Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: pattydcm    23/02/2019    3 recensioni
Nel corso in un’indagine, Sherlock viene ferito al viso e i suoi occhi sono messi fuori combattimento. Continuerà, però, a lavorare sul caso, facendo fronte allo sconforto per il suo handicap.
John lo aiuterà a portare avanti le indagini per poter fermare il pericoloso dinamitardo che sta terrorizzando Londra. Gli farà una proposta che cambierà le loro vite e risulterà fondamentale per la risoluzione del caso: gli chiederà di lasciare che sia lui i suoi occhi
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sally Donovan, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5
 
Ha davvero eluso i recettori olfattivi al punto da non percepire il puzzo intenso che impregna le pareti dell’obitorio? Sherlock non se ne capacita. L’assuefazione è uno dei meccanismi di autoconservazione principali del corpo, quello grazie al quale, dopo un primo momento, l’informazione olfattiva viene messa da parte e ci si assuefà, appunto, all’odore senza doverci fare i conti in continuazione. Questo meccanismo in lui non ha mai funzionato, ma evidentemente è sempre riuscito a metterlo in secondo piano per fare spazio alle informazioni che giungono dagli altri sensi. Quello visivo soprattutto. Ora però che la vista non c’è, l’olfatto è libero di fare ciò che vuole. Tipo rigirargli lo stomaco per fortuna vuoto.
<< Non è un bello spettacolo >> borbotta Greg, che, a quanto pare, lotta a sua volta con la nausea.
<< Si può sapere dov’è finita Molly? >> sbotta Sherlock esasperato dalla puzza.
<< Sta per arrivare, è stata trattenuta per un altro caso >>.
<< Quali altri casi sarebbero più importanti di questo! >> esclama muovendosi avanti e indietro, cercando di non dare a vedere quanto sia infastidito dall’odore. La porta si apre e l’aria che vi entra spinge contro le sue narici esauste il profumo alla vaniglia chimica di Molly.
<< Eccomi, scusate il ritardo >> ridacchia imbarazzata come è sempre solita fare. Sherlock segue il profumo che, per quanto a dir poco scadente, è sempre meglio del puzzo intenso. Si sorprende di ritrovarsi in pochi passi davanti alla ragazza.
<< Sherlock, come stai? >> gli chiede incerta.
<< Lascia perdere i convenevoli, Molly, e dimmi cosa abbiamo >> le dice standole attaccato, cosa che aumenta l’inquietudine della ragazza portandola a balbettare frasi sconnesse. << Oh, avanti, ti sto solo un po’ più vicino del solito per evitare di perdermi dettagli interessanti, che sarà mai? >> sbotta.
<< Ok >> dice Molly muovendosi a piccoli passi che lui si affretta a seguire. << Da una prima analisi generale ho riscontrato che la morte è avvenuta tra le 8 e le 10 di ieri sera. La vittima è un uomo bianco notevolmente obeso. Non è possibile stabilire un’età certa, in quanto presenta una grande lacerazione al viso causata da un’esplosione. Il volto si è letteralmente spaccato in due, rendendone impossibile il riconoscimento >>.
<< In sostanza non ha più la faccia >> dice Sherlock, il viso quasi affondato tra i capelli della ragazza.
<< Un colpo a distanza ravvicinata? >>.
<< No, John, gli è stato messo un petardo tra i denti >> risponde Sherlock. Sente Molly voltarsi appena verso di lui per poi tornare subito nella posizione di partenza. In effetti forse le sta un po’ troppo addosso, ma non può farci nulla se il suo profumo è più efficace di quello di John o di Lestrade nel debellare il puzzo atroce.
<< Esatto >> balbetta la ragazza. << Ho trovato tracce di polvere da sparo e brandelli di carta rossa, quella che è solita ricoprire i petardi >>.
<< Dio mio, che morte assurda >> borbotta Greg. << Quindi gli ha fatto esplodere la testa e poi lo ha buttato nel Tamigi >>.
<< Dopo avergli strappato i polpastrelli con una pinza, si >> conclude Molly.
<< Giusto per rendere più difficile il riconoscimento >> constata Sherlock ammirato. << Hai trovato qualche segno particolare sul corpo? >>.
<< No, ma ho trovato questo >> gli dice mettendogli in mano una bustina trasparente. Sherlock la rigira tra le dita.
<< Dove l’hai trovato? >>.
<< Era… nel retto. Spinto a forza. Tanta forza. Da provocare notevoli lacerazioni >>.
