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Autore: pokepony10    15/02/2019    1 recensioni
ATTENZIONE! QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI "AMORE DIVINO"!
Dopo aver superato rischi immensi, Alexey si trova di fronte la prova più grande: chiedere scusa.
Il perdono è un beneficio di cui non tutti possono godere, Alexey non è l'unico cambiato, Morte Bianca è andata oltre quella notte, oltre le ferite, oltre quel amore non corrisposto.
Sono bastati solo un paio di banconote, qualche lavoretto illegale e una volante della polizia per fare della maschera da dura di Morte Bianca la sua natura, ma lei non è il pericolo principale; un demone potente ed ambizioso è arrivato dall'Ade per strappare le anime di Alexey e Morte Bianca, come potranno difendersi dal volere degli dei? come potranno restare uniti se le loro vite oramai sono segnate per sempre da quel dannato incidente?
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
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POV Alexey
 
Finito l'incontro di orientamento mi rimaneva solo uscire dalla scuola e raccontare della bella esperienza a Morte Bianca. Quando scesi le scale dell'ingresso mi guardai in giro ma di lei nessuna traccia. Più o meno ricordavo le fermate del pullman che mi avrebbe portato direttamente sotto casa, bastava prenderlo ed il gioco era fatto, così credevo.
 
Mi avviai alla fermata più vicina quando all'improvviso venni accecato da una forte luce. Non ebbi nemmeno il tempo di capire che stesse succedendo che una ragazza dai capelli arcobaleno mi saltò addosso facendomi cadere per terra. -che diamine ti prende?!- urlai aprendo gli occhi per capire chi avevo addosso. Mi ritrovai due grandi occhi grigi che mi fissavano sorpresi, i capelli arcobaleno coprivano a mala pena la scollatura che aveva, per non parlare della sua gonna cortissima -come va?- chiese rimanendo addosso a me
-male, levati di dosso-
-mi avevano detto che eri più gentile- disse alzandosi
-tu chi diamine saresti?-
-il mio nome è Iris-
-mai sentita-
-um forse mi conosci come Taumantia?-
-Taumantia? Non credo di conoscere persone con nomi così strani-
-io non sono una persona. Io sono la messaggera degli dei, l'incarnazione dell'arcobaleno-
-ancora mitologia? Non avevo chiuso con voi?-
-vorrei tanto che fosse così, ma sembra che io abbia una lettera per te da parte di Ombra-
-ombra? Dammela subito!- dissi prendendola per le spalle. Dalla sua borsa dorata cacciò una lettera e me la porse.
 
Alexey, non è da molto che ci siamo lasciati ma ho delle novità per te. Ade si è lasciato corrompere dal vello d'oro dell'ariete, l'ultima costellazione è sigillata e ciò significa che i tre oggetti sacri hanno di nuovo il loro potere totale. Il libro della conoscenza ti ha seguito, suppongo abbia cambiato forma, ma è con te, lo troverai. Io ho perso il mio collegamento con il libro, ciò significa che ha scelto te come custode. Prima era Medusa, ma si rilevò incapace di controllare il tutto, io non ho più la forza di sostenere il potere, rimani solo tu. Ho affidato a Luna la collana completa, alla prossima luna piena ti consegnerà il dono… dimmi come sta, se è rimasta bella come quando l'ho lasciata… la nostra prigionia ci impedisce di vivere a pieno di questo amore, ma dille che io ogni sera cerco la luna in cielo per trovare il suo sguardo, dille che la amo….
Scusa il disturbo… proteggi gli oggetti sacri, Tanato, l'avvoltoio mortale, ha mandato sulla terra qualcuno capace di trascinarvi di nuovo nell'Ade, state attenti.

 
Finito di leggere guardai Iris che aspettava impaziente -allora? Che voleva quel demone da te?-
-non osare chiamarlo così-
-ma lui è un demone, il collegamento tra vita e morte… peccato sia in catene- disse continuando a scavare nella sua borsa.
 
