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Autore: Kalice_04    07/02/2019    0 recensioni
Scorpius aveva conosciuto Rose il primo giorno di scuola al tavolo della sua inaspettata casa: Corvonero.
Rose ovviamente aveva ignorato le avvertenze del padre ed erano da subito diventati migliori amici. A Hogwarts erano sempre insieme, e molti spesso gli chiedevano se stessero insieme. Entrambi, a malincuore, rispondevano di essere solo amici, ma in realtà entrambi sapevano di non provare solo amicizia.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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LA FORZA DELL’AMORE


Rose piangeva rannicchiata sul suo letto. I singhiozzi e il dolore riempivano la stanza.
Certo non era l’unica dei cugini a soffrire della sua morte ma Rose aveva un rapporto speciale con lei. Lei che le aveva insegnato a cucinare! Lei che l’aveva sempre protetta! La cosa che la sconvolgeva di più era di non averla potuta salutare, abbracciarla. Non le aveva neanche presentato il suo ragazzo. Era successo così inaspettatamente. Non l’avrebbe rivista mai più. 
Le lacrima bagnavano le sue guance. Alice cercava di consolarla con parole di conforto. Rose apprezzava questo tentativo ma sapeva che non sarebbe servito. Solo “Lui” avrebbe potuto calmarla. Suo cugino era seduto su una sedia con con una smorfia a deformargli il viso. Anche lui ne aveva sofferto, certo non quanto la cugina, ma la sua morte addolorava anche Albus.
Poi all’improvviso suonò il campanello. Hermione andò ad aprire in quanto suo marito era anch’esso straziato dalla perdita.
La donna aprí la porta con gli occhi lucidi. Tutti si sarebbe potuta aspettare ma non lui.
-Tu...tu che ci fai qui?- chiese con un misto di stupore e rabbia. Era il figlio di Draco Malfoy. Sapeva che lui e Rose non provavano l’odio che aveva assalito le due famiglie, ma non le sembrava proprio il momento adatto. Se l’avesse visto in casa suo marito, gli sarebbe venuto un infarto. Poco ma sicuro.
-I convenevoli dopo signora Weasley- rispose pacato il ragazzo. Poi la sorpassò per dirigersi verso la stanza di Rose in tutta fretta. Salì le scale e si scontrò con Alice, che era venuta a controllare chi avesse suonato alla porta. Strabuzzò gli occhi
-E tu che ci fai qui?! Non è proprio il momen...- ma non riuscì a finire la frase che il ragazzo parlò 
-Non ora Alice- e la ragazza lo lasciò passare sentendo la preoccupazione nella sua voce.
Sorpasso anche lei e, come Rose gli aveva detto una volta, entrò nella seconda porta a destra. Appena la vide gli si strinse il cuore e si inginocchiò di fronte al letto per vedere il suo viso e parlarle
-Hey sono venuto appena possibile; mio padre non mi lasciava uscire- 
 Lei alzò appena lo sguardo e appena incontrò quelle iridi grigie gli si lanciò addosso abbracciandolo, incurante di quello che avrebbero pensato suo cugino e la sua migliore amica. Scorpius intanto si era alzato per stringerla meglio e ora le accarezzava i capelli cercando di tranquillizzarla. 
-Shhh, va tutto bene. Ci sono io ora- le sussurrava all’orecchio
-Lei..non c’è più. La Nonna ci ha lasciati- e cominciò a piangere più forte.
-lo so... lo so- le disse sconsolato.
Piano piano tra le sue braccia cessarono i singhiozzi. 
Scorpius si avvicinò al letto e la fece sedere su di lui per farla tranquillizzare. Poi alzò gli occhi per vedere lo sguardo allibito dei due presenti. Lanciò uno sguardo intenso ad Albus. Loro due avevano sempre avuto un rapporto strano. Avevano un tacito legame; erano più di dei semplici conoscenti. Forse amici. Nemmeno loro avrebbero potuto rispondere a questa domanda. Forse il fatto che Albus fosse il primo Weasley/Potter a finire in Serpeverde e Scorpius il primo Malfoy non esserlo, aveva aiutato. Entrambi si sentivano diversi anche se ,dopo 6 anni, fieri della loro casata. 
Scorpius aveva conosciuto Rose il primo giorno di scuola al tavolo della sua inaspettata casa: Corvonero. La casa degli intelligenti, cosa che non mancava a nessuno dei due. Infatti quando Ron disse a sua figlia, prima di salire sul treno,
di superare il piccolo Malfoy in ogni materia, non immaginava che Rose avrebbe trovato difficoltà in ciò, infatti aveva il cervello di sua madre. I due ragazzi erano i migliori in tutti i corsi e, tra l’altro, entrambi cacciatori dei Corvi, ritenuti i migliori cacciatori di Hogwarts. Perciò da quando al secondo anno erano entrati in squadra, Corvonero non aveva visto una sconfitta. C’era intesa tra loro in campo, sembravano leggersi nel pensiero.
Rose ovviamente aveva ignorato le avvertenze del padre ed erano da subito diventati migliori amici. Avevano evitato di dirlo ai genitori e, anche se a loro dispiaceva, di vedersi fuori da Hogwarts. Avevano anche pregato i loro amici e cugini di nn farlo sapere ai familiari, “per  non scatenare un’altra guerra”. A Hogwarts erano sempre insieme, e molti spesso gli chiedevano se stessero insieme. Entrambi, a malincuore, rispondevano di essere solo amici, ma in realtà entrambi sapevano di non provare solo amicizia. 