<< Prima o dopo la morte >>.
<< Decisamente prima >>.
<< Cosa c’è scritto, John? >> chiede al dottore passandogli la bustina. Questi la prende e la gira più volte tra le mani.
<< Laudare, benedicere, praedicare >>.
<< E che diavolo vuol dire? >> domanda Lestrade avvicinatosi sicuramente per sbirciare il reperto.
<< ‘Lodare, benedire, predicare’. E’ latino >>
<< Un altro riferimento religioso, come la preghiera sul poster scomparso >> nota John e Sherlock annuisce. Entra nel suo Mind Palace e cerca la presenza di quelle tre parole. La ricerca procede veloce, finchè la soluzione non appare nitida e semplice.
<< Ordine dei frati predicatori domenicani >> esclama. Solleva le mani entusiasta e colpisce Molly in modo piuttosto forte, a giudicare dal dolore che lui stesso prova alla mano.
<< Oh, cazzo, dove ti ho colpita? >> le chiede cercandola con le mani. La ragazza le afferra con le sue e ridacchia nervosa.
<< Sulla guancia, ma non è nulla di serio. Ti ero solo troppo vicina, scusa >>.
<< No, sono io che ti sono stato troppo addosso >> ammette. Libera la mano destra dalla sua stretta e la avvicina piano al viso di lei. Sente una vasta zona più calda sulla guancia. Sì, l’ha colpita davvero forte.
<< Mettici il ghiaccio prima che diventi nero. Non voglio si dica in giro che ti ho picchiata >>.
<< E’ stato un incidente >>.
<< Con certi elementi di Scotland Yard in attivo anche un incidente di questo tipo mi si ritorcerebbe contro, Molly. Lestrade, per favore, assicurati che ci metta del ghiaccio >> dice voltandosi verso il punto nel quale sente la presenza del detective. Questi si fa loro incontro e lo percepisce imbarazzato mentre prende in consegna la patologa.
<< Grazie, Molly, e… scusami per… >> lascia cadere la frase mulinando con cautela le mani.
<< Nessun problema, Sherlock. Ci vediam… cioè... ciao >>.
Molly, il suo buon profumo e Greg escono di scena. Rimasti soli, John gli prende dalla mano la busta con il reperto e ci mette un fazzoletto. Sherlock ne avverte l’odore pungente. Lo avvicina al naso e lo storce. Certo non è il massimo, ma è sempre meglio che il puzzo del cadavere.
<< Artiglio del diavolo[1] >> dice abbozzando un sorriso. << Te ne sei accorto >>.
<< Solo io, tranquillo >> si affretta ad aggiungere John, anticipando la sua domanda. Forse quella storia dell’essere i suoi occhi potrebbe pure funzionare, dopo tutto. << La pantomima del cieco incapace di gestire le distanze se la sono bevuta entrambi >>.
<< Non prevedevo mi avrebbe fatto questo effetto >> scuote il capo sconsolato.
<< E non volevi si sapesse che il tuo olfatto ora è così sviluppato da farti provare nausea vicino a un cadavere, certo >> dice John dandogli una pacca sulla spalla. << Se non avessi il labbro superiore ancora mal ridotto ti basterebbe spalmarne un po’ lì. Nessuno lo noterebbe e il tuo stomaco starebbe tranquillo >>.
<< Lo terrò da conto per le prossime volte, John, grazie >> dice cercando con la mano la sua spalla. Trova invece il suo viso e velocemente lo accarezza. << Bene >> dice ricomponendosi. << John, questo è il tuo momento: cosa vedi? >>.
<< Vedo un uomo che si è lasciato andare su più fronti. La pelle giallastra è indice di insufficienza epatica, questo ci dice che doveva essere schiavo della bottiglia. L’odore rancido che da lui si propaga non è solo quello della morte. Puzzava così anche da vivo a causa del diabete. Ce lo dicono anche le gambe flebitiche, piene di trombi e vene ingrossate. Mi chiedo come diavolo facesse a camminare. Ha parecchi funghi sparsi sulla pelle. Presenza di verruche su piedi e mani >>.
<< Viveva all’addiaccio >>.
<< Sì, è possibile. E camminava a piedi scalzi. Le piante dei piedi sono callose e dure come quelle di un Hobbit >>.
<< Di un che? >>.
