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Autore: Walt96    20/01/2019    3 recensioni
Dopo mesi di viaggio tra i mondi, il passato di Walt viene rivelato e le tenebre più oscure che hanno spezzato la sua vecchia vita sembrano man mano riaffiorare.
I Referenti, i più potenti combattenti in nome della Luce di ogni mondo, stanno finalmente per riunirsi per fronteggiare l'immensa minaccia che incombe.
Le forze oscure stanno riunendo oggetti: mistici artefatti provenienti da ogni angolo dell'universo, con tutti la stessa abilità: il potere di riportare in vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Re Topolino, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Capitolo 2
 
The Original One
 
 
 
L’interno della navicella di Yoda traballava mentre attraversavano il Tunnel della Forza; quel metodo di trasporto tra i mondi era peculiare della galassia dove provenivano i Jedi e, seppur molto comodo da utilizzare, occorreva più tempo rispetto a tutti gli altri metodi di viaggio.
I Referenti erano seduti nel corpo centrale della navicella che normalmente ospitava i soldati della Repubblica Galattica: i cloni.
Dopo essersi fermati nella Rotta Maggiore a lasciare un Doflamingo esanime e opportunamente obliviato nella prigione di Impel Down, sono immediatamente ripartiti alla volta di Sinnoh.
Silente era immerso nei suoi pensieri, l’idea che Voldemort fosse scappato dal suo mondo per tornare laggiù era preoccupante e la presenza di altri seguaci Mangiamorte rendeva il tutto ancor più cupo.
Sengoku, dopo l’enorme sforzo nel Regno dell’Oscurità, stava rifocillandosi con alcune palline di riso, masticando rumorosamente.
Obi-Wan era impegnato a pilotare mentre Yoda manteneva stabile il tunnel e la connessione con il mondo dei Pokemon.
«E così voi utilizzate questa essenza spirituale per curare le ferite?» chiese curiosa Minerva McGranitt a Tsunade, che si era medicata con il Chakra le ferite riportate nella precedente battaglia.
«Esatto, io sono un ninja medico e insegno proprio questa arte» gli spiegò Tsunade.
«Lo trovo molto interessante!».
«Mentre invece voi…?».
«Oh, noi usiamo la magia. Curare le ferite fisiche non è un problema, di solito ci si riesce facilmente, ma se si tratta di ferite magiche, maledizioni o incantesimi la situazione si complica drasticamente. È difficile approcciarsi con ferite maledette o con una mente distorta. Spesso i maghi si feriscono più a livello psichico che fisicamente».
«Questo è molto simile alle nostre Arti Illusorie…» stava dicendo l’Hokage quando fu interrotta.
«A Sinnoh stiamo per arrivare» disse Yoda a tutti quanti che si alzarono in piedi, pronti per l’atterraggio.
Il tunnel scuro si concluse per lasciare spazio ad un cielo limpido e terso.
«Credo che ci sia qualcosa che non va» disse Obi-Wan che godeva della massima vista sulla regione.
Gli altri Referenti si sporsero per vedere il paesaggio e notarono anche loro dei particolari poco rassicuranti: del fumo si alzava da diverse città, una foresta era stata completamente abbattuta e alcuni percorsi erano distrutti come se fossero stati colpiti da un meteorite.
«Che direzione prendo?» chiese Obi-Wan.
«A Sabbiafine andare conviene. Metterci in contatto con Camilla da lì potremmo» disse Yoda.
«Chi è Camilla?» chiese subito Tsunade.
«È la nuova Referente del mondo di Pokemon, nonché campionessa della Lega di Sinnoh. È un ottima allenatrice» spiegò Silente accarezzandosi la barba.
«Ah» rispose indispettita Tsunade «Quanti anni ha?» chiese, indagatrice.
«Ehm… penso intorno ai venticinque anni circa. Più o meno l’età di Walt» rispose Silente facendo inconsciamente ingelosire l’Hokage.
«Perfetto!» rispose lei voltandosi dalla parte opposta.
