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Autore: fary    19/07/2009    5 recensioni
mi è venuta in mente così ... senza un motivo ... cosa dire ... forse era meglio lasciarla lì nella mia mente bacata ... visti i risultati ...una Zonami ... leggete e se avete il coraggio recensite ... grazie, avviso personaggi molto OOC
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Sanji
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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- certo tesoro, come sta la bambina?


- sta benissimo, il dottore ha detto che tra pochi giorni nascerà ...


- allora domani do il mio ultimo esame all'università e vengo da te, così potrò aiutarti con la bambina e tu potrai stare tranquilla e a riposo


- si ma tu pensa a studiare, miraccomando devi prendere un altro bel trenta


- certo non ti preoccupare, ma io non vedo l'ora di conoscere la mia nipotina


- anch'io non vedo l'ora ... la mia bambina ... bhè ora vado a riposare un pò fa troppo caldo


- ok, non ti affaticare troppo però


- si, si ... ci sentiamo Nami


- ti voglio bene Nojico


- anch'io ciao


- ciao sorellina e salutami la bambina


- chi era al telefono Nami??


- Nojico ... chiedevo della bambina


- e poi?


- abbiamo parlato Sanji, uffa quante domande ... ah! Dimenticavo domani pomeriggio vado da lei a Tokyo, per aiutarla, deve partorire tra pochi giorni


- dove credi di andare?


- Sanji ma che dici? Devo andarla ad aiutare ...


- non me ne frega niente, TU non mi hai chiesto il permesso


- che hai detto?? io ti devo chiedere il permesso?? ma ti senti come stai parlando? Io devo chiederti, per le mie questioni familiari .. ah ah, mi fai ridere ... ma fammi il piacere ... e se te lo fossi per caso dimenticato noi DUE NON STIAMO PIU' INSIEME, non te lo dimenticare


- come osi rivolgerti così a me?


- scusami ma devo rispondere al telefono


- STO PARLANDO E VOGLIO ESSERE ASCOLTATO


- pronto ... Robin tesoro come stai?


- io bene e tu e Nojico?


- bene, domani pomeriggio vado da lei, dopo l'esame ... tra pochi giorni partorirà


- allora portale i miei saluti ... A proposito a che ora parti?


- credo verso le due, torno a casa per preparare la valigia e poi parto


- allora posso passare verso l'una da casa tua? Devo portarti un pacco, è un pensierino per la bambina di Nojico


- ok allora ci vediamo domani, ora devo scappare a studiare


- si,si, ciao Nami, in bocca al lupo per l'esame


- crepi


- Nami stavi parlando con me – disse Sanji prendendola per le spalle


- si Sanji ma ora ho da fare


- dove stai andando?


- non sono tenuta a darti spiegazioni – dlin dlon – hanno suonato alla porta ... Zo ... Zoro, ciao .. entra, che ... che ci fai tu qui?


- lo so che doveva venirti a prendere Rufy, ma lui voleva andare prima da Bibi ... quindi eccomi qui ... scusami Sanji, ciao!


- ciao Zoro – rispose acidamente – Nami devo uscire anch'io, noi due ci vediamo dopo ... in bocca al lupo per i vostri esami – e uscì sbattendo la porta


- crepi – rispose Zoro - ... bhè Nami sei pronta?


- ehm ... dammi un quarto d'ora, non ti aspettavo così presto


Salì sull'auto di Zoro e per tutto il tragitto regnò un silenzio, quasi sovraumano, ma più che altro molto imbarazzante. Zoro manteneva lo sguardo fisso in avanti, lanciando sporadiche occhiate a Nami che continuava a guardare assente davanti a sè.

Si ritrovarono nella biblioteca dell'università. Si immersero completamente nello studio, quell'esame era troppo importante, passarlo significava un ultimo anno all'università e poi finalmente la tanto agoniata laurea.


