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Autore: StregaDAutunno    27/01/2019    1 recensioni
"Ti sei unito alla ciurma della Walrus John Silver, siamo pirati, siamo fratelli, e se ce lo permetterai ti prometto che non ti lasceremo combattere da solo, mai più."
1715, ex colonia britannica di Nassau.
John Silver si unisce alla ciurma della Walrus, nave pirata guidata dal misterioso capitano James Flint.
Le parole pronunciate dal medico di bordo Leni Morgan seppur sincere si scontrano con la realtà dei fatti, in una trama fitta di segreti e tradimenti, e risvolti che neppure lei dopo tanti anni a Nassau poteva prevedere.
La salvezza forse risiede in un consiglio che lei stessa ha dato al nuovo arrivato: "Qui contano solo due cose. Rispetto e lealtà. Concedile alle persone giuste e loro le concederanno a te."
Storia ispirata alla serie Black Sails.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Billy Bones, James Flint, John Silver, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una volta aggiornato Flint su quanto era successo in taverna Leni andò controllare Gates, lo trovò pacificamente addormentato.
Billy era accanto a lui, seduto su una sedia a vegliarlo. Quando la vide si alzò, le chiese sottovoce: "Come è andata?"
"Non sono stati collaborativi, ma non gli ho lasciato scelta. Credo che già domani cominceremo a ricevere informazioni."
"Non vedo l'ora di mettere le mani su quei farabutti."
"Li troveremo, e dovranno spiegarci molte cose." Leni guardò Gates "Gli hai cambiato le fasciature, vedo."
"Ho pulito le ferite e messo delle bende nuove. Vuoi controllarle?" 
"No, mi fido." gli sorrise.
"Ah, davvero." commentò lui sarcastico.
Leni scosse la testa: "Sei serio?" e dal suo sguardo comprese che sì, lo era "Usciamo, non voglio svegliare Hal."
Una volta fuori si incamminarono verso la spiaggia.
"Posso sapere che ti prende?" chiese lei arrivati sulla sabbia.
C'erano diversi falò accesi sulla spiaggia, marinai ubriachi non molto lontano da loro cantavano e ridevano.
"Lo sai."
"No, non lo so perché ho tante qualità ma la lettura del pensiero ancora non è tra queste. Parlami Billy."
Lui la guardò, poi spostò lo sguardo verso l'oceano.
"Conosco i tuoi dubbi, so che hai delle perplessità su Flint." lo incalzò lei "Ma non le avevi mai dimostrate apertamente davanti a lui. Cosa è cambiato?"
"È perché tu non le hai, queste perplessità?" chiese lui di rimando "Non lo metti mai in discussione."
"Ma non è vero!"
"Mi dici sempre di fidarmi, Hal mi dice di fidarmi, ma come diavolo faccio? Ho mentito per lui Leni, ho preso un foglio bianco in mano e ho detto a tutti che era una pagina di un diario di bordo che conteneva la mappa di un tesoro! E che Singleton l'aveva rubata per tenerselo! Ora, Singleton era un pezzo di merda ma quella fine, beh, non la meritava."
"Ha scelto lui di sfidare Flint..."
"Perché Flint lo ha provocato!" esclamò Billy "Lo vedi? Lo stai giustificando..."
"Sto giustificando te invece!" rispose lei "Quello che hai fatto andava fatto Billy, lo sai."
"No, no. Me lo ha detto anche Hal, ma io non mi sento di aver fatto la cosa giusta."
"Saremmo senza nave e senza capitano adesso, quindi sì, hai fatto l'unica cosa giusta da fare in quel momento." gli accarezzò il viso "Hal te lo dice sempre di aver più fiducia in te stesso, ha ragione. Tu sei intelligente Billy, sei bravo in queste cose, non avrai studiato testi su testi di strategia bellica come Flint ma hai istinto per queste questioni."
Billy le sorrise: "Mi stai adulando per placarmi."
"Può darsi, ma non significa che non pensi davvero queste cose di te. Lo sai che le penso." gli strizzò l'occhio, lui rise.
Le prese la mano con cui gli stava accarezzando il viso.
"Dimmi perché credi così tanto in lui. È per quello che avete in comune?"
"Billy..."
"Io lo capisco, condividete un passato simile, lui è riuscito a buttarselo alle spalle ed ha aiutato te a farlo..."
"Tu hai aiutato me Billy, più di chiunque altro." lo interruppe lei, un tremito la scosse, non sapeva dire se fosse per l'aria fresca che proveniva dal mare o per la sua inquietudine.
Billy lo notò, la strinse a sé, sentendo piano piano il suo corpo rilassarsi contro il suo petto.
Era vero, lui l'aveva trovata sulla Walrus, si era sentito subito responsabile per quella ragazza spaventata che cercava di ostentare una forte sicurezza.