«Ah, Tsunade sei sempre la solita!» gli disse Sengoku dandole una forte pacca sulla spalla.
La navicella atterrò ai margini di Sabbiafine dove il caos sembrava ancora stesse imperversando nella città.
I Referenti scesero dalla navicella; Sengoku fece un respiro a pieni polmoni sgranchendosi le ginocchia «Ah, che bello tornare all’aria aperta. E così questo è il mondo dei Pokemon eh? Non lo avevo mai visto».
«Sì esatto. Sembra siano stati proprio loro a portare Voldemort e i Mangiamorte qui, aprendo una via tra i mondi».
«Non avevi detto che si trattava di un Ultravarco?» chiese Tsunade alla professoressa McGranitt.
«Esatto. Da quanto ne ho letto nell’enciclopedia che aveva portato Albus sembra siano una particolare specie di Pokemon che viaggia tra i mondi» spiegò Minerva.
«Sbrigarci dobbiamo, persone in pericolo potrebbero esserci. Albus, nascondere la navicella potresti?» chiese Yoda al suo collega, per evitare che la navicella fosse trovata per sbaglio.
«Ma certo» Silente si sbrigò ad eseguire l’incantesimo di disillusione.
Un boato, seguito da alcune grida, allarmò tutti i presenti che si mossero istintivamente verso la città dove alcuni incendi erano appiccati e le persone fuggivano da parte a parte.
Alcuni allenatori di Pokemon utilizzavano i propri compagni per difendersi dalle minacce e li si vedeva riuniti a gruppetti che pattugliavano la zona, anche se erano solo dei ragazzini.
Quando il gruppo di Referenti raggiunse il centro città Silente li guidò verso il laboratorio del professor Rowan, dove avrebbero potuto mettersi in contatto con Camilla.
La parete di un edificio lì vicino crollò all’improvviso e da dietro ne sbucarono due Pokemon inferociti: un Magmortar, di tipo fuoco e un Rhyperior, di tipo roccia.
Rhyperior appena li vide utilizzò la mossa Terremoto, che fece cadere quasi tutti i Referenti a terra, a parte Sengoku e Obi-Wan.
Mentre Magmortar accendeva le sue fiamme, l’altro Pokemon generava un masso enorme con le mani scagliandolo verso i Referenti.
Obi-Wan lo fermò con la Forza, lasciandolo a mezz’aria davanti a lui, Tsunade balzò in aria e con un pugno lo fracassò in mille pezzi, senza riportare alcun danno alla mano.
«Che forza straordinaria» commentò il giovane Jedi.
«E questo è niente caro mio!».
Magmortar usò Lanciafiamme contro di loro ma Minerva fu pronta a rispondere: «Aguamenti!» invocò una cascata d’acqua che andò ad abbattersi contro la scia di fuoco del Pokemon.
Tsunade compì una tecnica «Arte della Terra: Onda di fango» disse e si sollevò dal terreno una massa fangosa che scivolò con forza verso i due Pokemon.
Seppur inconsapevolmente, l’Hokage aveva utilizzato l’elemento super efficace contro i due nemici che rimasero esausti dallo scontro.
Silente si avvicinò alle due creature, aveva notato infatti che il loro comportamento era piuttosto strano, in quanto non solo li avevano attaccati senza motivo ma si erano particolarmente accaniti contro di loro.
Appoggiò la mano sulla fronte dei Pokemon e li esaminò pensieroso, poi si rivolse ai suoi colleghi «Queste creature sono state incantate» affermò.
«Come fai a dirlo?» chiese Obi-Wan che ancora era estraneo al concetto di magia.
«La magia, specialmente la magia oscura… lascia tracce; la maledizione Imperius» rispose Silente.
«Cosa comporta questa maledizione, Al?» chiese Sengoku avvicinandosi ai due Pokemon e cercando di capirci qualcosa anche lui.
«Nel nostro mondo è proibita per legge, permette di manipolare a piacimento il corpo e la mente di un individuo, specialmente se possiede una mente debole. Purtroppo le vittime in questo caso sono state questi due Pokemon. Mi chiedo se i Mangiamorte gli abbiano ordinato di uccidere chiunque si fossero trovati di fronte o se invece li abbiano indirizzati proprio contro di noi…» espresse il suo pensiero Silente, ma purtroppo risalire alla risposta di quella domanda era impossibile.
