Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Shade Owl    03/02/2019    2 recensioni
Orlaith Alexander ha scoperto di non essere solamente una violinista estremamente dotata, tanto da guadagnarsi un esclusivo contratto con la Lightning Tune Records, ma anche di avere dei poteri incredibili, legati alle sue emozioni e alla sua musica. Tutto ciò però ha attirato le mire di potenti stregoni che hanno tentato di usare il suo potere per scopi malvagi, cosa che l'ha obbligata a lottare per salvare se stessa e le persone a cui vuole bene.
Quasi un anno dopo questi avvenimenti, la vita scorre tranquilla per lei, ormai lontana dalle luci della ribalta e dalla magia, e il suo unico obbiettivo è laurearsi e diventare una persona come tutte le altre, dimenticando il proprio dono, troppo pericoloso per essere usato con leggerezza.
Tuttavia, Orlaith ignora gli eventi che, in un luogo lontano, sono già in moto e che presto la raggiungeranno, portandola a scoprire un mondo per lei tutto nuovo e pericoloso, ma anche le risposte che per molto tempo ha ignorato: da dove viene la sua magia? Cos'è lei, realmente? E perché non ha mai incontrato nessun altro con le sue capacità?
Ma soprattutto... saprà affrontare quello che le riserva il destino?
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Epic Violin'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per essere la fine di settembre c’era ancora sole, e l’Università di Yale, dove i corsi erano da poco ricominciati, fremeva di attività: l’Hewitt Quadrangle, la bianca piazza quadrata dove sorgeva la Woolsey Hall, rifletteva i raggi luminosi e riscaldava l’aria dandole una temperatura quasi estiva, abbagliando con il suo solo riflesso i gruppi di studenti che andavano in ogni direzione, o cercavano riparo sotto i due alberi presenti.
Di fronte alla strada, un alto colonnato correva lungo tutto il fianco dello Schwarzman Center, proprio alle spalle del grande cenotafio che si ergeva nella piazza, silenzioso e autorevole, mentre a destra di quest’ultimo c’era la Beinecke Rare Book & Manuscript Library, una delle biblioteche più grandi al mondo nonché il principale archivio di Yale.
Sotto il colonnato, poco lontano dal monumento, due studentesse sedevano con la schiena appoggiata ad altrettanti pilastri; una era una ventiquattrenne bruna e riccia, dai grandi occhi scuri e profondi. Aveva un viso magro e un po’ a punta ma gradevole, piuttosto lentigginoso. Anche il suo fisico non era proprio imponente, nonostante fosse ormai temprato da anni e anni di corsi di nuoto, di cui deteneva il record accademico. Qualcuno diceva che, se si fosse impegnata, avrebbe potuto partecipare ai campionati nazionali, forse addirittura alle Olimpiadi.
Aperto sulle ginocchia aveva un grosso tomo di Entomologia Agraria, che leggeva con aria assente e un po’ svogliata, sicuramente anche per via del fatto che, ormai, era all’inizio dell’ultimo anno e non aveva più voglia di studiare.
L’altra studentessa, invece, anche lei ventiquattrenne, era rossa e più bassa di lei, con un fisico più snello ma altrettanto tonico, da ballerina. Aveva un viso ovale dagli zigomi alti, da cui ci si aspettano spesso sorrisi e risate, sovrastate dal suo intenso sguardo color acqua.
Al contrario dell’amica, lei aveva un libro di Storia dell’Architettura aperto sulle ginocchia, e lo leggeva con interesse decisamente maggiore: dopotutto, nonostante l’età era ancora al primo anno di studi, essendosi iscritta solamente quell’estate.
Il relativo silenzio, inframezzato unicamente dal vociare degli studenti di passaggio e delle auto in strada, fu rotto dalla suoneria di un cellulare nella borsa della ragazza rossa, che si riscosse dalla sua lettura e affondò la mano alla sua ricerca.
- È il tuo?- chiese l’amica, approfittando della distrazione per staccare gli occhi dal libro.
L’altra annuì, aprendo il messaggio in entrata. Leggendolo, i suoi occhi si fecero via via più sottili, poi sbuffò e lo mise via senza rispondere.
