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Autore: ScarletRouge    28/01/2019    2 recensioni
Hazel ha solamente diciassette anni quando per volere di sua madre si trasferiscono in un paesino sperduto dell'Italia per vivere con il suo compagno e suoi figli.
Tra amici, complicazioni e quant'altro, la nostra protagonista avrà a che fare con Matteo il figlio maggiore di Massimo il compagno di sua madre.
All'apparenza un semplice bulletto, donnaiolo ma che con il passare del tempo rivelerà avere molti segreti.
E se Matteo, proponesse a Hazel un contratto.. quasi delle regole. Cosa accadrebbe? Lei accetterà?
La loro storia sarà come le fiabe con il lieto fine?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Pov Hazel

Era passata circa una settimana da quel giorno. La visita a Londra era stata un disastro, alla fine avevo attaccato l'influenza a Matteo, quindi i nostri ultimi giorni li abbiamo trascorsi nelle nostre camere d'albergo. Matteo non mi aveva voluto raccontare cosa si fossero detti lui e Aiden, ma dopo quella chiaccherata sembrò essersi rilassato, tranquillizzato. Di quello che gli avevo detto fece finta di niente. In realtà mi sorrise solamente, non capì il senso di quel sorriso. Mi amava anche lui? O quello che gli avevo detto lo trovava divertente?

«Rita e mio padre sono usciti, e hanno portato con loro Giorgio, siamo soli tutto il giorno, cosa vuoi fare?»Mi chiese Matteo.

«Io adesso ho intenzione di farmi una doccia! Tu per adesso, fai quello che ti pare!»Esclamai

«D'accordo, ma non metterci troppo» rispose prima di dirigersi in cucina.

Ci misi trenta minuti a lavarmi. Odiavo dovermi lavare in fretta, ma sapevo che se mi sarei fermata ancora qualche minuto, Matteo avrebbe iniziato a lamentarsi o addirittura si sarebbe intrufolato nella doccia. Dopo essermi avvolta i capelli con un asciugamano e essermi stretta il laccio dell'accappatoio, scesi le scale per dirigermi al piano di sotto. Avevo deciso di conquistarlo e conoscendolo, vedermi in accappatoio avrebbe fatto il suo effetto. Lo trovai in tento a prepararmi la colazione. Si accorse immediatamente del mio arrivo perché, all’istante, si voltò verso di me. Lo osservai per qualche attimo. Non indossava nulla nella parte superiore, era a torso nudo. Potevo ammirare il suo fisico marmoreo. Matteo era di una bellezza mozzafiato.

«Non ti muovere»mi ordinò con tono fermo. Si avvicinò a me come il predatore si avvicinava alla propria preda.

Prima di  farla sua.

 

 

Pov Matteo

Le girai intorno.

Era imbarazzata. Lo capivo dal modo in cui mi guardava. Lo capivo dal modo in cui cercava di nascondere l’imbarazzo sorridendomi e intrecciando le dita delle mani. Era colpa sua, si era presentata davanti a me, così, con un misero accappatoio. Avvicinai il mio viso e le mie labbra, molto delicatamente, poi, le spostai i capelli dal lato opposto del collo, in modo tale da poter respirare meglio la sua pelle così profumata.

«Facciamo un gioco, chiudi gli occhi»sussurrai al suo orecchio provocandole un brivido di piacere.

«Vieni, siediti sul tavolo»la incitai

«Che..vuoi..fare?»Mi domandò

«Andiamo piccola, siediti fidati di me..»continuai a sussurrare mentre, finalmente si metteva seduta.

«Ora devi solo fidarti» annuì lasciandosi completamente andare. La guardai con attenzione, non se ne rendeva proprio conto. Non si rendeva minimamente conto di quanto fosse bella, di quanta voglia avessi di levarle quell'accappatoio e di farla mia.

«ricordati di tenere gli occhi chiusi»le sussurrai accarezzandole il viso con il dorso della mano. Senza opporre resistenza fece quello che le stavo dicendo e io mi preparai per iniziare a giocare.

«Tira fuori la lingua»mormorai tornando ad assumere un tono di voce basso e sensuale.

Fece come le stavo ordinando. Presi un barattolo di marmellata di miele, facendone cadere una quantità sulla sua lingua. «Perfetto, ora te lo metto tutto sulla lingua e ingoia»sussurrai questo evidente doppio senso mentre le inondavo la lingua con l’appiccicoso alimento. Lei sorrideva divertita portando la sua lingua verso di me. Continuai a versarle la marmellata sulla lingua. Ma ne versai un po' troppa tant'è che le cadde sul mento, sul collo e sulle sue gambe nude. In quel momento non riuscì più a controllarmi. Nel momento in cui vidi dell'alimento colarle sulle cosce persi il controllo. Feci scorrere le mie mani sulle sue cosce, sporcandole ancora di più. Lei divaricò leggermente le gambe, ed io continuai a massaggiarla fino ad arrivare all'interno coscia.