Una porta sbatté all’improvviso nell’edificio vicino a loro, fortunatamente ancora in piedi ma mise comunque tutti in allarme.
Un uomo con la barba impolverata e i vestiti bruciacchiati in diversi punti avanzò lentamente verso di loro, sembrava essere caduto in quanto zoppicava leggermente.
«…Finalmente… siete arrivati» esordì l’uomo con evidente emozione nel vedere i Referenti.
«Professor Rowan!» lo accolse Silente andando a presentarlo agli altri colleghi.
«Aspetti le do una sistemata» disse gentilmente la professoressa McGranitt e con un colpo di bacchetta gli curò le contusioni e le ferite e con un secondo movimento gli riparò i vestiti.
«La ringrazio molto signora» le fu grato lui che si sentì improvvisamente meglio.
«Aggiornarci lei può? Porre fine a questa minaccia noi vogliamo» chiese Yoda entrando nello studio di Rowan.
«Dov’è Camilla?» aggiunse Silente.
«Già dov’è questa “famosa” Camilla?» sottolineò Tsunade guardandosi intorno.
«Vi dirò tutto, ma purtroppo non sono buone notizie come potete immaginare. Erano trascorse solo una manciata di ore da quando la tremenda notizia della distruzione di Hoenn giunse alle nostre orecchie. Una meravigliosa regione con radici antiche quasi quanto le nostre, distrutta da un fanatico manipolatore di fili. Ha lasciato famiglie distrutte, Pokemon uccisi tra di loro e città completamente rase al suolo. L’ultimo aggiornamento era che fosse scappato con i tre Pokemon leggendari di Hoenn» iniziò a raccontare Rowan.
«…Doflamingo…» sussurrò Sengoku, sentendosi responsabile.
«Camilla e io ci siamo subito allarmati perché avevamo compreso che non si trattava di un Pokemon, bensì di un personaggio proveniente da altri mondi. Ma purtroppo non abbiamo avuto tempo, non siamo riusciti nemmeno a organizzare le forze dell’ordine e i capipalestra che già eravamo invasi… I maghi oscuri rapirono immediatamente Camilla e incantarono i Pokemon autoctoni per attaccarci ma, anche se può sembrare strano, la minaccia più grande era quella delle Ultracreature. Una specie di Pokemon rarissima molto potente, sono ancora in circolazione e vi chiedo di prestare la massima attenzione, possono essere fatali» disse Rowan.
«Se Camilla rapita dai Mangiamorte è stata in grave pericolo si trova» affermò Yoda.
«Una ragazza non può avere la precedenza sulla popolazione di un intera regione. Se è una Referente sarà in grado di difendersi, no?» disse Tsunade.
«Per un’allenatrice, per quanto brava non è facile contrastare la magia» disse Silente «Purtroppo però devo darti ragione Tsunade. Le Ultracreature hanno la precedenza, almeno per ora».
«Ecco questo vi aiuterà a trovarle in fretta, comprende anche una mappa della regione» disse Rowan consegnando un Pokedex ai Referenti «Segna i punti della mappa dove registra dei picchi di Ultra energia, lì si trovano le Ultracreature. Vi conviene separarvi» suggerì Rowan.
Silente accese il dispositivo che materializzò la mappa della regione con estrema cura, osservato curioso da tutti i colleghi.
«I picchi sono quelli evidenziati in rosso?» chiese dubbiosa Minerva.
«Sì, esatto».
«Proprio quelli che lampeggiano?» chiese conferma Obi-Wan.
«Sì, perché?».
«Ce n’è uno, proprio qui, adesso» concluse amaramente Sengoku.
Silente si smaterializzò fuori dallo studio, raggiunto in poco tempo dagli altri.
Un’enorme Ultracreatura d’acciaio stava volando in picchiata verso di loro, era simile ad un reattore nucleare con due braccia magnetiche ed emetteva un suono metallico: «Steeeeeeeeeelaaaaaa».
La città stava per essere rasa al suolo.
 
