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Autore: andareverso    12/02/2019    1 recensioni
In questo momento sono oltre le due, una citazione di HIMYM dice che quando sono le due di notte bisognerebbe andare a dormire perché tutte le decisioni prese dopo saranno fatalmente errate, ed io per questo ti sto scrivendo, forse se avessi preso più decisioni dopo le due di notte e avessi seguito di più la pancia, il cuore, l'istinto, in questo momento non sarei qui a commettere l'errore di scriverti, in piena notte, una lettera che non ti spedirò mai.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Amore,
in questo momento sono oltre le due, una citazione di How I Met your Mother dice che quando sono le due di notte bisognerebbe andare a dormire, perché tutte le decisioni prese dopo saranno fatalmente errate, ed io per questo ti sto scrivendo, forse se avessi preso più decisioni dopo le due di notte e avessi seguito di più la pancia, il cuore, l'istinto in questo momento non sarei qui a commettere l'errore di scriverti, in piena notte, una lettera che non ti spedirò mai.
 
''Eroe del mio inferno privato sei un giro di routine 
lo so che il mio Amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora.''
Afterhours- Ci sono molti modi.

 

È buffo sai?Io ho sempre odiato parlare dei miei sentimenti, come ti sarai accorto, ma ho odiato ancora di più scrivere di essi, eppure eccoci qui, ho appena finito di controllare Google Flight, la cosa divertente è che quando qualche giorno fa non ho preso quel volo che mi avrebbe riportata da te, per qualche secondo mi sono sentita potente, padrona della mia vita, mi sono sentita in grado di dirti no, per la prima volta in un anno e mezzo e invece ora a distanza di giorni, sono qui che refresho continuamente i voli, sperando che almeno una volta, per sbaglio, un volo diretto lì da te si prenoti da solo, e troppo codarda per decidere, me ne sto seduta davanti ad un pc, su cui faccio fatica a digitare, con musica che mi parla di te nelle cuffie, a scriverti, a nasconderti in queste parole che non sentirai.
Ho scoperto solo in maniera postuma che non ho preso nessuna decisione qualche giorno fa, quel sentirmi potente non era altro che una manifestazione velata del mio ennesimo atto di vigliaccheria, si dice che in amore vince chi fugge, beh non è vero, in amore vince chi lotta ed io di recente mi sono arresa alla vita, che poi forse nel nostro caso non sarebbe cambiato nulla se fossi rimasta a lottare lì per te, forse certe storie sono tossiche e null'altro, nascono lesionandoti  e non muoiono mai, come una ferita che ogni volta che fa per chiudersi si riapre e torna alla luce solo carne viva e sangue.

 
''Solo sangue dentro me , c'è solo sangue 
Quando sai che sei fedele a quello in cui non credi più. Vivere per non farsi del male, poter vedere com'è non morire e non sentire.''

Afterhours-Il sangue di Giuda 

 

Quante cose vorrei dirti, ho la testa che scoppia e mi scuso se tutto ciò che uscirà da queste righe non assomiglierà affatto ad un discorso sensato, ma forse non c'è nulla di più appropriato di un flusso di coscienza dove tanti concetti singoli si rincorrono senza mai incontrarsi, una tesi, un'antitesi che non sfocia mai in una sintesi, è quello che accade costantemente in me da quando ti ho conosciuto, quindi benvenuto, sei appena salito a bordo dei miei squilibri mentali ma di certo da me non potevi aspettarti altro.
Comunque volevo dirti che mi devi un polmone, o per lo meno le future cure me le dovrai, in questo anno e qualcosa, sigarette come codeina per quei trapper da due soldi, in ciascuna di queste ho riposto la speranza che mi portasse pace ed equilibrio o per lo meno quiete e silenzio, ma non ha funzionato, forse le hanno rese solo un po' più speciali, come per Zeno, ogni sigaretta per me celava la speranza di bruciarti via assieme ad essa ed alla fine è stato tutto il contrario e così hai iniziato a celarti anche nelle boccate di fumo che mandavo giù, è buffo, sei proprio ovunque.
 
