LE ROVINE
Ho guardato
le case dai muri sbiaditi.
Le loro crepe,
i crolli parziali
nelle dimore degli antichi;
ho notato questa miseria
della materia,
non solo umana.
I mattoni come le membra,
con il vento che li sbiadisce
e la pioggia che li corrode.
Ho visto questa miseria
e non solo nei corpi e nelle case,
ma anche nei cuori e nelle menti.
La gente vuole comprarti
come si fa al supermercato.
Bastano dieci euro
per avere il tuo corpo e la tua
anima?
Amor non è in vendita, villani!
Mascalzoni, non credo sia gentilezza,
questa.
Ma guardano il prossimo come se
fossero principi,
e principesse adagiate su materassi
di banconote false.
Falsa è quell’interiorità che codesti
soggetti hanno,
così come falsi sono i pregi che
sfoggiano.
Nella miseria della materia,
non ho visto solo case andate in
rovina,
o corpi invecchiati,
ma soprattutto anime logore.
Una gentilezza latitante,
tutto questo voler sapere sulla vita
degli altri,
tutto questo offendere in pubblico
per umiliare,
per mostrarsi forti.
Pretendere che il prossimo
possa ricambiare l’amore
perché essi lo amano.
Pretendere quindi di piegare i
sentimenti.
Pretendere di essere il ramo verde
rimasto impresso su un albero dal
tronco secco,
morto, ucciso dalla malattia dei tempi
che corrono.
Ed io che mi crogiolo nel limbo
malsano
di uno splendore perduto per sempre,
ogni loro parola è acido muriatico,
che sfregia il mio cuore
e mi fa intendere che l’Amor vero oggi giorno
non esiste più,
esiste solo il vantaggio economico,
materiale,
carnale.
Non sarò il pezzo di carne
in vetrina,
in vendita ad anime becere
in cerca di un conforto che io non
posso,
non voglio offrire.
Da quando mi sono accorto di ciò
mi sono fatto ancora più schivo,
furtivo,
spero di non legarmi a nessuno,
di non soffrire più.
Io non posso, non voglio donare
niente;
Amor non è regalo di soldi e materia,
ma è condividere, amare, sorridere.
In questo universo noioso e grigio
ciò che è rimasto sei tu.
Almeno tu ancora sai sorridere,
nevvero?
Che persona strana.
Io pure, sono strano.
Non venirmi più incontro quando mi
vedi,
non voglio farti soffrire.
Sempre se tu cerchi qualcosa nel mio
cuore;
forse anch’esso è in rovina.
La fortuna è che la rovina va
alquanto di moda,
durante questi giorni tristi.
NOTA DELL’AUTORE
Poesia disillusa, credo dica tutto da sola.
Un altro testo che ha catturato e immortalato un momento in
cui il mio animo era piuttosto provato.