- Era David, vero?-
Orlaith Alexander annuì senza guardarla, scocciata: voleva bene al produttore discografico di New York, ma negli ultimi nove mesi si era fatto sempre più insistente. Da quando aveva lasciato il mondo della musica si era impuntato, e non perdeva occasione per provare a farle cambiare idea.
- Orlaith, non potresti almeno parlarci?- chiese Annie Carden, mettendo via il testo - Insomma… non fa niente di male, no? È vero che per lui è anche una questione di soldi, ma…-
- Annie, no.- disse in tono deciso Orlaith - E non ne voglio parlare. Lo sai come la penso.-
- E tu sai come la penso io, tesoro.- rispose lei, tranquilla - Ci sono un milione di motivi per cui dovresti ricominciare.-
- E un miliardo per non farlo.-
- Numero uno, sei brava.- continuò lei, ignorandola - Sul serio. Parecchio, e la gente stravede per te. Ancora oggi c’è chi acquista i tuoi album, sia su iTunes che su CD. In secondo luogo, con le capacità che hai potresti fare… ecco… di tutto. Saresti in grado di cambiare il mondo.-
- L’ultima volta ho quasi finito per collaborare alla sua distruzione, Annie.-
- Ma le cose sono cambiate, e poi…-
- No, Annie.- ribadì.
L’amica tacque, rassegnata, e guardò l’orologio.
- Va bene, ne riparliamo a casa.- disse - Io ora ho una lezione. Tu non fare tardi, eh? Che devi fare buona impressione, sei ancora una matricola.-
- Sì, sì…- disse distrattamente Orlaith, controllando l’ora a sua volta: aveva ancora tempo - A più tardi, allora.-
Salutandola con la mano, Annie attraversò rapidamente la piazza e sparì dietro un angolo, diretta verso l’aula. Orlaith rimase a fissare pensierosa il punto in cui era scomparsa, ripensando a David.
In fondo le sue intenzioni erano buone, ma non voleva capire (e nemmeno Annie) che non poteva, in tutta coscienza, tornare a New York o, peggio ancora, a suonare il violino.
Ormai erano mesi che lo strumento riposava in un baule nella soffitta a Tresckow, a casa di suo padre, e non aveva intenzione di tornare a prenderlo. Si era allontanata dalla musica per un buon motivo, e non poteva rischiare di caderci di nuovo. L’ultima volta un sacco di persone (molte delle quali le conosceva) avevano quasi perso la vita, tante erano state ferite durante gli scontri, senza contare quello che era successo a lei.
Nel corso di quell’ultimo anno si era impegnata duramente per lasciarsi tutto alle spalle. A volte faceva ancora degli incubi su quel periodo, sui quattro anni passati come musicista e, in particolare, sull’ultimo, il peggiore e il più duro, quando aveva scoperto cosa c’era in realtà dietro alla sua carriera e perché era così importante per tante persone.
Ora però era tutto finito: aveva chiuso quel capitolo della sua vita, aveva preso i profitti degli album (che ancora continuavano a fruttare qualcosina, grazie soprattutto a David) e si era trovata un appartamento a New Heaven, in Connecticut, che condivideva insieme a Annie. Aveva scelto di frequentare la facoltà di Architettura perché non ne sapeva assolutamente niente, e dopo aver passato tanto tempo a fare qualcosa in cui era brava si era decisa a tentarne una che non conosceva affatto. Quantomeno, non avrebbe rischiato di uccidere nessuno, fino a quando uno dei suoi edifici non fosse venuto giù.
Ora i suoi unici problemi erano gli esami, le bollette e la cena, e non più le scadenze, le prove per i concerti e i contratti… o, peggio ancora, Vaněk e Allwood.
Per la prima volta da tanto tempo era completamente libera di decidere per se stessa, ma soprattutto sicura di non fare niente che potesse nuocere alle persone intorno a lei. Non sarebbe mai più stata sfruttata.
Per questo non voleva tornare a New York, checché ne dicessero Annie o Dave.

Orlaith è ben decisa a non ricadere nella trappola della magia. C'è da capirla, a mio parere. Tuttavia...
Bene, la storia è iniziata. Spero vi piaccia quanto la precedente.
A presto!

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Shade Owl