infila nuovamente il telefono in tasca.
“È alla sezione con gli animali, vuoi-“
“Scusa, ho paura di fare tardi…” Il bel viso di Luhan è contorto dal senso di colpa mentre si inchina e parla al tempo stesso. Baekhyun non sa perché Luhan sembri così tanto un cucciolo bastonato, non è che abbia tradito Baekhyun.
“Tranquillo.” Baekhyun scuote la testa. “Ciao. Fa’ attenzione per strada!” Guarda Luhan che sparisce alla sua vista nella strada, poi si incammina verso la zona degli animali del mercato. Presto trova Chanyeol chinato insieme alla folla in avanti, che fissa qualcosa. Leggermente irritato ma leggermente sollevato, Baekhyun si dirige a grandi passi verso di lui e lo strattona per la spalla. Chanyeol si sta riempiendo la bocca di cibo, sbattendo innocentemente gli occhioni mentre fissa Baekhyun.
“Eccoti!” Chanyeol sorride dolcemente, saltella eccitato e afferra il braccio di Baekhyun. Lo spinge verso la folla, creando uno spazio da cui Baekhyun possa vedere. Baekhyun guarda i piccoli pesci pagliaccio nuotare nell’acquario a terra, le squame che riflettono le luci in modo molto bello.
“Sono così belli, vero?” Chanyeol stacca un altro morso dal suo spiedino di pesce.
“L’ho già visto.” Dice Baekhyun, sorridendo gentilmente mentre guarda i pesci nuotare. Poi si blocca. Quando li ha già visti, esattamente?
Scacciando il pensiero dalla mente, lascia che Chanyeol gli afferri la mano e lo porti da qualche altra parte, posti che conosce come le sue tasche. Ciò nonostante, Chanyeol riesce a fargli sembrare tutto una prima volta, come se gli insegnasse a vedere le cose per la prima volta, da capo, esattamente nel modo in cui Chanyeol lo ha fatto sentire come al suo primo amore, una seconda volta.
È una sensazione bellissima, questo costante ba-dump nel suo petto, questa sensazione che ti manchi il fiato – il calore di Chanyeol, i baci di Chanyeol, il tocco di Chanyeol.
 
 







 
“Fintanto che non gli fa male, non lo fermeremo.”
 
 
 
 
 
 










La sera di Natale, Baekhyun è seduto con i suoi amici Yixing, Jongdae e Luhan. Anche se Yixing e Jongdae hanno smesso di essere scettici, c’è ancora un po’ di tensione tra di loro. (solo da parte loro, però, perché Baekhyun non è tipo da legarsela al dito.)
“Come sta Chanyeol?” Chiede Yixing mentre si ficca un boccone di riso in bocca. Il silenzio piomba sulla stanza.
“Bene.” Risponde Baekhyun, versandosi delle verdure nel piatto. “Vorrebbe incontrarvi un giorno, anche se sa già chi siete.”
“Anche noi vorremmo incontrarlo. Perché non è venuto oggi?”
“Doveva andare a casa dalla famiglia. Gli ho detto di tingersi quei suoi capelli bianchi, perché sono troppo chiari e appariscenti.” Finalmente Baekhyun ha la possibilità di parlare di Chanyeol, e non se la lascerà sfuggire. “Lo riconoscerete non appena lo vedrete. È un tipo altissimo e smilzo, con dei gran capelli argento, la giacca dell’università e sotto una felpa rosso scuro.”
“Non si… cambia i vestiti?”
“Raramente.” Baekhyun ridacchia mentre prende un altro boccone. “Strano, vero? Ma non è che puzzi o roba simile.”
“Di cosa odora?” Baekhyun si gira per guardare Jongdae.
“Cosa sei, un pervertito?” Baekhyun alza gli occhi al cielo. “Di quegli stupidi dim sim che mangia sempre. Perché?”
“Niente, ero solo curioso.” Borbotta Jongdae, poi si porta alle labbra il bicchiere di birra. “Beviamo! Un brindisi ad un nuovo anno!”
Tutti fanno scontrare i bicchieri e iniziano a bere.
 
 




Qualche ora dopo
 
“Comunque, basta parlare della mia vita amorosa.” Biascica Baekhyun agitando la lattina di birra in aria – ha rinunciato a versarla nel bicchiere. “Ho sentito che tu e Luhan… non state facendo progressi?” Sogghigna guardando Yixing.
“Non sono affari tuoi.” Borbotta Yixing, anche lui leggermente alticcio.
“A quanto pare non vi siete nemmeno baciati.” Lo prende in giro Baekhyun. “Datti una mossa e fottilo. Sei o non sei un uomo?” Yixing rimane in silenzio, ma Baekhyun nota che si è irrigidito. Anche se è sempre brusco a parole, Baekhyun vuole veramente che Yixing stia con colui che ama, non vuole rimanere pigramente seduto e restare a guardare mentre Luhan perde interesse.
“Baekhyun, hai bevuto troppo…” Interviene Jongdae, sobrio, tentando di calmarlo, ma Baekhyun è troppo su di giri.
“Visto che non sei abbastanza virile…” Baekhyun si volta verso Luhan, che ha bevuto un po’ più di lui. “Luhan! Vai a baciarlo!”
“È una cattiva idea.” Avverte Jongdae, allungandosi per afferrare il braccio di Luhan. “Non sa cosa fa quando è ubriaco. Luhan è il tipo di ubriaco obbediente.”
“Ancora meglio!” Ridacchia Baekhyun. “Forza, bacialo! Mi ringrazierete dopo.”
“Okay!” Luhan si alza, scrollandosi via il braccio di Jongdae, poi comincia a barcollare verso Yixing. Yixing sembra un po’ sconvolto e a disagio, si sposta un po’ ma non si allontana – come se volesse mantenere integra la propria immagine di uomo virile.
“Siediti in braccio a lui.” Abbaia Baekhyun. Luhan obbedisce, l’alcol in qualche modo gli rende le guance rosse in modo perfetto. Yixing comincia a spostarsi, Jongdae sembra orripilato. “Bacialo-“
“Baekhyun, smettila. Non sai cosa-“
“Voglio solo che Yixing SI FACCIA UNA VITA!” Urla Baekhyun, allontanando Jongdae. “Luhan, bacialo.” Guarda con gioia Luhan che si china in avanti. Jongdae sembra sconfortato, e si allunga verso di loro, ma non fa in tempo. Alla fine, Yixing spinge via Luhan.
“Baekhyun, tu…” La voce di Yixing è bassa per l’ira. Jongdae si tuffa in avanti per fermarlo, e Luhan si stende sul pavimento, come se si fosse addormentato.
“Calmati, Yixing.” Dice tra i denti Jongdae, e Baekhyun vorrebbe ridere, ma mette su il broncio, deluso.
“Di cosa hai paura, Yixing? Ti piace, no? Perché non lotti mai per le cose che ti piacciono?” Si lamenta Baekhyun. “Ti ricordi di quanto ti sei lasciato sfuggire quella che ti piaceva alle superiori, anche se eravate amici di infanzia?”
“…Tu…”  Yixing fa per lanciarsi contro Baekhyun, ma Jongdae lo trattiene.
“Anche tu piacevi a lei, non è ovvio?” Continua Baekhyun. “Tu piacevi a Yuqi. Eri troppo stupido per rendertene conto.” Yixing rimane immobile, e non dice niente per un po’.
“Fatti gli affari tuoi, Baek.” Borbotta alla fine.
“Gli affari miei?” Baekhyun ride. “Gli affari miei? Come posso farlo, Yixing, quando ho dovuto passare ogni giorno dell’università a guardare il mio migliore amico che piangeva, solo perché aveva sentito che la sua amica di infanzia per cui aveva una cotta alle superiori aveva trovato qualcun altro? Per di più, uno stronzo che la bullizzava alle elementari? Non è stato facile per te, e di sicuro non è stato facile nemmeno per me. Specialmente visto che ero l’amico di merda che non faceva un cazzo per aiutare il suo migliore amico.” Yixing rimane di nuovo in silenzio, e Jongdae lascia lentamente la presa.
“Gli affari miei? Mi faccio prima gli affari tuoi, e poi i miei…” Baekhyun si sente un po’ stanco ora, per cui decide di adagiarsi sul freddo, duro pavimento in parquet. Guarda Jongdae e Yixing che lo fissano mentre cade lentamente nel buio, e scorge dolore nei loro occhi. “Preferirei spezzarmi il cuore piuttosto che vedere qualcuno spezzare il tuo…”
Poi, lentamente, si addormenta.
 
