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Autore: Yurha    31/01/2019    1 recensioni
Il Natale era ormai alle porte nella città di New York.
Tutto si trasformò, infondendo un'atmosfera di gioia e festa in ogni suo abitante ma, sfortunatamente, un serial killer chiamato dalla polizia 'lo Strangolatore' fece la sua comparsa in una notte di inizio Dicembre, esattamente come un predatore in cerca delle sue prede indifese.
I Detective Lupo e Bernard, insieme ai Procuratori Cutter e Rubirosa, riusciranno a catturarlo prima che mieta altre vite e prima della Magica Notte dell'Avvento?
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18

Come ogni anno, lo spettacolo de Lo Schiaccianoci' fu un enorme successo.
Tutte le coreografie, le scene, i costumi e le musiche scaldarono il cuore di Connie come non mai.
Seduta in galleria accanto a Graham, osservava lo spettacolo ma le tornò molte volte in mente Mike, con tutto ciò che ne è conseguito qualche ora prima però, subito cercava di concentrarsi sullo spettacolo, dicendosi che non era proprio il momento adatto per certe cose.
Alla fine, Connie fu una delle prime persone ad applaudire con uno standing ovation, prima che il sipario calasse.

Graham stava riaccompagnando Connie al suo appartamento.
Lei cingeva il braccio del suo uomo per cercare un pò più di calore in quella serata molto fredda ma, fortunatamente, non nevicava dalla notte precedente.
«È stata una bellissima serata, grazie amore mio, ci voleva prorpio.» disse lei guardandolo negli occhi, davanti il portone di casa poi si mise a cercare le chiavi nella sua pochette.
Graham sorrise. «Suona quasi come un saluto ma secondo me, la notte è ancora giovane, non credi?»
Connie tirò fuori le chiavi, poi guardò il suo uomo.
«Graham..» cominciò il più delicatamente possibile. «Suonerebbe male se ci sentissimo domani? È stata una giornata.. Piena..» aggiunse con espressione di scuse.
Lui la guardò sorpreso che non volesse passare un altro pò di tempo tra le sue braccia, poi abbassò lo sguardo. «Capisco.» rispose accarezzandole la guancia, proprio come fece Mike ma, rispetto a prima vi era una sottile differenza: al tocco del suo uomo non sentì nulla, assolutamente nulla di quello che avrebbe dovuto sentire.
«Scusami tanto.» rispose cercando di guardarlo il più dolcemente possibile. «Ho solo voglia di mettermi sotto le coperte e leggere un libro fino ad addormentarmi. Pensami quando sarai a casa.»
Graham lasciò cadere la mano e per un secondo, i suoi occhi divennero impassibili.
Forzò un sorriso. «Certo, capisco come ti senti ma se vuoi compagnia tra un pò, non esitare a chiamarmi.»
Connie si morse il labbro inferiore, chiedendosi se fosse opportuno dire a Graham di ciò che successe quella sera in ufficio con Mike ma dato che era un tipo abbastanza geloso, non aveva l’obbligo di rivelare tutto.
Lo fece comunque, sperando che lui capisse. «Amore mio, c’è una cosa che voglio dirti riguardo ad una cosa che è successa in ufficio.»
La sua mente andava a fuoco e non riusciva a pensare un modo per non farlo suonare come una specie di tradimento.
«Riguardo lo Strangolatore?» chiese lui lanciandole un’occhiata alquanto frustrata. «Connie, rilassa la tua mente, non pensare più al lavoro. Ah, quasi dimenticavo, ho un regalo per te.»
Connie lo guardò con espressione tra il sollevato ed il frustrato, perchè in fondo, Graham non voleva ascoltare ciò che voleva rivelargli, mentre per quanto riguardava l’ennesimo regalo, non era proprio dell’umore adatto..
«Tesoro forse non è il momento giusto.. Potremmo parlarne domani?»
Lui scosse la testa. «Assolutamente no. Ti solleverà il morale dopo la giornata che hai avuto.» rispose, poi sorrise nel modo più carismatico possibile. «Ti aiuterò a tornare nel giusto spirito festivo con questa domanda: vorresti passare il Natale con me in un resort a cinque stelle alle Maldive?» chiese, aspettandosi incredulità e gioia.
