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Autore: Yurha    07/02/2019    1 recensioni
Il Natale era ormai alle porte nella città di New York.
Tutto si trasformò, infondendo un'atmosfera di gioia e festa in ogni suo abitante ma, sfortunatamente, un serial killer chiamato dalla polizia 'lo Strangolatore' fece la sua comparsa in una notte di inizio Dicembre, esattamente come un predatore in cerca delle sue prede indifese.
I Detective Lupo e Bernard, insieme ai Procuratori Cutter e Rubirosa, riusciranno a catturarlo prima che mieta altre vite e prima della Magica Notte dell'Avvento?
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 21

Il giorno prima, il patteggiamento del caso Wei andò molto per le lunghe, quindi Mike mandò un messaggio a Connie per avvisarla del ritardo e per dirle di andare a casa quando avesse voluto perchè avrebbe fatto tardi.

Nel tardo pomeriggio del giorno dopo, i due Procuratori andarono al 27° per discutere più approfonditamente il caso dello Strangolatore con i Detective Lupo e Bernard.
Arrivati nella sala principale, Lupo fece strada verso il piano superiore, accompagnandoli nella sala ristoro allestita temporaneamente a sala briefing, con tanto di lavagna magnetica.
Mike e Connie erano del tutto determinati a mantenere il loro comportamento sul piano professionale, quindi, scelsero di sedersi l’uno difronte all’altra, evitando con tutte le forze anche il solo contatto visivo.
Ascoltarono attentamente il resoconto dettagliato dei Detective, arrivando poi alle teorie conclusive.
Connie guardò tutti i presenti negli occhi, evitando, però, accuratamente quelli del suo capo.
«Il legale di Carl Regan è spuntato fuori dal nulla quindi, nelle prossime ore, non possiamo neanche rivolgergli la parola. Qual è il piano?» chiese Bernard.
Involontariamente, in un secondo di debolezza, lo sguardo di Connie ricadde in quello di Mike ed immediatamente le ritornò in mente l'immagine del loro bacio.
Nel momento in cui si scambiarono quell’innocente tocco, entrambi furono una sola mente, un solo respiro, un solo cuore.
Le sue guance cominciarono a scaldarsi ma grazie al suo makeup, nessuno dei presenti lo notò.
«Potrei richiedere alla Corte una perizia psichiatrica.» suggerì Mike. «Magari il Dr. Skoda potrebbe scoprire qualcosa d’interessante sul fatto delle scarpe e dei calzini o qualcos’altro di utile che potremmo usare al processo.»
«Questa è un’ottima idea, Michael.» rispose Connie, cercando di apparire professionale al massimo delle sue possibilità, forse troppo, dato che Lupo e Bernard si accorsero immediatamente della situazione strana, quindi, quest’ultimo, cercò di fare finta che tutto fosse normale.
«Ho qui questa foto di Regan.» disse alzandosi dalla sedia e sistemandola con un magnete sulla lavagna, scrivendo poi sopra di essa la parola ‘Sospetto N°1’. «Finalmente abbiamo una faccia del probabile ‘chi’.» continuò girandosi poi verso gli altri.
Entrambi i Procuratori notarono che sulla lavagna, compariva anche Leonard Higgins sotto il nome di ‘Testimone Oculare (alquanto strano e pervertito)’ e di fianco a lui, le vittime in ordine temporale.
Anche Connie si alzò dalla sedia ed andò ad esaminare le fotografie delle scene del crimine e dei trofei di Regan ma notò che dal bordo superiore della lavagna, spuntava il lato di un foglio bianco.
Curiosa, fece il giro, scoprendo che dietro di essa vi erano annotati tutti i progressi del caso di Taddeus Quinn.
Era tutto annotato meticolosamente ed anche lì, vi erano molte foto: scena del crimine, corpo, macchie di sangue, referto autoptico e tutte le prove rinvenute sul posto.
Connie pensò che tutto quello era davvero triste e deprimente.
«Avete segnato qui anche il caso di Quinn.» disse Connie, guardando i tre uomini.
«È un modo per ottimizzare il lavoro.» spiegò Lupo. «Stiamo sperando e pregando con tutte le nostre forze di trovare un sospetto per l’omicidio di Teddy.»
«Esatto. Quello è l’unico buco su quel lato della lavagna.» aggiunse Bernard. «Perchè ucciderlo? Quinn si è occupato quasi solo di disordini e denunce di persone scomparse ed ora giace sotto terra.. E per cosa?»
«Sfortunatamente, il più delle volte, le persone buone se ne vanno prima di altre..» rispose Mike. «Lui e il suo partner a quale zona venivano assegnati più spesso?»
Lupo sospirò buttandosi indietro sulla sua sedia. «Central Park North, Central Park West e South Broadway, se non sbaglio.»
Connie lo guardò. «Aspetta. Central Park West è stessa zona del laghetto ed è dove comincia la nuova pista da jogging, giusto?»
«Ehm, si è vero.» rispose Bernard ma si fermò subito, capendo dove sarebbe arrivato il suo discorso. «No, aspetta Connie. Il laghetto è a circa ottocento metri dall’entrata ovest ed è la stessa di dove Higgins.. Non starai mica pensando che Teddy sia implicato nel caso dello Strangolatore?!»
«Certo che lo pensa!» esclamò Lupo, infastidito dall’insinuazione. «Noi due conoscevamo Teddy sin da quando era di pattuglia, appena diplomato. Non posso credere che sia stato implicato in cose del genere! Era un uomo onesto, un ottimo poliziotto e un padre di famiglia!»
Ma prima che Connie avesse potuto rispondere, Mike s’intromise. «Non sta dicendo nulla del genere, Detective.» disse difendendola. «Ciò che vuole dire è che ci sono molte anzi, fin troppe, coincidenze. Tutto qui.»
Connie guardò il Detective. «Avete a portata di mano il registro degli arresti di Quinn e Raven?» chiese.
«Non capisco perchè lo vuoi vedere. Teddy non c’entra niente e neanche Chris.» rispose Bernard, scocciato da quella faccenda ma riluttante, cercò tra i fascicoli appoggiati sopra l’altro tavolo.
Trovato, lo passò a Connie. «Sono sicuro che non servirà a nulla. Non ci sono connessioni tra i due casi e Teddy non ha mai effettuato arresti nella zona in cui Regan abita o lavora.»
«Lo so, sono certa che non troverò nulla su Regan.» rispose sfogliando il registro nero. «Ma non si.. Oh mio Dio..»
Lentamente, alzò lo sguardo, andando su Mike per la seconda volta in tutta la giornata.
Lui si alzò dalla sedia e le si avvicinò.
«Cosa c’è Connie, cos’hai visto?» chiese, incoraggiandola a parlare, notando la sua espressione sorpresa.

  
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