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Autore: Aranelle    31/01/2019    1 recensioni
Dopo la guerra, Harry si concede un momento di tristezza, che lo porterà prima alla tomba dei suoi genitori e poi alla ricerca dei ricordi della vita di James, Lily ed i loro amici. Scoprirà altre sfaccettature delle persone che ama, avrà l'occasione di conoscerli meglio, di farli rivivere nella sua mente.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 1: Godric’s Hollow

 

 

    La guerra era finalmente finita, Harry si sentiva liberato da un peso che si portava sulle spalle da anni. Aveva sconfitto Voldemort, aveva riparato la sua bacchetta e riportato la Bacchetta di Sambuco nel posto in cui doveva stare: la tomba di Silente. Camminando tra le macerie di Hogwarts, percepiva una strana combinazione di gioia e dolore: erano tutti felici per la fine della guerra, ma in fondo il primo pensiero nella mente dei presenti andava ai numerosi caduti, che giacevano ancora nella Sala Grande, coperti da teli bianchi. Harry si sentiva gli occhi lucidi, si disse che avrebbe fatto in modo che nessuna di quelle morti fosse vana. Avrebbero ricordato ogni singolo valoroso combattente che purtroppo aveva perso la vita. 

    Il primo istinto di Harry fu quello di smaterializzarsi ed andare a Godric’s Hollow, alla tomba dei suoi genitori. Voleva salutarli, voleva raccontargli tutto ciò che era successo. Li aveva visti, nella Foresta, cosa che aveva portato all’estremo la sua voglia di vederli vivi, ma sapeva che non sarebbe mai stato possibile. Una lacrime gli scese sulla guancia, fino al mento, mentre camminava lentamente nel cimitero deserto. Raggiunta la tomba di Lily e James Potter, si sedette davanti a loro e fece apparire un mazzo di fiori sulla lapide. Restò in silenzio per un tempo indeterminato, non sapeva cosa dire. C’erano tante cose di cui avrebbe voluto parlare con i suoi genitori, se non avesse avuto una mission da compiere sarebbe probabilmente restato nella Foresta per sempre a guardarli, con la Pietra della resurrezione in una mano. 

    In fondo, si disse, non c’era bisogno di dire nulla. Era strano, sentiva la presenza di sua madre e suo padre proprio accanto a lui, eppure era da solo in mezzo alle lapidi. Ormai le lacrime uscivano copiosamente dai suoi occhi, facendosi strada sul suo viso per poi cadere a terra, lasciando piccole macchie bagnate sulla pietra. “Vorrei che foste qui” sussurrò Harry, asciugandosi le guance con la manica della maglietta. Pensò che ormai si potesse permettere di tornare un po’ bambino, piangere sconsolato, lasciarsi andare alla tristezza, dal momento che aveva fatto ciò che andava fatto, salvando il mondo magico. Già, aveva fatto ciò che tutti si aspettavano da lui, eppure Harry si sentiva vuoto. Non sapeva più cosa fare della sua vita, gli sembrava tutto così insulso, ma non doveva lasciarsi andare, non dopo il sacrificio di sua madre e suo padre. Dopo aver passato quelle che gli sembrarono ore lì seduto, si rialzò, e lanciò un ultimo sguardo alla tomba dei genitori che lo avevano tanto amato. 

 

‘James Potter, nato il 27 marzo 1960, morto il 31 ottobre 1981

Lily Potter, nata il 30 gennaio 1960, morta il 31 ottobre 1981

L’unico nemico che sarà sconfitto è la morte’

 

    Harry fece un respiro profondo, prima di voltarsi a malincuore ed allontanarsi da loro. Passò davanti alla statua raffigurante la sua famiglia, restò qualche secondo a guardarla con gli occhi rossi e gonfi, e poi la oltrepassò, vedendola ritrasformarsi in un obelisco coperto di nomi. Camminando senza una meta precisa, si ritrovò davanti a quella che una volta era stata la sua casa, come se il suo subconscio avesse voluto portarlo lì. Sfiorò il cancello freddo e vide apparire il cartello di legno tra le siepi incolte. 

    Rilesse le firme ed i messaggi, proprio come aveva fatto con Hermione mesi prima. Ricordò l’espressione contrariata sul volto della sua amica quando notò che maghi e streghe avevano scritto su quel cartello, quando invece a lui aveva fatto estremamente piacere. Era felice che la casa fosse stata lasciata ‘intatta nel suo stato di rovina’: nonostante fosse un luogo pieno di brutti ricordi, un tempo lui era stato felice in quel luogo, anche se non se lo ricordava. Gli tornò in mente quel frammento di lettera che aveva trovato nella stanza di Sirius a Grimmauld Place, e la foto strappata di un Harry bambino che giocava con la scopa giocattolo che gli aveva regalato il suo padrino. Con quei ricordi in mente, si materializzò davanti al numero 12 di Grimmauld Place, con la speranza di trovare altri ricordi di quella vita passata.




AN: Salve a tutti, spero che questo primo capitolo, anche se breve, vi sia piaciuto. Lasciatemi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere. 
Un bacio,
Aranelle

   
 
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