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Autore: Spensieratezza    05/02/2019    1 recensioni
Sequel della mia fanfiction Lo psicanalista e il fratello perduto.
Klaus ed Elijah sono innamorati e felici insieme, ma cosa succederà quando Rebekah e Kol chiederanno di conoscere il loro fratellastro Klaus?
Ci saranno anche dei capitoli defan :))
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elijah, Klaus, Kol Mikaelson, Marcel, Rebekah Mikaelson
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia di vampiri'
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Era qualche settimana che Klaus si era trasferito in pianta stabile da Elijah.
Oh, certo, non aveva fatto le valigie. Ufficialmente viveva ancora con la madre, ma erano più le notti che passava FUORI che dentro.

Elijah aveva cercato di chiedergli di sua madre ma Klaus aveva detto che i rapporti con lei si limitavano a tanti silenzi e sopportazione reciproca, di fatto non avevano alcun rapporto, lei passava quasi tutto il suo tempo con il suo nuovo amante, che si divertiva a chiamare “Lupetto.”

Elijah gli aveva chiesto più volte di andare a vivere da lui, Klaus sorrideva e ridacchiava e poi prendeva a mordicchiargli le labbra.

“Non rovinare un’opera d’arte.” Gli diceva Elijah, prendendogli delicatamente la mano.
“Credevo tra i due fossi io il più vanesio.” Disse Klaus con una smorfia.

“Lo dico per te, che diletto potresti trovarci nel continuare a mordere delle labbra consumate?”
Klaus ci pensò su un attimo, sorrise, poi sembrò oscurarsi in un sorriso triste.

Elijah odiava quando succedeva. Lo odiava nelle persone, ma quando succede in chi ami, è davvero atroce. Elijah avrebbe fatto qualsiasi cosa per vederlo sempre sorridere.

“Se non ti stanchi prima te, di baciar me.” lo aveva apostrofato, alzandosi dal letto.
“Perché diavolo dovrei stufarmi?” gli chiese, afferrandolo da dietro.

I loro toraci nudi, pelle contro pelle.
Klaus sentì un’elettricità emostatica di gradevolezza e piacere, reclinò la testa contro il suo collo.
Sperò la sentisse anche lui.

“Nelle coppie che stanno insieme da tanto, dopo un po i baci non sono la quotidianità.”
“Progetti già di stare insieme a me per molto tempo? Wow, sono lusingato!”

“Potresti..e lasciami! Potresti non aver più voglia neanche di baciarmi.” Disse le ultime sette parole con un sussurro più lieve.
Elijah rise.
“Questo è impossibile. Io avrò sempre voglia di baciarti. Ti bacerò anche quando avremo entrambi i capelli grigi.”
Klaus gli buttò la sua stessa camicia bianca sul petto.
“Ouch!”
“Quanto sei stupido.”

“No, davvero. Perché dovei smettere di volere baciare una tale bellezza?

“La bellezza sfiorisce, Elijah. Sono certo che un uomo come te, è in grado di sapere come funzionano le rovine del tempo.” Disse rivestendosi anche lui di una graziosa camiciola azzurra.

“E io sono certo che un ragazzo come te, è in grado di sapere già che la bellezza non è solo quello che si vede, ma che la maggior parte di essa, sia invisibile.
Klaus gli diede le spalle.

Elijah lo abbracciò di nuovo.
“Per questo non vuoi venire a stare da me? Perché temi che mi stufi di te?”

“La maggior parte delle coppie si stufa dell’altro dopo la convivenza.”
“Se è per questo, la maggior parte delle coppie, rompe dopo l’arrivo di un figlio. Deve essere una fortuna presumo, che madre natura ci abbia esonerato da almeno questo rischio.”

Klaus si voltò e si mise  a ridere.
“Non riesco a restare arrabbiato con te.”

“Allora accetta di venire a stare da me. Dici che tua madre è sempre così assente..tuo padre se n’è andato..io ci sono, invece. E poi..non si dice che i fratelli devono restare UNITI?” disse con malizia.
Klaus lo guardò con altrettanta malizia. Allacciò le braccia al suo collo, leccandogli le labbra.
“Più uniti di così, cosa vuoi di più?”
“Voglio te.”

Klaus fece per biaciarlo, ma un dubbio colse Elijah, per cui si spostò.
“Aspetta,non è perché sono più grande, vero?”
Klaus rise.
“Cosa? Hai solo cinque anni più di me.”

“Allora..è perché sono un uomo, giusto? Un maschio. Oltre ad aver paura ovviamente che lei scopra che io sono il tuo..che noi siamo..”

“Mamma,ha tanti difetti ma non è omofoba, anche se dice sempre che se dovesse scoprire che a Henricksen piacciono i maschietti, glielo taglia.” Rise. “E poi credi mi importa di quello che penserebbe?”
“La polizia potrebbe averne interesse.”

“Elijah, rilassati. Mia madre non si è mai, mai interessata di quello che faccio, di chi frequento, probabilmente se sapesse che sto con un uomo, sosterrebbe che è soltanto l’ennesima cosa bizzarra fatta dal sottoscritto e poi credo sarebbe contenta di sbarazzarsi di me.”