 
 
 
Un Pokemon d’acciaio pesante almeno una tonnellata stava per schiantarsi a terra ad una velocità elevatissima.
Mentre il Pokedex la riconosceva in automatico come “Celesteela, Pokemon Decollo, acciaio-volante”, Silente fu raggiunto dagli altri Referenti che rimasero impietriti dalla situazione.
Armato della Bacchetta di Sambuco, Silente pronunciò un incantesimo: «Arresto Momentum!», seguito anche dalla professoressa McGranitt, che lo imitò.
L’Ultracreatura ne fu investita in pieno e rallentò drasticamente la sua discesa verso terra.
Era alta più di nove metri e larga anche di più, considerando le braccia.
L’incantesimo dei maghi era messo a dura prova dall’enorme peso di quel Pokemon che stentava a fermarsi definitivamente.
Silente e la McGranitt erano talmente sotto sforzo da non poter fare alcun altro movimento mentre Celesteela scendeva piano piano su di loro.
Si trovò sopra le loro teste e, seppur stesse riducendo la sua velocità rendendola quasi nulla, il potenziale distruttivo era ancora elevatissimo.
Mentre Yoda e Obi-Wan contrastavano il Pokemon con la spinta della Forza, Sengoku si ingrandì acquisendo la forma di Buddah dorato alto cinque metri e si mise sotto Celesteela caricandone il peso sulle sue braccia, affondando i piedi nel terreno, spaccando la strada.
Tsunade compì dei gesti con le mani e poi enunciò: «Arte del Metallo: Esaedro d’acciaio!» disse appoggiando le mani a terra. Subito quattro pilastri di acciaio massiccio uscirono dal terreno andando a bloccare definitivamente Celesteela.
Appena passato il pericolo, un suono magnetico ne annunciò uno nuovo: infatti l’enorme braccio di Celesteela stava arrivando di lato cercando di attaccarli.
Distrusse facilmente uno dei pilastri che sorreggeva il corpo ma poi Sengoku il Buddah lo abbracciò, fermandolo.
«Allontanatevi!» gridò Sengoku mentre gli altri si misero al riparo dal secondo braccio, che stava arrivando.
Fu Tsunade che, pur essendo di stazza minima in confronto sia all’Ultracreatura che a Sengoku, lo bloccò facendo forza sul terreno.
«Silente, è meglio che lei con quell’aggeggio vada a cercare gli altri, a questo bestione ci pensiamo noi!» gli disse Tsunade.
Il preside si fidò dei colleghi e li rassicurò che si sarebbero rincontrati li dal professore appena avrebbero neutralizzato le altre Ultracreature, poi lui, Minerva, Obi-Wan e Yoda si diressero verso la foresta.
Celesteela si risollevò in cielo come se fosse leggera come una piuma portandosi dietro le sue due braccia magnetiche.
Un raggio di luce metallica fuoriuscì dal capo del Pokemon indirizzato verso di loro.
Sengoku gli puntò conto la mano e generò un’onda d’urto che si scontrò con il raggio metallico. Mentre i due colpi si scontravano l’uno contro l’altro, Tsunade saltò prima in groppa al grand’ammiraglio poi saltò contro Celesteela.
Con una propulsione incredibilmente potente, l’Hokage raggiunse il corpo massiccio del Pokemon con forza strepitosa e vi si aggrappò facendolo ruotare nell’aria e sbattendolo al suolo.
Celesteela subì un enorme danno e quando Tsunade gli atterrò addosso iniziò a prenderla a pugni e le lamine di metallo di cui era comporto il Pokemon iniziarono a piegarsi e a creparsi.
Con le mani, Celesteela tentò di liberarsi di Tsunade che la picchiava con la sua forza innaturale ma prontamente Sengoku le afferrò entrambe e le trattenne.
Quando il Pokemon stava per cedere e le sue braccia persero di energia, il terreno sotto di lui iniziò a sprofondare.
«Tsunade vieni via di lì!» gridò il collega che invece si trovava al sicuro.
Lei si osservò intorno e seguì in consiglio saltando all’ultimo via dal corpo del Pokemon.
Sengoku la prese al volo con le sue mani enormi in versione Buddah e la appoggiò a terra; insieme osservarono un Ultravarco aprirsi nel terreno.
