Videogiochi > Final Fantasy XII
Segui la storia  |       
Autore: Daistiny    25/01/2019    0 recensioni
Lei figlia di nessuno, figlia del deserto di Dalmasca, figlia delle sabbie e del vento... Il suo carattere e la sua bellezza superba degna del deserto la facevano subito distinguere per il suo nobile lignaggio.
Non si considerava nessuno, soltanto se stessa.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Al-Cid, Altro Personaggio, Ashe, Basch
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CREPUSCOLARI COME QUESTA TERRA -35
Basche Ashe rimasero a Lungo a parlare in quello studio dove una volta si rifugiava Raminas intento ad occuparsi alle politiche interne del suo regno. Entrambi i due huma avevano bisogno di fare una lunga chiacchierata, di tutte quelle cose che per alcuni anni avevano evitato di parlarne così apertamente.
Eppure si era presentata loro un'occasione irripetibile di chiarirsi,occasione che entrambi avevano colto al volo. Ashe si sentiva più serena e felice, e finalmente riusciva a superare quella situazione o almeno lei così credeva.
Basch invece non sapeva cosa aspettarsi aveva così tanti pensieri per la testa, si sentiva sfinito e non sapeva da dove iniziare a mettere ordine nella sua vita.
-Basch mi sembrate molto provato...- fece notare la principessa osservando il silenzio prolungato del giudice.
-Maestà non so cosa dire... so solo che mi è tutto nuovo.- ammise con una certa difficoltà l'uomo.
-Non è facile nemmeno per me, Basch... accettare questa cosa. Soprattutto nel sapere cosa è Ondine e cosa deriva dalla sua posizione... non la facevo così... stupida. -disse Ashe infastidita, ripensando a quando aveva rivisto sua sorella, due anni dopo la caduta di Dalmasca.
-Il suo sarà stato un gesto di ripicca... per le menzogne di... - disse Basch ma non fece in tempo a proseguire, che Ashe lo interruppe subito, irritata di tali parole.
-Le menzogne di mio padre Basch?! Attento a quello che dite... perche c'è un limite a tutto. Quelle che tu chiami menzogne, sono state necessarie per proteggere Ondine e tu lo sai, meglio di me,  quanto mio padre era magnanimo.- disse Ashe trattenendo a stento le lacrime e Basch sapeva bene il perchè di quelle menzogne .
Bugie che avevano portato Ondine ad odiare profondamente Dalmasca e la sua casata regnante. Basch non era mai stato totalmente d'accordo con quel modo di fare, lo reputava sbagliato anche se era a fin di bene. Il prezzo più alto di tutti, lo aveva pagato Ondine. 
Sola ora stavano scontando  il prezzo per quelle  decisioni.
Ed Ondine non poteva di certo essere come loro, lei percepiva e viveva le cose in maniera differente. Forse era stato questo il loro più grande errore, considerare Ondine come un huma e non come un Occuria, quale era.
-Avete mai considerato come si sia sentita Ondine ?- chiese Basch.
-Ciò che ha fatto mio padre... per quanto possa sembrare sbagliato è stata la cosa più giusta. Non potete capire cosa significa sapere che la persona con la quale sei cresciuta non e tua sorella... ma è qualcosa che sfugge alla tua logica. - ammise Ashe con una certa fatica.
-Quello che vedo io, è il comportamento infantile e irrispettoso di mia sorella verso la memoria di mio padre e della sua famiglia.-aggiunse aspramente la ragazza.
Il giudice Gabranth rimase silenzioso non sapeva che dire, vedeva in Ashe una certa rabbia mal celata nei confronti della sorella, ciò lo preoccupava non poco.
Basch riconosceva ad Ondine una certa coerenza nelle sue azioni, per quanto la ragazza aveva fatto scelte discutibili e avventate, forse era pienamente cosciente di ciò che esse avrebbero comportato.
Il capitano aveva immaginato che avendo Ondine scelto di tenere i figli di Noah, ella aveva ben compreso cosa la sua decisione avrebbe potuto portare, visto la sua parentela con Ashelia. Quindi non era stata di certo un capriccio, la scelta di voler tenere segreta tale notizia.
