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Autore: Lila_88    28/01/2019    2 recensioni
I pensieri di George, confinato in quel letto d'ospedale, dove tutti credono ci sia un perfetto sconosciuto....
"'Ehi, sono io, George!' vorrei gridare, ma non ce la faccio. Vorrei che qualcuno se ne accorgesse, ma sembra che non accadrà. Sono messo così male, oppure valgo così poco, che nessuno sembra preoccuparsi della mia assenza? Nessuno sembra chiedersi dove io possa essere finito."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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SEMPLICEMENTE IO, GEORGE



'Ehi, sono io, George!' vorrei gridare, ma non ce la faccio. Vorrei che qualcuno se ne accorgesse, ma sembra che non accadrà. Sono messo così male, oppure valgo così poco, che nessuno sembra preoccuparsi della mia assenza? Nessuno sembra chiedersi dove io possa essere finito. So che avevo preso la giornata libera e che quindi è normale che nessuno si aspetti di vedermi in ospedale. Però pensavo che la mia decisione di entrare nell'esercito avrebbe suscitato qualche reazione da parte dei miei amici e colleghi. So, tuttavia, che l'unica che sarebbe stata capace di mollare tutto per venire a cercarmi è Izzie, l'unica che non è in grado in questo momento della sua vita di stare dietro anche a me, l'eterno sfigato del gruppo. Talmente sfigato da finire sotto un autobus per salvare una sconosciuta! Che ci posso fare, sono fatto così. Non potevo rimanere inerme a guardare una scena del genere. E' per questo che ho deciso di arruolarmi nell'esercito. Volevo fare la differenza. Volevo diventare qualcosa di più di un semplice chirurgo. Voglio. Sono messo male, ma almeno respiro ancora. Non voglio pensare che sia troppo tardi per me. Non ancora.


I miei compagni hanno tutti una strada davanti, all'interno di questo ospedale. Christina diventerà un cardiochirurgo di prima classe. Alex, probabilmente, finirà con lo specializzarsi in pediatria. Ecco, lui è la vera sorpresa. Di certo, all'inizio, nessuno immaginava che avrebbe intrapreso quella strada! E Izzie e Meredith saranno straordinarie in tutto quello che decideranno di fare. Ma io? Io qui dentro non lo vedo un futuro che conta. Io ho bisogno di fare qualcosa di più. O avevo. Ecco di nuovo il passato che si fa strada prepotentemente. Non sono sicuro di come potrò uscire dalla situazione in cui mi trovo. Sono talmente sfigurato che nessuno riesce a riconoscermi. Ho dolori dappertutto. Probabilmente non potrò neanche iniziare la mia carriera nell'esercito. Sembra la storia della mia vita. Destinato a fallire in ogni prova che la vita mi mette davanti. Se solo qualcuno capisse che l'eroe sconosciuto che si è buttato sotto un autobus per salvare una giovane ragazza sono io... Forse basterebbe per farmi entrare nella storia di questo ospedale. Potrebbe anche bastarmi per tutta la vita. Ammesso che riesca ad averne ancora una.


Si dice che essere un dottore ti renda il peggior paziente. Credo che, in un certo senso, non ci sia niente di più vero. Se non conosci la medicina, sei costretto ad affidarti totalmente alle persone che dovranno prendersi cura di te. Non sai cosa ti sta succedendo davvero, però hai la speranza. Hai la speranza che lo sappiano i medici che hai davanti. E questo ti fa venire, almeno nella maggior parte dei casi, la voglia di continuare a lottare. Se sei un medico, invece, è difficile che tu non sappia cosa stai passando. Sai come funziona il corpo umano, nel mio caso, sai che la tua vita è appesa a un filo, e quindi è difficile restare aggrappati alla speranza. Ti chiedi come i tuoi colleghi decideranno di procedere ma non resterai ad aspettare un miglioramento o un peggioramento, no, la tua mente inizierà a ragionare su quello che accadrà dopo. Inizierà a ragionare da chirurgo, un chirurgo molto pessimista, nel mio caso.


Forse non mi resta troppo tempo, ho una strana sensazione. Non posso morire senza che nessuno sappia chi sono. Se morirò senza essere riconosciuto, cosa ne sarà di me? Cosa ne sarà di George O'Malley? Cosa penseranno i miei amici, la mia famiglia, non avendo più notizie di me? Che sono scomparso? Se la mia vita finirà oggi, voglio che finisca con dignità. Voglio che tutti sappiano come sono morto. Non voglio rimanere uno sconosciuto che ha fatto una buona azione. Voglio essere George O'Malley che ha compiuto il gesto più coraggioso della sua vita. Più paura della morte stessa, ho paura di finire in totale anonimato e il pensiero che la mia famiglia possa non sapere mai cosa mi è successo di preciso mi fa troppo male, più del mio corpo martoriato.

Qualcuno si avvicina a me, è l'occasione che sto aspettando. Qui si gioca il tutto per tutto, devo assolutamente fare qualcosa per farmi riconoscere. Il pensiero di muovere anche un solo muscolo è un tormento, ma devo compiere questo gesto sovrumano. Per fortuna riconosco Meredith e so esattamente cosa fare per farle capire chi c'è su questo letto di ospedale. Mi ripete che non devo aver paura, perché i medici sono bravi, ma io le prendo la mano. Le prendo la mano e con le dita le disegno sul palmo 007, dopodiché le stringo la mano. E' straziante vedere la sua espressione terrificata quando la consapevolezza si fa strada in lei, ma ora so che non sarò più l'eroe sconosciuto. Sarò semplicemente io, George.



  
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