 
 








 
“Che è successo?” Chiede Luhan dolcemente, indicando la mano fasciata di Baekhyun.
“Niente.” Risponde Baekhyun. “Stavo tentando di stirare il maglione rosso di Chanyeol, ma mi sono distratto un attimo quindi…” Il più basso abbassa lo sguardo sulla propria mano. “Sto bene, però.” Luhan la fissa per un po’, la bocca aperta come se volesse dire qualcosa, ma alla fine la chiude e annuisce.
“Siete a posto tu e Yixing?” Chiede Baekhyun mentre si affianca a Luhan per pulire i tavoli dopo l’ora di punta. È ora di Pranzena, ma Chanyeol non c’è perché ha un esame, anche se è la prima volta che lasciano fare a Luhan qualcosa che non sia lavare i piatti.
“Noi… siamo sempre stati a posto, no?” Luhan risponde dopo aver elaborato la domanda e aver tradotto la risposta nella mente.
“È sempre stato timido, ecco perché.” Sospira Baekhyun, tentato di lanciare la pezza bagnata e camminarci sopra, immaginando che sia la faccia di Yixing. “Tranquillo, non significa che non ti ami. È solo che si rifiuta di far trapelare le sue emozioni.”
Luhan ridacchia piano.
“Scommetto che è ancora arrabbiato con me…” Borbotta Baekhyun. In realtà, anche se tenta di non farlo vedere, si sente leggermente in colpa, ma, allo stesso tempo, sente che gli è stato fatto un torto. Ed è per questo che ora è arrabbiato. Per un po’, il silenzio riempie la stanza mentre entrambi i ragazzi svolgono insieme il loro lavoro, ma alla fine Luhan ridacchia di nuovo.
“Baekhyun…” Si avvicina al tavolo di Baekhyun e comincia a strofinarlo con lui. “Potresti sembrare davvero stronzo, freddo, burbero e prepotente…” Fa una smorfia ad ogni aggettivo. “… Forse è per questo che non piaci a molte persone…” Fa un’altra smorfia. “Ma dentro, sei una persona molto gentile.” Baekhyun si ferma per un attimo e gli lancia un’occhiata. Luhan sta sorridendo, lo sguardo rivolto al tavolo.
“Sei premuroso, ma non sai dimostrarlo.” Continua Luhan. “Anche se le cose non andranno a finire bene, hai fatto del tuo meglio. E ti sei preso cura di me molto bene.”
“Umpf.” Sbuffa Baekhyun, incerto su che reazione avere e incerto su come rispondere, ma sa che il suo cuore si sente benissimo. “Pensavo che dicessi queste cose solo agli hyung?” Sorride insieme a Luhan. “Perché ora all’improvviso mi dici tutto questo?”
“Perché…” Luhan esita un attimo, guardandosi attorno nella stanza prima di tornare a rivolgere lo sguardo sulle proprie mani. “Voglio che ti prendi cura anche di te stesso.”
“Cosa int-“
“Ho una sorpresa.” Luhan sorrise eccitato mentre appoggia la sua pezza, raddrizza la schiena e guarda indietro, verso il bancone, dove sono tutti gli altri colleghi. La maggior parte di loro sembra impegnata a parlare tra di loro o a lavorare, e nessuno presta attenzione a loro. Poi Luhan scappa via.
“Aspetta-“ Baekhyun si interrompe, non vuole attirare l’attenzione, mentre guarda Luhan che apre la porta ed esce. Scuote la testa, le sopracciglia corrugate per la confusione mentre si lascia sfuggire un sospiro.
“Sarà meglio che lo copra allora…” Baekhyun borbotta tra sé e sé mentre afferra entrambe le loro pezze e ritorna al bancone. Yixing sta uscendo in quel momento.
“Ehi.” Baekhyun poggia giù gli strofinacci e blocca il passaggio a Yixing. Yixing all’inizio sembra furioso, ma poi si scioglie e sospira. “Ascolta, riguardo a Natale…”
“L’ho superata.” Yixing risponde aspro. “Va tutto bene.”
“Ma Luhan sta bene? Gli piaci tanto, lo vedo-“
“Non sai niente.” Lo interrompe Yixing. “Pensi di saperlo, ma non lo sai.”
“Lo so.” Baekhyun fa un passo in avanti, sentendosi un po’ arrabbiato ora. “Sarei uno sciocco se non vedessi come ti guarda. Il problema sei tu, non è vero? È il tuo tipo, ma non ti piace così tanto, giusto?” Yixing non dice niente “Non provi proprio niente per lui? O non vuoi mostrarlo? O ti piace ancora Yuqi?”
“Smettila di mentire a te stesso.” Borbotta piano Yixing. “Smettila di ferire te stesso. Non è stata colpa tua, Baek.”
“Di che cazzo stai parlando?” Baekhyun è stanco di ‘ste stronzate. Si è fatto effettivamente male di recente, lo sa, ma non sono ragioni stupide, e non si sta ferendo da solo. Si è fatto diversi tagli sulle dita tentando di sbucciare le mele per Chanyeol, e si è scorticato in diverse parti del corpo mentre tentava di recuperare le lettere che Chanyeol ha conservato – in posti talmente ridicoli che Baekhyun non sa nemmeno come gli vengano in mente, ma come fa Yixing a sapere tutto ciò? Non lo sa, perché Baekhyun non gliel’ha mai detto. – Sul serio, Yixing, hai bisogno di un medico bravo…
“Sono tornato!” Urla Luhan mentre corre loro incontro. Baekhyun e Yixing, e anche alcuni clienti, si voltano verso di lui. Yixing sembra incazzato e preoccupato, ma non dice niente quando Luhan gli tocca la spalla delicatamente, le dita che lo allontanano da Baekhyun, come se si fosse accorto della tensione tra i due. Baekhyun fissa la borsa che Luhan tiene in mano, e annusa un odore familiare, ma troppo tenue perché possa capire cosa sia. Tutto ciò che fa è alzare gli occhi al cielo e mettersi a braccia conserte, distogliendo lo sguardo da Yixing.
-Baekhyun! Ho comprato una cosa che hai sempre voluto!- Luhan sorride. -Dim sim!
-Cosa?! Li hai davvero comprati? – Baekhyun sgrana gli occhi, la rabbia momentaneamente dimenticata mentre lascia che le braccia gli ricadano lungo i fianchi.
-Sì!- Luhan fa un gran sorriso. -La ragazza mi ha detto che non li facevano più, ma li ho fatti preparare apposta per te.- Tende la borsa a Baekhyun e lui la afferra.
-Strano, Chanyeol mi ha detto che era un anziano che aveva un negozio che vendeva specificamente dim sim australiani…- Mormora Baekhyun. Inizialmente c’è silenzio, ma poi la risata di Luhan lo spezza.
-Oh… forse sono andato nel negozio sbagliato…- Luhan allunga la mano per riprendere la borsa. -Vado a cercare il negozio giusto…
-No, tranquillo.- Baekhyun si sente un po’ in imbarazzo che Luhan abbia compiuto questo gesto apposta per lui, e un po’ commosso. Le uniche volte che ha mangiato dim sim sono quando li ha assaggiati attraverso le labbra di Chanyeol, altrimenti non li ha mai mangiati prima. Non si ricorda nemmeno che sapore abbiano.
-Davvero ci sono due negozi che vendono dim sim australiani… - Mormora Baekhyun incredulo, mentre si porta la borsa al naso e ne annusa il contenuto. Non appena il profumo dei dim sim australiani raggiunge le sue narici, quasi sviene.
-Come fanno a piacerti tanto ‘sta roba? È così strana… - Picchietta la carne con il dito. Sente una risata profonda riecheggiare nella stanza, così dolce – come l’acqua che gorgoglia, delicata- e una mano grande entra nel suo campo visivo, coprendo i dim sim.
-È delizioso, di che stai parlando?- La mano scompare, e questa volta nel suo campo visivo c’è un volto – qualcuno con i capelli corti e neri, occhi grandi, orecchie carinissime, e il sorriso più bello che ci sia. -In realtà, è stata proprio questa cosa che mi ha guidato verso il tuo negozio!
-Oh, quindi dovrei ringraziare questi dim sim, vero? – Baekhyun sorride impudente, e quando Chanyeol si china verso di lui e lo bacia sulle labbra, ricorda a Baekhyun di quanto reale una volta fosse la sensazione delle sue labbra, riflessa in quei sentimenti che tuttora lo lasciano senza fiato, il cuore che fa tu-tum, tu-tum, tu-tum.
E quando Chanyeol si stacca, Baekhyun sente la perdita. Sente dolore.
Tutti questi sentimenti scompaiono quando la faccia di Chanyeol ritorna nel suo campo visivo.
-Provane uno, allora.-  La sua mano ricompare di fronte a lui, un dim sim tra le sue dita mentre lo spinge nella bocca di Baekhyun.
Baekhyun riesce a sentire gli ingredienti che lo compongono…
 