Sì ho già detto due volte che è buffo, perché realmente tutta questa situazione se vista da fuori suppongo sia divertente, come il teatro tragicomico, una serie di sfortunati eventi. Come fai  a non ridere di due che percorrono un tragitto che la matematica definirebbe come un asintoto, o forse parallele? Sai che non saprei, rompiano persino le regole matematiche, trasformiamo due parallele in un  asintoto, eppure non riusciamo a tenerci mai davvero.
Prima di te la mia vita era già un disastro ma avevo alcune certezze solide, una di queste era la maschera che indossavo col il mondo, avevo eretto un muro così alto che nessuno riusciva a penetrarlo e mi sentivo a mio agio dietro questo muro, mi permetteva di essere uno nessuno e centomila, mi permetteva di lasciare tutti fuori da me, i problemi, i dubbi erano solo miei e così mi sentivo forte. Mi permetteva di non curarmi di nessun'altro, ero io l'unico giudice di me stessa, un giudice molto severo ma comunque unico, e poi sei arrivato tu e hai annientato questo muro in pochi secondi, lo hai frantumato, fatto a pezzi, con te davanti non sono più riuscita a fingere, con te davanti ero nuda, nuda senza bisogno di spogliarmi, ti guardavo e non ero più uno nessuno e centomila, ero solo le mie insicurezze esposte, servite su un vassoio d'argento. Forse è questa la cosa peggiore, tu non mi hai mai giudicata, ma io mi sono sentita costantemente sotto esame, e questo esame non lo ho mai passato.
Non mi sono mai sentita all'altezza, per questo ti ho odiato tanto, non mi ero mai preoccupata di essere all'altezza di qualcun'altro ma solo di me stessa, e vorrei dire che è colpa tua, vorrei veramente addossarti questa situazione, il problema è che non sarei sincera, non eri tu a giudicarmi, era la mia proiezione, ero sempre io, mi vedevo tramite i tuoi occhi, anzi mi vedo tramite i tuoi occhi e non mi ritengo abbastanza.
 
Vorrei dirti tante cose, vorrei raggiungerti ora e raccontarti di me, della vera me, raccontarti di come non appena ti ho visto, il mondo ha invertito il suo asse, vorrei raccontarti di come mi hai fatto male e di come la tua assenza sia stata più forte di qualsiasi presenza, di come nessun'altro ha saputo colmare il vuoto che mi hai lasciato ogni volta che ti ho visto andare via, vorrei ridere con te di tutta questa assurdità, ma non posso e non so se potrò mai, ho sbagliato i tempi ed ora per ogni passo che faccio, tu ne fai cento ed io posso solo vederti sparire pian piano, ora che sei lontano, ora che la nostra città non è più nostra e le nostre vie si stanno lentamente trasformando in posti in cui ricordarti senza mai trovarti.
Adesso ti racconto una cosa, uno dei miei vanti era sempre stato il mio distacco dai sentimenti, cuore freddo come i poli, ripetevo e ne ero fiera, per me il sesso era l'unica cosa che avesse senso, l'unico modo per entrare in contatto con qualcun'altro, una bella scopata e poi ognuno per la propria strada, l'amore non mi tocca, mi ripetevo, ed era veramente bello. Avevo avuto solo una relazione, il primo fidanzatino, per così dire, dopo due settimane l'ho tradito, dopo tre l'ho lasciato, lui ha pianto per giorni e mi ha odiato e da li ho deciso di non mischiarmi più con i sentimenti, per me la monogamia non era concepibile, sì mi ero presa le mie  sbandate che erano tutte terminate nel momento in cui avevo ottenuto. Ridevo in maniera cinica di chi parlava di amore, era impossibile per me capire come si poteva voler essere fedeli ad uno soltanto, io che mi distraevo a guardare qualcuno di diverso ogni giorno, e poi sei arrivato tu.
Mi ero sempre nutrita della tossicità delle relazioni, lasciando dietro di me solo deserto, come se per ogni persona che ferissi io ne potessi uscire più ricca, ma questa volta quella che ne esce disintegrata sono io, e sarebbe più semplice dire che sei stato tu a farmi questo, ma la colpa è unicamente mia, non ti ho mai dato la possibilità di scegliere, g
iorno dopo giorno mi sono ammalata di te, non contava più cosa avevo nella mia vita, contava ciò che mancava, contavi tu. Ho quindi, tragicamente, compreso come si possa volere una sola persona al mondo.
Amore e odio, due facce della stessa medaglia, un secondo ucciderei il mondo per te e il secondo dopo vorrei uccidere soltanto te, quindi scusami se non ti ho supportato nei tuoi trionfi e se non sono stata lì a dirti che ero fiera, la realtà è che alle volte ero fiera davvero, ma per la maggior parte del tempo avrei solo voluto vederti cadere a picco, ti osservavo impotente mentre ti alzavi in volo sempre di più, e avrei chiesto solo di vederti fare come Icaro, di vederti precipitare e tornare a terra ferito, dove ero io.
 
