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Autore: ScarletRouge    23/01/2019    3 recensioni
Hazel ha solamente diciassette anni quando per volere di sua madre si trasferiscono in un paesino sperduto dell'Italia per vivere con il suo compagno e suoi figli.
Tra amici, complicazioni e quant'altro, la nostra protagonista avrà a che fare con Matteo il figlio maggiore di Massimo il compagno di sua madre.
All'apparenza un semplice bulletto, donnaiolo ma che con il passare del tempo rivelerà avere molti segreti.
E se Matteo, proponesse a Hazel un contratto.. quasi delle regole. Cosa accadrebbe? Lei accetterà?
La loro storia sarà come le fiabe con il lieto fine?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Pov Hazel

Trentotto di febbre. Perfetto, mancava solo questo per rovinare la mia gita. 

«Solo tu puoi ammalarti, di punto in bianco»mi disse Giulia, guardando il termometro.

Era colpa della serata che avevo passato con Aiden, avevo preso freddo ed ecco il risultato. Dovevo restare a letto, mentre gli altri potevano visitare Londra. Anche se l'unica cosa che volevo in quel momento, era tornare a casa mia.

«Adesso devo andare, sicura che non vuoi che resto con te?»mi chiese

«No vai, divertiti, non voglio che ti rovini la giornata per me»le risposi

«Davvero,potrei restare con te..»

«No, vai e divertirti»la mia amica uscì, dicendo che appena sarebbero tornati, passava nuovamente da me. Rimasi sola, pensai a Matteo, che sicuramente in questo momento era con Federica.. Mi addormentai con le lacrime agli occhi.



Pov Matteo

«Dov'è Hazel?» Chiesi a Giulia

«Sta male, ha la febbre a trentotto. Ho già avvisato il professore che non verrà» rispose, andai dal vecchio, non volevo andare in giro insieme a questi idioti. Quindi mi venne un lampo di genio.

«Si, professore sto male, sarà stata la colazione» mentì

«È un'altra scusa delle sue?»

«No professore, sto terribilmente male» Dovevano darmi un oscar, ero stato molto convincente.

«D'accordo, resti in camera sua, avviseremo a casa del tuo malessere» Quel vecchiaccio, aveva abboccato.

Quando vidi che i beoti uscirono, andai in camera di Hazel, sapevo che le avevo detto di stare lontani, ma volevo vederla, volevo sapere come stava. Entrai senza bussare, dormiva. Mi avvicinai a lei, aveva pianto? Mi dispiaceva vederla in quello stato, dio quanto era bella.

«Sei una cretina, come fai a volere uno come me?»Mormorai dandogli un bacio sulle labbra.

Il suo telefono cominciò a squillare era quel coglione, uscì portando con me il cellulare e risposi.

«Che cazzo vuoi ancora?»

«Chi..ah sei tu, perché hai il cellulare di Hazel?»mi chiese

«Fatti miei»risposi «Devo parlare con lei.. passami Hazel»mi ordinò

«Pensi davvero che ti farò parlare con lei? Povero idiota» in quel l'istante riattaccò. Un coglione in meno che le girava intorno.

Rientrai in camera, e mi stesi accanto a lei, era così indifesa..dovevo proteggerla.. da me. Qualche ora dopo bussarono alla porta, pigramente mi alzai, ed aprì la porta, pensai fosse qualche donna di servizio invece..

«Che ci fai qui, con lei?» gridò l'idiota,guardando Hazel

«Sta zitto, non urlare, non vedi che dorme?»

«Allora è vero..scopate, dovevo immaginarlo è diventata una puttana»Lo spinsi fuori, e chiusi la porta.

«Dammi una buona ragione, per non prenderti a calci in culo»ringhiai

«Te la scopi solo tu?»lo colpì sul naso, indietreggiò leggermente, mentre dal suo naso cominciò a fuoriuscire del sangue. Si scagliò contro di me dandomi un pugno sullo stomaco. Mi accasciai a terra gemendo dal dolore.

«N..non devi parlare male di lei..»Mi alzai, ferocemente contraccambiai il pugno, Aiden si stese a terra e lo presi a calci.

«Fermo..ti prego..»mi supplicò, mi fermai. L'avevo conciato male. Lo aiutai ad alzarsi, e lo portai nella mia camera. Gli diedi qualcosa per pulirsi, il suo viso era ricoperto di sangue.

