Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Miki93    18/07/2009    3 recensioni
-Sei la ragazza più decisa che io conosca, lo sai?-, sorrise, per la prima volta quella sera, -E vorrei tanto poter tornare indietro e correre ai ripari-, sussurrò, delicatamente. << La sua mano mi sfiorò la guancia. Quel gesto così semplice mi fece sobbalzare. Da dove proveniva tutta quella gentilezza? Perchè proprio in quel momento in cui ero così fragile? Mi fece desiderare di stringerlo a me. Quella dolcezza mi sorprese >>. -Vorrei dirti che ti amo... ma sarebbe un tradimento verso il mio ragazzo-, sussurrai, le lacrime che mi rigavano il volto. -Lo so-, disse e mi abbracciò, -lo so. Tu lo ami-, disse. -Si-, risposi in un sussurro. Ed ero sincera.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Punizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mattina seguente mi svegliai con uno strano senso di calma mescolato ad agitazione.

Corsi ad aprire le tende e vidi che stava per piovere.

Sarebbe stato meglio farsi accompagnare a scuola da papà... già, papà!

Solo in quel momento ricordai di non avergli chiesto minimamente scusa per il mio comportamento.

Dovevo sbrigarmi! Altrimenti mi avrebbe punita per due mesi, minimo!

Mi preparai in fretta, non soffermandomi troppo davanti al guardaroba.

Indossai una maglietta bianca e dei jeans.

Lasciai i capelli sciolti, acconciati solo da un cerchietto nero.

Mi truccai in fretta e andai in cucina.

Sperai che papà fosse da solo. Non mi andava proprio di chiedere scusa davanti a tutti.

C’era solo Elizabeth, in cucina, ma la ignorai momentaneamente.

-Papà?-, lo chiamai.

-Si?-.

-Ehm... io, mi vorrei scusare per ciò che ti ho detto ieri mattina! Non so cosa mi sia preso!-.

-Tranquilla, tua madre mi ha già spiegato tutto. Certo, mi hai sorpreso un bel po’! Non è da te dire certe cose-, esclamò.

-Già, è vero! Chissà, forse era solo per via del primo giorno di scuola! La tensione mi gioca brutti scherzi-, dissi.

-Si, sarà stato sicuramente così! So che sei una ragazza matura e ragionevole!-, mi sorrise e bevve il suo caffè.

Sicuri che fossi così matura e ragionevole?

-Papà... c’è un’altra cosa di cui devo scusarmi-, dissi improvvisamente.

-Sarebbe?-, mi chiese dubbioso.

-Ecco... io... ho desiderato che tu lasciassi il tuo nuovo lavoro, pur sapendo quanto ci tieni, per tornare a New York. Un ragionamento un po’ egoistico-.

-Dai, non devi scusarti per queste sciocchezze. Mi sarei sorpreso se tu non lo avessi fatto!-, mi rispose sorridente.

Sembrava proprio di buonumore!

-Buongiorno-, salutò mamma, entrando in cucina.

-Buondì, mamma!-, la salutai allegra io!

-Ehi, ma come siamo raggianti questa mattina! Merito della telefonata di ieri sera? Oppure di Luca?-, mi chiese con fare indagatore, guardandomi maliziosa.

-Mamma!-, urlai.

-Ehi, chi è Luca?-, chiese mio padre, improvvisamente agitato.

Temeva da sempre il momento in cui gli avrei presentato un ragazzo.

-Nessuno, un mio compagno di classe-, risposi con nonchalance.

-Compagno di banco, per l’esattezza-, cinguettò mia madre.

La fulminai con lo sguardo.

-Ah, bene! Non mi avevi parlato di un compagno di banco! Comunque, non c’è fretta! Stasera a cena risolveremo tutto! Io vado-, disse mio padre.

Deglutii e poi mi ricordai il secondo motivo per cui ero andata da lui.

-Papà, aspetta! Puoi accompagnarmi? Temo che stia per piovere-.

-Ti accompagno io-, intervenne mia madre.

Sapevo il motivo per cui ci teneva tanto...

 

 

 

-Allora, qual è Luca?-, mi chiese mamma, con aria troppo, troppo curiosa.

Sbuffai.

-Non lo vedo-, risposi.

-Forza, Julie! Dimmi qual è!-, insistette lei.

-Uffa! É quel ragazzo accanto al cancello. Sta parlando con la bionda. Lo vedi?-.

-Oh, si! Be’, complimenti, è davvero molto, molto carino! Ah, credo proprio che andrete d’accordo!-.

-Mamma, smettila! Come fai a saperlo?-.

-Perché una mamma queste cose le sente!-.

-Come vuoi! Io vado-, risposi.

-Vuoi che ti venga a prendere?-.

-Solo se piove!-, risposi e scesi dall’auto.

-Cammini troppo lenta per i miei standard-, disse una voce alle mie spalle.

L’avrei riconosciuta fra mille.