''Fra le alghe c'è un eroe che si sente giù,
Sii perfetto se precipiti, sii perfetto quando cadi. Fatto, sfatto disperato quanto bello sei.''
Afterhours- é la fine la più importante

 

Tutti quei posti che abbiamo condiviso, tutti quei luoghi in cui però non siamo mai riusciti ad essere insieme per davvero, sono sempre arrivata a sfiorarti ma mai a toccarti e poi quel giorno è cambiato tutto.

Ricordo ogni cosa, assurdo, ricordo il momento in cui ti ho visto, ricordo quando ho parlato di te per la prima volta alle mie amiche e ricordo che non pensavo avresti avuto l'importanza che hai, eppure a rivedermi adesso, non avevo scelta, non ho mai avuto una via di fuga da te, ero condannata, l'unica alternativa era essere in un altro luogo quella sera, l'unica alternativa era non incontrarti. Mi è sempre sembrato ingiusto che tu sia arrivato nella mi vita ma assieme a te non è arrivata la nostra possibilità, non credo a Dio, al massimo al destino, ed in questo tempo mi son convinta che se esiste un fato è una vera carogna, perché fare questo a qualcuno? Se questi dovevano essere gli esiti, perché farci incontrare? Mi sento crollare a picco, mi sento annegare nella mia lotta tra razionalità e cuore, tra amore e psiche, dove i confini iniziano ad essere sempre più labili e confusi.
Metti l'ultima scelta che ho dovuto prendere, mi ripetevano, scegli quello che è meglio per te, ma non esisteva una decisione migliore, mi ripetevano che cedendo e tornando da te ti avrei lasciato un altro pezzo di me, e così non ho preso quel volo e ti ho donato in questo modo una parte di me ancora più grande, ti ho dedicato un nuovo rimpianto, e questi rimpianti iniziano a pesarmi troppo, non è egoismo, non è che non  voglia donarti me stessa, è che inizio a dubitare che ci sia rimasto qualcosa ancora da darti, ho il sentore di averti dedicato gli ultimi frammenti di luce che avevo e adesso anche il mio buio ti appartiene.
Mi rimprovero sempre di non aver sistemato la mia vita in tempo, prima di conoscerti, penso sempre che se solo mi fossi presa cura di me prima, se solo fossi stata in grado di provarci a tenerti quando sei arrivato, magari le cose sarebbero andate in maniera diversa, ho sbagliato i tempi, come sempre, ma questa volta fa più male, ma allora esiste un modo di rinascere? esiste un modo per tornare indietro e sistemare tutto, prima di conoscerti? Adesso ci sto provando a rimettere insieme i pezzi, illudendomi che se riesciurò a guarire, poi tu arriverai, illudendomi di avere ancora tempo, quando il tempo è già scaduto.
 
''Sai che la fortuna è una religione, tu ci credi oppure no? 
Lo capiremo prima o poi , che non c'è modo di rinascere senza peccare, ma tu hai voglia di rinascere, 
o è solo che non sai come finire?'' 

