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Autore: Vero_Chan96    29/01/2019    0 recensioni
"Al tramonto i cavalieri tornarono ognuno nei loro alloggi.
Mu si levò l'armatura sospirando e stiracchiando le braccia indolenzite, quella maledetta copertura pesava e anche molto.
Le ancelle gli avevano preparato la vasca, si levava il fumo dall'acqua il che era ancora calda.
Il cavaliere levò i vestiti, senza dare importanza alle ragazze che ancora erano nella stanza, le donne non erano di suo gradimento, come invece lo era per Milo il cavaliere dello Scorpione, ogni sera lo vedevano in compagnia di una donna diversa.
Mu si immerse nella vasca, appoggiando la testa sul bordo e chiudendo gli occhi. L'unico momento di pace della giornata." -Tratto dal capitolo 1.
Genere: Erotico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Aries Mu, Virgo Shaka
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mu stava indicando la costellazione dell'Orsa Maggiore.
Quella sera il cielo era limpido e le stelle erano l'unica fonte di luce in quella notte buia al tempio di Atene, facevano risplendere gli occhi di Mu ancora più del solito e Shaka si perse ad essere ammaliato da quella luce.
Il silenzio era interrotto solo da qualche civetta a caccia di topi che lanciava il suo richiamo.
Ma proprio in quel momento si sentì una risata provenire dalla strada che conduceva al Grande Tempio, poi una chioma viola spuntò dalla scalinata. Era Milo, il cavaliere dello Scorpione che tornava da una delle sue serate al pub del villaggio, con una ragazza al suo fianco.
Shaka si era tirato a sedere, per vedere chi era a fare tutta quella confusione in quella serata così tranquilla.
-Pare divertirsi non trovi?
Shaka trasalì, non si era accorto che Mu si era seduto vicino a lui.
-A quanto pare...
Mentre gli passava davanti però Milo si voltò verso loro due.
-Oh, ma tu guarda... Voi due fuori dalle vostre Case...
Guardò il cielo coprendosi la testa con un braccio.
-Strano... Credevo sarebbero piovuti sassi. Cos'è avete finito i modi in cui meditare?
Shaka strinse i denti, stava per alzarsi dall'erba, la tentazione di tirargli un pugno su quel bel faccino era forte, ma Mu lo trattenne per un braccio scuotendo la testa.
-Ascoltalo Shaka... La violenza non fa per te. Hahahaha.
Lo Scorpione ridendo, proseguì per la sua strada, con la ragazza che era con lui che si stringeva al suo braccio.
Tra loro dodici era il cavaliere meno tollerabile, oltre ad essere impulsivo, sapeva far perdere la pazienza anche a un santo. Per non parlare di quando se la prendeva con Kanon, il cavaliere dei Gemelli, che di certo non lasciava perdere, spesso la cosa finiva a botte.
Ma quelli con cui se la prendeva di più erano Shaka e Mu, che per indole erano contro la violenza ingiustificata e spesso evitavano di dargli peso, così Milo finiva per approfittarsene.
Uno sbadiglio si fece strada sulle labbra di Mu.
-Vuoi che rientriamo?
-Se non ti dispiace...
Il cavaliere della Vergine si alzò offrendo una mano all'amico, per aiutarlo ad alzarsi. Aiutato dal biondo l'Ariete si alzò, poi insieme si avviarono verso la Prima Casa.
Arrivati davanti al colonnato con le cupole in stile indiano, Shaka fece un cenno di saluto con la testa e stava per avviarsi verso la sua casa, ma Mu lo prese per un polso, facendolo voltare.
-Resta con me.
"Non lo ha detto davvero..."
Quello fu il pensiero della Vergine, che non si aspettava una proposta come quella.
Stava per acconsentire a passare la notte negli appartamenti di Mu, quando....
-Fratellone!
I due fecero appena tempo a voltarsi verso l'entrata della Prima Casa, che videro un bambino con i capelli ramati e uno sguardo furbo, fiondarsi ad agganciarsi alla vita del cavaliere dell'Ariete.
-Kiki?! C-Cosa ci fai qui?