-Non penso sia stato un comportamento infantile il suo... ma piuttosto una decisione ragionata. Lei sapeva cosa avrebbe comportato.- fece notare Basch.
-Per me è andata oltre...- disse Ashe - Una tale notizia se si sapesse potrebbe incrinare i propositi di pace con l'impero e Rozaria.-
-Dimenticate che l'assassino di vostro padre è morto quattro anni fa... - annucciò Basch con una certa enfasi, guardando Ashe negli occhi per farle capire bene cosa volesse suggerirle.
-Sappiamo entrambi che non è così... - disse Ashe guardandolo di rimando.
-Per quello che sappiamo, i figli non sono di "Basch" il regicida"... ma del giudice Gabranth, un perfetto estraneo alla vicenda di Basch. E come avete detto voi... è cosa risaputa che Ondine avesse avuto che avesse un legame con lui.- Gli  suggerì Basch.
-Non siete spiritoso... Come potrebbero i nobili e il mio popolo  accettare che una loro principessa di sia  "volutamente e facilmente" concessa, a quello che fino a qualche anno prima considerato un suo nemico? È inaccettabile per loro...- disse Ashe con una certa ansia pensando ancora a quante persone non vedevano di buon occhio l'alleanza con l'impero, soprattutto con la mancata restituzione del territorio di Nalbina.
-Forse è ancora troppo presto per una cosa del genere... -rispose il giudice.
-Basch sapete bene come è  il popolo di Dalmasca e quanto ha sofferto, pensate che sia facile per loro dimenticare e passarci sopra così come abbiamo fatto noi? Non credo. Quando i ministri e gli altri nobili hanno saputo della mancata restituzione del territorio nabradiano...non l'hanno affatto presa bene. -ammise Ashe.
Basch sapeva bene che quella azione non era andata giù hai nobili dalmaschi e alla stessa Ashe, ma Larsa doveva in qualche modo tenere a bada i suoi oppositori.
Ashe non era stata affatto contenta di tale decisione anche se reputava la cosa necessaria.
-Non era andata giù che qualcuno li avesse in qualche modo raggirati, al loro stesso gioco. -aggiunse Basch.
-Uno "scherzo" che non è piaciuto affatto agli imperiali, che hanno deciso di rifarsi come tu ben sai.... -rispose seccamente la principessa.
-Come procedono i preparativi per la cerimonia ?- domandò il giudice cercando di cambiare argomento.
-Vanno a rilento... e sai anche per quale motivo...- lo squadrò Ashe incrociando le braccia e dando un occhiata ai vari documenti sparsi su quell'enorme scrivania di fronte a lei.
-Con quello che è successo... non ho avuto modo alcuno di concentrarmi...- ammise la regina.
-Sevi può essere d'aiuto vorrei offrirmi di darvi una mano, giusto per il tempo che staremo qua... sempre se vostra Maestà gradisce.- le propose il giudice, a quella richiesta Ashe non seppe rifiutare.
Stranamente la presenza del capitano la rassicurava e al tempo stesso la rendeva felice, per pochi giorni sarebbe stato come ai giorni felici di una volta.
-Larsa non avrebbe da ridire?- non mancò di chiede, anzi Basch dovette ammetere che era stato quello un suggerimento dello stesso Larsa.
-È stato lui a suggerirmi questa idea... -ammise imbarazzato l'huma.
-(Quel ragazzino è più tosto perspicace...)...- pensò la regina con aria dubbiosa mentre accolse la richiesta del giudice. La cosa però si sarebbe dimostrata al quanto difficile.
Da quell'incontro tra Ashe e Basch passarono alcuni giorni, la situazione a palazzo di colpo si era fatta meno tesa, soprattutto tutti avevano potuto notare un improvviso miglioramento della regina, per non parlare del fatto che fosse spesso affiancata dal giudice Gabranth.

*alcune ore dopo l'incontro con Ashe e Basch *

Nel frattempo a Rabanastre la situazione con Amaya era stata piuttosto tranquilla, la ragazza era riuscita ad infiltrare una delle sue guardie personali all'interno del palazzo,  il gemello scelto fu Sebastian.
