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Autore: Dauntless_99    10/02/2019    4 recensioni
Christian Grey il più giovane miliardario di tutti tempi non ha sempre avuto la vita facile. In alcune fasi della sua giovane vita ha imboccato delle strade che si sono rivelate essere sbagliate. Mi sono sempre chiesta: che cosa sarebbe successo se accanto a lui ci fosse stata una delle persone più importanti della sua vita? Una persona talmente speciale che solo lei conosce i segreti più oscuri di Grey (prima di Ana) e che gli è stato e gli sarà accanto per sempre.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tra due settimane iniziano le vacanze invernali, non vedo l’ora! Come ogni anno io e la mia famiglia andiamo ad Aspen insieme ai nonni. Sono felice, finalmente potrò rivedere nonno Theo! Questo anno mi piacerebbe invitare anche Tiffany così finalmente la mia famiglia smetterà di seppellirmi di domande. Prendo coraggio e mi dirigo in cucina, dove mamma e Mia stanno preparando in biscotti con gocce di cioccolato.
“Ciao tesoro ti serve qualcosa?”
“No cioè sí cioè no. Okey. Volevo chiederti se possiamo invitare Tiffany a passare una settimana con noi quest’anno a Aspen.”
Sul volto di mamma compare uno di quei sorrisi che sono in grado di farti cambiare l’umore per tutta la giornata.
“Certo tesoro!”
“Grazie.”
Corro in camera e chiamo subito Tiffany.
“Ehi bel addormentato ti manco già?”
“Ciao anche a te. Sei sempre la solita spiritosa. Comunque la risposta è no. Ti volevo chiedere se ti va di passare le vacanze con me ad Aspen.”
Silenzio…
“Ehi ci sei?”
“Sì ci sono è solo che non so se è una buona idea.”
“Perché?”
“Ecco vedi Max è un po’ geloso …un po’ tanto.”
“Capisco. Non devi rispondermi dubito.”
“Chris ci sentiamo. Ti faccio sapere.”
“Okey, tutto bene?”
Ma non ricevo risposta, ha già chiuso la chiamata senza una delle sue battute divertenti. Che strano! Non è da lei! Una settimana dopo

È passata una settimana e non ho avuto più notizie di Tiffany. In classe non c’era e i suoi genitori mi hanno detto solo che sta bene, ma mi sto iniziando seriamente a preoccupare. Sto cominciando a pensare al peggio. La sera torno a casa e riprovo a chiamarla senza alcun risultato. Esco e dopo tanto tempo mi ritrovo seduto al bar con una mia vecchia conoscenza: la bottiglia alcool. Non mi piacere sapere dove sia Tiffany. So che Max, il suo ragazzo iperprotettivo e geloso, non vado molto a genio, ma impedirle di venire ad Aspen è una follia! Oppure ho detto o fatto qualcosa di male? Sto mentalmente ripassando tutti gli avvenimenti accaduti negli ultimi due mesi e mezzo, ma niente. Non mi viene in mente nulla e come se non bastasse l’alcool non mi aiuta di certo. Esco dal locale barcollando. Cavoli Grey! Proprio ora che ce la stavi facendo o quasi ricadi in questo giro! Tutto gira intorno a me e poi il buio totale.

Mi risveglio in una camera da letto: è di un azzurro, forse turchese e forse mi ricorda qualcosa, ma non riesco a mettere a fuoco. Una voce mi dice di rimanere disteso: è gentile, ma anche arrabbiata. Cavoli! Giuro che non berrò più!
“Guarda come ti sei conciato. Bevi questo e mettiti seduto, ma fai piano.”
Mi giro verso la voce e vedo un volto di una ragazza, con gli occhi verdi, i capelli tinti di rosa e un piercing sul naso.
“Tiffany?” Chiedo incredulo.
“E chi vuoi che sia. I tuoi mi hanno chiamato preoccupati e ho dovuto inventarmi una scusa.”
“Dove sono?”
“In camera mia idiota!”
“Idiota a me. Senti chi parla. Sparisci per piú di una settimana senza avvertire. Mi mandi in paranoia ed io sarei l’idiota!?”
“Be almeno non sono andata a ubriacarmi. Da quanto tempo va avanti questa storia?”
“Cosa ti importa? Pensavo che ti sarebbe piaciuto andare a sciare insieme e invece sparisci dal nulla come se nulla fosse successo e ora ti preoccupi per me. Grazie tante!”
Mi alzo con la testa che mi scoppia.
“Voglio andarmene da qui!”
Cerco il mio cellulare, ma non lo trovo.
“Sei uscito senza cellulare, ti riaccompagno io a casa, ma è meglio che tu stia qui. Se ti vedessero in queste condizioni i tuoi non so cosa direbbero.”
Ha ragione! Cavoli se ha ragione!
“Ok, resto.”