“Questa donna somiglia tanto alla mia defuinta madre.Credo avrebbero fatto amicizia.”
Klaus rise.

“Senti, se non vuoi..io..hai ragione..non dovrei forzarti..sentiti libero di venire qui quando vuoi..e scusami se ho insistito…”
“Elijah, io..”

“è che..ho così tanta paura di perderti!” disse in uno slancio di passione, dandogli un altro bacio tenendogli il volto tra le mani. “Il fatto che è proibito amarci, mi fa avere ancora più paura di perderti. O che qualcuno ti porti via da me, o che tu, possa scegliere qualcun altro, perché è la strada più facile. E mi sembra cosi TANTO assurdo che tu possa pensare che io un giorno possa non volerti più, possa non volere più tutto questo.”

Klaus era rimasto basito, in silenzio.
“Non..non dici niente?”

Klaus lo squadrò dal basso in alto e Elijah ridacchiando capì.
Quando aveva esternato talune parole così romantiche, aveva cominciato a svestirsi ed era rimasto nudo.

“Ohhh, no, io..è che avevo deciso di farmi la doccia, per smettere di..ossessionarti per un po con questa cosa del venire a stare qui, ma..allo stesso tempo volevo dirti..”
Klaus lo baciò, raggiante di gioia.

“Non voglio illudermi.” Disse all’improvviso.
“Come?”

“Sono così tanto felice con te, tu mi rendi così tanto felice. E io non voglio permettermi di esserlo troppo, perché se..se tra noi andasse male..io non perderei solo l’amore della mia vita, ma anche la mia famiglia. TU sei la mia famiglia, Elijah.”

Elijah restò zitto.
“Io non posso perderti.”
“Klaus, io..”

“Vai..vai a farti la doccia..io intanto preparo la colazione.” Disse Klaus, facendogli una carezza.
“Non vuoi venire anche tu?”
Klaus rise.
“Non tentarmi. Un’altra volta.”

“Lo sapevo. Una volta ti dicono sempre di sì al sesso saponoso, poi bastano tre settimane di frequentazione e già fingono un mal di testa improvviso.”
Klaus rise.
“Quanto sei stupido.”

“E siamo solo a TRE settimane! Aspetta che arriviamo a 5 anni.”
“SMETTILA. VAI.” Rise Klaus, spintonandolo.
 
Elijah corse via nudo e Klaus scosse la testa, forse avrebbe dovuto accettare la sua proposta.
Elijah era davvero bellissimo e..

La suoneria del cellulare di Elijah vibrò nell’aria.
Klaus guardò la porta del bagno. Elijah si era già chiuso e aveva cominciato a far scorrere l’acqua per la doccia.
Cosa doveva fare? Doveva passarglielo?

Poi guardò il numero nel display.
KOL?

Klaus ricordava che Elijah aveva detto che i suoi fratelli lo odiavano.
A suo dire però, non lo odiavano poi così abbastanza da lasciarlo in pace.
Avrebbero anche potuto odiarlo un po di più!
 
“Pronto?” disse al ricevitore, malcelando un tono divertito.
La sorpresa tagliava l’aria. Klaus sorrise.
“Chi..è?”

“Sono Klaus. “ stava per aggiungere il fratello di Elijah ma si trattenne giusto in tempo. Oh sarebbe stata una grandissima soddisfazione sbatterglielo in faccia, ma fu come trattenuto. Se lo diceva poi non poteva più tornare indietro, e se Elijah poi avrebbe fatto pace con i suoi fratelli e voleva presentarglieli? Non avrebbe più potuto baciarlo, non davanti a loro, avrebbe dovuto fingere per tutta la vita.

Non sapeva se era pronto per quello!
“Klaus? Klaus il..fratello di Elijah?

Ecco. Era fatta. Loro chissà come mai, lo sapevano già. Da un lato fu sollevato che non toccò a lui far esplodere la patata bollente, dall’altro lato però, un po gli dispiacque, ma era anche contento. Si sentiva stordito. Troppe emozioni tutte insieme.

“Sì. Perché?” chiese con il tono che gli sembrò la voce di un altro.
“Non ci posso credere. Quindi ti ha trovato, allora. “ disse Kol, a dispetto dall’urto che gli provocava la sua voce, sembrava quasi FELICE. Ma anche frastornato.

“Beh, chi cerca trova, così si dice.” Ghignò Klaus.
“Già..immagino sia così..quindi noi..non so se Elijah te l’ha detto, ma io sono suo fratello, mi chiamo Kol.”

“Sì, Elijah mi ha parlato della sua famiglia. Vieni al punto.”

“Io..la cosa sta diventando imbarazzante, davvero. Puoi passarmi mio fratello? Vorrei davvero parlare con lui.”
“Elijah non può parlare, è sotto la doccia.” Sorrise Klaus.
Silenzio.
“Sei..a casa sua?”

“Ma certo.Siamo diventati così uniti, passiamo un sacco di tempo insieme, ci divertiamo un sacco, non te l’ha detto??” disse Klaus in tono allegro.
Pausa.
“No, io non lo sapevo, veramente.”

