Una drabble tripla – non contando il titolo
– dedicata (e
richiesta) da una mia fedele lettrice quale è Serenity.
Spero sia di tuo gradimento benchè molto corta! Mi
raccomando,
lasciate un commento, ci tengo a conoscere le vostre opinioni!
My dream, my fallen
Credere nei sogni è un po' come credere ancora nelle favole.
Rimani
infantile ancorato
saldamente ad
una speranza che non esiste.
Credi in lei così come si può credere
in Dio, ami la sua parola così come si ama la parola di un
genitore
quando si è piccoli.
Naruto seguiva un sogno così come si
poteva inseguire una missione.
Sogno nato in un cupo ospedale
Un incidente stradale che gli era
costato mesi di solitudine in un luogo dove la speranza semplicemente
mancava.
Ma proprio lì, in un luogo inospitale
per un bambino, aveva incontrato un angelo magnifico.
Una creatura dall'aspetto severo ma
dall'animo nobile. Figura mistica che gli regalò una parte
della sua
anima.
La sua rosa di carta, il suo fermaglio.
Il
piccolo non pianse
più e la
speranza risorse, il sogno di rivederla si tramutò in
missione
concreta.
Era solo una immagine sfocata nei suoi
pensieri, ma non era irreale.
Era una donna senza ali, per questo non
poteva essere volata tanto lontano da lui.
Non importava se ci avrebbe messo del
tempo, non importava se avesse speso più di dieci anni della
sua
vita per ritrovarla.
Lui l'avrebbe rivista, e avrebbe
esaudito il suo sogno.
Stringerle la mano, sorriderle, e
restituirle ciò che gli aveva donato tempo prima.
Dirle grazie per avergli donato
speranza con quel suo piccolo gesto.
[…]
In
un angolo lontano del
mondo, un
giovane uomo guardava ciò che non si aspettava di guardare.
Una tomba scolorita e un nome inciso
che il tempo gli aveva fatto apprezzare ed amare.
E con sconforto ora ne leggeva le note
scolorite.
Konan
non avrebbe mai
ricevuto in
dietro la sua rosa di carta.
Non avrebbe rivisto il suo sorriso e
non avrebbe sentito la sua voce fattasi adulta che le diceva
semplicemente “grazie”.
Ciò che Naruto non si era mai
domandato, era che alle volte, i sogni non si realizzano affatto.
Ma che spesso spariscono come le favole