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Autore: books_violin_of_a_fangirl    10/02/2019    0 recensioni
Julian ed Emma non sono più parabatai. Il legame che li univa in battaglia, almeno formalmente, è stato finalmente spezzato. Adesso lei e Julian sono liberi di amarsi. Ogni giorno è sempre più bello: le sere poi, quando termina la giornata, Julian ed Emma possono lasciarsi cullare dalla dolcezza della notte
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Carstairs, Julian Blackthorn
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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-OS n. 2 -Genere: Angst, Fluff (Leggete il commento finale per favore!) Who wants to live forever È buffo quanto a volte la vita possa sembrare una presa in giro... Emma era seduta sulla spiaggia, col sole che le scaldava la pelle e l'oceano di fronte a lei. Era sola.. Non poteva sopportare la vista di Julian, le faceva troppo male. Amare il proprio parabatai, cercare di farsi odiare fingendo di amare suo fratello, confessargli la verità e scoprire di essere ricambiata era troppo: come faceva a vivere con la sensazione di fare tutto in modo sbagliato? "Who wants to live forever?" Le sembrava tanto di sentire i Queen, uno dei suoi gruppi preferiti, cantarle nelle orecchie... E il vento intanto continuava a soffiare e a muoverle i capelli... Era terrorizzata dall'oceano eppure la spiaggia aveva il grande potere di rasserenarla, il rumore delle onde lo avevano... Che grande presa in giro... E intanto continuava a fissare l'immensità. E soffriva. La perdita di Livvy aveva lasciato un vuoto in tutta la famiglia; inutile dire quanto a soffrire di più fosse proprio il piccolo Ty (anche se piccolo ormai non era più). E continuava a fissare l'oceano... E poi le venne una tra le idee più stupide di sempre... Poco tempo prima era stato un errore: era in missione quando stava per annegare. Fu in quella occasione che capì realmente per la prima volta cosa provava per Julian. Era stato davvero un errore: se non fosse stato per quella sera, probabilmente lei non avrebbe realizzato ciò che sentiva per il suo parabatai e magari si sarebbe rimessa con Cameron... Rabbrividì al pensiero e si sentí subito in colpa: come le era venuto in mente una cosa del genere? Avrebbe capito un po' più tardi quanto fosse importante Julian per lei e quanto la sua vita avrebbe fatto ancora più schifo se non ci fosse stato il suo amore per lui. E poi provó di nuovo rimorso per i suoi pensieri: la sua vita non poteva fare schifo. Con lei c'erano i Blackthorn, la sua famiglia, e c'era Cristina... E se il pensiero di lei e Julian legati per la vita come parabatai da un lato la divorava, dall'altro le faceva provare una gioia infinita nel pensare che Jules, il suo Jules, era e sarebbe stato per sempre il suo Jules perché sarebbe stato per sempre la parte migliore di lei. E mentre pensava queste cose, Emma entrò in mare. Nonostante l'afa estivo, l'acqua le sembrava ghiacciata. Era terrorizzata eppure provava una sorta di soddisfazione in quello stupido gesto. In fin dei conti era ancora la sua vita, ne era lei l'artefice. E continuava a camminare e ad ogni passo, sprofondava sempre di più. Quando l'acqua le arrivó al collo si immobilizzó: che stava facendo? Julian avrebbe sofferto ancora di più, aveva bisogno di lei, non poteva perdere anche lei. Amarla era tanto un dono quanto una maledizione. Già, una maledizione... E si immerse... La shadowhunter stette qualche secondo senza provare nulla. C'era solo il silenzio. E poi lo avvertì: un tremendo bruciore ai polmoni che le gridavano di respirare, di dare loro ossigeno. Ed Emma pensó che lei era più forte persino di se stessa e rimase sott'acqua, avvolta dall'oscurità e dalla profondità dell'oceano. "Emma, svegliati, ti prego" Julian, continuando a gridare, cercava di liberare i polmoni della parabatai dall'acqua... Piangeva... Emma riusciva a sentirlo, era morta? Capì di essere viva quando, sulla spiaggia di Los Angeles, a qualche passo dall'istituto, iniziò a sputare acqua salata tra le braccia di Julian. Aprì lentamente gli occhi: le sembrava di avere l'inferno nel petto. "Ma si può sapere che ti è passato per la mente? Che cosa volevi fare, ah? Emma, cavolo, ora che sei viva tu ucciderei con le mie mani!" Stava morendo di vergogna... Julian era molto arrabbiato, riusciva a vedere la preoccupazione nei suoi occhi, e non a torto..." Volevo solo fare un bagno, scusami" "Ma sei seria o mi prendi in giro? Tu, che odi l'oceano, volevi farti un bagno... Tu che non sai nuotare... Vestita poi... Emma, non sono in vena di giocare in questo momento! Ho vissuto un deja-vu: io che nel mio studio, da un momento all'altro, inizio a sputare acqua." "Appunto... Volevo superare le mie paure e imparare a nuotare" Dove trovava la faccia tosta per mentirgli non lo sapeva nemmeno lei. "Per favore Ems - mise da parte la rabbia e le accarezzó il viso- dimmi che succede? Che cosa ti è successo?" Gli buttò le braccia al collo e scoppiò a piangere "Jules, ti chiedo scusa, non volevo ferirti, sono stata tremendamente stupida! Ed egoista! Non riesco a sopportare ciò che è successo a Livvy e quello che provo per te mi sta distruggendo! Mi sento morire dentro! Ti vedo soffrire e io non posso fare niente per aiutarti! E sento che la maledizione si sta avverando... E ho paura! Oh Julian, sono disperata! Il pensiero di te in futuro con un'altra donna e una famiglia mi perseguita. Ti chiedo scusa!" Sputó le parole tutte ad un fiato, con i polmoni che ancora imploravano pietà e il corpo che le tremava per il freddo. L'oceano continuava a terrorizzarla... " Emma, piccola Emma, io non potrei mai avere un'altra ragazza, perché io vedo solo te! Preferisco andare all'inferno distrutto da una stupida maledizione piuttosto che smettere di amarti e farti soffrire! Emma, tutti piangiamo Livvy, ma lei non vorrebbe mai questo! Non vorrebbe vederci rovinare le nostre stesse vite! Emma, sì, sei stata egoista, perché non hai pensato che, se tu fossi morta, io sarei morto con te, e che i ragazzi sarebbero rimasti orfani per la seconda volta. Emma, io ti amo più di ogni altra cosa, e per questo motivo ti prometto che in un modo o nell'altro riusciremo a spezzare il nostro legame parabatai e mi dispiace per te, perché allora non ti rimarrà che passare la tua vita legata a me in un altro modo" E detto questo si baciarono, fregandosene che qualcuno potesse vederli... Ora c'erano soltanto loro. E dopo attimi eterni Julian le prese la mano e la fece alzare: "Dai, adesso andiamo a lavarti che sei inzuppata" . Hello 👋 Vi é piaciuta la storia? Spero di sì :) Spero di non essere stata troppo banale o noiosa... Vi ringrazio per le recensioni <3 Volevo chiedervi una cosa... Che ne direste se pubblicassi la storia anche su Wattpad? Fatemi sapere :) Segnalatemi eventuali errori, un bacio 💋
   
 
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