E così, alla fine,
accanto a te,
son qui seduto:
rimembro a quel dì di caldo,
quando tentennando,
ma piano piano andando,
tu mi raccontavi;
ed io,
pago di essere al mondo,
ascoltavo.
Tu, con quel tuo brontolar,
che forse,
solo il buio placava;
io, tacito e fanciullo,
a te comparato,
a tutt'orecchi ero;
e tu discorrevi:
del male, e del bene,
degli alti, e dei bassi;
che cuore duro avevi,
che albero robusto eri,
che esistenza meravigliosa..
Ora, la vita, diversa ci appare;
su uno stretto e scomodo letto ora sdrai,
e nel mentre, piano discorri;
vacuo è il tuo sguardo,
che al mio viso parla;
e ad altri sogni vai discorrendo,
triste,
troppo triste..
Fuori è bianco,
dentro è blu,
la era il sole;
io, affranto, nascondo l'acqua
nel cappello rosso..
tu, mi osservi e dici:
"Quindici lacrime,
le mie,
le tue,
quindici sospiri,
quindici giorni";
ma quel tempo migliore,
mai arrivò.