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Autore: lmpaoli94    21/01/2019    1 recensioni
Miranda non ce la faceva più a rimanere nell’ombra di un cognato molto migliore di lei.
Leonardo, ovvero il cognato di Miranda, aveva sempre avuto tutto nella vita: soldi, fortuna, bellezza e una stupenda fidanzata.
Miranda invece, per arrivare ad essere la donna che tutti avevano imparato a rispettare, aveva dovuto fare molto fatica.
Ma alla fine era riuscita a trovare un marito amorevole e a far nascere due figli davvero splendidi.
Ma cosa sarebbe successo se Leonardo avesse invitato tutta la famiglia di Miranda ad una cena per ritrovarsi?
Come l’avrebbe presa la donna?
Genere: Commedia, Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta arrivati al primo, Miranda ebbe un sussulto.
< Miranda, che cosa succede? >
< Non lo so. C’è qualcosa che mi sta rifluendo in corpo… >
< Non avrai mica mangiato qualche mollusco, vero? >
< Non ne ho la più pallida idea. Leonardo, che cosa c’è in questo primo? Mica hai messo cozze o vongole, spero. >
< Solo una piccola parte, perché? >
< Oh mio Dio… >
All’improvviso la giovane donna divenne rossa in volto.
< Mamma, dobbiamo chiamare subito un ‘ambulanza. >
< Perché? Che succede? > domandò Amanda preoccupata.
< Mia moglie è allergica hai molluschi. >
< Da quando in qua? >
< Da sempre, Leonardo. E tu lo sapevi benissimo visto che te ne avevo già parlato mentre tu stavi organizzando questa dannata cena. >
< Adesso che diavolo facciamo? >
< Stiamo tutti calmi. Devo solo prendere il cortisone. >
Ma Miranda non riusciva a muoversi a causa della sua allergia, divenendo rossa in volto e preoccupando sempre di più tutti i presenti.
< Mamma, stai ferma. Ti aiutiamo noi. >
< Ho bisogno di qualcosa di freddo immediatamente. >
< E che cosa posso darti di freddo? >
< Ce l’hai un po’ di gelato in questa dannata casa? >
< Ho un po’ di gelato al limone > rispose Leonardo.
< Allora vai a prenderlo immediatamente! >
Senza perdere ulteriormente tempo, Leonardo ubbidì alla richiesta della donna.
< Eccolo qua. Ho trovato il cortisone. >
< Mettimelo subito nella vena. >
< Miranda, non se ce la faccio… >
< Avanti, dammelo a me > rispose Miranda strappando la puntura dalla mano del marito e trovando immediatamente la vena.
< Oh, cielo… >
< Che cos’è? Ti fa così effetto? >
< Sì, moltissimo. >
< Ma che razza di uomo sei? >
< Non è colpa mia se mi fa effetto vedere questo genere di cose. >
< Ecco un po’ di gelato. >
Dopo averlo preso, Miranda tirò un sospiro di sollievo.
< Adesso mi sento molto meglio. >
< Meno male. Ho temuto per la tua vita > rispose Vincenzo dandogli un bacio sulla fronte.
< E’ colpa di Leonardo se ho avuto questo attacco. >
< Ma io… >
< Non ci sono scuse che tengano! > gridò Miranda < Ti avevo avvertito che ero allergica ai molluschi, ma tu hai voluto fare di testa tua come al solito. Dovevo parlare con Amanda, non con te. >
< Amanda stava facendo la spesa… >
< Questo non significa niente. >
< D’accordo, prenditela pure con me. >
< Sicuramente… Ragazzi, prendete immediatamente le vostre cose. La cena si conclude qui. >
< Che cosa? > domandò Adam.
< Stai scherzando, vero? >
< No, Barbara. Non sono mai stata così seria prima d’ora. >
< Miranda, non fare così. È stato un errore che non capiterà più. >
< Ma cosa ti dice il cervello?! Potevo rimanerci secca! A quel punto, che cosa avresti fatto a parte piangere sulla mia tomba? >
< Miranda, ti ripeto che non è successo niente ed è andato tutto bene. >
< Va bene. Vivi pure con le tue fantasie… Io me ne vado di qui. >
< Miranda, non fare la difficile… >
< Che cos’hai detto, Leonardo? >
< Ascoltami bene: so che non mi sopporti, ma non puoi lasciare in sospeso questa cena di riappacificazione e andartene come se nulla fosse. Mancheresti di rispetto a me e alla tua famiglia. >
< Non me ne frega niente. Loro sono liberi di fare quello che vogliono come me. Mi dispiace per Amanda, ma tutta questa farsa non può andare avanti. >
< Solo perché ho sbagliato a mettere qualche mollusco te la prendi con me? >
< Potevo rimanerci secca! Perché non lo capisci?! >
< Lo capisco bene… >
< Non mi sembra. >
< Ascolta: possiamo fare come se niente fosse successo e finire la nostra cena in santa pace? >
< Assolutamente no. Ragazzi? >
< Mamma, ti prego. Ti stai rendendo ridicola. >
Sentendo la frase di sua figlia, Miranda la squadrò malamente.
< Se tutti voi rimarrete qui, allora vuol dire che siete tutti contro di me. Decidete il da farsi. >
Da un lato, la famiglia di Miranda l’avrebbe seguita senza fiatare.