 








 
-Com’è andato il tuo esame?-  Baekhyun nasconde la sua opera all’interno del forno, mentre Chanyeol arranca alla sua porta, i capelli bianchi arruffati e in disordine.
-Di merda.- Si lamenta Chanyeol mentre lancia la borsa a terra e corre da Baekhyun, avvolgendo le sue braccia attorno al più basso in un abbraccio strettissimo. -Tirami su di morale, Baeb**…
-Sei vecchio adesso…- Ridacchia Baekhyun. -Fattene una ragione.
-Ma sono ancora uno studente, non vedi?- Chanyeol affonda il viso nei capelli di Baekhyun e soffia. Il più basso dovrebbe arrabbiarsi, invece una risata scoppia tra le sue labbra e scatta via, tentando di spostarsi dal naso di Chanyeol.
-Solo perché ami le università non significa che sarai per sempre un bambino. – Lo prende in giro Baekhyun, spostandogli le braccia, scivolando via dalla presa di Chanyeol con un sorriso. – Ancora non ci credo che sei là per la tua terza laurea…
-Devo essere intelligente e figo per il mio Baeb…- Chanyeol sbadiglia. Baekhyun rotea gli occhi, sorridendo mentre comincia a spingere Chanyeol verso la stanza degli ospiti che ora è diventata la stanza di Chanyeol. Il più alto non dice nulla, lascia che Baekhyun lo spinga verso la porta, lo faccia sedere sul letto e lo copra con delle coperte calde.
-Fatti un bel sonnellino.- Sussurra Baekhyun mentre sistema le coperte sotto ai fianchi di Chanyeol, sapendo che gli piace agitarsi e girarsi nel sonno e che gli viene freddo facilmente, anche se indossa la giacca della divisa e sotto una spessa felpa rossa.
-Ora mi tratti come un bambino…- Borbotta Chanyeol, ma sbadiglia di nuovo.
-Ma a chi è che viene sonno dopo un esame?- Baekhyun rotea gli occhi, poi raddrizza la schiena. -Quando ti alzi, ho una sorpresa per te!- Chanyeol annuisce, gli occhi già socchiusi e stanchi. -Fatti una bella dormita, ok?- Baekhyun gli arruffa le ciocche argentate, poi esce dalla stanza in punta di piedi.
Corre in cucina e sforna i dim sim che ha preparato appositamente per Chanyeol, per festeggiare l’ultimo giorno di sessione. Sorride, afferrandone uno con le dita e sperando che sia un buon sostituto per tutti i dim sim per cui Chanyeol ha speso tanti soldi (dopotutto, vengono importati da un posto talmente lontano che è impossibile che non siano costosi). Non sa se avranno lo stesso sapore di quelli che compra Chanyeol, perché li ha assaggiati una volta sola, e quella volta non sapeva che sarebbero stati così cruciali nella sua vita.
Spero che avranno lo stesso identico sapore di quelli che Chanyeol mangia da anni, pensa tra sé e sé, sorridendo mentre accende il gas. Fa uno strano ticchettio e non si accende. Andiamo… solo stavolta, per favore… Baekhyun gira di nuovo la manopola. Succede la stessa cosa. Prometto che se farai il bravo, non ti accenderò mai più… Lo giuro… Gira di nuovo la manopola e questa volta, dopo un paio di ticchettii, sotto la pentola appare la fiamma. Sorridendo riconoscente, e ignorando i ticchettii, Baekhyun sistema i dim sim uno per uno nella pentola, pronto per cuocerli con il vapore.  A venticinque anni, l’età mentale di Baekhyun invecchia più lentamente della media, perciò anche adesso è lo stesso giovane ribelle amante del rischio. È figlio di uno chef che ha aperto il ristorante più famoso di Seul, conosce i pericoli e sente delle campanelle di allarme risuonare nella sua mente, ma tutto questo è per Chanyeol.
Nel momento in cui si volta per prendere altri dim sim, il ticchettio aumenta di dieci volte la propria frequenza. Improvvisamente sente un BOOM, percepisce lingue di fuoco lambirgli la schiena mentre viene catapultato in avanti dalla violenza dell’esplosione. Poi, prima che tutto diventi nero, tutto diventa rosso acceso.
 
 










 
 
Baekhyun boccheggia al tempo presente.
-Stai bene?- Luhan gli tiene il braccio per sorreggerlo. Baekhyun si sente come se le sue gambe se ne fossero andate, non fossero più parte di lui. Lascia cadere i dim sim come se fossero in fiamme. Yixing gli si avvicina, per raccoglierli, ma Baekhyun vede un misto di nero e rosso mentre getta le mani in avanti, la paura che lo divora.
-Non farlo!- Urla, inconsapevole di stare richiamando l’attenzione anche di alcuni clienti. -Portali via da me!- Spinge via Luhan, quasi cade per la forza della spinta, ma non gli interessa più. Tutto ciò che sa è che il suo cuore è in fiamme e vuole piangere così tanto ma non sa perché. Deve andarsene.
-Baekhyun…- Lo chiama Luhan, ma Baekhyun zoppica verso la porta, sorpreso che le sue gambe ancora ascoltino i suoi comandi. Spalanca la porta, poi corre fuori, sapendo che tutto ciò di cui ha bisogno per calmarsi è andare a casa.
 
 















 
È stato solo un incubo. Pensa tra sé e sé Baekhyun quella notte, da solo nell’oscurità. Sta ancora tremando. Sembrava così reale.
Ma non può essere reale, perché Baekhyun non ha mai visto Chanyeol con i capelli neri.
Ma per qualche motivo, riesce a immaginare sé stesso mentre passa le dita tra le ciocche corvine.
Solo un sogno… Pensa Baekhyun, cacciando tutti i pensieri dalla mente, e concludendo che, se potesse, dimenticherebbe tutto.
 
