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Autore: mikafreak95    06/02/2019    0 recensioni
Conclusa la sua avventura nel mondo dei morti, Miguel vive una vita serena assieme alla propria famiglia. Ma ha un desiderio nascosto: far emergere le nefandezze di Ernesto De La Cruz, le bugie raccontate e i crimini commessi. Che ci sia qualcuno, là fuori, nel mondo dei vivi, disposto ad aiutarlo?
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hector Rivera, Miguel Rivera, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Finalmente La Pace

Nel frattempo, anche nella Terra dei morti erano passati 3 mesi dal Dìa De Los Muertos. Hector, dopo essersi salvato in extremis, era stato accolto in casa da Imelda e il resto della famiglia, ma ancora non sapeva come comportarsi con sua moglie. Per questo aveva deciso di dormire sul divano e di non starle troppo vicino, e lei era d’accordo perché doveva ancora elaborare ciò che aveva scoperto sulla morte del suo amato. Una notte, però, si era alzata perché aveva sete ed aveva sentito un urlo provenire dal soggiorno. Hector si dimenava nel sonno in preda ad un incubo.
“Aiutooo, aiutatemi! Qualcuno mi aiuti. Aiuto” *   Imelda cercò di svegliarlo.
“Hector? Mi amor? Mi amor, svegliati, per favore!”
“Imelda. Oh, Dios, scusami ti ho svegliata.”
“Ero già sveglia. Ti va di parlarne?” Hector fece un gran sospiro ed iniziò.
“Ho sognato di quella volta che trovai il cadavere di suor Celeste all’orfanotrofio.”
“Ma non ti eri liberato di quell’incubo?”
“Si, ma è da quando sono morto che non dormo più bene la notte. Combatto con gli incubi da 97 anni.*”
“Oh. E come sei riuscito ad andare avanti per tutto questo tempo da solo?”
“Non avevo altra scelta. E poi la speranza di poter un giorno rivedere la nostra Coco. Questo mi faceva andare avanti”   disse con un sorriso malinconico.  
Imelda lo strinse in un abbraccio forte e gli sussurrò :   “Adesso siamo insieme, mi amor. Andrà tutto bene. Li affronteremo in due. Dai vieni a letto!”
Poi passò il resto della notte a cercare di calmare il suo sonno agitato e, solo quando era riuscito ad addormentarsi senza problemi, vennero fuori tutte le lacrime represse fino a quel momento. Non ce la faceva a vedere quegli occhi di solito vispi ed allegri tingersi di un velo di tristezza.
“Che cosa ti ho fatto! Chissà quanto hai sofferto in quell’orribile posto, solo, dimenticato, trattato come spazzatura.  E’ tutta colpa mia!”  L’odio che fino a 3 mesi prima aveva provato per il marito ora lo provava verso se stessa e il suo stupido orgoglio che si era rifiutato di ascoltare qualsiasi spiegazione quando, appena morta, aveva rivisto Hector.
Sei mesi dopo, Coco aveva lasciato la Terra dei vivi ed ora era pronta a rivedere i suoi cari che se ne erano andati prima di lei. Le andarono incontro per primi suo marito Julio e sua cognata Rosita, poi riabbracciò la sua adorata figlia Victoria, poi i suoi zii Oscar e Felipe e infine venne sua madre.
“Coco, c’è una persona che non vede l’ora di riabbracciarti.”
“Papà!”
“Mi Coco!” padre e figlia si abbracciarono per un tempo infinito, bagnando i capelli di tutte le lacrime.
“Mi dispiace mija. Non avrei mai voluto lasciarti.”
“Lo so papà. L’ho sempre saputo.”                                                                                                                                             Poi si sedettero vicini e Coco iniziò a raccontare di quello che era successo negli ultimi mesi. Di come Miguel non si era arreso pur di fargli avere giustizia, di ciò che aveva scoperto dalla signora Pinzon Sandoval e del ritrovamento del suo cadavere e il suo funerale. Durante il racconto, Hector si sforzava a trattenere la commozione ed era orgoglioso del suo chamaco.
“Mamà?”
“Shhh, parla piano Coco. Tuo padre sta dormendo.”
E infatti Hector era rannicchiato sul divano e dormiva profondamente, con un sorriso che gli illuminava il volto. Finalmente dopo 97 anni poteva dormire in pace senza incubi *.
“Sogni d’oro mi amor.”   E diede un bacio al suo insostituibile marito.




*citazione da Il Re Leone
*secondo la mia esperienza personale, ho immaginato che chi si sente in colpa per qualcosa non riesca a dormire bene la notte
*il fatto che sia stato seppellito dalla sua famiglia ha lenito il suo senso di colpa




Ringraziamenti
VOLEVO RINGRAZIARE LA MIA AMICA LADY R OF RAGE PER AVER ISPIRATO IL PERSONAGGIO DI SUOR CELESTE RUIZ VIDAL E PER AVER CREDUTO NELLE MIE CAPACITA’, QUANDO IO STESSA NON CI CREDEVO.

 

  
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