Libri > Divergent
Segui la storia  |       
Autore: Dauntless_99    24/02/2019    0 recensioni
Behati non è mai appartenuta ai Pacifici. Ha pochi amici e l'unico di cui si fida è il suo migliore amico Michael, un Erudita. Cosa succederà quando Be si separerà da Michael? Quando dovrà affrontare l'iniziazione e un sentimento più grande di lei per la persona più temuta in tutta Chicago? Riuscirà a trovare la pace e la felicità che da sempre sta cercando in una città che si trova a un passo dalla rivoluzione? 
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Eric
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Oggi escono le classifiche aggiornate. L’ultima volta mi ero posizionata al quinto posto fra i trasfazione e nona nella classifica generale. Questa volta spero di aver fatto meglio. Sto rischiando di essere buttata fuori dalla fazione e non è certo quello che voglio. Raggiungo gli altri in palestra e con mia grande sorpresa mi ritrovo al primo posto in tutte e due le classifiche. Non ci posso credere!
“Complimenti Be! Dopo ieri sera te lo sei più che guadagnato!”
“Grazie Emy, non me lo sarei mai aspettato. Non è solo merito mio!”
“Be il piano è stato tuo, quindi il 90% della vittoria va a te. Parlando di cose che non ti aspetti, guarda chi ti sta guardando”
Mi giro e noto Eric che mi sta osservando. Appena si accorge che lo fisso si volta ed esce dalla palestra. “Che strano!” -penso-. Non lo ho mai visto in palestra prima d’ora e la cosa non mi piace affatto. La voce di Quattro interrompe i miei pensieri:
“Da domani inizieranno i combattimenti. Sul tabellone sono scritte le coppie. Ognuno cerchi il suo avversario e non si lamenti di chi dovrà sfidare. In questa fase non esisto amici, ma solo nemici. Finiti i combattimenti il modulo 1 sarà concluso e qualcuno di voi ci dovrà lasciare. Per oggi è tutto. Potete riposarvi. Un’ultima cosa: Behati Max ti vuole nel suo ufficio.”
Non mi sorprende, oggi devo andare a fare la mia prima visita a Erudita e probabilmente vorrà sapere cos’è questa storia.

Mi reco nel suo ufficio all’ultimo piano del complesso principale. L’ufficio è situato infondo al corridoio. Andando verso la mia meta vedo Eric uscire da quello che immagino essere il suo ufficio ed entrare in quello di Max. Busso.
“Avanti.”
Entro.
“Behati sei tu. Ho saputo che devi fare dei controlli mensili a Erudita perciò ti do il permesso di andare, ma verrai accompagnata da Eric. Gli iniziati non posso uscire dal complesso senza autorizzazione, perciò ho pensato che visto che Eric deve svolgere delle commissioni a Erudita ti accompagnerà lui e voglio che al ritorno consegni una copia della tua cartella clinica a Mary. Detto questo c’è un camion che vi aspetta fuori.”
“Max posso parlarti? In privato” chiede Eric.
Esco dalla stanza e vado ad aspettare Eric vicino al camion. Non sono mai salita su uno di questi cosi e nemmeno su un qualsiasi altro mezzo di trasporto, prima del treno ovviamente. Chissà cosa ha Eric da dire a Max di così importante. Forse si starà lamentato del fatto che mi dovrà fare da babysitter, anche se non ne ho bisogno. Nella vita ho sempre fatto tutto da sola! L’unica volta che i miei mi hanno accompagnato a fare qualcosa è stato il primo giorno di scuola. Nemmeno quando ho dovuto fare la prima vaccinazione ho voluto avere qualcuno al mio fianco. E adesso non ho certo bisogno di un babysitter! Ma non posso obbiettare. Ordini del capo. Eric arriva dopo venti minuti. Si vede che è irritato da questo cambio di programma, ma nonostante ciò si mette al posto di guida e accende quella macchina infernale.
“Sali o no? Non abbiamo tutto il giorno! E allacciati la cintura, non ti voglio avere sulla coscienza.”
Un po’ esitante salgo, mi metto al posto del passeggero e partiamo.