Si trattava di un tipo di portale particolare, sembrava una grossa voragine stellare nel terreno. Celesteela si immerse placida nel varco con le sue braccia sempre accompagnata da un eco metallico e poi, come se nulla fosse accaduto, il varco si chiuse lasciando il terreno intatto come prima.
Nel frattempo gli altri Referenti avevano raggiunto il bosco vicino a Sabbiafine, dove un secondo picco di Ultra energia segnalava la presenza di una minaccia.
La cosa particolare che colpì tutti i presenti era che il bosco era martoriato, pieno di alberi tranciati, tagliati, spezzati in tutti i modi e maniere possibili.
Silente si avvicinò ad un ceppo fresco e ne accarezzò gli innumerevoli anelli di legno che un tempo lo componevano «Che tristezza vedere un albero secolare spezzato, ricorda quanto la vita sia fragile nonostante abbia prosperato per anni» commentò rialzandosi.
«Nascosto nella boscaglia egli è, nella Forza posso percepirlo» disse Yoda chiudendo gli occhi.
«Anche io lo percepisco maestro… è… molto… molto piccolo» affermò Obi-Wan e subito qualcosa si mosse.
Fu troppo veloce per vederlo distintamente, fu solo un flash e uno spostamento d’aria, ma dopo il suo passaggio un albero che prima era solidamente ancorato al terreno cadde come un birillo, tranciato a metà.
Il Pokedex in mano a Silente lampeggiò ed espose le caratteristiche di un Pokemon, che quel dispositivo fosse riuscito a registrarlo?
“Kartana: Pokemon spadatratta, erba-acciaio” nelle schede tecniche del Pokemon era riportata anche la sua altezza: trenta centimetri, effettivamente molto piccolo.
Quei secondi di silenzio erano ricchi di ansia, se Kartana li avesse colpiti li avrebbe sicuramente tagliati a metà senza fatica.
Fulmineamente, non appena venne percepito un movimento tra i rami e Kartana si lanciò all’attacco, Minerva lanciò un incantesimo «Immobilus!» disse intercettando il piccolo Pokemon.
«Molto bene Minerva, molto bene!» si congratulò Silente avvicinandosi al Pokemon che finalmente poteva essere osservato con calma da tutti.
Assomigliava all’origami di un samurai, bianco e arancione; nonostante fosse sotto un incantesimo che lo avrebbe dovuto bloccare, quel piccoletto ancora ruotava verso la sua destinazione, anche se lentamente.
Silente lo toccò e si procurò una ferita sul dito quando lo scorse sul corpo sottile del Pokemon.
«Sembra di carta ma in realtà è di un metallo affilatissimo» commentò guarendosi il dito con la bacchetta, «Non credo sia nemmeno un metallo di questo mondo» concluse.
L’incantesimo, inaspettatamente, non durò quanto si sarebbe pensato e Kartana schizzò via verso un nuovo albero che si abbatté.
«Ha una forza straordinaria, sarebbe dovuto rimanere immobile per un’ora e invece ha resistito appena un minuto» disse Minerva esterrefatta.
«È ovvio che siamo di fronte ad un tipo di…» disse Silente ma in quel momento Kartana riattaccò.
Yoda saltò in aria accendendo la sua spada laser verde e bloccò il Pokemon a pochi centimetri dal terreno.
La lama della spada laser schiacciava contro il corpo di Kartana ma questo, invece di fondersi e tagliarsi come ogni materiale sottoposto allo sforzo del laser, a malapena si surriscaldava.
«Obi-Wan, una mano mi serve» disse il maestro.
Il secondo Jedi lo raggiunse e con la sua spada, di un laser blu, tentò di colpire Kartana dall’alto per schiacciarla al suolo.
Ma quest’ultima deviò la sua spinta, tornando indietro e liberandosi.
Si posizionò a mezz’aria e lanciò contro di loro un fendente luminoso.
Silente prontamente rispose con l’incantesimo Diffindo che andò a scontrarsi con la mossa del Pokemon.
«Albus, qui il Pokedex suggerisce di utilizzare il fuoco contro un Pokemon acciaio-erba» disse Minerva che lo aveva preso dalla sua tasca.
«Molto bene allora, Ardemonio» pronunciò e una fenice di fiamme uscì dalla bacchetta per andare contro Kartana.
L’Ultracreatura fuggì veloce ma anche l’incantesimo di Silente, essendo fatto di fiamme magiche, riusciva ad essere agile e veloce come il Pokemon e presto lo raggiunse.