- io dico di lasciare qui ... - guardò l'orologio al polso – sono le undici passate, se continuiamo rischiamo di fare troppo tardi


- si hai ragione Rufy, e poi ormai siamo stanchi e anche se continuassimo non servirebbe a nulla, allora ci incontriamo domani alla cafetteria – disse Usopp


- ok – rispose Nami stiracchiandosi sulla sedia – allora a domani


- Rufy mi accompagni tu a casa?


- si Bibi


- miraccomando a voi due, non fate troppo tardi, altrimenti domani arriverete distrutti


- spiritoso Zoro ... tu non ti preoccupare – e fece l'occhiolino a Zoro, che rispose sghignazzando – andiamo Bibi ... ah Usopp che fai?


- sono arrivato in bici e torno con quella


- fai attenzione, è tardi, non è meglio magari che ti diamo un passaggio?? - chiese Bibi


- già è pericoloso a quest'ora


- non vi preoccupate ragazze, sapete che la mia stanza non è molto lontana


- ok ma fa comunque attenzione ... Zoro andiamo?


- si


Si salutarono, dandosi appuntamento alle sette e mezza davanti alla caffetteria del campus per fare colazione insieme prima dell'esame.

Zoro e Nami salirono di nuovo in macchina. Silenzio, ancora. Zoro riprese a guardarla con la coda dell'occhio, Nami era poggiata con la testa al finestrino, gli occhi vuoti, la mano destra che toccava ritmicamente quei capelli fulvi.


- che hai?


- eh!?!


- sei assente che hai ... sei preoccupata per l'esame? No non credo proprio, c'è qualcos'altro sotto


- non ho per niente voglia di tornare a casa


- ma lo sai meglio di me che domani abbiamo l'esame ...


- lo so, lo so ... ma non ho voglia di sorbirmi le lamentele di Sanji


- ma non vi eravate lasciati?


- si tre mesi fa


- e allora?!


- continua a essere geloso e possessivo, ai limiti dell'insopportabile, e io quel limite l'ho superato da un bel pezzo ... non lo sopporto più ... già non lo sopportavo quando stavamo insieme, immagina ora ... - e lasciò cadere la testa sul poggiatesta del sedile, chiudendo gli occhi, per poi tornare a guardarlo


- ma scusa non potevi trovarti un altro alloggio?


- si a tre mesi dalla fine dell'anno?


- già è vero, ma dai tanto un'altra notte e poi finisce tutto, devi sopportare ancora ben poco


- è vero ma io già me lo vedo ad aspettarmi in piedi davanti alla porta, con le mani sui fianchi e poi mi romperà con una delle sue solite scenate fuori luogo ... poi oggi sei venuto tu a prendermi, povera me ... stasera la scenata sarà epica – disse gesticolando con le mani


- cioè?


- è sempre stato invidioso del nostro rapporto speciale e non è che gli vai molto a genio


- allora scusa ...


- ora non farti problemi, ci sono abituata ... e poi l'hai detto tu stesso, un'altra notte e poi parto per Tokyo, da Nojico che partorirà tra qualche giorno

- Nami siamo arrivati e già da un pò veramente ...


- ah!non me ne ero accorta ... comunque mi ha fatto piacere parlare con te grazie


Si avvicinò a lui per salutarlo, ma Zoro fece un movimento strano della testa e quel bacio fu dato sulle labbra. Soffice, leggero, bhè più che un bacio fu più che altro uno sfiorarsi delle labbra, ma bastò quello a far arrossire entrambi e a farli imbarazzare.


- Zoro è tardi è meglio che vada, ciao – lo salutò di tutta fretta senza neanche alzare lo sguardo su di lui


- ciao – partì immediatamente dopo averla vista varcare la soglia di casa, lo faceva sempre non si poteva mai sapere


Senza immaginare però che più che all'esterno Nami correva pericoli in casa.


- ti sembra l'ora di arrivare? - esordì Sanji appena la vide entrare


Nami cercò di evitarlo, chiuse la porta a chiave, posò il borsone sull'attaccapanni, si sfilò le scarpe e si mise le sue ciabattine, gli passò dal fianco. Sanji si voltò infuriato e la prese con forza dal braccio voltandola verso di lui.