Era davvero imbarazzante sentire i commenti che molti scambiavano dopo aver visto Iris -Iride, non e che potresti cambiare il tuo vestiario? Qui non siamo sull'Olimpo e non vorrei che tu risaltassi troppo nell'occhio- dissi fulminando con gli occhi alcuni ragazzi che la fissavano
-mi avevano detto che le ragazze qui sulla terra erano cosi, ma forse quel vecchio di Zeus mi ha presa in giro…- disse schioccando le dita. La gonna si unì al top in un abito bianco e oro mentre i capelli vennero raccolti in una coda alta -meglio?- disse con un sorriso -la gonna continua ad essere troppo corta, ma almeno il resto è coperto- dissi dandole un'occhiata
-certo che sei un umano strano, altri maschi non avrebbero criticato cosi duramente la mia divisa da lavoro-
-altri maschi non rischiano di essere ricercati da Tanato e le sue guardie, se qualcuno nota una mezza dea parlare con me penso si noterà subito che sono io colui che cerca Morte-
-vero… per questo Luna e Shans si sono fidati di te… comunque, dove andavi?-
-a casa da Morte Bianca-
-interessante, lei è la prossima a cui devo dare una lettera dall'Ade-
-davvero?-
-sembra che Ombra abbia trovato tempo per scrivere a piu di voi…-
-sembra che tu non voglia farti i fatti tuoi-
-sai quanto sia noioso fare il postino? io cerco avventure, complotti e amori… voi mi sembrate essere l'avventura ideale- disse guardando il pullman arrivare.
 
 -che macchina grande…-
-e un bus, saliamo- dissi
-vengo di rado sulla terra… la fate piu la pita giros?-
-pita giros?-
-si, guarda che bella- disse mostrandomi una foto di una piadina col kebab
-kebab.. Cerchi del kebab-
-no! Io cerco la pita giros, viene dalla Grecia-
-bhe qui è l'Italia, abbiamo la pasta e la pizza-
-mi porti a mangiare una pizza? Mi piace il nome-
-ti sembra che io abbia tempo da spendere?-
-si-
-ok forse un po’, ma poi dritti a casa, dobbiamo dare la lettera a Morte Bianca -
-non sarà nulla di urgente, quando lo è, c'è un sigillo dorato -
-una lettera da Ombra per me è urgente, che si tratti anche solo di un saluto-
-che amichetto fedele-
-non saremo amici di vecchia data, ma l'ultima avventura ci ha legati molto-
-hai intenzione di raccontarmela o di offrirmi una pizza?-
-nessuno dei due, mi sto preoccupando per la lettera, meglio arrivare a casa e darla a Morte Bianca-
-Morte Bianca qui, Morte Bianca là, che ha di cosi tanto importante questa qui?-
-è la persona piu importante che ho-
-fammi indovinare, non hai famiglia, non hai amici e non hai una ragazza, indovinato?-
-no, e se vuoi ancora la pizza vedi di non continuare-
-minacci una semidea?-
-vuoi istigare qualcuno che ha aperto il culo agli dei?-
-permaloso…-
-scendiamo- dissi ignorandola.
 
Quando arrivammo a casa Morte Bianca non c'era ancora, ma arrivò dopo poco
-Alex sono tornata…- disse aprendo la porta, nemmeno il tempo di salutare che si trovò davanti Iris
-um e tu saresti morte bianca? Che spreco di ammirazione oserei dire. Capelli rovinati dalle tinture, mani non curate, nemmeno un filo di trucco in faccia e vestiti da maschio, te la sei cercata in un campo migranti a questa?- disse Iris squadrandola da testa a piedi. Ero preparato a vedere Morte Bianca andare su tutte le furie eppure si limitò ad un semplice ceno con le spalle
-vestiti succinti, capelli arcobaleno e un atteggiamento irrispettoso, esci da un vicoletto dei quartieri malfamati?- rispose ignorandola
-cosa hai osato dire di me?- iniziò Iris, i suoi occhi si illuminarono e i bracciali divennero lame
-non ti conviene affrontarmi, piuttosto dimmi chi sei- disse Morte Bianca mentre sistemava la spesa
-io sono Iris, Iride, la messaggera degli dei e ho una lettera per te da parte di Ombra ora rinchiuso nell'Ade- disse Iris dandogli la lettera, Morte Bianca non la afferrò nemmeno ci guardò ed iniziò a ridere
-tu devi essere una delle ragazze che recitano a scuola, certo che Alex si fa le amicizie così in fretta che subito mi trovo una ragazza facilotta in soggiorno-
-facilotta?!- chiese Iris
-non è come pensi Morte Bianca, ti prego di prendere la lettera e leggere, è davvero importante- dissi dandole la lettera
-siete davvero insistenti- rispose aprendo per poi leggere.
 