Connie, infatti, restò a bocca aperta. «Ho.. Capito bene? Hai detto ‘Maldive’ o è stata una mia impressione?»
«Hai capito benissimo. Vorresti?» chiese ancora.
«Ma Graham, è davvero troppo costoso, troppo!»
«Assolutamente no. Un paio d’anni fa, ho comprato circa il 60% del resort che dicevo e, dato che sono il maggior azionista, è come se fosse una mia proprietà e mi piacerebbe condividerla con te, amore mio.» disse prima di avvicinarsi e darle un leggero e veloce bacio.
"Il Natale passato su una spiaggia bianca delle Maldive..” pensò lei ricambiando con fatica.
«Amore mio, davvero, non so che dire.. È una cosa così inaspettata..»
Lui sembrò molto contento della sua reazione.
Connie non sapeva più a cosa pensare, successero troppe cose insieme in una sola giornata.
Sorrise guardandolo negli occhi. «Sono felice che tu abbia pensato ad una cosa così bella ma posso darti la risposta domani? Ho bisogno di dormirci sopra.»
«Cosa c’è da pensare?» chiese Graham con un sorriso che sembrava non raggiungere i suoi occhi. «Chi non vorrebbe passare il Natale o le vacanze in un resort a cinque stelle, tutto gratis alle Maldive per due settimane?!»
«Lo so, è che..» sospirò, poi riprese a parlare. «Ho sempre associato il Natale ai cori tradizionali, alla neve, alla cioccolata calda e alle semplici decorazioni.» spiegò ma si fermò realizzando che tutto quello lo aveva vissuto insieme a Mike, proprio fino a quella sera, prima di andare via dall’ufficio.
«Allora cominciamo una nuova tradizione!» suggerì Graham. «Alte palme, sabbia bianca, mare cristallino e cocktail alla frutta gustati con una piacevolissima brezza tropicale.. Stupendo, non è vero?»
Involontariamente, Connie fece una faccia perplessa, perchè tutto quello era l’esatto opposto della sua visione del Natale.
In ogni altro periodo dell’anno, quella sarebbe stata una vacanza da sogno ma sicuramente non nella sua festività preferita.
«Ti farò sapere, Graham, ora vado. È tardi e sono stanca.» disse inserendo la chiave nella toppa del portone, poi prese il pomello e si girò a guardarlo.
«Grazie ancora della serata.» disse ancora, cercando di suonare sincera.
«Aspetta, Connie. Posso avere almeno il bacio della buonanotte?»
Ma lei era già dentro il portone e stava per richiuderlo. «Buonanotte Graham. Grazie ancora per tutto.» disse cercando di ignorare la sua richiesta.
Lui rimare perplesso dalla reazione della sua donna ma sinceramente non poteva neanche lontanamente immaginare cosa Connie avesse in quel momento.
Senza chiedere nulla, Graham Magnusson tornò alla sua lussuosa automobile e partì alla volta di casa sua, come se nulla fosse successo.
Finalmente nel suo appartamento, Connie sospirò appoggiata alla porta d’ingresso, chiudendo un momento gli occhi, felice di essere sola.
Involontariamente, si portò due dita sulle labbra.
Da sola, potè finalmente lasciarsi andare, pensando al motivo per cui non volle baciare il suo uomo una seconda volta.
Sulle labbra e nella mente vi era ancora impressa la risposta di Mike al suo bacio e anche il fato che non sentì assolutamente nulla a quello di Graham.
Cercò di calmare il suo cuore ma l’immagine, il profumo e il sapore di Mike erano ancora troppo freschi nella sua mente.
Fu forte, passionale ma allo stesso tempo fu dolce e tenero, come la sua carezza.
Fino ad allora, non si era resa minimamente conto che il modo in cui lui la baciò, fu esattamente come se fosse stato il suo ultimo atto ci vita, come se, dopo quel bacio, il mondo sarebbe finito ma la cosa ancora più strana, fu il fatto che lei ricambiò allo stesso modo..

  
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