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Autore: lmpaoli94    28/01/2019    3 recensioni
Anastasia e Christian si sono lasciati dopo più di dieci anni di matrimonio.
Non avendo più quell’amore che li contraddistingueva come un tempo, Anastasia ha deciso di ritornare alla sua vita “normale”, mentre Christian non è mai riuscito a sopportare questa decisione della sua ormai ex moglie.
Non potendola più tenere sotto controllo come aveva sempre fatto da quando l’aveva conosciuta, il povero Grey sembrava di impazzire
Come poteva non pensare che ci sarebbero stati nuovi uomini nella vita di Anastasia?
Come poteva controllare la sua rabbia?
Momenti di dolore e di disperazione che avrebbero scatenato non pochi problemi.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anastasia Steele, Christian Grey, Jason Taylor, José Rodriguez
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo che Christian aveva dormito per la prima volta dopo il divorzio senza Anastasia, aveva avvertito la sua azienda che non sarebbe andato al lavoro.
Avendo saltato anche la colazione, Christian se ne stava tutto solo in soggiorno a suonare melodie tristi con il suo pianoforte.
«Signor Grey, ne è sicuro? Non vuole fare colazione?»
«Sì, Gail. Non ho fame.»
«Questo però non è da lei.»
Riflettendo più a fondo sulle parole della sua domestica, capì che aveva ragione.
Ricordava le volte in cui si arrabbiava con Anastasia quando lei non voleva mangiare per nessun motivo.
«Preparami un toast abbrustolito e un succo d’arancia.»
«Sarà fatto, Signore» replicò la donna ritrovando il sorriso.
Con rapidità fulminante, Gail preparò al giovane uomo una colazione con i baffi.
«Ci hai spalmato il burro sopra?»
«Sì, come piace a lei.»
«Ti ringrazio, Gail» replicò L’uomo con la bocca piena e con gratitudine «Sei l’unica persona che non mi ha voltato le spalle.»
«Questo non deve dirlo, Signore.»
«Invece è così. Dopo che Ana mi ha lasciato, ho litigato con la mia famiglia allontanandomi anche da loro… Mentre tu hai deciso di rimanermi accanto nonostante le avversità.»
«Signore, da quanto tempo ci conosciamo?»
«Da molti anni, perché?»
«Allora sa che nonostante il suo carattere, io le voglio molto bene.»
In altre occasioni, Christian non avrebbe mai permesso alla sua domestica di toccarlo o peggio ancora abbracciarlo.
Ma non in quel momento.
Preso da un emozione molto più forte di lui, Christian abbracciò Gail sentendo quel calore umano che gli mancava da tempo.
«Sa che in qualsiasi occasione, lei può contare su di me.»
«Sì, Gail. E ti ringrazio molto.»
«Adesso, se non è troppo depresso per rimanere qui, le consiglio di tornare al lavoro.»
Ma Christian non rispose, distogliendo lo sguardo dalla donna.
«Christian, mi ha sentito?»
«Quella mia azienda… mi ricorda troppo lei…»
«Sono quelle ragazze che hai come dipendenti, vero?»
«Sì, esatto.»
«Facciamo una cosa: per oggi se è d’accordo non mi prenderò cura della casa, aiutandola a risolvere i suoi numerosi impegni di giornata.»
«D’accordo. Per oggi faremo così.»
«Allora si prepari. Io sono pronta.»
 
