Film > Il gobbo di Notre Dame
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Autore: lmpaoli94    21/02/2019    1 recensioni
Un giovane forestiero giunge a Notre - Dame durante una notte di metà settembre.
Il primo ad accoglierlo, nel buio della notte, non fu altro che Quasimodo.
IL campanaro, preso dal senso di bontà, decise di aiutare l'uomo ferito misteriosamente.
Ma si potrà davvero fidare di lui?
Perchè è giunto fin lì percorrendo centinaia di chilometri?
Quale sarà il suo scopo?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nel mentre Esmeralda stava dormendo nel suo letto, Quasimodo si era posizionato in cima alla cattedrale per assaporare l’aria fresca di quel settembre di fine estate.
Per distrarsi e non pensare all’incontro del forestiero, cominciò a contare tutte le stelle che erano in cielo.
Ma in quel momento non poteva immaginare che la figura oscura intravista da Esmeralda, gli avrebbe causato non pochi problemi.
Si muoveva con fare guardingo senza emettere nessun rumore.
Sapeva bene cosa cercare e dove andarla a trovare.
Una volta ritrovatosi in cima al campanile, vide una teca nascosta dai pilastri di cemento della cattedrale.
Non era stata chiusa o sigillata in nessuna maniera, quindi per Gerard fu una vera passeggiata aprirla.
“La reliquia d’oro… Finalmente l’ho trovata…”
Dopo averla rimossa dalla sua teca, Gerard corse subito via per paura di essere visto da Quasimodo.
Ma una volta ritrovatosi dinanzi al corpo dormiente di Esmeralda, non poté fare altro che fissarla in tutto il suo splendore.
“Non ho mai visto una donna bella come lei” pensò.
Il modo di come dormiva sommessamente e il suo spirito che stava riposando in pace, fece desistere Gerard nell’andarsene come un volgare ladro.
“Vorrei… poterti toccare… poterti possedere…”
Non riuscendo a resistere alla sua bellezza, Gerard appoggiò la reliquia d’oro per respirare il suo dolce profumo che emanava e accarezzarle le guance.
Esmeralda, talmente sfinita, non riuscì a svegliarsi.
Era completamente immersa in un sonno profondo.
Più Gerard continuava a toccarla, più non riusciva a resistere al suo fascino.
“Adesso basta. Ti devo avere.”
Facendo il più delicatamente possibile, il forestiero cercò di svestirla.
Ma non era così semplice come lui poteva credere.
Soprattutto se a fissare l’intera scena c’era Quasimodo disgustato.
< Lasciala immediatamente andare > fece il campanaro impugnando il suo arco con la freccia.
Preso da un senso di rimorso, Gerard ubbidì alla richiesta di Quasimodo.
< Adesso voltati. Voglio vederti in faccia. >
Nel sentire quelle parole, Esmeralda si svegliò di soprassalto completamente spaventata.
< Quasimodo, che diavolo sta succedendo? >
< Quest’uomo tentava di violentarti. >
< Non è assolutamente vero. >
< Ah no? Allora cosa ci facevi sopra di lei? >
< La stavo solo… >
Ma Gerard non riusciva a trovare le parole adatte.
< Adesso voltati immediatamente. Voglio vedere chi sei… Anche se ho un vago sospetto. >
L’intera scena, illuminati dai raggi lunari, fece intravedere la vera identità dell’uomo.
< Gerard… lo sapevo… >
< L’Arcivescovo aveva ragione… Non puoi fidarti dei forestieri. Mai. >
Completamente immobilizzato dal momento, Quasimodo non riuscì a scoccare la sua freccia, avvantaggiando di conseguenza Gerard della fuga.
< Fermati! >
Ma ormai era troppo tardi.
L’uomo era già fuggito nel buio della notte completamente indisturbato.
< Quasimodo… che cosa voleva quell’uomo? >
Ma il campanaro non rispose.
< Quasi… Che cosa sta succedendo? >
< Credo proprio che dovremmo combattere un nuovo nemico… Ma questo è ancora più furbo e rapido di quanto pensi… >
< Che cosa ci faceva nel cuore della notte? >
< Voleva rubare questa… la reliquia d’oro… > fece il campanaro una volta che la riprese per rimetterla al suo posto.
< Maledetto… Appena me lo sono ritrovata dinanzi, sono morta dallo spavento. >
< Ti credo, Esmeralda. >
< Ma come faceva a sapere che la cattedrale dispone di un simile tesoro? >
< Non ne ho la minima idea… >
< Quasi, tu sei estraneo a tutti i fatti, giusto? >
< Che cosa stai insinuando? >
< Che rapporto hai con questo forestiero? >
< Esmeralda, so a malapena come si chiama… Non gli avrei mai spifferato un segreto del genere > replicò il campanaro cercando di difendersi.
< Quasi, devi portare la reliquia da un’altra parte. Ormai questo posto non è più sicuro. >
Nel mentre Quasimodo ed Esmeralda stavano discutendo, Febo con le guardie reali irruppero nella cattedrale.
< Quasimodo, sei in arresto per l’accusa di tentato furto della reliquia d’oro > replicò il capitano.
< Che cosa? >
< Mi dispiace… Portatelo via. >
< Aspettate un momento! > gridò Quasimodo < La reliquia d’oro si trova dinanzi a noi riposta nella teca. >
< Febo, ma che diavolo ti salta in mente? > domandò Esmeralda.