Quando abbassò il foglio si fece una seconda risata e scomparve nel suo studio -cercate di non fare troppo rumore e non sporcate che devo fare io il bucato qui- disse con la porta oramai chiusa a chiave
-bhe il mio lavoro si conclude qui…- disse Iris prendendomi il braccio -ora tocca alla mia pizza- disse trascinandomi fuori contro la mia volontà, era davvero forte.
 
La portai a prendere una pizza in centro, un'ottima pizza, la migliore che avessi mai mangiato -certo che è davvero saporita- disse Iris pulendosi la bocca
-già, è ottima- risposi pagando. Dopo aver mangiato ci facemmo un giro sul lungo mare fino a che il sole non tramontò -io devo andare- disse Iris guardando il sole
-alla prossima quindi…-
-puoi chiamarmi se vuoi, prendi un prisma e quando vedi l'arcobaleno dici che hai una lettera per me, verrò subito da te-
-ok, alla prossima- dissi mentre lei scomparve in una luce arcobaleno.
 
Tornai in fretta a casa con alcuni spiccioli in tasca -quella donna mi ha fatto spendere più di quanto volessi…- pensai aprendo la porta, non appena varcai la soglia sentì la porta sbattere alle mie spalle -che diamine ti è passato per la testa? Portare in casa MIA una sgualdrina da quattro soldi? E poi che è sta storia della lettera? Mi volevate sfottere? Vuoi dormire di fuori già da stasera?- iniziò ad inveire Morte Bianca
-calmati, ti prego…-
-calmati un corno! Da dove esce quella li? Gli hai detto che io non sono d’accordo con queste cose così… stupide?-
-senti lei è venuta da me, mi ha dato la lettera e poi siamo venuti qui per darti anche la tua lettera-
-e poi? Siete usciti no? Dove sei stato con quella lì?-
-le ho solo offerto una pizza…-
-ah! Allora alle sconosciute offri da mangiare e a me no? Sai che ti dico? Ora per punizione mi porti con te a mangiare e paghi tu-
-ma…-
-ma nulla, io e te mangiamo fuori, siediti e dammi 5 minuti per prepararmi- disse spingendomi sul divano per poi scomparire in camera sua.
 
Non immaginavo davvero che ci avrebbe impiegato giusto 5 minuti, uscita dal bagno mi sembrava un'altra persona, aveva dei jeans neri e una camicetta blu con un giubbino di pelle, era più elegante di come solitamente la vedevo -che hai da guardare?-
-s… sei bellissima-
-se lo dici tu… usciamo?- disse prendendo telefono e portafoglio
-o…ok- dissi seguendola.
 
Morte Bianca mi porto in un pub vicino casa. -che panino prendi?- mi chiese nascondendosi dietro al menù
-se scelgo un panino con hamburger e bacon esagero?- chiesi imbarazzato
-no, scegli il mio stesso panino in realtà- mi rispose con un occhiolino. Quando arrivò il cameriere gli demmo le ordinazioni dei panini e da bere, per me una coca cola e per lei una birra
-sicura di voler bere?-
-hey, ho 18 anni e bevo tutta la birra che voglio-
-mi fido di te…- dissi aspettando il panino.
 
Finita la serata eravamo pieni e felici, forse Morte Bianca era leggermente brilla ma sinceramente mi sembrava piu simpatica ed aperta rispetto al suo solito scudo di protezione. -hai proprio dei bei capelli Alex, sai?- disse toccandomi il ciuffo
-non potresti evitare di toccare? Non amo particolarmente l'unto del cibo tra i capelli- le dissi allontanando la mano
-sei proprio sciocco, io cerco solo una scusa per avere un contatto con te, ho aspettato un po’ prima di rivederti con gli occhi aperti… deve essere stato divertente l'Ade- disse ridendo
-come fai a saperlo?-
-un cane parlante mi ha scritto una lettera che un lecca lecca arcobaleno mi ha dato stamattina, non è qualcosa di fantastico?- chiese
-gia, ma ne riparliamo domani- dissi pagando il conto per poi tornare a casa.
 
La tenni sottobraccio per tutto il tragitto ed arrivati a casa lei si buttò subito sul divano addormentandosi -ma io dovevo aprirlo…- dissi scuotendola senza risultato
-dormo… io dormo…- bisbigliò rotolando
-uffa…- pensai sedendomi sulla sedia per poggiare la testa sul tavolo -sarà una nottata scomoda- pensai chiudendo gli occhi.
 
Non ricordo quanto tempo passò ma all'improvviso un canto femminile mi svegliò in piena notte.
 
   
 
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