Ma non potevano lasciare una cena così importante per le due famiglie.
< MI dispiace Miranda, ma se tu vuoi lasciarci fai pure. Noi rimaniamo qui. >
< E’ questa la tua risposta definitiva, Vincenzo? >
< Sì. Non cambio assolutamente idea. Voi ragazzi? >
< No, certo che no. >
< Anch’io sto con loro, mamma. >
< Molto bene… Dopo la cena, vedete di cercarvi un’altra nuova casa perché altrimenti rimarrete fuori al freddo. Mi sono spiegata? >
< Non dirai sul serio, Miranda. >
< Tu fatti gli affari tuoi, Leonardo. Non ti intromettere nelle faccende della mia famiglia che hai snobbato da una vita. >
< Io non ho snobbato mai nessuno, Miranda. >
< Sei un vile bugiardo… Che cosa credi? Che io non ti conosca abbastanza? Lo so molto bene che per te noi siamo la peggio feccia dell’umanità. Solo perché non ho avuto successo e mi sono fatto una famiglia, non ci puoi sputtanare come hai fatto con gli altri componenti della nostra famiglia. >
< Miranda, non so che cosa ti è arrivato all’orecchio, ma ti assicuro che non ho mai fatto niente di tutto ciò. >
< Certo, come no. >
< Miranda, adesso sei tu che stai mancando di rispetto al padrone di questa casa. Scusati immediatamente e torniamo tutti insieme a tavola > replicò Vincenzo serio.
< Da quando in qua tu mi dai degli ordini? >
< Da questo momento… Vuoi lasciare la tua famiglia solo per questo screzio? Allora il tuo orgoglio ti rende molto più cieca del previsto… Comunque se hai deciso che dovremmo rimanere per strada, va bene così. Andremo a dormire da nostra madre. >
< Assolutamente no. Perché andare a dormire fuori quando qui c’è tutto lo spazio necessario? >
< Leonardo, te l’ho detto prima: non ti intromettere nelle faccende della mia famiglia, altrimenti… >
< Leonardo ci sta solo aiutando, mamma. Perché non lo vuoi capire? >
< Perché è uno stronzo bastardo! >
L’offesa recatagli a Leonardo lasciò stupiti tutti i presenti.
< Il pesce al forno è pronto! > gridò Amanda uscendo dalla cucina < Tutti a tavola! >
Ma vedendo che nessuno aveva intenzione di muoversi, Amanda rimase confusa.
< Che cosa succede? Perché vi state fissando con così tanto astio? >
< Offendimi pure quanto ti pare, Miranda… Sei libera di non accettare le mie scuse. Ma non puoi riconoscere che sto facendo tutto per cercare di riunire i rapporti tra me e la tua famiglia. Ed io non accetto questo genere di offese alla mia persona. Io sono un signore, anche se non si vede. >
< Leonardo, ha ragione… Chiedigli subito scusa, Miranda. >
Ma la giovane donna non ne voleva sapere di rimangiarsi le parole dette prima.
Il suo orgoglio di donna veniva più di ogni altra cosa.
< Miranda, che cosa stai facendo? >
< Me ne vado. Tanto qui non sono più la benvenuta. >
< Ma cosa stai dicendo? Torna subito qui. >
< No. Non rimarrò qui con chi mi disprezza. Non lo posso sopportare. >
< Ma nessuno ti disprezza! > esclamò Leonardo < Vieni a tavola e facciamo la pace. >
< No, Leonardo. Non metterò mai più piede qua dentro. >
< Avanti Miranda, non fare così. >
< Ci vediamo a casa, Vincenzo… Sempre se tu vorrai venire. >
< Se uscirai da quella porta, puoi non considerarmi più tuo marito. >
< Allora domani inizieremo con le pratiche di divorzio. Buona serata a tutti > rispose Miranda chiudendo la porta d’ingresso dietro le sue spalle.
< Papà, ma non fai nulla per fermarla? >
< Che cosa dovrei fare, Adam? Ormai ha deciso tutto lei. >
< Questa serata non poteva andare peggio di così > rispose Barbara scuotendo la testa.
< Non riesco a capire perché si comporti in questo modo. >
< Mi dispiace non essermi ricordato della sua allergia. >
< Di questo non ti devi preoccupare. Quel che è successo è successo. >
< So che non è il momento adatto, ma il pesce al forno sarebbe pronto. >
< Mi dispiace, ma per me va bene il caffè. Per voi ragazzi? >
< Noi siamo apposto così. >
< Non volete anche un dolce? >
< Dopo tutto quello che è successo, ci è passato completamente l’appetito. >
< Sì, capisco… >
< Amanda, Leonardo… Voi non vi dovete preoccupare. Parlerò io con mia moglie. >
< Credo che sia tutto inutile. >
< La speranza è l’ultima a morire, Leonardo. Vedrò di fare il possibile. >
< Mi dispiace che tu e Miranda abbiate litigato per colpa mia, ma proprio non ci ho pensato alla sua allergia. >
< Adesso smettiamola di pensarci, va bene? Voglio andare a casa e riordinare le idee. >
< Sì, senz’altro. Ti faccio subito il caffè. >
   
 
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