Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: darkrose12184    02/05/2005    8 recensioni
Inuyasha, Kagome, Koga, ecc. sono musicisti rock (tema spesso ripreso, spero di poter sembrare un po' originale). Amori che nascono, amori che muoiono, amori che durano in eterno...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Allora... dal titolo si capisce perfettamente il contenuto di questo capitolo... anche se è un po' triste, spero di riuscire a trasmettervi qualcosa... vedremo!

Ringrazio Shana, Kagomechan91, rufyna, marty-chan, Kagome008, lily2000, Kicka e ka_chan87 x i commenti (x ka_chan87: non preoccuparti! A me fanno piacere i vostri commenti, ma è normale che abbiate anche altro da fare! Io stessa ho ricominciato oggi a lavorare e aggiorno due ore dopo il solito!).

CAPITOLO 10
"È FINITA"

Era ormai ora di cena. Kagome non voleva tornare a casa, e Inuyasha le aveva chiesto di fermarsi qualche giorno da lui. Ora lui era in macchina, davanti alla casa di Kagome, che la aspettava, doveva prendere solo il minimo indispensabile, o almeno, così aveva detto, per qualche giorno.
La vide arrivare con un enorme zaino giallo.

- Kagome, guarda che non stai via sei mesi! Almeno, se vuoi stare sei mesi da me fai pure, non mi dai fastidio, però avevamo parlato di qualche giorno! -

- Spiritoso! Anche se si tratta solo di qualche giorno ho bisogno di moltissime cose, io! -

- Sali, dai! Ormai è tardi per andare a casa e preparare la cena… che ne dici di andare a mangiare qualcosa fuori? -

- Va bene… se solo avessi avvisato prima potevamo fermarci a cena a casa mia, ma mia madre ha fatto solo dell'insalata per lei e per il nonno, perché mio fratello è a casa di un amico! -

- Non ti preoccupare! Andiamo a mangiare una pizza o qualsiasi altra cosa desideri -

- Vada per la pizza! -

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Dopo aver cenato, tornarono a casa. Inuyasha aiutò Kagome a sistemare le sue cose, dopodichè andarono sul divano e ricominciarono una vecchia battaglia… cominciarono a farsi il solletico. Questa volta iniziò Inuyasha, che non voleva vedere quel bel visino essere di nuovo invaso dalle lacrime.
Si rotolavano uno sull'altra stando attenti a non cadere dal divano, finchè Kagome, esausta, si lasciò andare così com'era, ovvero sdraiata sopra al corpo di Inuyasha. Il ragazzo aveva un piccolo problemino, che aveva ben mascherato fino ad ora, perché si erano mossi, ma adesso che erano fermi… non finì le sue riflessioni che Kagome, abituata alla sincerità e alla schiettezza con Koga, gli disse:

- Inuyasha mi sembri un po' troppo felice che io sia qui, tieni a cuccia il tuo amico -

Il ragazzo diventò viola, voleva esplodere, non sapeva più da che parte guardare per non incrociare lo sguardo della ragazza.
Kagome, resasi conto solo dopo aver pronunciato quella frase che con lui non poteva prendersi la stessa confidenza che si prendeva con Koga, diventò ancora più viola di Inuyasha. Poi, guardandosi, scoppiarono a ridere entrambi.

- Inuyasha, mi sa che sia meglio andare a dormire… -

- Già… tu usa il bagno in camera, io uso questo -

- Ok -

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Kagome era già sotto le coperte, aspettava ormai da un po' che Inuyasha bussasse per darle la buona notte.
Alla fine decise di andare di là a vedere cosa stesse facendo, anche perché lei aveva sonno, e voleva salutarlo.
Trovò Inuyasha che si preparava a dormire sul divano. Era un divano letto a due piazze, e il ragazzo stava finendo di metterlo a posto.

- Inuyasha… buona notte… -

- Buona notte Kagome -

Restarono ancora un attimo a guardarsi, poi Kagome sparì nella stanza del ragazzo.
Ora lei poteva immergersi nei suoi pensieri, anche se sarebbe stato meglio se lo avesse evitato.

"Un letto matrimoniale… chissà quante ragazze ci ha portato… so che ci ha portato Kikyo… me l'ha detto… ma sicuramente ce ne saranno state molte altre prima di lei… in fin dei conti ha vent'anni e con Kikyo c'è stato solo un anno… chissà… anche Koga, come lui… ha un letto matrimoniale… e chissà quante ragazze ci sono state prima di me… e quante lo hanno baciato… toccato… e quante lo faranno dopo di me…"

Kagome cominciò a piangere. Era notte, era da sola in una stanza buia. Cercò di trattenere i singhiozzi per molto tempo, finchè uno di questi le scappò. Dopo poco Inuyasha bussava alla porta della camera.