- Nami non cercare di evitarmi


- hai bevuto vero?


- dove sei stata?


- Sanji ma se te l'ho detto che andavo a studiare, dove dovevo essere ... e poi vuoi capire che io non ti devo nessuna spiegazione? Mettitelo bene in testa Sanji NOI-NON-STIAMO-PIU'-INSIEME quindi non puoi più controllarmi


- io faccio quello che mi pare e piace, chiaro?


- ma non con me ... non ne hai nessun diritto


- SMETTILA DI PARLARE COSI' – e le tirò un ceffone in pieno volto


Nami si volto fulminandolo con uno sguardo pieno d'odio e rabbia, e si portò una mano sulla guancia in fiamme, per lo schiaffo che aveva lasciato dei segni rossi, e cercava a stento di trattenere le lacrime.


- COME TI SEI PERMESSO?? ... DEVI FINIRLA TU NON SEI PIU' NESSUNO PER ME, VIVI LA TUA VITA COME STO FACENDO IO ...


- si con Zoro ...


- NON LO NOMINARE NEANCHE ... lui non ha niente a che fare con te, è molto più gentile e ora sai che ti dico ... FANCULO - e corse nella sua camera


- STRONZA ... maledizione – e si avviò al mobiletto dei drink, prese un bicchiere e si versò del rum che portò alle labbra e bevve avidamente, seguito da tanti altri bicchieri


Nami intanto si era chiusa in camera. Stava stringendo tra le mani il suo cellulare, e aveva selezionato il numero di Zoro. Le bastava spingere il tasto per avviare la chiamata e parlare con lui, scoppiare in lacrime al telefono con lui che continuava a coccolarla. Ma rischiava che Zoro si precipitasse a casa sua e picchiasse Sanji, a volte quel ragazzo era troppo impulsivo, soprattutto quando si trattava di lei. Ma Sanji aveva superato il limite ...


- ci si crede di essere quello lì, noi non stiamo più insieme e vuole ancora controllarmi ... lo odio. Non vedo l'ora di partire domani ... ho voglia di chiamarlo ... è davvero dolce quando vuole ... sa ascoltarmi e coccolarmi ... e ... e ci siamo quasi baciati ... oh dio, ho ventitre anni, ma mi sento come una sedicenne alla prima cotta ... che vergogna ... - sorrise nonostante tutto quello che era successo poco prima


Si addormentò con quel sorriso sulle labbra e con il cellulare stretto in mano.

Tanto era l'agitazione per l'esame che si svegliò tre quarti d'ora prima che la sveglia suonasse. Si alzò, si preparò e si sedette poi davanti allo specchio nella sua camera per truccarsi. Si passò la mano sul volto e si avvicinò allo specchio per controllare che non ci fosse alcuna imperfezione. Si guardò fissa allo specchio e finalmente si rese conto di alcuni segni sotto l'occhio. Il ceffone di Sanji della sera prima le aveva lasciato quei segni. Pazientemente riuscì a mascherarli. Terminò di prepararsi e scese per andare in università.


- perchè quegli occhiali? Oggi piove ...


Si sollevò gli occhiali mostrandogli i segni sotto l'occhio.


- te lo meritavi


- fanculo ... - e uscì sbattendo violentemente la porta d'ingresso


- preparati per quando torni Nami


- Sanji ... FANCULO ... - urlò prima di avviarsi a casa di Zoro per andare con lui alla caffetteria


La continuava a guardare.


- avanti Zoro cosa vuoi chiedermi


- no, niente ... ma perchè porti gli occhiali da sole, tu non li indossi quasi mai e per di più oggi piove


Si fermò di scatto, rimanendo sotto la pioggia. Zoro si fermò, poco più avanti con l'ombrello in mano. Lei sollevò gli occhiali e rimase in silenzio ad aspettare le sue parole.


- ... Nami ... Sanji?!


Annuì semplicemente con la testa. Lui lasciò cadere l'ombrello alle sue spalle e andò vicino a lei che si strinse forte a lui, stringendo tra le mani con rabbia la sua maglietta. Zoro passò una mano sulla sua spalla e la attirò a lui.