Sebastian era la persona che più di tutti si prestava ad essere adatto ad infiltrarsi nel palazzo reale, Amaya l'aveva istruito su tutti i rituali e le regole delle guardie dalmasche, specialmente quelle dell'ordine dei cavalieri.
Insieme alle istruzioni fornitole da Amaya, Sebastian aveva anche il compito di portare un messaggio ad Al-Cid informandolo di quella decisione. Amaya aveva ribadito a Sebastian di tenere un profilo basso e di non attirare l'attenzione.
Il piano era semplice introdursi a palazzo e fingersi uno dei suoi abitanti, facile a parole ma non a fatti. Per assicurarsi la riuscita del piano Amaya aveva preso contatti con Dalan nella città bassa, per pochi guil aveva comprato alcune guardie di sua personale conoscenza che avevano grossi debiti e di cui la paga da soldato non era sufficiente e coprire.
Amaya aveva offerto loro di ripagare i loro debiti se avessero aiutato a facilitare l'entrata di Sebastian a palazzo e gli avrebbero coperto le spalle.
Sebastian si ritrovava così per la prima volta in vita sua ad esplorare il palazzo, per entrarvi aveva usato un passaggio segreto attraverso le fogne che gli aveva indicato Amaya.
-(Certo che quella donna rivela un sacco di sorprese...) - penso Sebastina vestito da guardia dalmasca mentre si osservava a torno, il palazzo era una abitazione veramente unica che paragonata al palazzo di Ondore, quest'ultima abitazione non poteva minimamente reggere il confronto.
Il landisiano ovunque passava non poteva fare altro che ammirare le varie bellezze, non solo architettoniche che il palazzo offriva, ma notò anche i suoi arredi. Sebastina non riusciva a capacitarsi, che fino a quattro anni prima Amaya avesse potuto vivere in una simile dimora.
Invita sua non aveva visto tanto lusso.  Si stupì anche della situazione a palazzo, pensava di trovare una situazione negativa invece era più che altro diversa dalla sua aspettativa.
A Sebastian non sfuggivano le occhiate e vari commenti delle dame e qualsiasi altro genere femminile facevano nei suoi confronti. Il landisiano non si rendeva conto dell'effetto che la sua prestanza faceva sulle donne. Peccato che l'unica donna che gli interessasse non aveva occhi che per il suo gemello.
Il landisiano era meravigliato di vedere anche un enorme quantità di persone camminare fra le varie stanze ed alee del palazzo. Sembrava distare dentro una città. Sapere che un palazzo come quello di Rabanastre ospitava più di cinquemila persone, era molto sorprendente per lo stesso Sebastian abituato alle poche migliaia di Buhjerba.
L'huma camminava facendo attenzione a chi gli passava d'avanti fra i vari corridoi di palazzo, ad ogni angolo Sebastian poteva incrociare, nobili, soldati imperiali e dalmaschi, alti ufficiali, ancelle, cameriere e dame di compagnia.
Tra questi volti Sebastian era riuscito a scorgere il giudice Magister Zargabaath avvolto nella sua armatura che scortava il giovane imperatore, e una delle assistenti di Al-Cid che con molta nonchalance stava flirtando con una guardia di palazzo.
Sebastian con molta attenzione ascoltava ed osservava tutto quello che in torno gli stava accadendo.
Era già da poche ora a palazz, che  Sebastian era venuto a sapere di un incontro con la regina Ashelia e il giudice Gabranth, incontro che aveva dato il via a molte voci a palazzo.
Altre invece parlavano di vari incontri della regina con un nobile archadiano. Insomma Sebastian era piacevolmente colpito da con quanta falità stava raccogliendo informazioni, eppure il suo l'obbiettivo era un'altro.
Parlare con Al-Cid in merito a Rasler e Noah e scoprire dove questi fossero, oltre sapere la situazione a palazzo. Era all'incirca l'ora di cena, quando Sebastian stanco di girare per il palazzo decise di fare un giro nei giardino, fermandosi un attimo ad osservare l'imponente struttura del palazzo.