- Kagome, posso entrare? -

- Entra pure -

- Che ti succede? -

- Niente, pensavo… -

- E a cosa pensavi? Per farti piangere così… -

- Sai a cosa pensavo… -

- Eh già… vedi… anch'io sto male, però tu mi hai aiutato, e giorno per giorno, averti vicina mi fa stare bene… perché io non riesco a fare la stessa cosa con te? Non riesco nemmeno a calmarti un po'… -

Inuyasha era seduto sul bordo del letto, abbastanza lontano dalla ragazza. Ma lei, a quelle parole, gli si avvicinò, si mise a sedere, e lo strinse più forte che poteva. Lui restituì l'abbraccio. Restarono per un po' di tempo abbracciati, finchè Kagome non smise di piangere. Inuyasha stava per uscire dalla stanza, quando la ragazza lo prese per mano, impedendogli di andare via.

- Inuyasha… dormiresti qui con me, per favore? -

- Kagome, io… -

- Se non vuoi no… -

- Non è che non voglio, ma… -

- …lo so che ti preoccupi di quello che potrebbe pensare Koga… ma noi non facciamo nulla di male, non facciamo nessun torto a lui… volevo solo addormentarmi tra le tue braccia… -

Inuyasha le sorrise e si infilò sotto le coperte con lei. Si avvicinarono entrambi al centro del letto, Inuyasha passò il braccio destro sotto il collo di Kagome. Lei appoggiò la testa alla spalla del ragazzo, si voltò sul fianco, e con il braccio destro avvolse la vita di Inuyasha fino al fianco sinistro.
Si addormentarono così, abbracciati, entrambi sofferenti per amore, ma sollevati dalla presenza l'uno dell'altra.

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Kagome venne svegliata dalla voce di Inuyasha che le sussurrava, nell'orecchio, di alzarsi. Aprì gli occhi ancora molto assonnati, ed incontrò quelli nero - viola del ragazzo.

- Voglio dormire ancora un po'… -

- Non ricordi? Dobbiamo andare… -

- Si, lo so… speravo solo che fosse tutto un brutto sogno… -

- …mi dispiace… -

Kagome era molto triste, in cuor suo pensava:

"Sto andando da Koga per farmi lasciare… perché non lo lascio io? Tanto lo so che lui vuole farla finita… si, però… se io lo lasciassi e lui volesse restare ancora con me? Che schifo innamorarsi… si soffre e basta… anche se so che non è vero…"

Inuyasha prese tutto il necessario e si diresse nel bagno piccolo, quello vicino alla cucina, per prepararsi. Kagome, svogliatamente, prese dei vestiti ed andò nel bagno più grosso.
Inuyasha in un quarto d'ora era pronto, Kagome… si stava truccando…

Passarono tre quarti d'ora. Inuyasha bussò alla porta della camera.

- Kagome tutto bene? Posso entrare? -

- Si, si! Entra!-

Inuyasha non la vide e capì che era in bagno, ma la porta era aperta.

- Vieni, sono vestita -

La ragazza sembrò quasi rispondere ai suoi dubbi.

- Senti… se vuoi un consiglio, non truccarti in modo particolare… devi essere te stessa, apparire come sempre… altrimenti potrebbe pensare che tu voglia tenerlo stretto a te sfruttando la tua bellezza, e potrebbe anche pensare che pur di stare con lui rinunci alla tua personalità. E tutto questo influirebbe negativamente -

- Se permetti lo so anch'io, lo conosco piuttosto bene… o forse non ricordi che per più di un anno sono stata con lui?? -

- Fai come vuoi! -

Inuyasha uscì e andò a sedersi in cucina sgranocchiando biscotti. Non l'avrebbe mai dato a vedere, ma la risposta isterica di Kagome lo aveva fatto rimanere molto male.

"Però anch'io forse non dovevo trattarla come una bambina di due anni… e poi forse non dovevo venir via così… lei in questo momento sta male ed è fuori di sé…"

Kagome invece era ancora alle prese con il trucco, aveva quasi finito.

"Non dovevo rispondergli così… in fondo lui mi sta così vicino, mi aiuta… quello che ho fatto e che cerco di fare io per lui in confronto non è nulla… e poi voleva solo darmi un consiglio… non dovevo rispondergli così…"

Finalmente era pronta. Andò in cucina per cercare di mangiare qualcosa, ma aveva lo stomaco chiuso, dubitava di riuscirci. Inuyasha era lì, seduto, con un pacco di biscotti davanti… sembrava un bambino…

- Inuyasha… scusami… -

- Non ti preoccupare, tutti sbagliano, qualche volta -

- Si però non avevo motivo… -

- Non dire altro, ti posso capire. Tieni, mangia qualcosa -

- Ci proverò -

Inuyasha le diede una tazza di latte e le passò dei biscotti. Kagome ne mangiò uno, ma sembrava non andarle giù. Riusciva solo a bere.