 
Gail non era mai stata nell’ufficio di Christian Grey.
«Non ho mai visto un ufficio così tecnologico prima d’ora.»
«Più che tecnologico, direi senza anima.»
«Perché non è appeso nessun quadro e le pareti sono bianche…»
«Vorrebbe cambiare arredamento?»
«Non sarebbe una cattiva idea.»
«Signor Grey, c’è qui José Gonzalez che vi ha portato alcune foto da lei richiesto»
Vedendo la sua segretaria entrando senza permesso, capì a cosa si stava riferendo.
«Lo faccia entrare» replicò l’uomo rabbuiandosi.
Gail non poté non notare come Christian fosse diventato così stranamente serio.
Una volta che l’uomo nonché migliore amico di Anastasia entrò nell’ufficio di Grey, Christian non poté trattenere il suo nervosismo.
«Buongiorno, Mr Grey» fece José con tono cordiale.
«Buongiorno. La mia segretaria mi ha detto che lei ha delle foto di Anastasia e di me.»
«Sì. Eccole qua.»
Appena Christian le prese in mano, sentì un groppo in gola insopportabile.
«Davvero un bel posto l’Italia, non trova?»
«Sì. Una delle mie migliori vacanze.»
«Credevo che ci sarebbe stata anche Ana a vedere le foto insieme a lei.»
Sentendo che l’aveva nominata, Christian non poté che fissarlo con sguardo truce.
«Magari Si troverà ancora al lavoro.»
«Gli farò una sorpresa questa sera stessa.»
«Vedrà che ne sarà contenta.»
Mentre José era nel pieno della conversazione con Christian, il suo cellulare cominciò a squillare insistentemente.
«Pronto?»
«José, sono Anastasia.»
«Ana! Sono contento di sentirti!» fece l’uomo al settimo cielo.
«Ho bisogno assolutamente di parlarti. Possiamo prendere un drink questa sera appena esco dal lavoro?»
Sentendo quella domanda, José fissò Christian con sguardo confuso.
«Certo. Come no» disse con tono confuso.
«Splendido. Ti manderò un messaggio sul cellulare per farti sapere dove ci possiamo trovare.»
«D’accordo.»
«A più tardi, José» replicò la donna riagganciando la chiamata.
A quel punto José non poté non farsi domande su di lei e su Christian.
«Era Anastasia al telefono?» domandò Christian ben sapendo la risposta.
«Sì…»
«Capisco… Bene, grazie ancora per le foto José. La mia segretaria gli darà l’assegno per il suo servizio.»
«Grazie mille, Mr Grey» replicò l’uomo sentendo un brivido percorrergli dietro la schiena.
In tutto questo tempo, Gail era rimasta a contemplare l’intera scena senza dire una parola.
«Sono molto fiero di lei, Mr Grey.»
«Perché dici questo, Gail?»
«Molti anni prima avrebbe aggredito quell’uomo che se non ricordo male, ci aveva sempre provato con Anastasia… Ma questa volta ha avuto una tempra di ferro mantenendo tutta la calma possibile.»
«Già. Non è stato per niente facile… Ma sapere che lei vedrà quel damerino da strapazzo… Mi rende alquanto furioso.»
«Christian, lei e Anastasia non state più insieme. Deve darle i suoi spazi necessari, altrimenti non farà altro che peggiorare la situazione.»
«E come se non bastasse ha avuto il coraggio di sottrarmi i miei figli. Non me lo sarei mai aspettato da lei.»
«Li potrete vedere nel week – end.»
«Solo un giorno a settimana non è sufficiente!» tuonò l’uomo battendo i pugni sul tavolo «Ho vissuto con i miei figli fin dalla loro nascita. Non posso sopportarli che li vedrò solo la domenica.»
«Vedrà che con il passare del tempo si sistemerà tutto.»
«Mi dispiace Gail, ma non sarà così. Io sono destinato a rimanere da solo e a soffrire.»
«Christian, io…»
«Di alla mia segretaria di annullare tutti gli impegni di oggi. Ce ne torniamo a casa.»
Sapendo che era impossibile fargli cambiare idea, Gail acconsentì alla sua richiesta.
«D’accordo. Ci penso io.»
 
 
Anastasia e José si ritrovarono in uno dei bar di Seattle più intimi e carini.
Sembrava quasi un vero e proprio appuntamento.
«Buonasera, Ana» fece José abbracciandola.
«Ciao, José. Sono contento che tu abbia accettato il mio invito così di punto in bianco.»
«Non ti preoccupare. Stasera non avevo da fare nulla.»
«Capisco… Adesso entriamo.»
Dopo essersi accomodati, Ana e José ordinarono i drink.
«Un analcolico?» domandò sorpreso José.
«Sì. Ultimamente non vado molto d’accordo con l’alcool» replicò Ana senza dare troppe spiegazioni.
«Quest’oggi sono stato da tuo marito… Stranamente l’ho trovato meno burbero del solito, sai?»
Sentendo che si stava riferendo a Christian, Ana si rabbuiò improvvisamente.
«José, se questa sera ti ho invitato qui è perché voglio che tu sia uno dei primi a sapere che io e Christian non stiamo più insieme.»
Quella notizia fu come un fulmine a ciel sereno.
«Che cosa? Voi due avete divorziato?»
«Sì. Non facevamo altro che litigare per delle stupide cose, facendo soffrire i nostri figli... Dopo che la nostra situazione era diventata troppo insostenibile, ho deciso di chiedere il divorzio e allontanarmi subito da lui.»
«Credevo che foste una coppia perfetta… Ana, mi dispiace così tanto.»
«Non ti devi dispiacere… E poi le coppie perfette non esistono.»
«E adesso? Dove alloggi?»
«Nel vecchio appartamento dove vivevamo io e Katherine. Con la differenza che adesso sono completamente sola.»
Sentendo che la sua amica era profondamente triste e depressa, José si allungò verso di lei per fargli capire che poteva contare sempre su di lui.
«Grazie, José. Sei un vero amico.»
Se inizialmente la serata era cominciata in maniera tranquilla, Anastasia e José non avevano fatto i conti che a spiarli c’era proprio Christian.
«Vedo che ti stai già sistemando, vero Anastasia?»
«Christian, che cosa ci fai qui?»
«Sono venuto a riprenderti e a riportarti a casa!»
Ana notò immediatamente che il suo ormai ex marito era completamente ubriaco.
«Lasciami andare!»
< Non se ne parla! Non ti permetto di sprecare la tua vita con questo sciocco. Tu hai una famiglia a cui badare… e hai me.»
Sentendo il tocco di Christian, Ana provò un brivido di ribrezzo.
«Lasciami! Io e te non stiamo più insieme!»
«Non l’hai sentita?!» tuonò José mollandogli un pugno buttandolo a terra.
Vedendo che erano sotto gli occhi di tutti, Christian fu aiutato ad alzarsi da Taylor che intanto era entrato nel locale più imbarazzato che mai.
«Ci scusi per i suoi modi bruschi, Signora Steele. Non sa quello che fa’.»
«Non ti preoccupare, Taylor. Riportalo a casa, d’accordo?»
«Senz’altro, Anastasia» disse infine l’uomo trasportando il malconcio Christian che non riusciva a rimanere in piedi.
   
 
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