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Autore: ScarletRouge    21/01/2019    2 recensioni
Hazel ha solamente diciassette anni quando per volere di sua madre si trasferiscono in un paesino sperduto dell'Italia per vivere con il suo compagno e suoi figli.
Tra amici, complicazioni e quant'altro, la nostra protagonista avrà a che fare con Matteo il figlio maggiore di Massimo il compagno di sua madre.
All'apparenza un semplice bulletto, donnaiolo ma che con il passare del tempo rivelerà avere molti segreti.
E se Matteo, proponesse a Hazel un contratto.. quasi delle regole. Cosa accadrebbe? Lei accetterà?
La loro storia sarà come le fiabe con il lieto fine?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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«A che ora partite?»Chiese mia madre

«Alle sette, dobbiamo essere in aeroporto»le risposi. L'indomani avevamo la gita a Londra. Se prima ero felice, adesso non lo ero più. Dal giorno del matrimonio, Aiden non rispondeva più alle mie chiamate e messaggi, mentre Matteo mi ignorava totalmente.

«Matteo, hai già preparato la valigia?»Gli chiese mia madre.

«Non ancora»rispose

«Per favore Matteo, sta attento alla mia piccola Hazel»

«Sta tranquilla Rita» rispose lui.

«Matteo possiamo par..» non mi fece vinire la frase che si alzò e andò in camera sua. Lo guardai stremata, non capivo cosa avesse, che gli avevo fatto?

«Mi devi dire qualcosa?»Mi chiese mia madre

«Cosa dovrei dirti?»

«Nulla»sospirò

«Vai a preparare la valigia anche tu»Andai in camera mia, e preparai il necessario. Vidi che si erano già fatte le dieci e mezza, volevo parlare con Matteo. Mi mancava, non capivo perché si stava comportando in questo modo.

A malincuore cercai di mettermi a letto e riposare, avevo l'impressione che domani sarebbe stata una giornata intensa. Mi ero svegliata tardi, questo era il risultato di una notte passata in bianco. Non ero riuscita a prendere sonno, avevo una sorta di ansia che non riuscivo a scacciare. Durante il tragitto in macchina, Matteo era silenzioso fissava il finestrino, continuando ad ignorarmi. Iniziai a fissare le sue labbra, avevo voglia di baciarlo. Distolsi lo sguardo brontolando, non poteva farmi sempre questo effetto. Quando arrivammo in aereoporto, trovammo già i nostri amici.

«Ecco, i nostri piccioncini» Urlò Daniele, quasi caddi a terra..sospettava qualcosa?

«Che c'è, sei geloso di non avere nessuna che ti va dietro?»Disse Chiara, dandogli un colpetto alla testa.

«Ahia! No, dico solo che ultimamente questi due non la raccontano giusta»continuò

«Sta zitto! E non rompere le palle» rispose ad un tratto Matteo. Daniele rimase in silenzio, mentre Matteo iniziò a lanciarmi strane occhiate che non riuscivo a decifrare.

«Ma non vedo Giulia..»chiesi a Chiara, non la sentivo da parecchi giorni. «Sta per arrivare, ha litigato con Michele per via di Londra»

«Non ne sapevo niente..»

«Sei sparita..» rispose lei, in effetti, era da un po' che non passavo del tempo con le mie amiche.

«Mi farò perdonare» Mi sorrise.

«Cosa hai portato in quelle valigie?Anche se hai portato un vestito sexy rimarresti un sacco di patate comunque»Quella voce odiosa, ovviamente anche Federica sarebbe venuta a Londra.

«Un sacco di patate sexy» Disse Lorenzo, diventai rossa, non mi aspettavo un complimento del genere da parte sua. Matteo diede un colpetto alla testa di Lorenzo, ma che diavolo gli era preso?

«Che cazzo ti prende?» gridò Lorenzo contro Matteo.

«Credevo di aver visto un insetto» rispose con tono innocente.

«Ragazzi, dobbiamo andare sbrigatevi e smettetela di litigare» urlò il professore.

Quando salimmo in aereo, mi accorsi che ero seduta accanto a Matteo. Sembrava teso ed infastidito. Volevo toccarlo, parlargli, questa sua allontananza mi faceva stare male. Poggiai la mano sul suo avambraccio, si irrigidì ma non la allontanò. Iniziai a fare piccoli cerchi con il pollice, lo sentivo fremere cosa che mi fece sorridere.

Ad un tratto bloccò la mia mano, cercai di allontanarla, pensando che forse non voleva essere toccato. Invece, strinse la mia mano con la sua, e in un sussurro roco, mi mormora all'orecchio: «Odio..»