Leni un carattere indomito, testardo, era stato questo ad averla tenuta in vita, ma era seppellito sotto tante paure e insicurezze.
"Quanto ti dicono ogni giorno che non vali nulla finisci per crederci, anche se qualcosa dentro di te urla che non è così, che devi reagire." 
Ricordava quando glielo aveva detto, mordendosi il labbro, sul ponte della Walrus.
E lei aveva reagito, insomma, si era liberata da sola da quel triste destino che l'attendeva a Philadelphia, ed era saltata sulla Walrus, ma certe ferite a volte lasciano una bianca cicatrice, e lei ne aveva diverse, emotive e fisiche.
"Devo molto a Flint, ad Hal, a tutti voi, ma tu Billy..." la sentì mormorare "Tu mi hai fatto riscoprire chi ero, quella persona che ero stata per anni e che lui aveva cercato di distruggere."
Lui.
Non lo nominava mai, quel mostro. Perché definirlo uomo era impossibile.
"Non ti ha distrutta perché tu sei sempre stata più forte di lui." le baciò la tempia.
Leni si staccò da lui giusto quanto bastava per guardarlo negli occhi: "Vuoi sapere perché credo in lui? Mi fido di Flint perché ritengo che possa davvero cambiare le cose, creare una nuova libera Nassau. E lo seguirò fino a che avrò la certezza che sta perseguendo questo obiettivo. Non è infallibile, lo so, ma se noi riusciremo a guidarlo, farà grandi cose."
"Noi?"
"Io, te, Hal. Possiamo combatterlo o possiamo scegliere di essere le voci della sua ragione, e io credo che sia meglio per tutti essere le sue guide che non i suoi nemici."
Billy le disse: "E se dovesse perderlo di vista, quell'obiettivo? Ho paura che arriverà il momento in cui non ci ascolterà, e preferirà seguire la sua follia, o la follia di qualcuno più pazzo di lui."
"Quel giorno allora ne parleremo, e decideremo il da farsi." rispose lei.
Billy annuì. Leni aveva la capacità di rasserenare i pensieri più bui. Non era del tutto convinto, ma voleva tentare questa nuova tattica.
"Billy..." continuò Leni, a bassa voce "non so dove ci porterà questa traversata, non ho idea di cosa dovremo affrontare, ma ti prometto questo: se mai mi dovessi trovare nella situazione di dover scegliere, sappi che non ho dubbi, sceglierò sempre te."
In tutta risposta lui la baciò, tenendole il viso tra le mani, le baciò le labbra, la fronte, lei sorrise.
Passeggiarono ancora un po', poi Leni si tolse gli stivali.
"Ho voglia di bagnarmi i piedi!" annunciò correndo verso il bagnasciuga.
Billy rise si tolse gli stivali a suo volta, e la raggiunse.
Aveva indossato una gonna quel giorno, lo faceva ogni tanto anche se preferiva la comodità dei pantaloni, l'aveva sollevata quasi alle ginocchia, l'acqua le lambiva i piedi e i polpacci.
Billy la abbracciò da dietro, quasi cullandola.
"Mi mancherà questo sulla Walrus." le bisbigliò all'orecchio.
"Anche a me." rispose lei.
Mentre osservavano il mare Leni iniziò a mormorare una melodia, Billy la conosceva ormai, la canticchiava spesso, era una ballata irlandese. 
"My love said to me
My Mother won't mind
And me Father won't slight you..."
Billy chiuse gli occhi, gli piaceva quando lei cantava per lui, era una cosa che gli mancava della sua vita precedente, a Kensington, con la sua famiglia.
Sua madre cantava sempre la sera mentre metteva a dormire lui e le sue sorelle.
Non le vedeva da quando lo avevano portato via in catene.
"I dreamed it last night
That my true love came in
So softly she entered
Her feet made no din
She came close beside me
And this she did say
It will not be long love
Till our wedding day."
La voce di Leni, così dolce ma roca, lo riportava lì, a casa. 
Con lei, lui era a casa, ovunque lei fosse, là, era a casa.
 
 
 
 
 
Estratto da "L'Isola del tesoro":
 
"(Billy Bones) quando era ubriaco ora aveva la inquietante abitudine di sfoderare il suo coltellaccio e tenersi la nuda lama sulla tavola a portata di mano. Con tutto ciò, si curava meno della gente: sembrava chiuso nei suoi pensieri e piuttosto assente. Una volta, per esempio, con nostra grande sorpresa, intonò una sorta di villereccia canzone d’amore ch’egli doveva aver imparato in gioventù, prima di mettersi a navigare."
 
 
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Per coloro che non conoscono la canzone che ho citato: https://youtu.be/qTa8NA7Ei84
   
 
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