«M..Matteo..» mi guardò, e fu in quell'instante che persi il controllo, mi ero perso dentro i suoi occhi.

«Ciao.. piccola..» le mormorai sensualmente.

 

Pov Hazel

Senza che nessuno dei due se ne rendesse conto, ci ritrovammo completamente sporchi. Quasi nello stesso istante in cui le mie labbra e la mia lingua andarono ad unirsi a quelle di Matteo. Senza staccare la bocca dalla sua, gli circondai la vita con le gambe, dimenticando totalmente di avere addosso solo un accappatoio. Sentii le mani di Matteo sostenermi dai glutei mentre si dirigeva verso le scale che portavano alle nostre camere. Continuando a tenere le labbra attaccate alle mie, mi slacciò la cintura dell’accappatoio e con un colpo secco me lo tolse, lasciandomi completamente nuda.

Quando entrammo nella stanza mi depositò delicatamente sul mio letto, si tolse i pantaloni e i boxer, liberando in questo modo la sua erezione davanti ai miei occhi. Sentivo le sue mani e la sua lingua umida ovunque. «Matteo..»sussurrai contro le sue labbra.

«Non posso più fare a meno di te piccola»bisbigliò guardandomi negli occhi.

«Ti voglio Matteo» sussurrai, lui sorrise quando i miei occhi caddero sulla sua zona sud.

«È colpa tua, mi fai questo effetto, sempre» mi rispose posizionandosi, pronto a penetrarmi.

«Aspetta Matteo..aspetta!»tentati di fermarlo appoggiando l’altra mano sul suo petto.

«Che c’è?»mi rispose lui confuso.

«Voglio toccarti..» sul mio invito, le posizioni si capovolsero.

«Che..intenzioni..hai?» domandò Lo guardai non poco imbarazzata, la sua erezione era ben evidente.

«Voglio..toccarti..»continuai a mormorare. Mi prese per un polso e mi ritrovai sotto di lui.

«Haz non devi, e poi mi stai facendo soffrire..»mi disse indicando il suo amico laggiù. Si riposizionò e lo fermai di nuovo.

«Matteo aspetta!»esclamai

«Che c'è adesso?»mi chiese

«il..pre..preservativo..»gli dissi, lui sbuffando si alzo ed uscì dalla mia camera. Ritornò immediatamente con una bustina, la aprì e mise la protezione, io prendevo già la pillola, però non volevo diventare madre. Non adesso.

«Posso?» mi chiese, annuì e si posizionò.

Dapprima iniziò a muoversi lentamente, poi con più decisione. Un mugolio di piacere sfuggì al mio controllo quando, con una dolcezza infinita iniziò a muoversi nel mio corpo totalmente privo di controllo. Infilai le dita nei suoi capelli, e mi abbandonai completamente alle sue spinte. Continuò farmi godere di un piacere, evidenziato dagli indecenti gridolini di godimento che non riuscivo a trattenere. Un attimo dopo fu di nuovo dentro di me a godersi le ultime contrazioni che il mio corpo che stava involontariamente ancora producendo. Quando riaprii gli occhi, trovai i suoi occhi verdi a fissarmi soddisfatto, le sue labbra ripulite dalla sua lingua e le sue mani ad accarezzarmi i capelli sudati. Si sdraiò al mio fianco, per riprendere il respiro e si voltò guardandomi negli occhi.

«Mi sento bene»Mi disse, accarezzandomi la guancia.

«Sì, anch'io» risposi mostrandogli un sorriso sincero. Si, alzò rimettendosi i boxer.

«Dove vai?»Gli chiesi

«A fare una doccia»mi rispose continuando a guardami con quel sorrisetto.

«Sbrigati che devo farla anch'io»

«Ah, vuoi davvero farmi andare da solo?»mi chiese, mentre io lo guardai confusa.

«Non sai lavarti?»Gli chiesi ridendo.

«Si, esatto! Chissà cosa potrebbe succedermi, poi scivolare o addirittura affogare»disse con un tono melodrammatico.