Mi voltai seccata.

-Allora superami! Lo spazio c’è-, risposi seccata.

Stefano fece una risata, divertito.

-Ti faccio ridere?-, gli chiesi, pur sapendo la risposta, evidente davanti ai miei occhi.

-Molto! Ma non abbastanza da starmi simpatica! Soprattutto se frequenti i secchioni come Luca Mancini!-, disse scuotendo la testa.

-Luca, è un ragazzo molto gentile e simpatico. Qualità che tu non possiedi affatto-, risposi a tono.

-E tu che ne sai? Non mi conosci...-.

-E nemmeno intendo farlo! Perciò, stammi lontano!-, dissi, e corsi verso Luca.

Non mi voltai a vedere la faccia di Stefano, ma sperai che mi avesse riconsiderata un po’.

E che fosse rimasto di stucco, magari!

-Buongiorno, Julie-, mi salutò Luca.

-‘Giorno!-, risposi tutta trafelata.

-Hai corso?-, mi chiese, piegando leggermente il volto per guardarmi negli occhi.

-Si! Sono scappata da Stefano!-, risposi acida.

-Non riesce a starti simpatico, eh?-, mi chiese, un sorrisetto ad incorniciargli il volto.

-No! Meno lo vedo e meglio sto!-.

Anche se doveva ancora pagarmela per la maleducazione e la poca disponibilità del giorno prima!

-Allora cominciamo ad entrare! Così non lo vedrai per le scale-, mi prese in giro Luca.

-Ma che battuta! Andiamo, dai!-.

 

 

 

-Buongiorno, ragazzi-, salutò la professoressa Conte, facendoci segno di sederci, -oggi ci dovremmo occupare di una cosa. Perciò, faremo poca lezione-, annunciò pensierosa.

-Che cosa?-, chiese Alessandra, chiudendo il suo libro di Greco.

-Di una gita. Sarà di una settimana. Andremo proprio in Grecia! Contenti?-, chiese, più come domanda retorica.

-Certo! Tutto pur di non fare lezione! E per una bella settimana! Senza contare che le Greche sono molto, ma molto meglio... delle Americane!-, esclamò Stefano, facendo annuire gran parte della classe.

Mi voltai innervosita. Ci mancava poco che andassi da lui a schiaffeggiarlo.

Angela rideva divertita, cercando invano di attirare l’attenzione del maleducato.

La professoressa tirò fuori un sorriso tirato.

-Il solito spiritoso, Esposito! Chissà se sarai così spiritoso anche durante l’interrogazione! Alla lavagna!-, sentenziò, aprendo il suo registro.

Stefano sbuffò e si alzò.

-Professoressa, dovrebbe prendersi una camomilla! Era solo una battuta... tanto per ridere!-.

Quando mi passò accanto gli feci una smorfia, ottenendo un risultato diverso da quello che volevo.

Invece di arrabbiarsi aveva cominciato a ridere, fermandosi solo davanti allo sguardo inquisitore della professoressa.

La quale, con mia grande soddisfazione, lo torturò durante l’interrogazione.

Peccato che Stefano se la cavasse bene con il Greco quanto se la cavava con le battute.

-Bene, Esposito, hai confermato il voto della settimana scorsa. Un bel nove! Puoi tornare a posto! Ed ora, con vostro sommo piacere, cominciamo a discutere della gita-.

Stefano sorrise e si fermò davanti al mio banco.

-Esposito, cosa stai facendo?-, gli chiese la professoressa.

-Niente, mi scusi. Dovevo solo chiederle scusa per la battuta di prima. La ragazza è molto sensibile-, rispose.

-Bene, chiedi scusa e poi smettila! Stamattina ti sei già fatto notare abbastanza!-, esclamò lei, severa.

-Ma certo, professoressa!-, poi si voltò verso di me, -Dispiaciuta per prima? Non volevo... sai com’è, sono un ragazzo sincero! Non mi piace raccontare bugie-, mi bisbigliò divertito.

-Senti un po’, tu, ma perché non te ne vai a quel paese?-, risposi io, scordandomi di regolare il tono di voce.

Tutti si voltarono a guardarmi, compresa la professoressa, che lanciò occhiate adirate a me e Stefano.

-Adesso basta! Esposito, Davis, fuori dalla classe! Finchè non imparerete a comportarvi civilmente, almeno a scuola, non resterete un secondo di più dentro quest’aula-, urlò, indicando la porta.

-Ma... è stato lui-, provai a difendermi.

-Silenzio, signorina Davis! Ho già sentito abbastanza! Siete fortunati che non vi metta una nota! Per punizione, però, dovrete tradurre un brano di Latino che vi darò alla fine della prossima ora. E domani lo voglio vedere! Ed ora fuori!-, strillò, spaventandomi.

Stefano ridacchiò, scuotendo la testa.