 
 










 
-Questo è speciale-, ha detto ieri Chanyeol, a casa di Baekhyun mentre questi stava lavorando. -Vediamo se lo trovi.
-Se non lo trovo, significa che non mi ami.- Baekhyun ha sorriso e ha salutato Chanyeol con un bacio. Adesso vorrebbe non averlo mai detto.
Diamine… dove cavolo è? Baekhyun sente che sta per diventare pazzo, mentre continua a cercare senza sosta. Riesce quasi ad immaginarsi l’espressione di Chanyeol, che gli sorride dolcemente e lo incoraggia a continuare a cercare, ma allo stesso tempo rifiutandosi di dargli uno straccio di indizio.
Probabilmente l’ha nascosto in un posto dove non mi sognerei mai di cercare. Baekhyun pensa tra sé e sé, con il cuore in gola mentre si spreme le meningi e cerca di ragionare su dove possa averlo nascosto Chanyeol. Ha vagliato ogni angolo del soffitto, le lenzuola, le pagine del vocabolario, arrivando a cercare persino dentro al tubetto del ghiaccio istantaneo (perché non vuole usare un frigorifero). A volte Baekhyun cade e si storce la caviglia per tentare di afferrare la lettera al soffitto, a volte si fa male alle dita mentre strappa le lenzuola che si sono incastrate sotto al materasso, a volte si taglia con la carta perché questa è una gara per vedere quanto in fretta Baekhyun le possa trovare, e a volte si scortica le nocche perché non vuole perdere contro Chanyeol.
Dopo aver cercato in ogni singolo angolo della casa e aver messo a soqquadro il divano, Baekhyun decide di rinunciarci, perché sa che Chanyeol non lo nasconderebbe mai lì, e Chanyeol sa che lui lo sa.
Come fa a saperlo Baekhyun?
Probabilmente l’ha nascosto in un posto dove non mi sognerei mai di cercare.
Questa volta, le parole gli parlano al cuore.
Raddrizza la schiena, girando lentamente la testa verso la cucina.
Lentamente, si avvicina, un passo alla volta. Ha controllato anche in cucina, ovunque, tranne…
Non ha paura della cucina, ma ha il terrore del fornello.
-Questo è speciale-, ha detto Chanyeol, e sono queste le parole a cui Baekhyun continua a pensare, anche se sa che può rinunciare in qualsiasi momento e Chanyeol glielo consegnerà. Ma qualcosa gli dice di continuare ad avanzare (e forse quel qualcosa è il suo inconscio), e forse è stanco di scappare dalla sua paura di cui nemmeno sa l’origine (e che forse si rifiuta di sapere).
Fa un respiro profondo e tremante, e Baekhyun si spinge in avanti finché non si trova a un metro dai fornelli. Non è mai stato così vicino.
Di che cazzo hai paura? Baekhyun pensa tra sé e sé. Quell’incidente è stato anni fa, talmente lontano nella tua memoria che neanche ti ricordi cosa sia successo. Quindi perché hai così tanta paura?
Cos’è che ti spaventa?
Baekhyun non respira; continua solo ad avanzare, e guarda in basso.
Non si approfitterebbe della mia paura… giusto?
Nascosto tra la griglia dei fornelli, c’è un grande pacco.
Con le mani tremanti, Baekhyun si avvicina con cautela, a volte ritraendo senza che ce ne fosse il bisogno la mano, per paura che il fuoco possa divampare sulla sua faccia. Alla fine, però, riesce ad afferrarlo, e lo tira su con dita tremanti. Lo sente pesante tra le sue mani, e Baekhyun giura di non aver sentito niente di tanto pesante da molto tempo (a parte i piatti al lavoro). Inciampa indietro, le mani che corrono ad afferrare il tavolo dietro di lui in cerca di supporto. Lentamente, scivola verso il basso, sul pavimento di marmo, aprendo l’involucro e lasciando che piccoli pezzi di carta escano fuori. Il cuore gli si ferma in gola, e quasi soffoca quando vede cosa sono: una raccolta di lettere.
 Prima che possa leggerne una, però, vede qualcos’altro scivolare via dal pacchetto. Baekhyun lo raccoglie, tastando un materiale diverso da quello delle lettere. Quando lo gira, vede una foto.
Un Chanyeol dai capelli mori ha il braccio che circonda le spalle di un Baekhyun soddisfatto, sorridendo, ed è così bello. I due fanno il segno della vittoria con le dita, come se fosse una loro tradizione. Un Chanyeol con i capelli mori. Chanyeol con i capelli mori.
 
 

 
 
 
Improvvisamente il suo cuore fa male. Baekhyun fa cadere tutto ciò che ha tra le mani, si costringe ad alzarsi sulle gambe malferme, e corre via; vuole che Chanyeol (ha bisogno di Chanyeol) gli spieghi cosa diamine stia succedendo.
 








 
Al ristorante, Baekhyun si dirige a grandi passi verso l’angolo in cui stranamente trova Chanyeol che studia.
-Park Chanyeol.- ringhia Baekhyun, mentre grandi occhi lo guardano con sorpresa e preoccupazione.
-Baekhyun!- Il viso di Chanyeol si scioglie in un sorriso. Per qualche motivo, quel suo sorriso come se tutto fosse nella normalità lo inquieta ancora di più.
-Perché le hai messe lì?- Baekhyun si sente confuso, ferito, e arrabbiato, anche se non ne ha motivo.
-Cosa ho messo dove?- Chanyeol continua a sorridere, come se non si fosse accorto dello stato di agitazione in cui si trova Baekhyun. Qualcosa non torna.
-Hai messo tutte quelle… lì..- Baekhyun non sa come dirlo, è in ansia e sta per mettersi a piangere. Chanyeol continua a sorridere. -Quando hai avuto i capelli neri? Quando ci siamo fatti quella foto?- Eppure, Baekhyun aveva avuto un dejà-vu quando ha visto quella foto. Gli fa male la testa.
-Baeb, non so cosa di cosa tu stia parland-
-Sai benissimo di cosa sto parlando!- Baekhyun grida. -Il ristorante non è nemmeno aperto, ma tu sei già qui, il che significa che stavi aspettando che ti trovassi, giusto?- È troppo agitato per rendersi conto che qualcuno sta aprendo la porta del ristorante e sta entrando. -Perché l’hai messo lì? Perché-
-Baekhyun?- La voce dolce di Luhan lo interrompe, e Baekhyun si ferma, poi si gira a fissare Luhan irritato. Anche Chanyeol lo fa. -Che succede?
-Non vedi che sono impegnato?- Scoppia Baekhyun, poi si rigira verso Chanyeol, che torna a rivolgergli la sua attenzione, sorridendo in modo strano. -Chanyeol, ascolta-
-No… No, Baekhyun. Non vedo.- Sussurra Luhan. Baekhyun sente il terrore scivolargli dentro mentre si volta verso Luhan, socchiudendo gli occhi quando vede che Luhan lo fissa con orrore.
-Cosa?- Sospira Baekhyun, ma il suo corpo sta tremando. Qualcosa non torna. -Non vedi che sto parlando con qualcuno?- Indica Chanyeol, che lo fissa innocentemente. Luhan gira la testa lentamente, gli occhi ancora spalancati, le labbra schiuse mentre guarda nella direzione indicata da Baekhyun. Ma sta guardando troppo avanti, guarda attraverso Chanyeol.
-No…- Luhan sussurra ancora. Il cuore di Baekhyun sta battendo così in fretta che potrebbe giurare di stare morendo.
-Smettila di scherzare.- La rabbia nei confronti di Chanyeol è momentaneamente dimenticata; Baekhyun si rivolge ora a Luhan, girandosi e incontrando lo sguardo dolce e sorridente di Chanyeol. Qualcosa non torna. -Questo è il mio ragazzo, Chanyeol.- La rabbia se n’è andata, come se volesse dimostrare qualcosa a Luhan. O forse a se stesso.
-Chanyeol…- Il nome esce dalle labbra di Luhan in modo così bello, ma quando Luhan si gira per guardarlo, i suoi occhi pieni di lacrime lo fissano apertamente, come se scrutassero dentro la sua anima spezzata. Il modo in cui Luhan lo guarda, con dolore, orrore, afflizione e preoccupazione, è quasi sufficiente a spezzare di nuovo il cuore di Baekhyun. -Non lo vedo, hyung. Non vedo Chanyeol.
Cosa?
Gli occhi di Baekhyun sono spalancati mentre fissa Chanyeol, che è così bello, così corporeo, così reale davanti a lui.
Qualcosa non torna.
-Non esiste, hyung. Non più.
-Stai mentendo…. Sussurra Baekhyun, la vista gli si appanna mentre vede Chanyeol sorridergli, in modo così tenero, con i capelli argentei scompigliati leggermente dalla rezza mattutina (ma com’è possibile?). Anche se lo dice, in qualche modo sa che Luhan non sta mentendo. Perché Luhan non mente mai.
-Baekhyun…- La voce di Chanyeol è profonda come il rumore rilassante dell’acqua gorgogliante. Il cuore di Baekhyun perde ancora un battito quando la sente. Fa male.
-Hyung
-Stai mentendo!- Baekhyun urla, si allontana, non vede più niente per le lacrime. Va a sbattere contro il tavolo, lo afferra da sotto e lo ribalta, sentendo il fragore delle stoviglie che volano in aria insieme alle bottiglie di salsa e le scatole dei fazzolettini. Baekhyun si sente cadere, vede gli occhi di Luhan spalancarsi mentre corre in avanti per afferrargli il braccio, e Chanyeol… Chanyeol è ancora dov’era prima, un gran sorriso gli adorna il suo viso bellissimo, sembra così perfetto anche in mezzo a tutto quel caos.
Poi, l’ultima cosa che si ricorda prima di perdere i sensi è:
qualcosa non torna.
 