<< Lascia perdere. Come suole, Sherlock. Hai parlato dell’ordine dei frati predicatori domenicani, forse ci troviamo di fronte a un frate e camminare scalzo fa parte del pacchetto. In effetti quel che rimane della testa presente la tipica tonsura ad aureola[2] >>.
Sherlock congiunge le mani sopra il fazzoletto e le porta al mento. Prende un profondo respiro e chiude gli occhi.
<< Un frate predicatore dell’ordine dei domenicani. Alcolizzato. Diabetico. Potenzialmente zoppo o comunque con una deambulazione ridotta e affaticata. Viene ucciso da un pazzo dinamitardo che gli mette a forza quel biglietto nel retto, gli piazza un petardo tra i denti facendogli esplodere la faccia, gli taglia i polpastrelli e poi lo butta nel Tamigi.
<< Ehi, aspetta un momento >> dice John afferrandogli la giacca all’altezza del gomito. << La calligrafia è… >>.
<< La stessa della scritta sul poster >> annuisce soddisfatto Sherlock. << Lo immaginavo e tu stai facendo progressi, bravo >> dice e questa volta indirizza volutamente la mano sulla sua guancia ben rasata per posargli una carezza. La porta si apre e fanno il loro ingresso Greg e Molly. Sherlock percepisce un’insolita tensione nell’aria.
<< Allora hai qualche buona notizia per me? >> gli chiede Greg mettendosi al suo fianco. Percepisce su di lui il tenue profumo alla vaniglia che deve essergli rimasto addosso stando vicino a Molly. L’idea che anche lui possa portarsi dietro un profumo simile ben poco gli piace.
<< Direi di sì >> risponde. << Quest’uomo è un frate domenicano ed è stato ucciso dal nostro dinamitardo. La calligrafia con la quale è stato scritto il biglietto è la stessa della frase riportata sul poster scomparso. La sua colpa è stata quella di tentare di redimere l’uomo e direi che questi ha espresso molto chiaramente ciò che pensava riguardo ai suoi tentativi >> dice prendendo dalle mani di John la bustina con il reperto ritrovato nel retto del defunto. << John, sul mio pc ho salvati i numeri degli irregolari. Direi che è il caso di riportarli sul tuo cellulare e inviare loro qualche messaggio >>.
<< Vuoi ingaggiarli? >>.
<< Certo, John! Chi meglio di loro saprà darci notizie su un frate alcolizzato, obeso, potenzialmente zoppo e  pederasta >>.
<< Pederasta? >>.
<< Vuol dire gay, Lestrade >>.
<< Lo so cosa vuol dire, Sherlock! Mi chiedo tu come possa esserne certo. Non mi sembra il caso di lasciarsi andare a bassi stereotipi >>.
<< Io non mi lascio andare a stereotipi >> ribatte tra i denti. << Il fatto che questo >> dice sventolando il reperto. << Si trovasse nel retto non è solo macabra ironia, Lestrade. Il nostro uomo non deve aver gradito le sue avances o forse anche solo il fatto che un frate si lasciasse andare alla lussuria. Non so se sia anche lui un religioso, ma indubbiamente è molto credente >>.
<< La frase scritta sul poster è il verso di una preghiera e le esplosioni potrebbero stare a indicare il fuoco divino e purificatore che distrugge i peccatori >> medita John ad alta voce.
Sherlock vaglia quanto detto dal dottore e improvvisamente un’immagine compare dinanzi ai suoi occhi.
<< Ah! >> grida portando le mani al volto. L’immagine persiste. Un tabellone carico di fogli, foto, fili che li uniscono e che si diramano da parte a parte in un groviglio apparentemente caotico e senza senso.
<< Sherlock, che succede! >> dice a gran voce John afferrandogli il braccio sinistro.
<< Dobbiamo andare al mio rifugio sul Tamigi! >> esclama voltandosi verso di lui.
<< Hai un rifugio sul Tamigi? >>.
<< John, ho tanti rifugi sparsi per Londra >> sbuffa infastidito, trascinandolo per il braccio verso l’uscita.
<< Ehi, Sherlock, si può sapere che diavolo succede? >>.
<< Succede che John ha detto qualcosa che ha sbloccato i miei ricordi e ho visto dove sono stato durante le indagini e cosa ho fatto >>.
 
 
[1] Una crema fatta con un miscuglio di erbe aromatiche dall’odore molto forte.
[2] Taglio di capelli tipico dei frati domenicani: calvi al centro con un’aureola di capelli attorno.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: pattydcm