Sebastian pensava che quel enorme posto doveva contenere enorme quantitativo di informazioni e chissà quali altri segreti. Per pochi istanti si chiese, tra se,  come doveva essere stato per Amaya crescere in un simile posto dove non mancava niente.
Le doveva essere sembrata una bella gabbia dorata, ma sempre una gabbia era. In fine buttò ancora un occhio al giardino reale, al gazebo in pietra intagliata che si trovava al suo centro circondato da altre preziose statue, mentre si accingeva ad attraversare l'enorme arcata in pietra dove stava il portone.
Camminando per uno dei lunghi e interminabili corridoi del palazzo, Sebastian ebbe anche occasione di vedere il giudice Gabranth passargli a canto, sentì il suo passo rieccheggiare lungo tutto il corridoio, mentre il cigolio della sua armatura non sembrava interrompersi per nessun motivo.
Il giudice portava un mostruoso elmo nero a coprirgli il volto, mentre il suo respiro era sempre più affannoso. Sebastian era totalmente rapito da quella figura minacciosa, da quello che sapeva lui era uno dal quale doveva assolutamente stare lontano.
Sebastian abbassò lo sguardo mentre cercava di camminare con assoluta tranquillità, mentre con la coda dell'occhio ogni tanto osservava il giudice, finché questi svoltato l'angolo sulla sinistra non scomparve.
Il landisiano a quel punto ritornò verso gli alloggi delle guardie preparandosi per il giorno seguente, lungo tutto il percorso che portava alle camerate dei soldati, Sebastian ebbe la fortuna, se non la coincidenza di incontrare Karaii.
I due huma si conoscevano benissimo, e Sebastian era anche informato del interesse della ragazza nei confronti del suo gemello. Karaii quando si trovò di fronte Sebastian lo riconobbe subito, si trattenne quasi dal gridare per quanto fosse felice di vederlo.
Sebastian era anche lui sorpreso di vedere Karaii e non si aspettava di trovarla così al primo colpo. Doveva essere stata il volere divino a farli incontrare, perche in un posto enorme come quello di Rabanastre era veramente difficile trovare qualcuno.
-Tu che ci fai qui!?- esclamò Karaii sorprendendosi nel vedere d'avanti a se un soldato dalmasco che non era altro che Sebastian.
-Ma guarda... questo palazzo è decisamente piccolo! Ed io che pensavo che fosse il contrario!- disse ironico Sebastian, nel incontrare Karaii.
-Mi hai fatto prendere un colpo... con te c'è anche Nolel? -disse la ragazza guardando gli occhi blu di Sebastian arrossendo di botto. Karaii trovava i gemelli bellissimi in particolar modo Noel e ogni volta che vedeva Sebastian il lui vedeva suo fratello.
-No.Lui è con Amaya... -rispose Sebastian, Karaii sentendo il nome di Amaya fu quasi folgorata, e volle subito dire la sua alla giovane guardia.
-Lei dov'è?!- chiese lei preoccupata.
-Qui a Rabanastre in posto al sicuro... mi ha mandato a cercarti! Avrei delle domande da farti, non qui.. se ci vedessero insieme non sarebbe una buona cosa.- ribatte lui.
-Possiamo vederci tra un'ora vicino la cucina... li di solito è un posto tranquillo, difficilmente qualche nobile verrebbe a disturbarci, poi hai più possibilità per essere scambiato per una gaurdi a nessuno farebbe quindi delle domande. - gli indicò Karaii.
Sebastian annui alla richiesta della ragazza, e senza protestare la guardia si fece spiegare da Karaii dove fossero le cucine reali che gli aveva indicato.
Esattamente un'ora dopo come promesso si era fatto trovare vicino le cucine reali, per l'occasione Sebastian era riuscito a scroccare anche un pasto caldo facendo lo svenevole con una delle cuoce in cucina che gli aveva messo gli occhi addosso.
Sebastian ebbe modo così di assaggiare la tanto famigerata cucina dalmasca, la trovo troppo ricca e speziata per i suoi gusti. Sebastian era abituato ad un altro tipo di pasto, meno condito di spezie ma più ricco di carni bianche e legumi, lui era abituato a piatti più semplici e meno elaborati di quelli.