 












 
La prossima volta che apre gli occhi, si rendo conto di non volerlo fare. È investito da una luce abbagliante che quasi lo acceca, ma poi si schiarisce abbastanza da rivelare il viso preoccupato di Luhan.
-Hyung…- Sussurra, gli occhi grandi che brillano mentre aiuta Baekhyun a sollevarsi. Quando è seduto, vede Yixing appoggiato al muro e Jongdae addormentato su una sedia ai piedi del letto.
-Jongdae-hyung!- Lo chiama Luhan, allungandosi per scuotere Jongdae. Quando Jongdae apre gli occhi, sono spalancati ed elettrizzati quando vede Baekhyun. A Baekhyun fa male la testa ma, per qualche motivo, gli fa più male il cuore.
-Baekhyun!- Jongdae sposta in avanti la sua sedia, mentre avvolge le braccia attorno a Baekhyun in un abbraccio stretto, strettissimo. Baekhyun sente calore nell’abbraccio e sente l’amore, e per la prima volta dopo tanto tempo, questo calore ha corporeità.
-Jongdae…- Le labbra di Baekhyun sono secche, la gola è secca, e si fa sfuggire un colpo di tosse. Si sente come se tutta la sua felicità gli fosse stata succhiata via. Jongdae sembra molto più vecchio di prima, come se tutta questa vicenda gli avesse fatto scivolare addosso dieci anni. Jongdae si ritrae dall’abbraccio, l’espressione in viso ora seria. Luhan è seduto dall’altra parte del letto, che si torciglia le dita. Proprio in quel momento, un medico entra nella stanza, e solo adesso Baekhyun si rende conto di essere in un ospedale. L’uomo gli si avvicina e si siede accanto a Luhan, controllando gli occhi di Baekhyun prima di rivolgergli un sorriso dolce.
-Presentati.- Dice.
-Byun Baekhyun, venti anni. Studio Inglese, ma mi sono preso un anno per lavorare al ristorante di mio padre.- Luhan e Jongdae si scambiano uno sguardo, ma non dicono nulla.
-Raccontami della tua vita personale. Cosa ti rende felice, cosa ti rattrista, eccetera.- Il medico lo incoraggia dopo un po’ che Baekhyun stava zitto. Per qualche ragione Baekhyun non vuole più parlare, ma continua a farlo, vuole riaccendere la speranza negli occhi di Luhan e Jongdae.
-Vivo da solo e vado a piedi a lavoro tutti i giorni. Di recente ho conosciuto un ragazzo senza soldi dell’università che studia al ristorante di mio padre nei pomeriggi. Lui mi rende felice. Si chiama Park Chanyeol. Ah già, ma dov’è?- Baekhyun si raddrizza ancora di più, allungando il collo per cercare nella stanza, ma non vede Chanyeol. -Dovrebbe essere qui. Mi avrebbe già mandato dei fiori e dei dim sim. Sapete dove sia? Dov’è Chanyeol?
-Facciamo noi, adesso, dottore.- Interviene Yixing, mentre si sposta dal muro e si avvicina a loro. Anche lui sembra essere invecchiato di dieci anni. Il medico annuisce, come se lo avessero già pianificato in precedenza, poi si alza.
-Se avete bisogno di qualcosa, siamo qui fuori. Sapete cosa fare.- Dice con tono truce, poi lascia la stanza. Baekhyun osserva con attenzione Yixing che prende una sedia e ci si siede, vicino al letto, rifiutandosi di incontrare lo sguardo di Baekhyun. Inizialmente, tutti si rifiutano di incontrare lo sguardo di Baekhyun.
-Perché quei musi lunghi?- Baekhyun si costringe a ridere ma sa che non va bene. -Sto bene! Non è che sia morto o robe varie. È stato solo un piccolo incidente.
-Baekhyun…- Jongdae rompe il silenzio dopo un po’. -Potrebbe essere difficile da capire, ma hai trent’anni e lavori come traduttore per i clienti che parlano inglese. Hai smesso di lavorare perché…- Jongdae si interrompe. Baekhyun fissa il suo amico per capire se stia scherzando, ma la sua faccia rimane scura. -Luhan ha ventidue anni, il fatto che sia venuto qui dalla Cina per lavorare vale ancora. Luhan è l’unica persona che non hai distorto nella tua mente.
Baekhyun sbuffa. Cosa diamine stai dicendo?, vuole chiedere, ma non ne ha l’energia.
-Anche io ho trent’anni, come te. Mi sono sposato l’anno scorso. Lavoro ancora come chef al ristorante di tuo padre, e lavoro lì da più di dieci anni…- Jongdae si interrompe per un secondo, per permettere a Baekhyun di assimilare la notizia, ma Baekhyun rimane impassibile, la sua espressione è indifferente mentre osserva le coperte.
-Yixing…- Jongdae guarda per un attimo il più grande. -Anche lui è sposato, con Yuqi. Si sono sposati tre anni fa, e ora hanno un figlio di due anni.- Baekhyun alza la testa rigidamente, girandosi per fissare Yixing, che non alza lo sguardo, poi Luhan, che si rifiuta di guardarlo. Baekhyun lo fissa, in cerca di risposte, in cerca di perdono, in cerca di una spiegazione, ma per la prima volta Luhan si rifiuta di dargli un tale conforto.
-Che diamine stai dicendo?- Baekhyun ride, anche se vorrebbe piangere. -Allora che cazzo è successo a Park Chanyeol, un universitario squattrinato che ho incontrato al ristorante di mio padre, che fa delle battute squallide e mangia dim sim importati dall’Australia? Mi stai dicendo che me lo sono sognato? Stai dicendo che non è reale?- Adesso tutti lo stanno guardando, l’espressione contorta dal dolore mentre osservano Baekhyun ridere.
-Non ti sbagli…- Yixing parla, per la prima volta, rivolto a lui. -Park Chanyeol non era una cosa che ti sei inventato. Era vero per tutti noi, e anche un migliore amico per tutti noi. Era davvero un universitario squattrinato che hai incontrato al ristorante di tuo padre quando avevi vent’anni, che studiava duramente per il suo primo esame. Era davvero il ragazzo che hai incontrato e di cui ti sei innamorato, ed era davvero il ragazzo che è stato con te per cinque anni della tua vita. Era, anche, davvero il ragazzo che ti ha amato tanto, così tanto che tutti noi potevamo vederlo.
Perché stai usando il tempo passato? Baekhyun non vuole più ascoltare.
-Ma se n’è andato, Baekhyun.- Finisce Yixing, pacato. -È morto cinque anni fa. C’è stato un incendio a casa tua…-
-No…- Gli torna tutto. Baekhyun si ricorda di tutti quegli sguardi strani che i suoi amici gli hanno rivolto negli ultimi mesi. Ripensa all’orrore dipinto sul volto di Luhan, e si ricorda della presenza di Chanyeol, sempre lì, con lui.
-È qui! È ancora al mio fianco!- Dice Baekhyun. -L’ho visto qualche giorno fa. Ci ho persino discusso…
-Baekhyun…
-Non mi toccare!- Baekhyun spinge tutti lontano da sé, e poi si strappa le coperte di dosso. Sono tutti agitati, Luhan si slancia verso di lui per afferrarlo, e anche Yixing, pronti a fermarlo e a fargli male – come se volessero fargli male. Tenta di spingerli via, e nel mezzo del caos vede Jongdae afferrare qualcosa e premere un bottone rosso. Immediatamente la porta di spalanca e dentro si precipitano infermieri e medici; lo afferrano finché non riesce più a muoversi. Continua comunque ad agitarsi. Non si ricorda più di tanto, se non che urla e grida e scalcia e scalcia, e c’è dolore dipinto su ogni centimetro dei visi dei suoi tre amici, come se riuscissero a vedere le crepe nel suo cuore.
Tutto ciò che vuol fare è andarsene da lì, e nel mezzo del suo scalpitare, sente un pizzico sul collo, prima che gli venga iniettato un liquido freddo. La sua mente si annebbia, le membra si abbandonano, ma mentre gli si offusca la vista, e prima di svenire, tutto ciò che vede è Chanyeol sulla porta, che entra e gli sorride ed è così bello, con quei suoi scarmigliati capelli argentei che sono accarezzati dalla brezza del pomeriggio.
 
