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Autore: _Akimi    17/02/2019    5 recensioni
[7 parole - 7 coppie diverse]
I. Roger/Freddie - Gatto
II. Brian/Roger - Sigarette
III. John/Freddie - Specchio
IV. Roger/John - Automobile
V. Brian/Freddie - Luna
VI. John/Brian - Sguardo
VII. Freddie/Mary - Letto
"«Un giorno dovrai dirmi cosa trovi di interessante nel guardarmi dormire, lo sai?»
Domanda Mary, schiudendo le palpebre e posando il primo sguardo assonnato sul volto di Freddie; quest’ultimo si abbandona al pizzicore delle proprie labbra, concedendosi una risata che soffoca non appena lei ricambia il suo abbraccio.
«Interessante, non so,» le risponde canticchiando, troppo distratto dal lieve tremolio delle sue palpebre per formulare una qualsiasi frase di senso compiuto. «Ma sei diversa quando dormi.»"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VII.
Letto


Albeggia e i primi raggi di sole sfiorano le tende, intrufolandosi dove riescono nella stanza completamente buia.
Una linea di luce tiepida tratteggia il pavimento, scavalca i mobili e lì si ferma, per coincidenza, carezzando il viso appisolato di lei.
Lei, Mary, la graziosa Mary - Freddie pensa solo a questo guardandola, forse in balia di un’inaspettata bontà mattutina o, probabilmente, perché sa di essere un intenditore, un esperto in materia di bellezza.
Ma Mary non è soltanto bella, sarebbe riduttivo, in fondo, e lo stesso Freddie non si accontenterebbe di dormire a fianco di una ragazza che non ha altro dalla sua, se non un gradevole aspetto.
Perché tutte le ragazze d’Inghilterra e del mondo potrebbero essere come lei, avere dei capelli morbidi come i suoi, un sorriso invitante e delle forme giuste nei posti giusti.
Ma le altre, no, le altre semplicemente non sono Mary; le sue sono peculiarità che si scoprono scavando a fondo, oltre alle consuetudini e tutte le convenzioni che la società chiede ad entrambi.

Scopre il lato segreto di lei nei momenti di solitudine, quando non vi sono altri occhi ad osservarla, ancora lì, accoccolata in quel fagotto di coperte e lenzuola dove tutti e due adorano nascondersi.
Si celano da un mondo che potrebbe non capire, non comprendere ciò che è nato e ancora vive tra loro - e non ne hanno bisogno, non chiedono il beneplacito degli sconosciuti, della realtà oltre alle persiane socchiuse.
A Freddie è sufficiente quel loro letto disfatto, il pianoforte così vicino alle dita per poter improvvisare una rapsodia, accompagnando il loro risveglio con un insieme di note a vibrare nell’aria.
E nell’aria, la stessa che odora ancora del loro ultimo amplesso, percepisce anche il suo respiro - appena affannoso, come se qualcosa o qualcuno nel mondo onirico la stia trattenendo dall’aprire gli occhi.
La sua bocca accenna dei mormori illogici, dei sospiri che formano poco a poco un contenuto, svelandosi non appena Freddie la stringe tra le sue braccia.

«Un giorno dovrai dirmi cosa trovi di interessante nel guardarmi dormire, lo sai?»
Domanda Mary, schiudendo le palpebre e posando il primo sguardo assonnato sul volto di Freddie; quest’ultimo si abbandona al pizzicore delle proprie labbra, concedendosi una risata che soffoca non appena lei ricambia il suo abbraccio.
«Interessante, non so,» le risponde canticchiando, troppo distratto dal lieve tremolio delle sue palpebre per formulare una qualsiasi frase di senso compiuto. «Ma sei diversa quando dormi.»
Differente - innocua, naturale, vulnerabile; potrebbe trovare un’infinità di parole per descrivere la magnificenza del sonno, un gesto così spontaneo, eppure sottovalutato.
Ma non da Freddie, non da chi ha occhi cauti per osservare e orecchie attente per sentire, udire piccolezze che, altrimenti, svanirebbero nella sciocca foga di inizio giornata.

«È un modo gentile per dirmi che parlo troppo da sveglia, Freddie?»
La voce di Mary si assottiglia, diventando acuta proprio sulle lettere che compongono il nome del fidanzato; cerca di sembrare seria, offesa, ma le bastano gli occhi di Fred leggermente sgranati per mettersi a ridere.
«Io?! Non mi permetterei mai, mia cara.»
Affogano nelle proprie risa e lì rimangono, in quel letto che posticipa il dovere di affrontare il mondo esterno.




 
Note autrice:
Hey, eccomi ritornata! Ho passato gli ultimi giorni a letto perché non sono stata molto bene, quindi ho pubblicato più tardi del previsto, ma ecco la storia.
Mi è piaciuta moltissimo la scena nel film in cui Freddie suonava le prime note di Bohemian Rhapsody con accanto Mary, a letto, appunto. Quindi ne ho approfittato per raccontare di un momento affettuoso appena svegli. (No, ho scritto la storia perché sono pigra e starei io a letto tutto il tempo)
E niente, spero la raccolta vi sia piaciuta! Ci tengo a ringraziare tutti quelli che mi hanno lasciato una recensione, ho apprezzato molto i vostri commenti e le vostre opinioni.
Vi lascerò, in realtà, con un bonus che avevo già pianificato di scrivere appena ho pubblicato la prima storia; quindi ci rivedremo di nuovo con Freddie e Jim (non potevo dimenticarli <3)

Alla prossima!


 
  
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