«Cosa?»gli chiesi

«Odio..che ti lasci guardare in quel modo»lo guardai stupita, non capivo, da chi mi facevo guardare?

«Non capisco..»sospirò, e mollò la presa, senza nemmeno pronunciarlo indica Lorenzo.

«Lorenzo?!»urlai un po' troppo forte, tanto da far voltare il diretto interessato. Matteo sospira frustrato, mentre io, continuavo a non capire. «Mi hai chiamato?» mi chiese Lorenzo

«Stà zitto» rispose Matteo.

«Hai qualche problema con me?»gli chiese Lorenzo

«Affatto» Rispose, poi girò il volto verso il finestrino, ignorandomi di nuovo. «Ehi..Matteo..»lo chiami, ma niente, non ne voleva sapere di parlare con me. Provai a rilassarmi e mi addormentai.

«Ehi..Hazel svegliati, siamo arrivati»mi richiamò Chiara.

«Cos..siamo già arrivati?»

«Si, dai che gli altri sono già scesi» mi rispose Giulia.

«Matteo?»chiesi

«È già sceso insieme a quella gallina di Federica»rimasi delusa, mi aveva promesso che non avrebbe più avuto a che fare con quella, e invece mi sbagliavo.

«Ragazzi mettevi in fila, adesso dovremmo spostarci per andare in Albergo» annunciò il professor Ferrara.

«Sono così eccitata, è la prima volta che visito Londra. Per te Hazel non è tutto nuovo vero?»Mi chiese Giulia

«No, in un certo senso questa è ancora casa mia» risposi. In quel preciso istante mi arrivò un messaggio da parte di Aiden:


"SCUSA SE NON TI HO RISPOSTO IN QUESTI GIORNI, SEI ARRIVATA? DIMMI DOVE ALLOGGI, VOGLIO VEDERTI"


Iniziai a sorridere come un ebete, ero così felice. Risposi immediatamente, gli inviai l'indirizzo e che non vedevo l'ora di rivederlo.

«Chi è Aiden?»Mi chiese Giulia

«È il mio ex ragazzo, abita qui a Londra, mi ha chiesto l'indirizzo del nostro alloggio»

«Furbacchiona, hai un ex ragazzo e non dici nulla?»mi prese in giro Chiara. 

«Hai qualche foto?» mostrai la foto di Aiden, fu molto apprezzato, da entrambe.

«Matteo, qualcuno ti sta rubando il posto di belloccio. Guarda quant'è bello l'ex di Hazel» Matteo rimase in silenzio, prese per un braccio quella gallina di Federica e ci sorpassarono. Arrivammo in Hotel, per mia fortuna ero in camera con Chiara.

«Per oggi siete liberi, da domani avremo una guida turista che ci porterà in giro per la città»disse il professore, purtroppo alcuni di noi ancora minorenni, eravamo costretti a stare in Hotel. Durante il dopo cena, io e miei amici rimanemmo a rilassarci nella hall.

«Anche a me sarebbe piaciuto uscire a divertirmi» si lamentò Daniele. 

«Pensa che c'è qualcuno che si sta divertendo anche qui»Disse ridendo Lorenzo, non capivo. Forse Paolo e Serena finalmente si erano decisi a fare quel passo?

«Chi si diverte?»Chiesi

«Federica e Matteo» mi rispose. No, non poteva essere vero..perché?

«Ehi Hazel va tutto bene?» mi chiese Giulia

«Si,devo solo prendere un po' d'aria»mi alzai ed uscì fuori. Ogni cosa in questo posto mi ricordava la mia vecchia vita. Un profilo mi si stagliò di fronte a me, sollevai la testa e un sorriso mi si stampò in viso.

«Ehi Darling»

«Aiden! Dio, quanto mi sei mancato» mi alzai e lo abbracciai. Non lo vedevo da quando avevo lasciato Londra, non era cambiato affatto. Era un bellissimo ragazzo, biondino con gli occhi chiari. Con le mani in tasca, iniziò ad esaminarmi da capo a piedi. In effetti ero cambiata, la mia nuova vita mi aveva trasformata. Ero più determinata, e poi da quando avevo conosciuto Matteo, amavo molto di più il mio corpo.

«Sembri stare bene»mi disse

«Sto bene, molto bene»

«Che fai, qui tutta sola?»questa sua domanda mi ricordò quello che stava facendo Matteo con quella.

«Aiden..portami da qualche parte, andi..»non completai la frase che Aiden mi trascinò con lui. Mandai un messaggio alle mie amiche dicendo di coprirmi in caso il professore chiedeva di me.