 












 
 
 
Chanyeol ha sempre avuto il sonno pesante.
Quando si alza, si aspettava una sorpresa, magari una serie di baci stampati sulla sua faccia o magari un Baekhyun nascosto dentro una scatola da regalo gigante.
Riceve davvero una sorpresa.
Rosso, arancione e giallo riempiono la sua vista, e si sveglia grondante sudore. Immediatamente, Chanyeol si tira su, scostandosi le coperte di dosso mentre si slancia fuori dalla stanza senza minimamente pensare alla propria sicurezza, perché l’unica cosa a cui riesce pensare è Baekhyun, Baekhyun, Baekhyun.
Viene quasi colpito dal soffitto che crolla.
-Baekhyun!- Urla mentre corre per l’edificio che cade a pezzi, maledicendosi nella propria mente per non essersi svegliato prima. Un pensiero oscuro che forse Baekhyun l’ha lasciato indietro gli passa per la mente, ma sa che Baekhyun non lo farebbe mai.
Da dove è partito l’incendio?, Chanyeol cammina a falcate, poi trova la ragione più plausibile. La cucina!
Corre verso la cucina, e trova Baekhyun svenuto in mezzo alle macerie di un tavolo, la testa sanguinante.
-Baekhyun!- Chanyeol comincia a tossire, sente il fumo pervadere i suoi polmoni, ma non si arrende. Ha imparato cosa fare in caso di incendio. Corre verso il lavandino, si toglie la giacca e la felpa rossa e le impregna d’acqua. La casa continua a crollare, e Chanyeol diventa impaziente. Alla fine, si è bagnata solo la felpa. Afferra comunque la giacca e corre verso Baekhyun, avvolgendogli attorno la felpa. -Baekhyun, svegliati!
Il più basso si gira e apre gli occhi. Chanyeol è svelto nel prenderlo in braccio.
-Dobbiamo uscire di qui!- Tossisce, sente la terra mancargli sotto ai piedi, ma continua a tenere stretto a sé Baekhyun, per paura che l’amore della sua vita sparisca per sempre. Gli occhi di Baekhyun si fanno lucidi e lui capisce cosa stia succedendo.
Ma invece di correre via con Chanyeol, si divincola dalla sua stretta.
-Le lettere!- Tenta di allontanarsi, ma Chanyeol lo tiene stretto.
-No, Baek, non è importante!- Chanyeol tossisce, e in quel momento Baekhyun si libera dalla presa. Mentre sta per correre dentro la sua stanza, Chanyeol gli afferra il braccio.
-Vado io.- Baekhyun vede la sua faccia ricoperta di sudore brillare a causa delle fiamme.
-No, non sai nemmeno dove son-
-Lo so.- Prima che possa rendersi conto di cosa stia succedendo, Chanyeol gli pulisce il sangue dal mento con le dita e gli lascia un bacio in fronte. Poi si abbassa, afferra la felpa rossa e la preme contro il naso di Baekhyun. -Respira attraverso la stoffa. Esci e aspettami fuori.
-Aspetta- Baekhyun si rende conto del pericolo in cui si sta per mettere il suo ragazzo, e improvvisamente cambia idea. Niente può prepararlo alla paura che ha sentito in quel momento – la paura di perdere Chanyeol -, così intensa che Baekhyun preferirebbe morire che lasciare che succeda. Stupidi oggetti non sono più importanti. Niente è più importante, tranne Chanyeol. -Chanyeol…- Tossisce mentre guarda Chanyeol che si barcamena in mezzo alle macerie che precipitano. -Non andare!- Tenta di seguirlo, ma cade. Gira il corpo giusto in tempo prima che un pezzo di soffitto crolli ancora, lo manca per un pelo. Si alza di nuovo, e segue il percorso che Chanyeol ha intrapreso qualche secondo prima. Il cuore tira un sospiro di sollievo quando Chanyeol ricompare di nuovo, con le lettere tra le mani. Velocemente, Baekhyun allunga le braccia, vuole stringere a sé Chanyeol, ma Chanyeol gli consegna le lettere. Baekhyun le prende, le stringe forte tra le dita mentre allunga l’altra manica della felpa a Chanyeol in modo che possa respirare. Chanyeol si abbassa alla sua altezza, e lentamente evitano i crolli, avviandosi verso la porta.
-Ti avevo detto di aspettare fuori…- Sibila Chanyeol, tra un colpo di tosse e l’altro. Baekhyun è così sollevato che vorrebbe ridere. Chanyeol finalmente è al sicuro, lì con lui, e vorrebbe ringraziare ogni dio per aver reso ciò possibile.
Ma forse ha parlato troppo presto.
Accade al rallentatore, come una scena infernale che si ripeterà all’infinito nella sua mente per anni dopo l’incidente.
Il lampadario del salotto si spezza e cade. Baekhyun è troppo lento per poter fare qualsiasi cosa. Chanyeol è più veloce. Forse questo era il finale più felice. Mentre il lampadario precipita, Chanyeol si rende conto che correre verso Baekhyun prenderebbe troppo tempo, e anche tirare a sé Baekhyun prenderebbe troppo tempo, quindi decide di fare un passo in avanti e spingere via il suo ragazzo con tutta la forza che possiede in corpo. Baekhyun viene scaraventato in avanti, il pacchetto gli vola di mano mentre lui cade di faccia sul pavimento. Quando si rialza, il suo primo istinto è quello di afferrare il pacchetto, poi allunga la mano all’indietro per afferrare quella di Chanyeol, ma quando si gira, vede una scena che gli rimarrà per sempre incisa nella mente.
Chanyeol è sotto al grande lampadario, circondato da frammenti di vetro. Baekhyun gli striscia incontro, con i polmoni pieni di fumo e gli occhi ricolmi di lacrime mentre si rende conto dell’accaduto.
-Chanyeol…- Sussurra, mentre scuote la spalla di Chanyeol. Chanyeol non risponde. C’è così tanto sangue. Baekhyun vede la parte appuntita del lampadario conficcata nella schiena di Chanyeol. Ogni nervo del suo corpo viene trafitto dall’orrore, dalla paura, e dal dolore. Chanyeol si muove, si sposta un pochino, i suoi occhi si aprono sotto a spettinati capelli argentei.
-Chanyeol!
-…- Chanyeol prova a parlare, ma non riesce. La vista di Baekhyun è offuscata dalle lacrime, ma le scaccia, permettendo loro di cadere sul pavimento di marmo, che un tempo era freddo. Si toglie la felpa rossa, avvicinandosi per premerla contro la bocca sanguinante di Chanyeol, ma sa che è inutile. Decide allora di stringere la mano di Chanyeol, ma Chanyeol si scansa lentamente, poi spinge lontano da sé la mano di Baekhyun.
-V…v…- Chanyeol quasi si soffoca con il suo stesso sangue. Le lacrime solcano le guance di Baekhyun. Finalmente Chanyeol riesce a parlare. -Vai.
-Chanyeol…- Baekhyun sta piangendo. Improvvisamente il mondo non scotta più. Improvvisamente la vita non ha più importanza. Per qualche motivo, anche nel mezzo del dolore, stringe forte a sé le lettere mentre tenta di afferrare la mano di Chanyeol, ma Chanyeol si rifiuta, lo spinge via debolmente.
-Vai… vai!- Chanyeol sputa più sangue ogni volta che spinge Baekhyun con più forza. Baekhyun scuote la testa, il cuore sanguina, le lacrime continuano a scendere. Quando Chanyeol alza lo sguardo, un dolore indescrivibile, insopportabile riempie i suoi grandi occhi. In quel momento, Baekhyun si sente come se il loro mondo si fosse fermato. Poi li chiude per sempre, e cade senza vita sul pavimento.
-Non andare…- Baekhyun sta tossendo, per colpa del fumo. -Non lasciarmi…
Si raggomitola sul pavimento, mentre il soffitto continua a crollare attorno a loro. Stringe le lettere forte, vicino al cuore, le abbraccia come se ne dipendesse della sua vita, perché non ha nient’altro. Tutte le sue cose stanno bruciando, e lui vuole bruciare con loro.
Il calore lo avvolge come una prigione da cui non si può fuggire, le sbarre di metallo così roventi che non pensa di poter mai scappare da lì.
A questo punto, non è sicuro di volerlo fare.
-Qui!- sente delle voci sconosciute gridare. Il fumo lo sta lentamente uccidendo da dentro.
Tante mani lo afferrano, forti, e lo tirano su.
-Ci siamo noi qui.- Dicono. -Sei al sicuro.
Ma non voglio esserlo, pensa, ma non ha più l’energia per urlare. Non voglio che mi salviate.
-È morto. Usciamo da qua.- Baekhyun li sente parlare, ma tutto ciò che vede è Chanyeol, abbandonato a terra tra le macerie, i capelli argentei ancora scompigliati, al braccio ha ancora la giacca, e la felpa rossa è dimenticata accanto a lui.
I pompieri lo sollevano, e mentre escono dall'edificio in fiamme, si lasciano alle spalle i muri roventi che si sfracellano avvolti dal fuoco.
Si lasciano alle spalle il suo amore morto, che sarebbe sopravvissuto se avesse amato Baekhyun un po’ meno.
 