Il viaggio lo passo a guardare fuori dal finestrino e in silenzio. Per mia fortuna è breve. Erudita si trova nel centro della città vicino al Palazzo del Governo e all’auditorium. Ci sono stata poche volte e molte cose sono cambiate. Le strade e gli edifici sono semplici, ma diversi da come me li ricordavo. D'altronde questo è l’unico quartiere della città a stare al passo con tecnologie e sistemi architettonici. L’unico edificio rimasto invariato all’apparenza, è l’ospedale situato nella piazza Centrale della fazione. È grande e la facciata è fatta intermente di vetro. Eric mi lascia nell’atrio e io non ho la minima idea di dove dirigermi. Mi avvicino all’ufficio informazioni e una signora di mezza età mi indica dove andare. Questo posto è un labirinto! Arrivo al laboratorio d’analisi al quinto piano e con mia grande sorpresa incontro mio fratello.
“Behati!” mi guarda sorpreso. “Ciao Lucas, sono qui per fare delle analisi. Sto cercando un certo dott. Botton.”
“Sono il suo assistente, vieni ti accompagno.”
Lucas si ferma a parlare con un uomo sulla quarantina, alto, dal fisico slanciato e con degli occhiali che non gli donano per niente. Terribili è la parola giusta!
“La signorina Behati presumo.”
“Si sono io. “
“Bene le spiego cosa faremo oggi. Si accomodi pure. Il programma è il seguente: il mio assistente le farà il prelievo, mentre aspettiamo i risultati le farò il test sulle allergie e poi una veloce visita psicologica e una tac. Questi ultimi due esami ci serviranno a capire se presenta anomalie al cervello.”
“Mi scusi non capisco cosa centra il mio cervello con questo”
“Vede, se lei fosse Divergente avrebbe un cervello più sviluppato della norma, un quoziente intellettivo maggiore di qualsiasi Erudita. Vogliamo assicurarci che lei sia in salute. La visita psicologia verrà eseguita dal dott. De Marco, mentre Tac verrà svolta dalla dottoressa Morgan. Se per lei va bene inizierei subito. Abbiamo tante cose da fare.”
“Certo. Un’ultima domanda: mi è stato chiesto di potare la mia cartella clinica ad una certa Mary. Posso averne una copia e posso sapere chi è questa Mary?”
“Per quanto riguarda la cartella le possiamo darle una copia, mentre Mary è l’infermiera di Dauntless. Non ti preoccupare manderemo noi tutto a lei.”
E con questo inizio la mia serie di esami. Mi sposto da un reparto all’altro e l’unico momento di pausa è stato il pranzo. Sono le sei di sera e sto aspettando i risultati con ansia. Dottori e infermiere vanno e vengono, ma nessuno che mi dice qualcosa. Il dottor Botton appare davanti alla mia vista esattamente tre secondi dopo e a fianco a lui c’è Jeanine. Oh, no! Ora sono nei guai!
“Ciao Behati, scusa per l’attesa. Come ben sai lei è Jeanine il nostro capo fazione ed è venuta in quanto incuriosita dal caso che ci hai portato”
“Piacere di conoscerti Behati”
“ Il piacere è mio”
“Allora dalla tac e dall’esame psicologico non risulta niente, mentre dalle prove allergiche abbiamo un parziale risultato ma non siamo ancora certi. Per questo vogliamo rivederti il prossimo mese per ulteriori approfondimenti” Jeanine mi guarda e mi sorride e so per certo che sta pensando a qualcosa in particolare, ma non voglio sapere cosa. Mi mette in agitazione questa donna! E come se non bastasse emana energia negativa!
“Per il resto puoi andare.”
“Grazie dottore.”
“Un’ultima cosa. Tieni queste fialette e dalle a Mary. Ti serviranno nel modulo due. Ovviamente se solo passi il primo.”
Detto questo Jeanine mi consegna una valigetta blu con delle fialette al suo interno. Saluto e mi dirigo fuori dall’ospedale dove Eric mi aspetta annoiato.
“Ce ne hai messo di tempo!”
“Scusa non sapevo che mi avrebbero tenuto dentro tutto il giorno. Aspetti da tanto?”
“Qualche ora, ma non ti preoccupare. Cos’è quella valigia?” “Non so. Me la ha data Jeanine dicendo che ci sono delle fialette”
Eric prende la valigetta e la apre. Il suo volto improvvisamente si oscura. Chiude la valigia e ci dirigiamo verso il furgone. Durante il tragitto di ritorno vedo che ha messo una faccia pensierosa e decido di interrompere il suo flusso di pensieri.
“Tu sai cosa sono quelle fialette?”
“Sì”
“E……”
“E niente. Perché te le ha date?”
Gli racconto delle viste e lui mi chiede come mai sono dovuta venire in ospedale. A questo punto non mi resta di raccontare della mia quasi morte.
“Quelle fialette vengono chiamate il siero della vita: se presa in tempo ti salva la vita. Se te le hanno date per il modulo due vuol dire che in caso ti ricapitasse la stessa cosa che è successa il giorno del test abbiamo una possibilità di salvarti.”
“In cosa consiste il modulo due?”
“Non Te lo posso dire, ma se passerai il primo lo scoprirai.” Arriviamo giusto in tempo per la cena. La mensa è quasi vuota e io ed Eric ci dirigiamo a prendere da mangiare. Io non ho fame e alla fine prendo solo una mela e mi dirigo sul tetto a sistemare le idee.

Angolo della scrittrice:
Salve cari lettori,
tranquilli non vi ho abbandonato!
Sono molto impegnata in questo periodo e quindi non riesco ad aggiornare in tempo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non vedo l’ora di scrivere il prossimo!
Piccolo spoiler: iniziamo con i combattimenti!
A presto,
Dauntlss_99
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Divergent / Vai alla pagina dell'autore: Dauntless_99