Mentre Kartana fuggiva definitivamente all’interno di un Ultravarco, alle orecchie dei due maghi giunse l’inconfondibile suono di qualcuno che si materializzava.
Lo stupore fu elevato per entrambe le parti.
Bellatrix Lestrange era appena apparsa dietro di loro e quando li riconobbe illuminò la sua bacchetta ricurva di verde.
«Avada Kedavra!» urlò lanciando l’anatema che uccide contro tutti loro.
La spada laser di Yoda intercettò il flusso dell’incantesimo e iniziò ad assorbirlo.
Mentre l’incantesimo verde cercava di divincolarsi dalla presa della spada, una sottile saetta scese dall’alto e colpì in pieno Bellatrix.
Ormai caduta a terra, vulnerabile e ignorante su ciò che l’aveva appena neutralizzata, non poté far altro che fuggire smaterializzandosi.
«Albus! Yoda!» li chiamò una voce incredibilmente familiare; Topolino e Walt stavano scendendo da un portale aperto a qualche metro da terra.
«Un piacere rivedervi è! Breve la vostra assenza è stata» li salutò Yoda.
«Purtroppo portiamo tristi novità, ma è meglio comunicarle a tutti al completo» disse Walt invitando i Referenti a riunirsi.
Tsunade e Sengoku li stavano aspettando davanti allo studio del professor Rowan e quando arrivarono furono entrambi entusiasti di rivedere il re e Walt.
Quando Walt raccontò tutto sul cuore di Antonella ammutolì un po’ tutti.
«Questo cosa può voler significare?» chiese Sengoku.
«Ho sempre pensato che del mio mondo non fosse rimasto nulla oltre a me… a quanto pare mi sbagliavo. Prima rispunta Lucas e suoi amici deficienti, poi rispunta fuori il cuore di Antonella, non posso essere sicuro di quanto del potere del mio popolo sia sopravvissuto finchè non controllo ogni singolo angolo di tutti i mondi dell’universo ma ovviamente non ne abbiamo il tempo, dobbiamo andare avanti alla cieca» ammise Walt deluso dalla realtà dei fatti.
«Walt bisogna che ci rendi coscienti di una cosa» iniziò a dire Silente «Da come la descrivi questa maestra Antonella sembra davvero oscura. A che cosa stiamo andando incontro?» chiese dando voce ai dubbi di tutti.
Walt guardò negli occhi tutti i presenti, uno per uno «Alla più grande minaccia che questo universo può temere. Ad oggi, la Fantasia si è dispersa tra i mondi donando vita e poteri a suoi abitanti, proprio come avevano teorizzato i miei vecchi maestri. Pensavo di essere rimasto io l’unico fruitore diretto della Fantasia invece sembra che non sia così. Come abbiamo visto con l’Assenza, la Fantasia può tranquillamente distruggere tutto ciò che è stato creato, quindi la minaccia comprende tutti» ammise Walt, poi continuò «Maestro Yoda, le consiglio di rimandare il maestro Kenobi a casa nel suo mondo, non perché non abbiamo bisogno di te Obi-Wan non fraintendermi. Ma la conoscenza del viaggio tra i mondi va preservata e gli unici due del vostro mondo che la conoscono sono qui, quindi è il momento che torni a casa e preservi il segreto» consigliò.
«Ma come farete a spostarvi tra i mondi senza la navicella?» chiese Obi-Wan preoccupato.
«A quello ci penso io» gli rispose Walt rassicurandolo con una mano sulla spalla.
«Il tempo di tornare su Coruscant giunto è mio giovane amico. Di tornare io spero» lo salutò il Maestro.
Lo accompagnarono alla navicella e lo osservarono partire lasciandoli nel mondo dei Pokemon.
La porta del laboratorio di Rowan si spalancò con forza e ne uscì un professore tutto preso dalla fretta di raggiungerli.
«Anf… Anf… Camilla...! È stata avvistata! Anf… insieme ai maghi oscuri… di nuovo in cima al Monte Corona!» disse Rowan ansimando.
«Che cosa!?» esclamò Walt.
«Sembra che quella sciocchina di Referente si sia fatta rapire dai Mangiamorte» disse Tsunade.
Walt parve nemmeno sentirla e si rivolse al professore «In cima al Monte Corona ha detto?»
«Sì, esatto».
«Andiamo!» esclamò Walt senza ammettere repliche e con un movimento netto del braccio squarciò lo Spazio creando un portale diretto proprio al Monte Corona.
 