Kiki sorrise al fratello con aria innocente, che non gli si addiceva per nulla.
-Sono venuto a trovare il mio fratellone.
La visita inattesa aveva appena fatto sfumare le aspettative di finire la serata in modo piacevole per i due cavalieri.
Shaka coprì lo sguardo rattristato con la frangia bionda. Non vide nemmeno che Mu lo guardava con uno sguardo pieno di rammarico, gli aveva appena chiesto di passare la notte insieme e tutta la felicità del momento era sfumato.
-Bè buonanotte, Mu...
-Shaka... Asp...
Non voleva sentire la sua voce dispiaciuta che gli chiedeva scusa, non era certo colpa di Mu, ma gli avvenimenti della serata lo avevano sfinito, prima Milo e la sua sfacciataggine e ora si era andata a fare fottere pure la possibilità di avere del buon e sano piacere. Si mise a correre per raggiungere la sesta casa, almeno quello lo avrebbe fatto sfogare un po' e lo avrebbe stancato del tutto.
Kiki intanto trascinando Mu per mano, lo aveva portato nella sua stanza.
-Kiki, vuoi calmarti per due secondi...
-Allora che facevate tu e Shaka fuori dal tempio?
Mu si morse un labbro, evidentemente colto in fallo da un bambino di soli 8 anni.
-Non sono affari tuoi, dovresti essere a letto da un pezzo invece...
Il bambino sbuffò scocciato.
-Mettiti a letto! Io arrivo subito...
Mu si chiuse in bagno scivolando lungo la porta sospirando, avrebbe voluto mettersi ad urlare, ma non poteva farsi sentire dal suo coinquilino nell'altra stanza. Si prese la testa tra le mani, scuotendola contrariato.
"Maledizione a te, Kiki!"
Dopo essersi calmato, si decise a togliersi la tunica, rimanendo con i soli pantaloni bianchi. Andò a lavarsi viso e denti, poi tornò nella sua stanza, dove Kiki stava già dormendo. Spense la luce e si coricò vicino al bambino abbracciandolo.
Non erano fratelli di sangue, ma era come se lo fossero, Mu aveva cresciuto e addestrato quel bambino, rimasto orfano, proprio come lui e tutti gli altri cavalieri.
Intanto nella casa della Vergine, Shaka si era svestito per a notte, restando con solo i pantaloni bianchi come era solito fare.
Si mise a letto, girandosi verso la finestra da dove scorgeva il cielo stellato che si stagliava quella notte sul tempio. La tranquillità della notte lo aiutò a rilassarsi e prendere sonno.
Se la notte di Mu passò senza sogni, quella di Shaka non andò tanto meglio.
Era appena riuscito a prendere sonno, quando si vide catapultare all'interno della casa dell'Ariete.
Mu gli veniva incontro, era senza armatura, portava solo un paio di pantaloni bianchi, che lasciavano poco da immaginare su come fosse la situazione al di sotto di essi.
Fece per fare un passo verso di lui, ma l'Ariete usando il teletrasporto gli fu addosso in un secondo, spingendolo verso la colonna dietro di lui.
-Mu...
-Shhhh...
Il volto di Mu si avvicino a suo, era a pochi centimetri dalle sue labbra, fece per andare a prendersele, ma non gli fu permesso. Sentì le mani dell'altro scendergli sul basso ventre, raggiungendo la sua intimità.
Abbassando gli occhi si accorse di essere anche lui solo con i pantaloni bianchi con cui di solito passava la notte.
Le labbra di Mu si stavano avvicinando, sempre di più, sempre di più, più vicino e poi ancora e poi...
-Mi dispiace Shaka...
Il cavaliere dell'Ariete dopo quelle parole svanì nel nulla come polvere.
-No! MU!
Si alzò di scatto ansiamando, bagnato di sudore e non solo. Sentiva la pressione dei pantaloni, quel sogno così vivido aveva lasciato un segno indelebile.
-Maledizione...
Si sdraio di nuovo, coprendosi con il lenzuolo fino alla testa.
 
   
 
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