Scoppiai a ridere, a volte si comportava come un bambino di cinque anni. Gli lanciai un cuscino, prese il cambio e andò a farsi una doccia. Io rimasi a letto, fissando il soffitto. Mi sentivo bene. Era stato grandioso. Decisamente grandioso. Come sempre, d’altra parte, dannato sesso. In pochi minuti i miei pensieri viaggiarono. Avevo la sensazione che le cose fra me e Matteo pian piano si erano risolte. I miei pensieri, furono rovinati dal fastidioso campanello.

Presa dal panico mi alzai immediatamente,mi avvicinai allo specchio, volevo vedere in che razza di condizioni Matteo mi aveva ridotta prima di andare ad aprire. Avevo a dir poco un aspetto sconvolto. Il viso arrossato così come le labbra; i capelli mi ricadevano disordinati sulle spalle. Decisi di rimediare al danno iniziando dai capelli, li legai con un elastico.

Presi la prima cosa che trovai, ovvero una felpa di Matteo e la indossai. Scesi di fretta, mentre il campanello continuava a suonare ininterrottamente. Guardai dallo spioncino della porta, era Giulia, cosa ci faceva qui? Aprì, cercando di liberarmi in fretta di lei.

«Ehi..che fai da queste parti?»

«Volevo sapere come stavi»Mi rispose

«Bene, mi sento davvero bene» Le risposi sinceramente. Non potei fare a meno di invitarla ad entrare. Andammo in salotto.

«Sei sola?Tua mamma?»mi chiese

«È uscita,con Massimo e Giorgio»

«E Matteo?»Continuò lei

«Sta facendo la doccia»Risposi, mentre lei iniziò a fissarmi.

«Senti..dimmi la verità, cosa c'è fra voi due?»mi chiese la mia amica. Volevo dirle la verità, era la mia migliore amica, volevo raccontarle di me e Matteo. Però avevo paura, paura di essere giudicata.

«Ecco..io..»avevo fatto il respiro più lungo della mia vita, per poi proseguire:

«Io..e Matteo..l'abbiamo fatto..»

«COSA? Cosa avete fatto?»mi aveva interrotto iniziando a parlare. Era visibilmente adirata. Aveva iniziato a camminare furiosamente per la stanza.

«Giulia, per favore calmati. Io mi sono innamorata di Matteo e..»avevo cercato di tranquillizzarla, non riuscendoci, ovviamente.

«No! Dimmi perché? Come puoi amare Matteo? Ѐ solo uno sporco bastardo,e non riesco a credere che tu voglia stare con lui!Sei una cogliona»aveva continuato ad insultarmi.

«Ti prego cerca di capire, volevo dirtelo..e poi lui mi vuole bene..»

«Non ti vuole bene, lui non vuole bene a nessuno!»Urlò «Invece sì..lui..mi..»non finì di parlare, quello che avevo appena sentito mi pietrificò

«Matteo aveva messo incinta Federica» gridò Giulia.

«Cosa? Non è vero..che stai dicendo?»Chiesi disperata.

«Una settimana prima della gita a Londra, lei pensava di aspettare un bambino»mi rispose.

«Allora..era questo il motivo per cui lui non mi parlava..»mormorai

«Da quando lo sai?»Continuai, lei rimase in silenzio non mi guardava nemmeno negli occhi.

«Ricordi quando Matteo era rimasto in camera di Federica? Lei gli stava dicendo che aveva perso il bam..» la fermai.

«BASTA! Non voglio sentire altro..»come era possibile? Federica stava aspettando un bambino..e il padre..era..Matteo..

«Cazzo! Le avevo chiesto di mantenere il segreto!» Gridò Matteo, entrando in salotto. Mi venne un improvviso senso di nausea.

«Hazel..lascia che ti spieghi» mi richiamò lui

«No!»Gridai contro di lui, spingendolo via. «Devi stare lontano da lei»disse Giulia

«Stanne fuori, non sono affari tuoi»gridò lui.

«Matteo ora basta!»urlai, lui si voltò verso di me.

Ne avevo abbastanza, Piansi.

Piansi disperatamente. Come aveva potuto? Andai in camera mia, lasciando Matteo e la mia amica al piano di sotto. Mi gettai sul mio letto, non riuscivo a respirare era come se mi mancasse l'aria.

«Hazel possiamo parlare?»Mi chiese Matteo Mi voltai, e lui mi guardò teneramente, il mio volto era ricoperto dalle lacrime.

«P..p..Perché non mi hai detto nulla..?»chiesi con un tono disperato.

«Ecco..posso..spiegarti..io..»si avvicinò cercando di abbracciarmi.

«No, stai lontana da me. Stammi lontana Hazel, non ti voglio. Vattene via. Vieni qui, No, vattene via» lo imitai, ero stanca di questo suo comportamento.

«Perché? Perché ti comporti così?»Gli chiesi disperata.