Passo l’intera mattinata chiuso in camera sua, riflettendo su cosa è successo. Sono un idiota! Lei mi ha aiutato ed io la ho ripagata sfogandomi su di lei. Torna verso l’ora di pranzo con un vassoio contenere due piatti di maccheroni al formaggio e due pezzi di torta al cioccolato.
“Grazie e scusami per prima. Non volevo dire quelle cose. Davvero!”
“Lo so, ma hai ragione e tu hai bisogno di aiuto. Non è la prima volta vero?”
“No.” confesso imbarazzato.
“Ok ci lavoreremo su anche se sarà dura. Non ho mai visto nessuno reggere l’alcool come hai fatto tu.” Il resto del pranzo lo trascorriamo in silenzio.

Torno a casa nel tardo pomeriggio e mamma e papà sono arrabbiati. Non mi resta che dire la verità anche se farà male. Sono in punizione per il resto del semestre inoltre dovrò andare all’incontro degli alcolisti anonimi. Che schifo! Me la sono proprio cercata.

Cinque mesi dopo

Il resto del mio anno scolastico non procede bene. Il secondo semestre io e Tiffany non abbiamo nessun corso in comune e inoltre è occupata a organizzare il ballo di fine anno e a concentrarsi sulle gare regionali. Il suo racconto è piaciuto molto al signor Johnson. Sono felice per lei! Manca una settimana all’inizio delle vacanze estive e la cosa mi deprime un po’, ma mi rende felice allo stesso tempo perché la mia punizione finirà una volta per tutte. Durante il secondo semestre ho fatto dei progressi, ma questi non mi impediranno di passare l’estate ad aiutare il signor Lincon con il giardino. Mamma pensa che un po’ di lavoro mi aiuterà a distrarmi.
“Buondì bel addormentato.”
“Ehi come va?”
“Bene quest’estate vado un mese in Australia da mio fratello e poi inizierò ad architettare un piano di sopravvivenza per dopo il liceo.”
“Forte! Io passerò l’estate a fare giardinaggio.”“Wow! Senti lo so che nell’ultimo semestre ci siamo parlati poco, ma dicevo sul serio quanto ti avevo detto che su di me puoi contare.”
“Lo so, però ti ho vista strana e non mi hai detto cosa è veramente successo quella settimana. Lo so che non sono affari miei, ma volevo che sapessi che io ci tengo a te anche se non lo dimostro.”
“Questo pomeriggio sei libero?”
“Sono ancora in punizione.”
“Ok faccio così. Vengo io da te e mi invento una scusa con i tuoi. Ho delle cose da dirti e voglio recuperare il tempo perso!”
“Ok allora a dopo.”