-E levati quel sorrisetto dalla faccia, Esposito! Ricorda che il voto in condotta, conta! Non farti fregare proprio tu! Sei talmente bravo a scuola!-, disse la Conte, afflitta.

Stefano sbuffò e poi mi trascinò fuori dalla classe.

-Io vado alle macchinette, ho sete. Tu che fai? Mi accompagni? Dovrei dirti alcune cose-.

Feci spallucce e lo seguii indifferente.

-Cosa vuoi?-.

-Angela mi ha detto che ieri avete parlato-.

-Ah, si-, risposi acida.

-Scusala! Non le ho veramente chiesto io di dirti certe cose! Mi sta persino antipatica-.

-Ma dai! Ha fondato un fan club in tuo onore! Dovresti amarla!-.

-Vedo che sei ben preparata sul mio conto! Allora, non ti sono così indifferente come vuoi far credere-, sorrise.

-Ma smettila! Solo che in questa scuola è impossibile non sentir parlare di te! Il nome di Stefano Esposito regna sovrano!-.

Scoppiò a ridere e prese due bottigliette d’acqua.

Me ne offrì una.

-Se pensi di farti perdonare con questa... ti sbagli!-, esclamai voltandomi.

-Non devo farmi perdonare di niente... io!-.

-Si, come no! Facevo bene a restarmene fuori dalla classe-.

-Sei sempre così acida? Quanto sei antipatica-.

-Veramente, da quello che mi risulta, l’antipatico qui saresti tu. Persino con la tua migliore amica-.

-Almeno io ce l’ho una migliore amica-, rispose vago.

Sbuffai e cominciai a camminare.

-Dove vai?-, mi chiese.

-Davanti alla finestra, quella di fronte alla classe! Lasciami in pace!-, dissi.

-Se continui a comportarti male, non avrai mai degli amici. Non qui-, esclamò.

-Tu ce li hai!-.

-Perché io sono bello! Tu non lo sei abbastanza da poterti permettere un fan club!-.

-Maleducato!-.

-Acida!-.

-Antipatico-.

Rise e andò dalla parte opposta alla mia.

-Ci ritroviamo davanti alla classe fra un po’! Così ti lascio ai tuoi pensieri!-.

-Ecco, bravo!-, dissi e tornai davanti alla classe.

Incredibile come potesse farmi arrabbiare tanto.

Non avevo mai preso una punizione in vita mia, mai!

Quel ragazzo era capace di far uscire il mio lato peggiore, quello nascosto a tutti.

Ma un giorno o l’altro me l’avrebbe pagata cara... molto cara!

 

 

 

-Forse la professoressa ha esagerato-, disse Luca a ricreazione, -ma potevi risparmiarti quella risposta ad alta voce-.

-Lo so! Non ho mai reagito così, con nessuno! Ma Stefano tira fuori il peggio di me-.

-E tu cerca di resistere-, intervenne Valeria.

-Ci provo, ma... uffa, lo conosco solo da due giorni e già lo vorrei menare!-.

-Si, Stefano fa quest’effetto a molti-, intervenne Alessandra.

-Ma se vanno tutte dietro a lui-, notai.

Alessandra sorrise.

-Tutte, appunto, non tutti! Distingui il maschile dal femminile-.

-Ah, giusto! Però, se non mi sbaglio, anche i ragazzi lo invidiano molto... non mi sembra abbiano l’aria di volergli menare!-.

-Be’, ci fanno l’abitudine! E poi, entrare nel suo fan club ti fa diventare popolare! E chi non vorrebbe essere popolare?!-.

-Giusto! Allora, mi sa che devo seriamente darmi una calmata! Altrimenti rischio di rimetterci anch’io!-, sbuffai.

-Si! E poi, per la vendetta c’è sempre tempo-, osservò Valeria, facendomi l’occhiolino.

-Giusto! Com’è che dice il proverbio?-, chiese Luca, guardandomi.

Socchiusi gli occhi a due fessure e sorrisi diabolica.

-La vendetta è un piatto che va servito freddo-.

**Spazio autrice**

Grazie per i commenti, ragazze^^
In particolare a:

Saku_Cele: Grazie, Celeste^^ Si, anche a me piace troppo la mamma di Julie! Mi sembra quasi un'adolescente, a volte!
spero che continuerai a seguire!
Kiss kiss

La_presuntuosa_94: Grazie per il consiglio^^! Be', questa storia l'ho scritta anni fa, quando frequentavo le medie, infatti la sto modificando un pò! Cercherò di non farla sembrare troppo banale, xD
Kiss kiss

Sabrina91: Amore mioooo!!! Che dirti, se non un enorme GRAZIE?!
Tvtttttttttttttttttbxs! Kisssssss

Grazie anche a chi legge solamente!
a chi ha inserito la mia storia nei "Seguiti" e nei "Preferiti".

Alla prossima^^ spero che continuerete a seguirmi!
La storia comincerà a smuoversi un pò!

Kiss kiss
**Miki**
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Miki93