«Cosa vuoi da lei?»mi chiese

«Nulla»

«È vero che siete andati a letto?»

«Sì» risposi solamente.

«Lei è innamorata di te?»

«Credo di sì»

«E tu? Sei innamorato di lei?» Aveva centrato in pieno, non volevo ammetterlo, ma ero perdutamente innamorato di lei.

«Lei, non lo sa»risposi

«Capisco» si alzò e prima di andarsene mi disse: «Se la farai piangere di nuovo ti spezzo le ossa»

«Non le farò del male, promettimi che non le dirai nulla»risposi

«Sta tranquillo»mi rispose

Quando uscimmo dalla camera, ci ritrovammo, davanti Hazel.


Pov Hazel

Mi ero svegliata, avevo addosso il profumo di Matteo e non capivo il perché. Volevo andare nella sua camera, volevo sentire ancora il suo odore, e visto che lui era con la classe ne approfittai. Mi bloccai, quando vidi aprirsi la porta della camera, era insieme.. ad Aiden?

«Che..fate voi due, insieme..?»Diventai rossa come un pomodoro, la mia mente malata aveva immaginato altro.

«Perché ci guardi in questo modo?»Mi chiese Matteo

«Aspetta..non penserai che io e lui..»Continuò Matteo, scoppiando a ridere.

«Che hai da ridere?»chiesi sbuffando

«È vero..quello che pensi..»disse ad un tratto Aiden

«Io ed lui abbiamo scopato» continuò Matteo, rimasi allibita, il mio ex ragazzo mi aveva rubato il ragazzo che amavo? Li guardai e loro scoppiarono a ridere.

«Sei una stupida» Disse Matteo

«Come ti permetti brutto stronzo» colpi Matteo allo stomaco, si piegò dal dolore, non capivo, non l'avevo colpito così forte, poi guardai Aiden, aveva il labbro spaccato..

«Che avete fatto?»

«Ci siamo picchiati, Matteo ha difeso il tuo onore»

«Cosa?»Chiesi confusa

«Lascia stare, vorrei chiederti scusa. Mi puoi perdonare?» Fissai il biondino e lo abbracciai.

«Non voglio che mi odi..»gli dissi

«Non posso odiarti darling,sappi che rimarrai per sempre il mio primo amore» gli sorrisi

«Scusate» Tossì Matteo, mi staccai da Aiden.

«Adesso devo andare, mi ha fatto piacere rivederti darling, e mi ha fatto piacere conoscerti Matteo»

«Stessa cosa per me» Rispose lui, ero tremendamente scioccata erano diventati amici? Aiden andò via. Io e Matteo eravamo rimasti soli. Le mie gambe avevano ripreso a tremare, sicuramente avevo ancora la febbre.

«Ah, sei veramente un impiastro»disse Matteo, mi prese in braccio e mi portò in camera. Mi adagiò piano sul letto, e si sdraiò accanto a me, fissandomi.

Non mi guardava così da settimane, aveva passato la maggior parte del tempo a ignorarmi.

«Non puoi fare così» dissi sospirando.

Sembrava preoccupato ed infastidito per me era sempre difficile capire cosa pensasse Matteo. Prese un respiro e poi parlò: «Mi dispiace..»

Queste sue parole mi diedero un senso di frustrazione, non poteva cavarsela sempre così, si sbagliava di grosso se pensava che lo avrei perdonato così facilmente.

«Ti dispiace per..? Oh sì, per avermi presa per una poco di buono? O per avermi ignorata?»risposi acida.

Prima di continuare a parlare, si fermò a guardare la mia espressione, sospirando mi disse:

«Mi spiace, mi sono finto malato per restare con te, con Federica non ho fatto nulla, stava male veramente» Mi si strinse il cuore, non per Federica, ma per lui, voleva starmi accanto.

Ma non potevo cedere, volevo farlo soffrire un po'. Cercò di accarezzarmi la guancia, mi spostai non volevo essere toccata.

«Cosa vuoi che ti dica, Matteo mi hai fatto stare male, non una, ma più di una volta..sono stanca di essere trattata in questo modo»

«Hai ragione ad avercela con me Piccola. Sono arrabbiato con me stesso anch'io»

«Non chiamarmi Piccola!» cercai nuovamente di distanziarmi da lui. Odiavo sentirmi vulnerabile, quando si trattava di Matteo tutte le mie barriere si disintegravano.