«Non lo so..»

«Pensavo che..»Mi bloccai, non mi avrebbe mai amato.

«Va tutto bene Matteo, tranquillo» ero stanca di discutere.

«No, non va bene»Gridò, battendo un pugno sul muro.

«Invece sì. Matteo, sono stanca, non sei innamorato di me, non ti importa nulla, va bene lo stesso, ho capito..»Dissi rassegnata.

«Ti amo Hazel, ti supplico, non cancellare ciò che è successo tra di noi negli ultimi mesi…»queste sue parole mi spiazzarono.

«Non è vero..lo stai dicendo solo perché..»

«Ti amo. Sono innamorato di te, ti chiedo perdono, non accadrà mai più una cosa del genere..ti prego..»Mi supplicò.

Stava approfittando della mia debolezza. Come poteva dirmi una cosa del genere, in un momento come questo? Mi aveva detto che mi amava. Allora perché non ero felice? Perché l'unica cosa che volevo fare in quel momento era piangere. Piangere disperatamente.

«Mi puoi perdonare?» Continuò, cercando quel contatto che gli avevo negato.

«Va..va bene» Mentì per quanto volessi, non potevo perdonarlo.

 

Pov Matteo

La strinsi forte al mio petto e poi la baciai.

Senza alcun preavviso la baciai. In pochi minuti ci ritrovammo entrambi nudi e bramosi l’uno dell’altra, in un unico groviglio di bocche, lingue, mani e gambe.

«Perché non riesci ad amare solo me?»sussurrò lei contro le mia labbra quando mi posizionai meglio sul suo corpo pronto a penetrarla.

Pronto a farla mia.

Avevo sbagliato con lei, fin dal principio. Non credevo di arrivare ad amarla così tanto. Avevo sbagliato con Federica, lei era stata per molto tempo era stata una sostituita di Hazel. Già lei per me era solo uno sfogo, l'unica che volevo era Hazel.

«Ti amo, ti amo..»bisbigliai guardandola negli occhi:

«Ti prometto che cambierò, io non voglio nessun'altra, che non sia tu»provai a tranquillizzarla specchiandomi nei suoi occhi.

«Matteo..sono stanca davvero..»mormorò.

«Devi credermi, mi sono innamorato di te, per favore..»mormorai al suo orecchio facendo aderire, lentamente e dolcemente, il mio bacino al suo. Facendo aderire i nostri corpi.

Facendo aderire i nostri cuori. Volevo solo che capisse che era lei che volevo. Volevo che capisse che ero perdutamente innamorato di lei, nel momento in cui entrai dentro di lei, mi sentii meglio, lei riusciva a farmi sentire migliore. Dovevo solo dimostrarle che ero sincero. Dopo un'interminabile momento di passione, eravamo rimasti abbracciati, mi piaceva stare accoccolato a lei.

«Matteo..scusami..»sussurrò lei ridestandomi dai miei pensieri. La guardai confuso, perché mi stava chiedendo scusa.

«Per cosa?»

«Per..Perché non vado bene per te..scusa..sarei dovuta rimanere a Londra, insieme a mio padre..»sentendo quelle parole il mio cuore si sciolse inesorabilmente.

La strinsi ancora più forte a me. Come poteva dire una cosa del genere? Era perfetta per me, dio mio, se lo era. Ero io quello sbagliato. Ero io ad avere qualcosa che non andava.

«Non dire sciocchezze, sono felice di averti conosciuta, hai capito?»domandai alzandole leggermente il viso per poterla guardare negli occhi.

«Però..non ti basto..»Mi rispose, riferendosi a Federica.

«Ti prometto, che non accadrà più nulla fra me e lei. Sarò solo tuo»cercai di tranquillizzarla usano il tono più dolce che riuscivo ad assumere.       

Dovevo riacquistare la sua fiducia, non potevo perderla. Non disse nulla. Riappoggiò la testa al mio petto accoccolandosi maggiormente tra le mie braccia.

«Matteo?»

«Ssh riposati un po'..»

«Ti amo..Matteo..»

«Anch'io..» le sussurai dolcemente all'orecchio. Continuai ad accarezzarla fino a quando non si addormentò.

 

Angolo Autrice:

Chiedo perdono per il ritardo, volevo pubblicare prima ma l'ispirazione mi era venuta a mancare. Finalmente Matteo ha amesso di amarla. Cosa succederà tra i due? Ma soprattutto Matteo riuscirà a riacquistare la fiducia di Hazel?

Ringrazio chi mi segue, legge e chi lascia recensioni. Vi adoro! 

Un bacio, Scarlett!

   
 
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