“Buon pomeriggio signora Grey. Christian è in casa? Abbiamo un compito da svolgere per il corso di diritto.”
“Ciao cara, accomodati pure. Christian è in giardino.”
“La ringrazio.”
“Dammi pure del tu.”
"Ciao Chris.”
“Compito per diritto!Questa è la tua scusa?”
“Sì.”
“Ma tu la odi quella materia."
“Lo so, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente.”
“Ok allora cosa ha da dirmi di tanto importante da farmi rischiare una seconda punizione. Non che mi interessi.”
“Ti devo delle scuse per come mi sono comportata a dicembre. Il giorno in cui hai chiamato il mio ragazzo mi è venuto a trovare e lui era geloso di te. Volevo davvero venire a Aspen con te, ma lui è un tipo iperprotettivo e abbiamo litigato.”
“Mi dispiace, non pensavo di crearti problemi.”
“Lasciami finire. Sono tornata da mia nonna per una settimana e mi sono messa a pensare a come la mia fosse cambiata nel giro di due anni. Ho ripensato a cosa ti avevo detto il pomeriggio in cui sei venuto a casa mia e ho capito che quella non ero io. Cioè si ero io, ma non al cento per cento. Sono tornata a casa e ti ho cercato. Ho letto tutti i tuoi messaggi e ti ho richiamato, ma non rispondevi. I tuoi mi hanno chiamato dicendomi che eri uscito e che eri venuto da me. Ho dovuto inventarmi una scusa, non mi piace mentire Chris! Mi sono messa a cercarti per la città, non sapevo dove andare. Così ho iniziato a girare a vuoto fin quando non ti ho trovato. Eri ubriaco e sapere che la colpa era mia mi ha fatto star male. Mi sono comportata come da egoista. Mi dispiace tanto.”
Le lacrime le rigavano il volto e io vorrei tanto abbracciarla e rassicurarla, ma non posso.
“Durante le vacanze ho rotto con Max e sono successe cosi tante cose dopo. Mi sono qualificata per le regionali, al signor Johnson è piaciuto il mio racconto e mi ha incentivato a svilupparlo sottoforma di libro. Volevo organizzare il ballo e darti questa bellissima notizia, ma poi mi sono ricordata di doverti dare delle scuse e non sapevo se le avresti accettate ed ho avuto paura. Ogni tanto venivo a cercarti per sapere e vedere se qualcosa era cambiato, ma tu sei un libro chiuso. Non sapevo cosa pensavi di me e non lo so tutt’ora.”
La guardo e sono sul punto di piangere anch’io dopo tanto tempo e prendo una decisione che si rivelerà la migliore che potessi mai prendere. Decido di perdonarla infondo non è colpa solo sua, ma anche mia; forse è solo colpa mia. Le racconto tutto: della mia infanzia, dei miei incubi, della mia dipendenza, dello psicologo. Basta segreti! Le racconto tutto fino alla fine e lei ascolta in silenzio. Finisco e ormai le lacrime hanno iniziato a scendere interrottamente lungo il mio viso.
“Chris mi dispiace così tanto, vorrei cambiare il passato, ma non posso. Non essere cosi duro con te stesso e accetta l’amore che questa famiglia ti sta dando e per qualsiasi cosa in futuro vieni pure a da me. Amici?”
Mi sorride e mi porge la mano.
“Che ne dici di fratelli?”
“Ci sto.” ridiamo come due bambini e iniziamo a lavorare al mio progetto di diritto.

La sera arriva troppo presto ed io vorrei ricominciare questo pomeriggio da capo.
"Bene io vado. Ah prima di dimenticarmi. Ti va di venire con me in Australia a conoscere mio fratello?”
“Mi piacerebbe, ma dovrò convincere i miei. Ti farò sapere.”
“Certo non ho fretta parto ad agosto. Ci vediamo domani.”
“A domani.”

“Compito di diritto eh.”
“Mia ciao.”
“Tu non me la racconti giusta signorino. Sappi che vi tengo d’occhio.”
Detto questo se ne va. Ah la mia sorellina impicciona, ha dieci anni ed è già un vero tormento. Non cambierà mai. Seguo mia sorella in sala da pranzo, con un sorriso stampato sulle labbra, ignaro che il bello di questa avventura deve ancora avenire.

Angolo della scrittrice:
Buona sera cari lettori,
ecco il primo litigio dei nostri adorati protagonisti. Cosa ne pensate?
Nel prossimo capitolo entrerà in scena la nostra cara Miss Robinson, che cosa deciderà il nostro protagonista? Cadrà al suo fascino oppure sceglierà la retta via? Come vi siete immaginati i loro incontro?
Fatemelo sapere nei commenti.
A presto,
Dauntless_99
   
 
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