Afterhours-Tutto fa un po' male
 

Vorrei non aver lasciato tutto scorrere in maniera così codarda, tornassi indietro non aspetterei, tornassi indietro sceglierei la via dritta e veloce, pretenderei una risposta e me ne andrei, non ti darei in mano la mia serenità, ma ora è troppo tardi. Vorrei implorarti di liberarmi, di andartene, di farmi talmente male da costringermi a scordarti, ma la realtà è che ti implorerei solo di restare.
Se chiudo gli occhi ti vedo sai ?Ti vedo mentre sorridi, saluti e vai via, questa scena l'ho vista ripetersi talmente tante volte che dovrebbe esser diventata familiare e meno dolorosa, ed invece fa ancora male uguale.
 
Queste righe parlano di dolore, eppure per me è l'emozione più simile all'amore che ho provato, e sì posso affermare che non mi ha mai fatto sentire bene, quindi se tu non sei più reale e io non sono in grado di amarti, ridammi indietro tutto, il prezzo è troppo alto, torniamo a quella sera di autunno e ti giuro che farò in modo di non incontrarti, chiedo solo la clemenza, se non posso avere te, rivoglio il controllo, rivoglio le mie scelte, voglio una via di fuga, una sorta di pulsante rosso da poter premere per far saltare tutto e scappare.
Mi parlano di te, mi dicono di averti incontrato e per osmosi mi sento più vicina anche io, anche se non ci vediamo da mesi, eppure non riesco a fruire dei loro racconti, loro che ti parlano come se  nulla fosse, loro che non hanno paura del peso delle parole e loro che possono incontrarti senza uscirne danneggiati ogni volta, ed io sono invidiosa, invidiosa di ciascuno di essi.
Ti cerco ovunque, e non ci sei, almeno non materialmente, ma in fondo dentro di me, sei sempre presente, preferirei che tu non fossi neanche lì, renderebbe la tua assenza più leggera. Preferirei tu fossi distante mentalmente tanto quanto lo sei fisicamente.
Appartenerci per quelle due ore una volta ogni tanto, non è mai stato sufficiente.
 
''è facile sai averti, se chiudo i miei begli occhietti spenti 
e cerco su di me la tua pelle che non c'è poi ti entro, in fondo, dentro, lo sai, soltanto per capire chi sei.''

Afterhours-Pelle
 

Adesso è tardi, smetto di parlarti, ti ho sempre nascosto dentro di me e dentro la musica, adesso sei dentro anche a questo, ed io che non avevo mai scritto per nessuno, l'ho fatto per te.
Mi consola il fatto che un giorno sparirai e tornerò a riappropriarmi della mia arida freddezza, non che sia bello pensare che resterai un caso unico, ma è bello pensare che un giorno non conterà più niente, speravo che scrivendo di te avrei deciso, se prendere quel volo o meno, e invece sono indecisa come prima di iniziare, come sempre con te, io che sono sempre stata bianco o nero, con te ho conosciuto il caos, ho conosciuto le sfumature, che stupido cliché.
 

''Sei il colore che non ho e non catturerò, ma se ci fosse un metodo 
vorrei che fosse il mio. 
Fanne quel che vuoi, di noi, 
me l'hai insegnato tu, 
se c'è una cosa che è immorale è la banalità, 
lo sai.''
Afterhours- Bianca

 
-
Spazio autore ( non sono neanche certa si scriva così, e certamente non sono un'autrice ) :
E' un testo totalmente privo di logica, è un qualcosa di profondamente mio che pubblico per un motivo che ancora mi è ignoto, forse è la mera necessità di esplicitare parole che son sempre rimaste dentro di me e vederle nero su bianco le trasforma in realtà, molto più probabilmente, questa notte avevo solo bisogno di parlarne. 
Il testo è accompagnato da brani degli Afterhours, perché loro avevo nelle cuffie, nel mentre che questo dialogo a senso unico prendeva forma.
Non credo questo testo arriverà a qualcuno, ma nel caso qualcuno fosse qui a leggere, spero che da questo viaggio tra i miei pensieri possa averne tratto l'unica morale possibile: l'amore fa schifo. Scherzo, forse, spero solo ti sia piaciuto questo spezzato dei miei squilibri notturni, iniziati oltre le due e terminati oltre le 5 di notte, tra testo e HTML(?) piuttosto scarno e orribile, ma presente.
Un saluto, 
R x.
  
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