“Mi dispiace, beh, gli farò sapere che hai chiamato.” Disse e tutt’altro che dispiaciuto, mise giù la linea.
 
 
 
*

Quando Elijah riemerse dalla doccia, Klaus si divertì a informarlo che aveva chiamato Kol e che lui aveva risposto, godendosi tutto del suo imbarazzo nel venire a conoscenza che il suo amato fratellone preferisse la compagnia di altri fratelli.

“Sei stato un po crudele. Non posso credere di aver dimenticato il mio telefono alla tua mercè in modo che tu potessi violarlo con così poco pudore.” Disse Elijah, sforzandosi per mostrarsi arrabbiato. entrando in cucina per la colazione.
“Sai,potresti anche sforzarti di mostrar un po di più che ti importa.” Ridacchiò Klaus.

“Saranno quello che sono, ma sono pur sempre miei fratelli anche loro! Tu non..non avresti dovuto rispondere.”
Klaus andò prontamente ad abbracciarlo e a sedersi sulle sue gambe.
“Ehi, lui sapeva già chi sono. Altrimenti non mi sarei permesso..non avrei osato..”

“Lo so. Lo so.” Disse Elijah più dolcemente, prendendogli il viso per un altro bacio.
“Elijah, se tu vuoi rivedere gl altri tuoi fratelli..”
“Non voglio!”

“Ma se volessi, sappi che a me, sta bene.” ripetè Klaus. “Non devi rinunciare a loro, per me. Non sarebbe giusto.”
Elijah non rispose, perché non sapeva cosa rispondere.
Rischiavano e tanto, se avessero scoperto dell’amore che lo legava a Klaus.

Non voleva rischiare di mettere tutti e due in pericolo, soprattutto Klaus, per dei rapporti che aveva già avuto modo di provare, erano rovinati.
 
 
 
*

Dopo pranzo, qualcos’altro arrivò a scombussolare la sua giornata.
Un sms.
Di Kol.
Per favore, fratello, rispondimi.
Ho bisogno di te, del tuo sostegno.

Di te che mi dici cosa fare e che hai tutte le risposte
E anche se non le hai, è bello quando sei convinto sia così. Riesci a convincere anche me.
Senza di te, dipendo completamente da nostra sorella Rebekah.

E non voglio dipendere da lei, solo da lei.
Mi sento così solo. E triste.
Ho paura di fare cose..che non voglio fare..
 
Elijah quasi annaspò in ricerca d’aria.

Non poteva essere. Di certo aveva male interpretato il messaggio, aveva capito male.

Quello che era successo a lui e Klaus era così meraviglioso ed estatico, ma anche così terribile, che non avrebbe MAI, mai augurato a suo fratello Kol la stessa cosa, neanche se augurarglielo avrebbe significato essere più compresi ed accettati da lui. No, non avrebbe augurato a lui la stessa sorte o destino che dir si voglia, la stessa angoscia di essere scoperti, lo stesso dolore nel sapere che il mondo non li avrebbe mai accettati, la stessa PAURA per il futuro, la stessa ansia che l’altro smetterà di amarlo e si cercherà qualcuno di più facile da amare.

Quel messaggio era fraintendibile, di certo si riferiva all’ansia di dipendere da UNA SOLA PERSONA, il senso di umiliazione magari scaturita dal fatto di dipendere da una sporella piuttosto che da un amico o una fidanzata, il senso di solitudine, la paura di arrivare magari  a bere, ubriacarsi, di sicuro intendeva qualcosa del genere.

Ma fu comunque con le mani che tremavano, che digitò il numero di telefono di Kol.

Se davvero c’era anche solo un uno per cento di rischio, non poteva abbandonare suo fratello in quella situazione.






















Note dell'autrice: ciao ragazzi! Wow capitolo lungo stavolta eh? Eh si, voglio fare le cose meglio d'ora in avanti. Parto già dal presupposto che ora praticamente volerò ad aggiungere la serie alla storia, perciò magari potete non vederla subito, se leggete subito prima che la metto, ma sicuramente appena scritte queste note, volo a farlo!

Poi, chiarisco alcuni punti! So che la questione della convivenza dopo poche settimane, può sembrare sconclusionata, inoltre si potrebbe pensare che Elijah sia un pochino più prudente visto che sono fratellastri e non devono farsi scoprire, no?

Però:

a) nessuno lo sa che sono fratellastri.
b) la paura fa strani scherzi, in questo caso Elijah ha paura che qualcuno glielo porti via e automaticamente vuole sentirlo più vicino.

Klaus, e non avrei mai pensato di dirlo, forse è la parte più ragionevole della coppia ahha xd

Per quanto riguarda Kol, non ho scritto un sequel, perchè mi annoiavo ahha lui  e quello che accadrà in seguito, è il motivo che mi ha spinto a scrivere questo sequel ^^

Ps non pensavo che questo capitolo sarebbe venuto così lungo, avrebbe dovuto riguardare solo il momento in cui Kol telefona e da li in poi. xd
   
 
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