- non ce la faccio più ... ora è arrivato anche a questo, non so più che fare


- dopo ti riaccompagno io a casa, rimango finchè non prepari le valigie e poi ti accompagno in stazione


- non c'è nè bisogno


- non minimizzare, potrebbe arrivare a tutto pur di non farti partire


- non oso immaginarlo


- appunto


- grazie ... ehm ora però – Zoro si allontanò di scatto da lei tornando a raccogliere l'ombrello coprendo entrambi dalla fastidiosa pioggerellina che cadeva dalla notte prevedente


- andiamo ... raggiungiamo gli altri


Fecere colazione e poi entrarono per affrontare l'esame.


- 30 – urlava saltellando – ci sono riuscita – e continuava a saltellare aggrappandosi a Zoro – ce l'hai fatta anche tu


- complimenti a tutti e due


- grazie Bibi – disse Zoro


- Grazie Bibi ... ma è tardissimo – disse guardando l'orologio – non posso più restare, deco correre a casa o perderò l'ultimo treno per Tokyo


- allora buon viaggio – le augurò Rufy


- aspetta non correre, prendi questo, è per la bimba di Nojico da parte nostra


- grazie per il pensiero ... ora scappo


- ci sentiamo per telefono


- si Usopp ciao un bacione e buone vacanze


- Nami vuoi aspettarmi


Si incamminarono entrambi verso casa. Nami sembrava aver perso tutta la sua allegria. Camminava a testa bassa, continuando a rigirare tra le mani il pacco dei suo compagni. Zoro camminava al suo fianco in silenzo.


- credo sia meglio che Sanji non ti veda


- perchè?


- sarebbe peggio ... e poi ormai so come affrontarlo ... tu non ti devi preoccupare per me


- ma ...


- ci vediamo direttamente in stazione – e gli scoccò un bacio sulla guancia – a dopo


- ok ma sta attenta


Si voltò a salutarlo con la mano ed entrò in casa. Zoro la vide sparire dietro la porta e si voltò indietro per tornare a casa anche se accopagnato da una strana sensazione. Nami iniziò a salire le scale diretta a in camera sua.


- dove credi di andare?


- Sanji non ricominciare


- non voglio che tu parta ... io sto male senza di te ... io ti amo e non voglio allontanarmi da te ... mi uccido se tu parti .. guardami – aveva in mano delle lamette che faceva scivolare sul polso


- Sanji devi capire che non puoi ricattarmi, non puoi decidere tu per me, tu mi hai lasciato ... noi non stiamo più insieme e io faccio ciò che mi pare


- ma io ho commesso un errore, io voglio stare con te


Fece finta di nulla e riprese a salire gli scalini.


- CREDI CHE IO TI LASCI ANDARE?? - la raggiunse e la prese per i capelli trascinandola ai piedi delle scale


- MI STAI FACENDO MALE ... LASCIAMI


- E' ARRIVATO IL MOMENTO CHE TU CAPISCA CHI COMANDA


- LASCIAMI TU NON PUOI COMANDARE LA MIA VITA - e gli conficcò le unghie nelle sue braccia


- PUTTANA – la sollevò di poco dai capelli e le tirò un calcio in pieno stomaco


Nami rimase senza fiato, lo fissava tossendo e cercando di riprendere fiato


- bastardo


- ora imparerai a fare la brava – se la caricò in spalla e la portò in cantina gettandola contro il muro


Nami scalpitava e urlava, ma Sanji le assestò un altro calcio nello stomaco lasciandola nuovamente senza fiato a terra.


- ora non urlerai più – e le tappò la bocca con del nastro adesivo – ora ci divertiremi


DLIN DLON


- chi diavolo è a quest'ora? ... Nami ascolatmi prova a scappare e dovrai vedertela con me dopo ... chiaro??


Annuì con la testa fissandolo con occhi terrorizzati.


DLIN DLON


- sto arrivando ....

  
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