 
 
 
Nagini strisciava sul pavimento marmoreo della vetta del Monte Corona dove Voldemort girava in tondo attorno all’altare dove qualche tempo prima aveva visto apparire Dialga.
Una manciata di Mangiamorte faceva da contorno della scena.
Solo che questa volta sull’altare non vi era l’Adamasfera, bensì Camilla, fluttuava a mezz’aria in una posizione innaturale, trattenuta da morse invisibili, con i capelli scomposti e i vestiti semi strappati.
«Te lo chiederò un’ultima volta» disse Voldemort senza arrestare la sua camminata lenta «Dove si trova la pietra?» chiese.
Camilla tossì, evidentemente allo stremo delle forze, «Te-te l’ho già detto. Dopo il disastro avvenuto ad Hoenn il Comitato delle Leghe Pokemon ha concordato con le varie autorità regionali che tutte le reliquie legate ai Pokemon leggendari e necessarie alla loro evocazione, andassero distrutte. In modo che nessuno possa ricreare i disastri che stanno colpendo questo mondo» spiegò lei.
Voldemort aveva bisogno di una conferma, perciò penetrò la mente della povera ragazza e vide prima uno scorcio di telegiornale in cui veniva inquadrata la distruzione causata da Doflamingo e poi il momento in cui, con un intenso raggio laser, l’Adamasfera e la Splendisfera venivano disintegrate.
«Maledetto Doflamingo…Ci deve essere un altro modo per chiamarlo!».
«Non c’è».
«Crucio» invocò e Camilla iniziò a urlare di dolore subendo la tortura del mago.
L’incantesimo cessò solo quando Voldemort fu distratto.
Bellatrix si era appena materializzata a qualche metro da loro, era a terra scossa ancora da alcuni spasmi e con il vestito fumante.
Tremava e non si reggeva in piedi, l’Oscuro Signore la guardò con sufficienza mentre tentava di avvicinarsi; dopo un paio di cadute fece un cenno a Mulciber che la andò ad aiutare curando la cicatrice che era fresca sulla sua schiena.
«Mio signore… sono qui…» sussurrò e subito dopo uno squarcio nello Spazio annunciò l’arrivo dei Referenti sulla Vetta Lancia.
Mentre il gruppo apparve in maniera compatta ad alcune decine di metri di distanza da Voldemort e i Mangiamorte, Walt apparve direttamente sull’altare di pietra prendendo Camilla, che ormai era svenuta, sulla sua spalla e strappandola con la forza dall’incantesimo.
La caricò e volteggiò veloce verso i Referenti e la consegnò a Tsunade.
«Tsunade ti prego, puoi rimetterla in sesto?» gli chiese dolcemente.
Lei guardò prima stizzita Camilla, poi vide la preoccupazione e la serietà negli occhi di Walt «Ma certo, ci penso io, voi copritemi» disse e la adagiò a terra.
«Katsuyu!» evocò l’Hokage la sua fidata lumaca bianca, questa volta in versione piuttosto piccola, si adagiò sul corpo di Camilla.
«Sono ferite magiche, signorina Tsunade. Avremo bisogno di un qualche minuto in più» disse la lumaca con voce evanescente.
«Lo so Katsuyu, facciamo del nostro meglio» le rispose appoggiando le mani sull’addome della ragazza e iniziando a trasmettere, insieme alla sua aiutante, un flusso di Chakra.
«Smettila Tom, non puoi vincere» disse Silente facendosi avanti.
«Silente! Dovresti considerarti fortunato sai? Non tutti i vecchietti della tua età possono vantare di avere un’allegra combriccola con cui vanno a spasso per i mondi» poi si voltò verso i Mangiamorte «Avanti chiamatelo!» ordinò.
Un Mangiamorte biondo si fece avanti con in mano una sfera Poké blu e azzurra.
«La riconosco, quella è un UC Ball, la ball speciale utilizzata per catturare le Ultracreature…» disse Silente che l’aveva vista nell’enciclopedia di Rowan.
Il Mangiamorte lanciò la sfera per aria e ne uscì una mostruosa creatura nera: poteva ricordare in qualche modo un drago enorme e massiccio con un corpo tondeggiante e dotato di molteplici bocche e teste.
Il Pokedex si illuminò enunciando “Guzzlord Pokemon divoratutto, drago-buio”, la descrizione di quella specifica Ultracreatura diceva chiaramente che quell’essere era solito trangugiare montagne intere con le sue enormi fauci.
Voldemort rideva soddisfatto.
Da qualche parte nel cosmo, però, probabilmente perché sentì che la sua dimora era messa in pericolo, la divinità si destò e si precipitò lì.
Arceus sbucò da un portale di luce avvolto da tutte le diciassette tavole pronto a scacciare via gli intrusi che avevano profanato definitivamente la sua dimora. 
 