 
 
-Il 3 Marzo, una casa nella Seul occidentale ha preso fuoco a causa di un’avaria nel fornello a gas. Fortunatamente, i vigili del fuoco sono entrati in tempo per salvare il proprietario, Byun Baekhyun, venticinque anni…
-… Purtroppo, un uomo non si è salvato. Park Chanyeol, venticinque anni, è morto colpito da un grande e pesante lampadario con funzione decorativa. Si pensa che abbia spinto via il suo amico per salvargli la vita.
- Il proprietario è sopravvissuto con qualche ferita ed è al momento ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Si terrà un funerale privato per Park Chanyeol tra qualche giorno, prima di uno pubblico per commemorare il suo coraggio. Riposi in pace.
 
 












 
Sfoglia le lettere, ma lascia che gli cadano dalle mani. Hanno perso significato.
No, pensa mentre le raccoglie con mani tremanti, rinfilandole attentamente nell’involucro. Si rimangia le sue parole. È proprio perché hanno un valore immenso, che fa così male quando le guarda.
Ma non le vuole più. Cinque anni dopo, vuole ancora indietro Chanyeol.
Ma sa che, qualsiasi cosa succeda, Chanyeol non tornerà più. Chanyeol se n’è andato.
Fa troppo male guardarle. Ha bisogno che esse spariscano dalla sua vita – per adesso, almeno. Ma dove può metterle? Dopo tutti questi giochi a nascondino con Chanyeol, riuscirebbe a trovarle ovunque, prima o poi.
Mettile in un luogo dove non le troverei mai, dove non mi aspetterei mai di guardare.
C’è solo un luogo.
Prendendo un respiro profondo e tremante, e tenendo il pacchetto tra le dita deboli, Baekhyun guarda verso la cucina, per la prima volta dopo cinque anni, si sfida ad avvicinarvisi.
 
 
 










 
Quando va a dormire quella notte, un’ondata di calma lo travolge, un sentimento che non prova da cinque anni. Non prende le sue medicine (non lo fa da settimane), ma per la prima volta si sente al sicuro, tranquillo, senza colpa… normale.
Si sente come se tutta la sua vita stesse per cambiare. Come se stesse per rinascere come una nuova persona, come se stesse per dimenticare tutto quanto ciò che è successo.
(Tutto quello che vuole fare è tornare al punto di partenza. Il punto di partenza in cui ha incontrato un certo universitario squattrinato nel ristorante di suo padre, quel giorno di dieci anni fa.)
E per la prima volta dopo cinque anni, finalmente dorme bene.
 
 
 
 









Un anno dopo.
 