- Hai lo stomaco chiuso, vero? -

- Già… -

- Cerca di mangiare, senza sforzarti, ma devi mangiare -

- Si, ma… non mi va giù niente… -

- Dai, ora andiamo, ok? E ricorda che non sei sola -

- Grazie -

Inuyasha le mise una mano intorno alle spalle, quindi uscirono ed andarono verso la macchina. Nel frattempo Kagome telefonò a Koga:

- Koga… io voglio parlarti… -

- Anch'io Kagome, ma tu vai a scuola, io lavoro… ci vediamo domani, passo a prenderti da scuola e parliamo, prima di andare in sala prove -

- No… io non ce la faccio a stare con questo peso… io sto venendo dal tuo ufficio… resterò nel bar lì sotto ad aspettarti, tanto cercherò di nuovo di fare colazione… io ti aspetto lì, appena puoi per favore fai un salto -

- Ho capito… ma non devi trascurare i tuoi impegni, come la scuola… -

- Ora devo andare, ci vediamo dopo, spero… -

- Ok -

Kagome, sforzandosi, riuscì a trattenere le lacrime, e per non mostrare troppo la sua sofferenza, cercò di parlare di qualsiasi cosa con Inuyasha, che a sua volta, capiva lo stato d'animo della ragazza e la assecondava.

Erano arrivati. Inuyasha aveva parcheggiato vicino alla stazione ferroviaria, avrebbero dovuto fare due passi per raggiungere il luogo del presunto appuntamento.

- Inuyasha… vieni con me, vero? -

- Come preferisci, se vuoi ti aspetto in macchina, mi faccio un giro… -

- No, ti prego… non lasciarmi sola… -

- Va bene. Allora andiamo -

Si incamminarono per la via principale, arrivando in breve alla piazza dove si trovava l'ufficio di Koga. Kagome si sforzava di camminare, si sentiva le gambe mancare, come se la forza le fosse stata portata via.
Andarono nel bar, dove Koga era solito mangiare durante la pausa pranzo. Ma erano le otto e venti di mattina, il ragazzo sarebbe entrato in ufficio alle nove.

Seduti attorno ad un piccolo tavolino, Inuyasha e Kagome presero un cappuccino (non so cosa fargli bere di diverso per colazione! Nd darkrose).

- Inuyasha… io… sono qui per farmi lasciare! -

- No, Kagome… non fare così ancora prima di sapere cosa deve dirti… la vostra situazione non sarà bellissima, in questo momento, ma… non puoi deprimerti così senza ancora avergli parlato! -

- Si ma… -

- Niente "ma". Capisco che tu sia agitata, triste… ma devi cercare di farti forza. Aspetta di parlargli, e affrontalo con calma e… qualsiasi cosa accada non dire frasi e non fare gesti disperati… -

- Il problema, secondo me, è che si è rotto di stare con una bambina… -

- Bambina? Scusa, ma… tu hai diciotto anni, lui ne ha venti… non è così tanto più grande di te, anzi… ha la mia età, e io non ti vedo come una bambina… -

- Io invece molte volte ho notato come lui sia più maturo di me -

- Che ne sai, magari questo è uno dei lati del tuo carattere che gli piacciono di più -

- Piacevano… -

- No, non dire così… qualsiasi cosa dovesse accadere, sai bene quanto lui ti voglia bene e quanto ti sia affezionato -

- È questo il problema. Mi vuole bene, ma non mi ama. Io invece lo amo… -

In quel momento la porta del bar si aprì, e comparve Koga. Erano le nove meno dieci. Il ragazzo si avvicinò al tavolo, salutò Inuyasha e, guardando Kagome, le chiese gentilmente di uscire un attimo.
Inuyasha, rimasto solo nel bar, ebbe così modo di lasciarsi andare ai suoi pensieri.

"Povera Kagome… io ho cercato di darle il beneficio del dubbio, ma io stesso sono quasi del tutto convinto che Koga la voglia lasciare… È strano, con lei non soffro più molto per Kikyo… forse perché la vedo stare peggio di me… che cazzo sto pensando? Faccio così schifo? Sono così tanto spregevole da trarre conforto nella sofferenza degli altri? No, non è quello. Non capisco, ma avere Kagome accanto mi fa bene, a volte mi fa dimenticare totalmente l'esistenza di Kikyo… Spero solo che le vada tutto bene…"

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- Kagome, io… come ti ho detto… non ti amo più… -

La ragazza sentì le lacrime pungerle gli occhi, ma ancora riusciva a trattenerle.

