Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    21/02/2019    2 recensioni
Qualcosa avvicinerà presto due famiglie tanto diverse tra loro: una dove domina la ricchezza e non si conosce fame, l’altra dove si lotta giorno dopo giorno per un pezzo di pane. Una che vive di segreti in famiglia e l'altra dove si respira amore e affetto smisurato.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Re, Regina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un  segreto ben nascosto quello di Lia Brown che al mondo si mostra come semplice popolana, abile nel taglio e cucito, e che, invece, sa servirsi delle mani non solo per lavorare. È da questa donna che ha avuto il via la maledizione dei nobili seduti sul trono di Arendelle.

“Non sapevo possedessi anche tu la mia stessa magia” – commenta la giovane Elsa, stregata dalla grandezza di quella che credeva essere la sua normalissima zia.

“Ho faticato molto per nascondere chi sono realmente. I guanti che hai indossato in questi anni erano i miei. Quando il re ti lasciò da Clarissa e Samuel, tu ne portavi un paio fin troppo pregiato. Così mia cugina mi scrisse chiedendomi la realizzazione di altri per te. Le chiesi subito come mai servissero ad una neonata. Logicamente evitò di raccontare il fatto. Fui io a sospettare e quando venni a conoscenza della tua reale identità, non riuscii più a separarmi da te. c’è un legame tra noi, tesoro, che non puoi immaginare”

“Non siamo niente, zia Lisa. Ho saputo di essere la figlia dei sovrani di Arendelle perciò posso definirmi una di loro adesso… purtroppo” – sostiene, abbattuta la ragazza.

“Perché sei così afflitta da ciò? Hai sempre pensato di non essere chi dicevano fossi. Adesso che conosci la verità, sembri pentita di averlo voluto sapere” – aggiunge Lisa, cercando di far ragionare la parente. Perché una cosa è certa…le due sono consanguinee. Se fino a qualche giorno fa credevano di avere un legame alla lontana, presto capiranno di avere tanto, anzi troppo, sangue in comune.

“Non so cosa pensare! Mi ritrovo da sola, con un potere che mi ha allontanata volutamente da chi mi ha messa al mondo. Oggi sono di nuovo qui, senza nessuno vicino, scacciata come un’appestata. Sarà per sempre così, la mia vita?!” – Elsa si sfoga, lasciando che la neve torni a circondarla e a dominarla.

“Tesoro, tranquillizzati. Respira profondamente. Non lasciare che accada di nuovo… impara a gestire la tua magia e tutto si risolverà” – Lisa la abbraccia ancora, sentendo nelle parole della fanciulla le sue stesse parole.

“Sai, anche io anni e anni fa, credevo che i miei mi avessero abbandonata perché mi odiavano e non volevano che creassi problemi con i miei poteri”

“Hanno lasciato anche te? ma… come è possibile? sbaglio o tu sei la cugina di mia madre… cioè…di Clarissa?”

“Io ho vissuto alcuni anni insieme ad una coppia che mi ha amata immensamente. La donna che mi ha ospitata si chiamava Evelyn ed era una sarta. È stata lei ad insegnarmi ciò che so”

“Evelyn? Vuoi dire quell’anziana che andavamo a trovare spesso quando vivevamo a Rosetown?”

“Esatto. Lei è a tutti gli effetti la zia di Clarissa. Per questo motivo ci siamo considerate da sempre due cugine. Ma in realtà, per differenza di sangue, non lo siamo” – spiega la Brown.

“Posso chiederti… come mai sei venuta ad Arendelle? perché hai lasciato Rosetown?”

“Evelyn mi lasciò in eredità la mia attuale dimora. Durante la gioventù ha vissuto anche lei qui” – racconta ancora la sarta.

“Accidenti! La mia vita è sempre stata così monotona…un susseguirsi di giornate uguali, scandite da mie crisi personali e niente più. Adesso invece pare che quello che ho vissuto è stato un sogno”

“Il mio consiglio, tesoro, è di tornare a palazzo e chiarire una volta per tutte con i tuoi veri genitori. Solo loro sapranno darti le risposte che meriti”

“La risposta la so già. Ero un ostacolo e mi hanno tolta di mezzo”

“No! Non dirlo, cara. Io ho conosciuto bene Idunn. Portava spesso Anna a casa mia. Era spenta, triste. Quando venne alla luce la sua bambina fui io a realizzarle un lenzuolino pregiato. I tessuti li portò il re in persona ed io vi incisi una a. Però due anni prima realizzai un altro che riportava una E. Ovviamente oggi mi è chiaro che fosse destinato a te. all’epoca dissero che ci fu un errore e che spettava a re Elias…”

“Una E? dici che era per me?”

“Ovviamente. Loro ti desideravano, cara. Ti amavano tantissimo e fu durissima doversi separare da te”

Il silenzio di Elsa sembra calmare il cielo e la nevicata.

“Perché mi hanno lasciata ai Bjorgman? vorrei saperlo”

“Allora è bene che torniamo a palazzo. Soltanto in questo modo verrai a conoscenza della tua vera storia”

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“Sophie ha detto chiaramente che Elsa potrebbe essere sulla montagna del Nord. Sapete dirmi cosa ci sarà andata a fare lassù?” – domanda Clarissa, camminando a più non posso con il resto del gruppo.

“Fidiamoci della bambina. Forse conosce più lei sua zia di noi messi insieme” – risponde Samuel.

“Si, però…sono ore che ci muoviamo. Io sono esausta” – aggiunge ancora la signora Bjorgman.

“Ha ragione. Di questo passo finiremo per crollare prima del previsto. Io propongo una pausa, giusto il tempo di rimetterci in forze” – suggerisce, allora, Idunn.

“Voi rimanete qui. io vado a cercare mia sorella” – Kristoff è determinato e senza ascoltare le voci dei parenti che lo consigliano di riposare, prosegue diritto.

Nessuno lo avrebbe fermato.

Elsa va salvata e assieme a lei l’intero regno.

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“Sappiate che, se Cristel fosse qui e non ad Arendelle come avete detto, torneremo e non vi daremo pace” – sostiene Anna, dopo l’ennesimo silenzio della coppia.

La donna li ha addirittura sbattuti fuori di casa, pretendendo privacy.

E così padre e figlia si ritrovano in un bosco, demoralizzati, coscienti di dover ripartire senza avere la certezza assoluta di rivedere la loro consanguinea.

“Dovevamo insistere, padre”

“Basta Anna. Abbiamo fatto il possibile. evidentemente se Cristel è qui, loro la nascondono perché non vuole essere trovata”

“E tu ti arrendi così? Senza lottare? È tua sorella. Per lei dovresti distruggere il mondo”

“Figliola, ti prego. Facciamo come ho detto. Vedrai che ad Arendelle risolveremo i nostri dilemmi. Magari cominciando da Elsa… chissà… forse sarà lei la nostra salvezza”

“Già! E come affrontiamo il discorso con lei? non sa niente della sua origine nobile”

“Io credo, al contrario, che qualcosa ad Arendelle stia accadendo”

“Come fai a dirlo?”

“Guarda il cielo laggiù. Oltre le due montagne è visibile che è in atto una tempesta”

“Dici che è Elsa?”

“In questa stagione… direi proprio di sì”

Danno un colpetto ai loro destrieri e viaggiano diretti verso casa.

Chissà se ciò che li attenderà sarà una situazione ormai calma e serena oppure l’ennesima tormenta?

 

   
 
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