La guardia non si lamento e mangio tutto anche se con difficoltà, nel frattempo di Karaii nessuna notizia. La ragazza infatti ritardò di qualche decina di minuti a causa di un imprevisto.
Ma una volta raggiunto Sebastian la ragazza gli avrebbe raccontato tante cose. Finalmente i due huma una volta ritrovatasi da soli decisero di farsi una lunga chiacchierata.
-Finalmente sei venuta, temevo non venissi più !-esclamò Sebastian facendo un cenno a Karaii da poco giunta in cucina.
-Scusa ho avuto un impegno per via dei bambini... non volevano addormentarsi!- disse lei esausta.
-Immagino cosa ti avrà fatto passare quella piccola peste di Rasler?- disse Sebastian allegramente sorridendo e facendo l'occhiolino.
-Si..Rasler ha preso capricci... non voleva andare a dormire, si era messo intesta di andare a cercare sua madre.-disse Karaii abbassando lo sguardo tutta preoccupata per Amaya.
-Immagino...devi vedere Amaya, tutta questa storia non l'ha presa bene.-disse lui, prendendo un bicchiere per bere del vino.
-Sai Sebastian tempo che Amaya possa prendersela con me, per non essermi opposta con decisione ad Ondore. Lui è stato alquanto persuasivo...-continuo lei con tono preoccupato mentre Sebastian l'ascoltava con attenzione.
-Di certo non la prenderà bene sai come è fatta, per adesso lei è più concentrata sul sapere se hanno scoperto il suo segreto.- le fece presente lui.
-Beh...per adesso è certo che lo sa Lady Ashe, ma credo che anche qualcun altro sappia. In giro per palazzo non fanno che parlare di lei... qualcuno ha avanzato che il caos che c'era stato qualche giorno fa, fosse dovuto alla principessa Ondine... ma restano tutte soltanto voci.-
-Beh che pretendi che facciano i nobili di corte tutto il tempo,spettegolano. Ne ho sentite anche io di varie voci riguardo la futura regina Ashelia e il giudice Gabranth. A proposito di loro sei riuscita a vederli o saperne qualcosa?- domandò Sebastian sempre più incuriosito.
-Si, ho avuto modo di vederli!- ammise Karaii osservando Sebastian.
-Come ti sono sembrati?- domandò il landisiano.
-Beh Lady Ashe mi è sembrata molto diversa da come ne parlava Amaya, eppure il giudice Gabranth... lui mi è sembrato minaccioso. Qualche giorno fa a tentato di avvicinarsi a Rasler ,incuriosito dalla sua presenza.
Dovevi vederlo mi sono spaventata... Rasler aveva perso il suo giocattolo e visto che lui l'aveva recuperato a cercato di scambiarci due parole... -racconto ansiosa Karaii mentre Sebastian non perdeva una parola che la ragazza pronunciava.
-E tu ad un certo punto spaventata com'eri ti sei precipitata per allontanarlo? - fece l'huma.
-Si,il colmo è stato quando lui l'ha scambiato per mio figlio... -aggiunse la ragazza parlando dell'equivoco del giudice.
-Wow...che colpo di genio. Non lo facevo così stupido quel giudice...-Scoppiò a ridere Sebastian che già si stava immaginando la scena.-Tu poi conoscendoti avrai assecondato il suo equivoco?- chiese ancora l'huma sogghignando.
-Si...sai che odio gli imperiali... - disse la ragazza abbassando lo sguardo pensando al suo defunto marito. Sebastian smise di ridere e si fece più serio rivolgendo altre domande alla ragazza.
-Amaya questa cosa non la prenderà bene, più tosto poi cosa è successo?-
-Nulla,ce ne siamo andati... Rasler ha fatto su di lui qualche domanda. Poi è avvenuta una cosa abbastanza curiosa, sono venuta a sapere dalla regina Ashelia che per giustificare agli altri la nostra presenza a palazzo ci ha presentato come profughi di guerra che lei aveva deciso di accogliere.- mentre Karaii si faceva sempre più preoccupata nel vedere la reazione di Sebastian.