Ci sedemmo su una panca, Aiden mi passò un bicchiere con dell'alcool. Era sempre così ogni volta che stavo male, c'eravamo io, lui la panca e una sbronza. Iniziò a fissarmi senza fiatare. Butto giù un bicchiere dopo l'altro. Mi alzai barcollando, cercai di ignorare il mio cuore ferito. Cercai di non pensare al perché Matteo si era comportato da stronzo. Sapevo già che cambiava ragazze ogni notte, ma speravo fosse cambiato, me l'aveva promesso.

Dopo un paio di bicchieri, un paio di braccia mi portano nella mia stanza d'albergo. Non volevo essere toccata da nessuno che non fosse Matteo. Mi addormentai piagnucolando. La mattina i postumi della sbornia cominciavano a sentirsi.

«Ehi bella addormentata»

«Aiden..» Le sue labbra formarono un sorriso, mi afferrò la mano e la strinse tra la sua.

«Devo andare, non vorrei che mi trovasse il tuo professore»

«Ah sì, ma Chiara?»gli chiesi, mi spiegò che andò a dormire insieme a Giulia.

Mi diedi una sistemata, ed uscì da quella stanza seguita da Aiden. Quando ci avviamo per il corridoio mi ghiacciai.

«Matteo..» mormorai, ci osservava non sembrava molto allegro. I suoi occhi verdi, mi seguivano, sostenni il suo sguardo, ero arrabbiata, delusa. Aiden continua a tenere il braccio sul mio fianco, rimasi accanto a lui. Matteo aveva passato la notte con quella stronza. Ci fermammo davanti a lui, nei suoi occhi riuscivo a intravedere "rabbia".

«Vi siete divertiti?»chiese, lo fulminai con lo sguardo.

«Si, tantissimo. Io e Aiden abbiamo trascorso la serata ricordando i vecchi tempi, vero Aiden?»lui annuì solamente.

Di fronte all'aria corrucciata di Matteo aggiungo: «Aiden è bravissimo nel farmi divertire» so che era crudele, ma era colpa sua. Lo sguardo di Matteo si rabbuia.

«Credo che anche tu stanotte ti sei divertito, giusto?» dissi

«Me la sono spassata» «Immagino» risposi sarcastica

«Hazel, io devo andare adesso..»mi disse ad un tratto Aiden, era a disagio.

«Oh sì, scusami. Ti accompagno sotto, tanto non ho più nulla da dire» presi per mano Aiden e sorpassai Matteo.

«Hai detto al tuo amichetto, che accordo abbiamo?» gridò, lo guardai terrorizzata non poteva farmi questo.

«Matteo..ti prego..»lo supplicai «Io e lei abbiamo fatto un accordo. Facciamo sesso tutte le volte che ne ho voglia» Aiden, diventò rosso di rabbia, lasciò la mia mano e si parò di fronte a Matteo. Gli sferrò un pugno, da farlo cadere a terra. Rimasi paralizzata.

«Aiden, posso spiegarti non è..»

«Come sei diventata?» mi disse deluso, mi guardò con disprezzo e se ne andò.

«Ti ha toccata?Rispondimi» Urlò Matteo ancora dolorante.

«Tu sei pazzo!»

«Cerco di aiutare un'amica e tu ti comporti come una puttana» Mi aveva ferita, umiliata come poteva pensare questo di me?

«Tu sei uno stronzo, non mi parli per una intera settimana, mi ignori, mi fai sentire una merda e poi..passi la notte con quella»

«Non sono andato a letto con lei, stava male mi ha chiesto aiuto, non volevo lasciarla sola»

«Anche io ero sola, ma non ti sei degnato di una spiegazione»

«Non capisci un cazzo» mi rispose

«Come scusa?»

«Mi dà fastidio che parli con il tuo ex, mi dà fastidio Lorenzo, mi danno fastidio tutti quelli che ti guardano» Era geloso, era geloso degli altri ragazzi.

«Matteo..» mi avvicinai, ma lui si scansò

«Avevi ragione, non era una buona idea fare quell'accordo, sarà meglio che la finiamo qui»

«no, non puoi farmi questo..ti odio, ti odio» gli urlai contro disperata.

«Piccola, è meglio così. Andando avanti ci faremo solo del male» mi lasciò sola, in preda alla disperazione, come poteva chiedermi di finirla?

Non capiva che mi ero innamorata di lui?


 

Angolo Autrice

Ciao a tutti! Che ne pensate di questo capitolo? Ovviamente nel prossimo capitolo, ci sarà diciamo la seconda parte di Londra. Sì, perché credevate che lasciavo tutto così? Eh, no. Nella seconda parte avremo un piccolo momento sotto il punto di vista di Matteo. Ci sarà uno scontro fra Aiden e Matteo. Detto questo..

Alla prossima, la vostra Scarlett!

   
 
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