-Accertati che prenda le medicine. Digli di ignorare qualsiasi voce possa sentire e di far finta che non ci sia.- Sente il medico parlare a Luhan, che è ancora il solito ragazzo entusiasta che annuisce con vigore. Baekhyun finalmente può tornare a casa dall’ospedale. Anche se sa che è finta, non vuole che quella voce profonda che tanto gli ricorda il gorgoglio dell’acqua se ne vada dalle sue orecchie.
Baekhyun… Baekhyun…
Una risata gentile risuona nella sua mente, poi scompare.
Stringe forte il pacchetto, quello che ha spezzato l’idillio un anno fa, lo stesso pacchetto in cui Luhan ha riposto attentamente tutte le lettere e che gli ha consegnato qualche attimo prima, mentre si preparava per accompagnare Baekhyun a casa sua (hanno deciso che per un po’ Baekhyun dovrebbe vivere da Luhan, visto che Jongdae e Yixing sono con le loro famiglie).
-Sono passati sei anni…- Baekhyun mormora tra sé e sé mentre si sistema sul divano, mentre Luhan continua a parlare con il medico. -Ormai dovrei aver dimenticato uno scemo come te.- Apre il pacchetto, e questa volta non ha più la tachicardia, né sentimenti di paura o terrore, né le mani sudate. Eppure, venature di colpa e dolore risuonano insieme ad ogni battito del suo cuore, e si ritrova nuovamente a chiedere scusa nella mente a Chanyeol. Mi dispiace, Chanyeol. È stata colpa mia.
E poiché è stata colpa mia, non voglio andare avanti.
Tira fuori il contenuto dal pacchetto, e guarda i piccoli pezzi di carta che ha tra le dita, insieme alle foto di loro due che fanno le cose più sceme. Sorride e sbuffa tra sé e sé, eppure il cuore gli fa male mentre fissa Chanyeol, poco più che ventenne, con quei suoi capelli strani, tirati all’indietro con il gel, ricci e soffici, mossi e biondi e infine argentei e scompigliati. Sente di stare sfuggendo a Chanyeol sempre di più (o forse è Chanyeol che gli sta scappando dalle dita?)
Guarda dentro la busta per vedere se si è dimenticato qualcosa, e vede un piccolo pezzo di carta sul fondo. Allunga la mano tentando di afferrarlo, ma sente un rigonfiamento, come se ci fosse uno strato in più, nascosto, attaccato alla parete della busta.
Baekhyun tira fuori la mano, e guarda bene il pacchetto. È allora che si rende conto che c’è un pezzo di carta incastrato sulla parete dell’involucro, dello stesso colore marrone in mood che Baekhyun non se ne possa accorgere. Il cuore va a mille, all’improvviso a Baekhyun non importa più niente e strappa la carta del bacchetto. Con la luce che adesso lo illumina, Baekhyun adesso vede chiaramente un pezzo di scotch di colore diverso che tiene incollata la carta al pacchetto.
L’hai trovato! L’hai trovato! Giura di sentire la voce eccitata di Chanyeol riempire la sua mente, e strappa la carta dal pacchetto. Allora è vero, sei proprio il mio Baeb.
Luhan sente il rumore di carta stracciata e corre verso di lui, guardandolo con gli occhi sgranati.
-Cosa stai facendo?- Luhan sta per allungare la mano e fermarlo, pensando che Baekhyun stia strappando tutto, ma il cuore respira di sollievo e curiosità quando vede che Baekhyun sta solo staccando un pezzo di carta dal pacchetto.
Dopo un bel po’, finalmente riesce a prenderlo, ansimando mentre tiene tra le mani il foglio, lasciando che il pacchetto ormai distrutto gli cada dalle mani. Luhan sta in piedi, lo guarda attentamente mentre il maggiore lo gira. Il cuore perde un battito quando riconosce la calligrafia di Chanyeol.
 
 
 
Per Baeb, il mio non-entusiasta di dim sim, il mio non-sopportatore di battute squallide, il mio unico e solo,
okay, questo non è uno scherzo. Non metterò più battute squallide e stupide frasi di abbordaggio. Non è nel mio stile, ma dirò ciò che veramente c’è nel mio cuore (ehi aspetta, ci sei tu nel mio cuore ahaha okay la smetto.)
Ci conosciamo da cinque anni. So che dureremo abbastanza da conoscerci per il resto delle nostre vite.
Ma anche se così non fosse, se un giorno qualcosa ci dovesse separare (magari ti stufi delle mie battutacce, o semplicemente ti distanzi da me), voglio che tu sappia che doveva succedere. Spero che tu non sia triste, e spero che tu non rimanga incastrato nel passato. Non è colpa tua. La vita va avanti.
Se ci dovessimo separare, promettimi che ogni volta che sei triste, ti alzerai in piedi e scapperai da quella tristezza, perché la tristezza è contagiosa e dà dipendenza. Ogni volta che è difficile, ricorda a te stesso di rimanere forte, perché è così che tu sei, ed è ciò di cui mi sono innamorato. Ogni volta che ti senti solo, ricorda sempre che anche se non sono con te fisicamente, parte di me (se non tutto di me) sarà sempre lì con te.
Sarò sempre al tuo fianco, a prescindere da dove sia in questo mondo. Io e i miei dim sim australiani.
Baekhyun, non me ne sono mai andato, e non lo farò mai.
 
 
 
 



Quando Baekhyun finisce di leggere, le sue mani tremano con tanta violenza che Luhan deve reggergli la lettera. Baekhyun sente dolore. Baekhyun sente sollievo. Ma soprattutto, Baekhyun sente il perdono.
Luhan si siede accanto a lui, lo guarda mentre Baekhyun batte le palpebre, le mani ancora tremanti. Per la prima volta dopo anni, sente il calore riempire ogni fibra del suo essere, si spande in lui finché non si sente dorato dentro. Luhan gli tiene il braccio, guardandolo con le sopracciglia aggrottate – poi sorride dolcemente.
-Puoi piangere… se vuoi.- Sussurra. E così, Baekhyun sente le lacrime solcargli le guance per la prima volta dal suo incontro con Chanyeol immaginario. Luhan apre le braccia e Baekhyun si appoggia a lui, piangendo sulla sua spalla. Sente che tutti i sentimenti di disperazione, senso di colpa e dolore lo abbandonano, sostituiti dal sollievo e dalla motivazione.
-Chanyeol mi ha perdonato…- Baekhyun piange, aggrappandosi con forza a Luhan. Ha bisogno di tutto il supporto che può ottenere, o rischierà di cadere. Luhan lo abbraccia stretto, come se sentisse il suo dolore.
-No, hyung…- Sussurra Luhan, le dita che gli accarezzano amorevolmente i capelli. -Non hai mai avuto bisogno del perdono di Chanyeol-hyung
- Avevi bisogno del tuo.-
Con gli occhi arrossati dal pianto, guarda in alto dalla spalla di Luhan, e vede Chanyeol sorridergli, con la felpa rossa che contrasta con i suoi scompigliati capelli argentei.
Mi ascolti, adesso? Chiede Chanyeol, i piedi a centimetri da terra mentre fa una piroetta, per poi atterrare di nuovo a mezz’aria. Baekhyun tira su con il naso, poi sorride in risposta. Chanyeol annuisce e ride, il suo corpo che sembra così solido gradualmente diventa sempre più trasparente, finché non scompare nell’aria. A Baekhyun mancherà tanto, ma per la prima volta, lo accetta – accetta il fatto che Chanyeol sparirà dalla sua vita per sempre.
Ma non dal suo cuore.
Chanyeol sarà sempre lì accanto a lui, che lui lo veda, senta e percepisca o meno.
Perché non se n’è mai andato.
 
 
 
 








 
 
E non me ne andrò mai.
 
 





 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
____________
 
(*) Roses are red /Violets are blue /Park Chanyeol is almost as bossy sweet / And as mean cute as you = le rose sono rosse, le viole sono blu, Park Chanyeol è quasi prepotente dolce e cattivo carino quanto te
 
(**) baeb: gioco di parole tra “Baek” e “babe”(=tesoro, piccolo, …)

 
 
 
 
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… Ammetto di avere pianto sia leggendo la fanfiction per la prima volta, sia traducendola. Spero di essere stata in grado di rendere almeno un po’ i sentimenti che l’originale trasmetteva, perché questo capolavoro dell’angst merita tutti i sentimenti del mondo.
Niente, fatemi sapere cosa ne pensate, se la fanfiction vi è piaciuta, se la conoscevate già... Aspetto i vostri commenti!
Hasta luego ♥

 
   
 
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