 

 




 
Angolo dell’autore: Sono a presentarvi il secondo capitolo!
Dopo esserci concentrati sulle vicende a Paperopoli eccoci a vedere ciò che nel frattempo è accaduto a Sinnoh.
Il gesto sconsiderato di Doflamingo che ha distrutto mezza regione di Hoenn ha causato ripercussioni in tutto il resto del mondo Pokemon. Avete visto alcune delle Ultracreature in combattimento, a parer mio, le più forti (competitivamente parlando). Quale vi è piaciuta di più e perché? J
Walt e il re hanno raggiunto gli altri e si sono precipitati a salvare la loro giovane collega, quali pensate siano le intenzioni di Voldemort? Pensate che riesca a raggiungere il suo obiettivo?
La notizia del ritrovamento del cuore di Antonella ha messo in allarme tutti e presto Walt dovrà agire contro i suoi scagnozzi in maniera diretta; tanto quant’è vero che il momento in cui i Referenti debbano riunirsi tutti è necessario.
Alla luce degli eventi appena letti, cosa ne pensate di questo capitolo? Gli scontri vi sono piaciuti?
Ho fatto fatica a far interagire in maniera equa tutti i personaggi (alla fine sempre a discapito del povero Yoda, che mi scordo anche io che c’è, poverino) fatemi sapere se i dialoghi sono veritieri, plausibili e nella giusta quantità o se invece per il futuro potrei cambiare un po’ qualcosa.
Fatemi sapere consa ne pensate con una recensione!
 
Il prossimo capitolo uscirà il 3 febbraio e vi assicuro che avrà argomenti più succulenti di questo;)!
 
 
See you next time
 
 
P.s.
 
Voglio mettere le mani avanti per gli eventi che accadranno a breve: tra pochi giorni, dopo 14 anni di attesa esce Kingdom Hearts 3 saga che amo da sempre più di ogni altra creazione videoludica, cinematografica, televisiva o fumettistica di cui conosca l’esistenza.
Ho avuto tutto il tempo per fantasticare sul contenuto di quel gioco, talmente tanto da partorire questa storia che si svolge DOPO qualche anno dalla fine degli eventi di KH3.
Mi rendo conto che il mio pensiero iniziale, che vede i personaggi di KH vivi e vegeti e i mondi stabili e liberi dalla maggior parte dell’oscurità, alla fine di KH3 possa non essere del tutto concretizzato. Questa storia è stata composta comunque con quella speranza e perciò se gli eventi del nuovo gioco porteranno squilibri e non il tipico lieto fine che immaginavo vi chiedo di perdonarmi e di considerare che essendo Topolino, Sora e i mondi, alla base di Kingdom Hearts W non potevo aspettarmi stravolgimenti del genere.
Consiglio ovviamente tutti i lettori che non abbiano mai giocato a KH di recuperarseli, non per il gameplay o per i personaggi, ma per la trama e i messaggi che questa storia regala.
L’importanza dell’amicizia del vivere nella Luce ogni momento e di quanto le persone di cui ci circondiamo possano determinare la nostra forza e il nostro successo, o al contrario, il nostro declino è un messaggio che tutti dovrebbero recepire.
   
 
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