Così una sera all’inizio del quinto anno sulla torre di astronomia, Scorpius si fece coraggio e le rivelò i suoi sentimenti. Lei, felice come non mai, gli aveva stretto le braccia al collo e lo aveva trascinato in un bacio. Non era poi cambiato molto tra di loro se non che quando potevano essere visti si limitavano, se proprio dovevano, ad abbracci. Tenevano nascosta la loro relazione da quasi 2 anni. 
Infatti tra poco avrebbero iniziato il settimo, ed ultimo, anno ad Hogwarts e per tutti, ormai quasi, loro erano solo migliori amici.
Sapevano infatti che per quanto i cugini di Rose avessero accettato la loro amicizia, non avrebbero assecondato una relazione. Tranne Albus, i cugini e il fratello di Rose, non vedevano di buon occhio Scorpius. In particolare James, di un anno più grande, lo disprezzava particolarmente. Non lo aveva già ammazzato solo perché voleva bene a Rosie che l’aveva supplicato. 
Dopo pochi minuti i quattro ragazzi sentirono dei passi provenienti dalle scale. Poco dopo la porta si spalancò per mostrare un Ronald Weasley livido in volto, probabilmente per colpa della moglie che doveva averlo avvertito della presenza del Malfoy. Infatti poco dopo comparve dopo di lui Hermione con una faccia sconcertata. 
-Lurido Purosangue, togli quelle manaccie da mia figlia!- sbottò l’uomo dopo aver visto la figlia in braccio al giovane Malfoy. 
La moglie invece aveva assunto un aria alquanto perplessa. Per quanto nemmeno a lei facesse particolarmente piacere la situazione in cui si trovava sua figlia, era stupita dal fatto che avesse smesso di piangere. Infatti si vedevano gli evidenti segni del pianto, ma nemmeno una lacrima usciva più dagli occhi della giovane. Eppure erano ore che piangeva, e nessuno era riuscito a farla smettere nonostante gli sforzi. Adesso invece, dopo pochi minuti con quel ragazzo, si era definitivamente calmata. 
Come aveva fatto? Possibile che ci fosse altro tra quei ragazzi?
Intanto il marito guardava furente il biondo, aspettando che i suoi ordini venissero eseguiti. Ma ciò non sembrava essere l’intenzione dei due ragazzi. Infatti Scorpius, anche volendo staccarsi, non ci sarebbe riuscito. La giovane lo stringeva a se quanto forte riuscisse. Non voleva dare ascolto al padre perché era sicura che senza quel calore rassicurante sarebbe crollata nuovamente. Perciò girò solo la testa verso il padre per guardarlo supplicante.
L’uomo fissò sbalordito la ragazza.
-Rosie, hai smesso di piangere!-
Scorpius a quella frase accennò un leggero sorriso, capendo di essere stato l’unico a riuscirci. 
-Tu! Come hai fatto a farla smettere? Hai usato qualche sortilegio?! O non so una pozione?- chiese l’uomo questa volta rivolgendosi al ragazzo a cui scappò una leggera risata.
-No, signor Weasley. Nulla del genere. Semplicemente la forza dell’amore- disse tranquillo. L’altro strabuzzò gli occhi al sentire quelle parole. Stava raggiungendo una tonalità di rosso più alta del solito.
Rose intanto, sorrise nell’incavo del collo del suo ragazzo. 
Anche Albus e Alice erano sorpresi, ma di sicuro più felici per questa notizia di quanto lo fosse Ron Weasley.
Hermione dal canto suo, era quasi commossa dalle parole del ragazzo. Adesso era sicura che fosse molto diverso dal padre. Appoggiò una mano sulla spalla del marito che girò la testa ad una velocità fulminea. 
-Tesoro, andiamo un attimo di la?- gli domandò.
L’uomo alternò un paio di volte lo sguardo dai ragazzi alla moglie, e poi si rassegno allo sguardo supplicante di quest’ultima. 
Annuì incerto e si avviarono fuori dalla stanza.
Appena in salotto, Ronald sbottò -Un Malfoy! Ti rendi conto Hermione?!? Tra tutti i ragazzi del mondo proprio lui!- subito dopo si accasciò sul divano, affiancato poco dopo dalla moglie -Si hai ragione. Nemmeno a me fa piacere, ma hai visto con i tuoi occhi che Rose non piangeva, cosa che stiamo cercando di fare da ore.
 È diverso dal padre. Dagli una possibilità- Il marito la guardò indeciso fino a che cedette 
-E va bene! Ma al primo passo falso lo crucio!- Hermione lo abbracciò. Per molti poteva sembrare strano. Aveva praticamente minacciato di morte il ragazzo. Ma chi lo conosceva sapeva che era tanto per lui. Non solo il fatto che la sua ormai non più bambina si fidanzasse, ma anche che lo facesse con il figlio del suo acerrimo nemico.
Si staccò dalla moglie e raggiunse la stanza di Rosie. Bussò, e dopo aver sentito un “avanti” entrò. Nulla era cambiato. Erano ancora nella stessa identica posizione di prima. Prese un respiro e parlò
-Va bene. Lo accetto. Sembri diverso ragazzo, tanto che da quel che so non sei nemmeno in serpeverde- 
-Corvonero signore- rispose fiero Scorpius
-Infatti. Non sarò quindi io a venirvi contro. Ma sappilo, al primo passo falso sei morto. Intesi?- il ragazzo sorrise 
-Certo Signore- -Oh e chiamami Ron- detto questo uscì dalla stanza. Rose sorrideva. Strinse Scorpius ancora più forte. 
Era con lui, con la sua famiglia e i suoi migliori amici!
Cosa voleva di più?
~~~~~~~~~~
Heylà! Allora, che ve ne pare? Spero tanto che vi piaccia.
 A presto❤️
Alice🖤
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