«Sono davvero dispiaciuto, perdonami ti prego, pensavo fossi andata a letto con lui, ero geloso»Disse

«Non puoi comportarti così, e non puoi pretendere sempre che assecondi le tue gelosie»

«Lo so piccola, sono arrabbiato con me stesso. Ho esagerato» Chinò la testa sul mio viso, ma deviò per posizionarsi sul mio collo. Dovevo calmarmi, non dovevo provare nulla per lui. Hazel, calmati mi dissi.

«Mi hanno sempre tradito e abbandonato, le persone che credevo importanti mi hanno sempre deluso» Volevo baciarlo o abbracciarlo.

«Ti prego Matteo..spostati..»ero sul punto di piangere.

«Sai come mi sono sentita? Mi hai disprezzata..»

«Lo so piccola, non ho scuse»mi disse

«Non so più che fare, mi sembra di star diventando pazza»

«Perdonami, so che provi qualcosa per me»

«Vuoi usare ciò che provo per te, calpestando la mia dignità?»gli urlai «

«Cazzo no! Non voglio dire questo, sei una testona quando ti ci metti. Fammi spiegare»

«Hai un minuto»

«Voglio dirti che io..ti..»balbettò

«Tu cosa?»

«Io..ti..ti.. ti voglio bene. Adoro baciarti, sentirti fremere fra le mie braccia, non voglio perderti» rimasi delusa, per un attimo avevo pensato..non dovevo illudermi, lui non mi avrebbe mai amata

«Ti voglio bene anch'io Matteo»la febbre mi stava facendo delirare, era l'unica spiegazione per poter giustificare le mie ultime parole.

«Ti prego perdonami un'ultima volta» mi supplicò Ero rimasta in silenzio, non sapevo più che dire.

«Non puoi pretendere che ti perdoni..Matteo mi hai ferita troppe volte» ero ancora arrabbiata con lui. Mi afferrò i polsi e si mise sopra di me, i suoi erano diventati maliziosi.

«Matteo lasciami o giuro che urlo» sul suo viso si formò un sorriso.

«Ti farò urlare quanto vorrai» cercai di liberarmi ma fu tutto inutile. Matteo, si avventò sulle mie labbra, la sua lingua cominciò ad accarezzare le mie labbra. Continuando a tenermi i polsi la sua bocca scese lentamente sul lobo del mio orecchio.

«Mi piace la tua pelle» mi disse, portando la sua lingua sul mio collo. «Mi fai impazzire»continuò, mi lasciò i polsi, ormai sicuro della mia resa, mi tolse la maglietta mostrando i miei seni nudi.

Soffocai un gemito di piacere, quando sentì la sua lingua giocare con il mio seno.

«Non trattenerti..voglio sentirti..» La sua bocca continuò a scendere sulla mia pancia, fino ad arrivare alla mia intimità. Mi tolse i pantaloni, e poi i slip. Lasciandomi nuda sotto di lui.

«Matteo cos..» mi bloccai, quando la sua bocca si poggiò lì, in quel punto tanto sensibile. Stavo impazzendo, la sua lingua era calda, come lo ero diventata io.

«Mat..Matteo..f..fermati..»

«Che c'è?»Mi chiese

«Non mi sento..a mio agio..la tua bocca..lì..»ero imbarazzata Mi guardò e mi sorrise, stringendomi a sé.

«È la prima volta che faccio questo genere di cose»

«Vuoi dire che nemmeno con Rebecca..»

«No, solo con te..» mi disse, tornando a baciarmi.

Dopo qualche ora, mi era risalita la febbre. Matteo mi fece stendere sotto le coperte, con lui accanto a me. Poggiai la testa sul suo petto, mi sentivo al sicuro.

«Matteo?»Lo chiamai

«Dimmi piccola»

«Ti amo, sono innamorata di te»Non potevo più tenermelo dentro, lo amavo, non mi importava cosa mi avrebbe risposto, fin quando mi voleva accanto a lui, mi andava bene tutto.



ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi piaccia, diciamo che non ero molto convinta e il mio umore no era dei migliori. Avrei voluto postarlo ieri, ma come ho già detto non ero dell'umore adatto. Ho litigato fino a poco fa con il mio ragazzo. L'unico modo per sfogarmi era scrivere ed è uscito questo capitolo. Mi spiace se il capitolo, non è proprio il massimo.

Alla prossima,Scarlett

   
 
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