< Con te farò i conti più tardi… Quasimodo, facci vedere la reliquia. >
Ma una volta aperta la teca nascosta, Quasimodo vide che era misteriosamente scomparsa.
< Non è possibile… L’ho riposta qualche minuto fa mentre un ladro tentava di portarmela via… >
< Un ladro che tu conosci molto bene visto che ci stavi parlando proprio quest’oggi… >
Quasimodo non sapeva cosa dire.
Nel mentre era impegnato a discutere con Esmeralda, qualcuno gli aveva rubato il prezioso reperto senza che se ne accorgesse.
< Esmeralda, diglielo anche tu! Non posso averla rubata! >
< La testimonianza di Esmeralda non è attendibile, Quasimodo. >
< Per quale motivo? Perché sono una zingara? > si ribellò la donna.
< Non ho detto questo! >
< Se provate a portare via Quasimodo, dovrete passare sul mio corpo. >
< Esmeralda, non rendermi le cose già difficili. >
< Sei tu che sei contro di noi. >
< Che sta succedendo qui?! > tuonò l’Arcivescovo che era salito fin sopra il campanile insieme alle guardie.
< Padre, mi stanno accusando di un reato che non ho mai commesso… >
< Capitano, mi vorrebbe spiegare che cosa sta succedendo? >
< Un individuo misterioso ci ha fatto una soffiata sul furto della reliquia d’oro che si trova qui a Notre – Dame. >
< Questo è impossibile > ribatté l’Arcivescovo cercando di difendere il suo campanaro < Quasimodo ha nascosto la reliquia gelosamente…  >
< Davvero? Allora guardate con i vostri occhi. Nella teca, la reliquia non c’è più. >
< E’ vero quello che mi sta dicendo, Quasimodo? >
< Sì… Ma non sono stato io a rubarla. Non lo farei mai! >
< E’ un reperto antico di inestimabile valore… Farebbe gola a chiunque. >
< Febo! Perché fai di tutto per essere contro di me?! > urlò Quasimodo.
< Perché voglio giustizia! >
< Non è che per caso c’entrano altri motivi? >
< Che intendi dire? >
< Ho visto che mi fissavi con sguardo pieno di rabbia una volta che hai visto che Esmeralda alloggiava da me. Non negarlo. >
< E anche se fosse? >
< Non hai nessun diritto per arrestarmi senza le dovute prove! >
< Sono il capitano delle guardie, amico mio > replicò Febo andando a muso duro contro Quasimodo < Posso fare quello che voglio. E tu non potrai fare niente per impedirmelo… Avanti, portatelo via. >
< No! Febo! >
Non ricevendo nessuna difesa adeguata, Quasimodo fu scortato via dalle guardie reali, sotto gli sguardi esterrefatti di Esmeralda e dell’Arcivescovo di Notre – Dame.
< Padre, vedrete che sarà fatta giustizia una volta che avremmo inchiodato Quasimodo. >
< Ma voi siete sicuro… >
< Non sono mai stato più sicuro prima d’ora. Arrivederci e buonanotte. >
Ma prima che se ne potesse definitivamente andare, Febo passò dinanzi alla sua amata.
< Mi fai schifo… Non posso vedere in come ti sei trasformato… >
< Sono a servizio della giustizia, Esmeralda. Che ti piaccia o no… Adesso torniamo a casa. >
Ma Esmeralda non ne voleva sapere di lasciare Notre – Dame insieme a lui, sputandogli di conseguenza addosso.
«Ma come diavolo…»
«Fermatevi immediatamente, capitano!» lo redarguì l’Arcivescovo.
«Padre, questi non sono affari vostri.»
«Non vi permetterò di colpire una povera donna… Picchiare è sempre una soluzione sbagliata.»
«Vi ho detto di starne fuori!»
Ma l’Arcivescovo non sentiva ragioni, andando a difesa a spada tratta la giovane donna.
«Esmeralda rimarrà in questa cattedrale per tutto il tempo che vorrà.»
«Non oserete mai…»
«L’ho già fatto… Adesso, dopo aver arrestato il mio campanaro e non aver potuto difenderlo come volevo, siete pregato di lasciare la casa del Signore. Per qualsiasi sviluppo su questa vicenda, possiamo parlarne domani. Sono stato abbastanza chiaro?»
Febo, inorridito dalla situazione, decise di non controbattere.
«Non finisce qui, capito? Mi riprenderò la mia amata.»
«Io non sono più la tua amata… Addio» replicò la donna richiudendosi nella torre campanaria completamente frustrata per la sorte toccata al suo amico Quasimodo.
«Padre?»
«Che cosa c’è, Esmeralda?»
«Grazie per avermi aiutato con quel vile mascalzone.»
«Figurati… Non sopporto vedere un uomo alzare le mani contro una donna. È una cosa vergognosa.»
«Tornando a Quasimodo, come faremo per aiutarlo?»
«Ancora non lo so… Ma toccherà a noi indagare per salvarlo. Sono sicuro che il malvivente si aggiri ancora nella cattedrale in attesa di scomparire per sempre.»
«Allora non dobbiamo perdere tempo.»
«Ben detto. Le ricerche devono iniziare immediatamente.»
«Sarà molto difficile scovarlo in una notte come questa.»
«Fidati. Ci sono nascondigli in questa cattedrale, che solo io e Quasimodo conosciamo. Per lui, questo edificio diventerà una trappola. Andiamo.»
   
 
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