-Ora si inventano anche le balle, evidentemente non li facevo così bigotti. Che c'è hanno paura che si sappia la verità?- imprecò il landisiano facendosi molto cupo.
-Da quello che mi hanno spiegato se si sapesse la verità, gli accordi di pace con l'impero archadiano verrebbe meno.- aggiunse la ragazza.
-Che ipocriti... inizio a capire perchè Amaya non voglia più saperne di loro... non ha tutti torti.Dopo aver sentito ste notizie non oso immaginare la sua reazione.- sbottò esasperato Sebastian.
-Perchè cosa succederebbe ?-domandò nervosa la balia.
-Che cosa non farebbe. Karaii ti dico cosa Amaya ha potuto fare quando a scoperto che Ondore si era portato vi Rasler e Noah. Si è trasformata, ha rilasciato un potere talmente enorme che tutti i vetri della villa sono andati distrutti.
Non sai quanto c'è voluto per calmarla, le guardie erano spaventate. Quindi immaginati cosa potrebbe fare qui a Rabanastre.  Noel è molto preoccupato per questa cosa... teme che Amaya possa perde il controllo dei sui poteri e fare qualche cazzata.- ammise Sebastian passandosi una mano nei capelli.
Tale notizia non era piaciuta affatto a Karaii che temeva il peggio. Pertanto pregò Sebastian di tralasciare i dettagli che avrebbero potuto dar fastidio ad Amaya e di dire solo l'essenziale.
-Stai tranquilla non scendendo nei particolari e per la parte sui "profughi di guerra" che giuro non si può sentire , comunque lascia fare a me. Quella tipa, Ashe, non poteva inventarsi di meglio? Non parlerò nemmeno del giudice... però Noel vorrà sapere tutto, di lui ti puoi fidare.- La rassicurò Sebastian mentendole, quando in realtà Amaya aveva già precedentemente saputo dall'assistente di Al-Cid, Hilda, scusa di Ashe sui "profughi di guerra".
-Si..-annui Karaiì.
-Un'ultima cosa Karaii vorrei sapere dove alloggiate, così da essere più tranquilli, quando verremo a riprendervi.- disse la guardia.
-Prima appena arrivati Ondore c'aveva fatto spostare nella parte ovest del palazzo, è una zona poco frequentata, inseguito Lady Ashe ha dato disposizioni diverse pur mantenedo quelle date dal Marchese.-
-Cioè?-chiese il landisiano prendendo nota delle informazioni riguardo ai principi.
-Lady Ashe ha dato ordine di spostarci vicino i suoi appartamenti, come suo zio mi ha raccomandato di non dire nulla riguardo ai principi.Inoltre hanno messo delle guardie a finché ci tenessero d'occhio i bambini in modo tale da impedire che qualcuno si avvicini a loro...per adesso e tutto.- rispose la donna.
-Ecco perchè mi hai detto di aspettarti qui... sicura di che nessuno t'abbia seguito?- domando ancora il cavaliere di Amaya.
-Si...ho controllato diverse volte.- rispose Karaii prima di affrettarsi a tornare in camera, saluto con un abbraccio Sebastian.
Sebastian era felicissimo di aver rivisto non solo la sua amica ma anche di aver ricevuto così tante informazioni. Ma prima di tornare da Amaya,il ragazzo aveva ancora un ultimo compito da svolgere mettersi in contatto con Al-Cid.

***********************************************************************
Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo... Basch e Ashe non sembrano prendere bene la scoperta di una relazione tra Ondine e il fratello di Basch, a causa della posizione di Ondine e di ciò  che essa comporta. Temono il peggio se si sapesse, in tanto Ashe si avvicina di più a Basch.
Invece Amaya decide di mandare Sebastian come infiltrato a palazzo per contattare Al-Cid e scoprire l'attuale situazione... che dire Sebastian fa decisamente incontri interessanti.
Chissà che cosa succederà... nel prossimo capitolo.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XII / Vai alla pagina dell'autore: Daistiny