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Autore: Splendente come il sole    13/02/2019    0 recensioni
"Te lo vuoi mettere in testa che non stiamo insieme, che io mi posso fare fidanzato quando voglio e con chi voglio? E no che tu devi minacciare i cristiani che non mi devono scrivere, ma proprio Maria, stai sbagliando." Potevo crederci? Potevo credere che una persona potesse cambiare idea così su di me, dal nulla, senza che avessi fatto niente? E ancora una volta mi sentii crollare tutto il mondo addosso.
Genere: Angst, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Fai schifo, veramente, io non me la meritavo una figlia come te... Ubriacona, drogata... i soldi così se li spende, vergogna." Non era affatto una novità sentire parole del genere ma non avevo neanche la forza di litigare in quel momento, facevo finta di niente. Arrivate alla stazione vidi subito Federica che pagava il biglietto e scesi. Mia madre scese appresso a me. Voleva "parlarmi" ma io non le davo proprio conto, e appena pagai il biglietto mi allontanai. Da lontano vedevo mia madre che parlava con Federica ma non le sentivo. Guardavo lei, tutta sistemata, e io completamente senza trucco, con i peli delle gambe che un po' si vedevano perché anche se avevo messo i pantaloncini dell'Adidas alla fine non avevo passato la lametta come avrei dovuto perché mi siddiava, perché non mi importava più di niente, perché stavo solo male. Le tette che si vedevano attraverso la maglietta nera perché non avevo messo neanche il reggiseno. Federica alla fine si avvicinò a me e io levai le cuffiette. "Menomale che 'sto sabato sera non lo stiamo passando a Ortigia altrimenti li avrei incontrati di nuovo, sicuramente." Le dissi fissando il vuoto. "Eh infatti... dai che ci passiamo una bella serata." Ma io non pensavo sarebbe stata una bella serata. Il giorno prima avevo passato una serata di merda. Appena arrivata a Ortigia, già nervosa dopo che un ragazzo in chat mi aveva detto che mi voleva vedere da solo, senza i miei amici, almeno si poteva fare "qualcosina", incontrai il mio ex collega di lavoro, Andrea, con accanto la sua ex. Non ci avevo mai sperato troppo che si mettesse con me, sapevo infondo di essere solo un passatempo per lui, come mi aveva detto lei un mese prima... che sia per lui come per gli altri ragazzi potevo essere solo questo, solo uno sfizio. Lui appena mi vide abbassò lo sguardo a terra e io dissi "scanzatini" quasi senza rendermene conto. I miei amici, Agostino e Ciccio, che camminavano dietro di me, non si accorsero di nulla. Mi girai verso Ciccio :"Ma hai visto chi c'era?". "No, chi c'era?". "Andrea e Melania". "Minchia" esclamò Ciccio. "Quello che lavorava con te al ristorante?" Si intromise Agostino. "Si... Quello con cui mi sono frequentata per 2 mesi" dissi con tono assente. L'autobus arrivò e io salii appresso a Federica senza neanche salutare mia madre.
   
 
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