- Koga, no… non è possibile… -

- Kagome mi dispiace… io… ti voglio veramente bene ma… ti voglio un bene diverso, tu sei stata la prima ragazza importante per me, e in qualche modo so anche che per me sarai la più importante… ma ora per te provo un sentimento molto forte, ma ti vedo un po' come… come una sorellina… -

A queste parole gli occhi del ragazzo luccicarono. Kagome se ne accorse e non trattenne le lacrime, esplodendo immediatamente in forti singhiozzi. Lei si lanciò contro il petto di Koga, che la accolse in un abbraccio dolce, caldo, ma fraterno.

- Ma Koga… quando ci siamo messi insieme noi… noi non ci amavamo ancora, eppure stavamo insieme… più volte hai avuto di questi sbandamenti, ma poi tutto si è risolto… perché ora no? -

- Ora ne sono pienamente consapevole, non è un mio dubbio, è una cosa che so -

- Ti prego, Koga, ti prego… io non posso vivere… io mi ammazzo, io non ci riesco, non ce la faccio… -

- No. È finita… Perdonami, Kagome. spero che potrai perdonarmi, un giorno -

Anche Koga iniziò a piangere, ma, a differenza di Kagome, piangeva silenziosamente.

- Io non proverò mai rancore per tutto questo. Avrei potuto provare rancore se tu mi avessi ingannata, se questa mattina tu non mi avessi detto niente ed avessi continuato a stare con me… sto male, ma so che sei stato sincero, e questo in qualche modo, anche se sembra impossibile, mi da un minimo di forza. Spero accetterai la mia amicizia… -

- Certo che accetterò la tua amicizia! Io voglio rimanerti accanto, anche se in modo diverso… per te ci sarò sempre… ti voglio bene, un bene immenso… tu sei e sarai sempre un'amica speciale per me. Un'amica che mi conosce meglio di come io mi conosco… -

- Perché… perché?? -

Kagome si strinse ancor di più al corpo del ragazzo.

- Te l'ho detto, non posso farci nulla, e non posso ingannarti… -

Koga l'abbracciò più forte, e non trattenne un singhiozzo. Kagome capì solo ora quanto realmente quella situazione lo stesse facendo soffrire. Lei sapeva che lui la vedeva terribilmente distrutta, ferita, sofferente, ed era cosciente di essere lui la causa di tutto quel dolore, per questo piangeva, e si lasciò sfuggire altri due singhiozzi.
Erano su un largo marciapiede, che costeggiava una delle vie principali del quartiere, ma a loro non interessava, in quel momento c'erano solo loro, avvolti dalla tristezza e dalla sofferenza.

- Kagome io… perdonami, ti prego, ma devo andare… sono le dieci meno un quarto, e dovevo entrare alle nove… -

- Vai, tranquillo. Non te la prendere, ma domani sera non verrò alle prove… preferisco non vederti per un po'… -

- No, sarò io a non esserci alle prove. Io i pezzi li conosco, anche se salto un paio di prove, non succede nulla. Tu sei appena entrata nel gruppo, hai bisogno di provare per ambientarti ed imparare bene i pezzi… -

- Come vuoi… -

- Io vado, se no perdo il lavoro… se vuoi mangiamo qualcosa insieme, dopo. Se non vuoi non preoccuparti, ti capisco -

- No, va bene. Ci vediamo dopo -

Il ragazzo si era già voltato, quando Kagome lo chiamò. Lui si voltò con sguardo interrogativo, aveva gli occhi molto rossi e gonfi, segno che aveva pianto parecchio.

- Vorrei chiederti… un bacio… -

Kagome intendeva un bacio, da amico, sulla guancia. Ma il ragazzo si avvicinò a lei ed unì un'ultima volta le labbra a quelle della ragazza. Fu un bacio veloce, sfuggente, nulla di particolare rispetto ai baci che Koga era solito dare a Kagome, dolci e carichi di passione. Ma quel bacio fu il più bello, seppur un bacio d'addio e, quindi, contemporaneamente il più brutto.
Quel bacio fece provare a Kagome gli intensi e piacevoli brividi che aveva provato al loro primo bacio. Ma appena le loro labbra si staccarono, un'immensa tristezza s'impadronì di lei.
Osservò Koga entrare nel tabacchino, probabilmente era andato a comprare un pacchetto di sigarette.

Com'è? Tristissimo vero? Mentre scrivevo avevo le lacrime agli occhi, perché quello che è successo a Kagome, in passato è successo a me… non è che io ci stia ancora male, però al ricordo di come stavo male mi sono commossa io stessa! Spero che non odierete Koga… lui è stato sincero… poteva benissimo far finta di niente e continuare a farsi Kagome come e quando voleva… tanto lei ci sarebbe stata, lo ama… e a lui non avrebbe fatto schifo... ma lui ha rinunciato a tutto ciò pur di essere sincero e di non prenderla in giro… Commentate vi prego!

  
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