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Autore: Ania83e    26/02/2019    1 recensioni
Questa storia racconta di una ragazza di come un giorno la sua vita cambiò, in un attimo, tutto diverso, città nazione, amici famigliari nulla sarebbe stato più lo stesso, solo l’amore dell’unica cosa che si portava dietro con se da tutta una vita, ed era l’amore per quello sport che nella sua terra natia era un tabù per le ragazze, il suo amore per il calcio.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 51

 

-Quando parti?-

Chiese Maria all'amica, mentre sorseggiava il suo tè freddo, godendosi il caldo estivo nel giardino di Patty.

-Domani-

Gli riferì la ragazza.

-Sei nervosa?-

-Molto, ma per fortuna Benji viene con me-

-Quindi Benji e già tornato?-

Disse speranzosa, perché da quando il portiere era partito, aveva notato che l’amica era sempre più triste e scontrosa senza di lui.

-No-

Rispose con rammarico.

-Torna stasera, lo vedrò domani in aeroporto-

Maria non sopportava di vedere così l’amica, triste e abbattuta, così cercò di cambiare argomento.

-Sei riuscita a perfezionare il tuo tiro?-

Chiese sperando che questo nuovo argomento la tirasse su di morale.

-Non ancora-

Disse un po’ avvilita.

-Non riesco ancora a capire come calciare il pallone-

Continuò.

-Secondo me prima o poi lo capirai-

Incoraggiò l’amica, facendole un sorriso.

-Di cosa state parlando?-

Chiese Selene, sedendosi accanto alle amiche.

-Di calcio-

La informò Maria.

-Sempre lo stesso argomento voi due-

Selene cominciò a ridere.

-Tu non puoi capire, non sei una giocatrice-

Disse Patty.

Maria e Selene cominciarono a ridere.

-Sì può sapere cosa c’è di così divertente?-

Patty non capì perché quelle due ridessero così di gusto.

-Ti informo mia cara Patty, che la nostra cara Selene è la miglior difesa di tutta la Germania-

Gli riferì Maria.

Patty sgranò gli occhi.

-Non esagerare-

Selene disse imbarazzata.

-Non esagero affatto, con te in campo nessun attaccante riusciva a passare-

-Non ci credo!-

Patty non riusciva ancora a crederci.

-Se non mi credi: sfidala-

Propose.

-Io ci sto!-

Selene accettò la sfida

-Anche io-

Anche se ancora restia accettò la sfida, non era sicuramente da lei tirarsi indietro.

Andarono in mezzo al campo.

-Sei pronta?-

Chiese Patty molto agguerrita.

-Quando vuoi-

Anche Selene non era da meno.

Patty cominciò a correre verso la porta, ma ecco che Selene in scivolata riuscì a rubarle il pallone.

Patty era sbalordita.

-Riproviamo-

Disse Patty, con maggiore enfasi..

-Per me va bene-

E le passo il pallone.

 

Devo ammettere che mi hai preso alla sprovvista, ma non succederà un’altra volta.

 

Patty ripartí verso la porta, ma non fece molti passi, Selene era già sul pallone.

Patty non riusciva proprio a smarcarsi sembrava che Selene riuscisse a leggerle nel pensiero, intercettando ogni sua mossa.

-Sei brava, devo ammetterlo-

Disse la ragazza cercando di smarcarsi.

Erano passati ormai cinque minuti e nessuna delle due sembrava intenzionata a desistere.

-Anche tu non sei male, hai una buona padronanza del pallone-.

Maria guardava come ipnotizzata la sfida, non accorgendosi dell'arrivo di Karl, Stephan, Alexander e soprattutto di Benji.

-Dai dolcezza ce la puoi fare-

Gridò Benji.

Patty nel sentire la voce del ragazzo si distrasse, Selene così ne approfittò rubandole il pallone, da sotto il naso.

-Ho vinto-

Selene disse trionfante.

-Tesoro non dovresti fare tutti questi sforzi nelle tue condizioni-

Disse Alexander andando incontro alla fidanzata.

-Amore sono incinta, non sono mica malata-

Gli fece notare.

-Dolcezza ti sei fatta proprio fregare-

Benji iniziò a ridere.

Patty era ancora in campo, non riusciva ancora a credere che lui fosse lì.

-Sei stato tu a distrarmi-

E gli corse incontro saltandogli addosso.

-Che ci fai qui?-

Chiese, ma non gli diede il tempo di rispondere che lo baciò con urgenza.

Era da quasi tre settimane che non lo vedeva e appena le loro labbra si sfiorarono l'eccitazione di entrambi volò alle stelle.

-Hai visto cuginetta chi ho incontrato per caso all'aeroporto?-

Karl con questa entrata, cercò di staccare quei due.

-Tu che ci facevi lì?-

Chiese Patty felice di poter finalmente riabbracciare il suo amato Benji.

-Ogni tanto quando non so che fare mi piace controllare chi arriva e chi parte-

Gli riferì scherzosamente.

-Non pensavo volessi diventare un agente doganale-

E tutti a quella affermazione di Patty scoppiarono a ridere.

-Mi sei mancata dolcezza-

Benji lo disse pieno di amore.

-Anche tu mi sei mancato. Ma non dovevi tornare stasera? -

-Ho voluto farti una sorpresa-

E la baciò di nuovo.

-Ci sei proprio riuscito-

Patty lo guardò pieno di amore e affetto.

 

Il volo per il Giappone fu interminabile, nonostante volassero in prima classe, con tutti i confort più possibili, a Patty  sembrò di essere lì da un secolo.

Non riusciva a non pensare, al perchè la federazione calcistica del Giappone l’avesse convocata, era sempre più nervosa.

Benji non poté non accorgersi del nervosismo della ragazza, voleva in qualche modo confortarla, ma non sapeva come.

Benji tramite Freddy aveva saputo il perchè di quell’invito a tornare in Giappone, ma aveva promesso di non dire nulla, soprattutta a Patty.

-Dai non pensarci-

Le propose Benji.

-Non ci riesco e più forte di me-

-Sei sicuro che Freddy non abbia saputo niente?-

Cercò ancora di indagare.

-No, mi dispiace-

Benji cercò di dirlo nel modo più convincente possibile, anche se odiava nasconderle le cose aveva fatto una promessa.

-Hai sentito Tom?-

Si sforzò di farle pensare altro.

-Sì, sarà all'aeroporto. Anche Sofia arriva oggi, un’ora dopo di noi. Non vedo l'ora di riabbracciarlo-.

Finalmente riuscì a sorridere.

Benji si sentì soddisfatto e sollevato.

Finalmente arrivarono al gate di uscita, e appena Patty vide il suo migliore amico si precipitò di corsa da lui abbracciandolo stretto stretto.

-Finalmente-

Tom strinse forte a sé la ragazza.

-Mi sei mancato-

Patty era sul punto di piangere per l'emozione.

-Anche tu-

Erano ancora stretti fra loro, quando arrivo Benji carico di bagagli.

-Hey, da quanto tempo?-

-Benji!-

Tom si staccò dall'amica, ed entrambi si strinsero la mano.

-Sono felice di rivederti amico-

Tom lo disse con il suo solito sorriso sincero.

-Anche io-

I tre decisero di andare a bere qualcosa intanto che aspettavano l'arrivo di Sofia.

Si aggiornaro reciprocamente sulle loro vite..

-Adesso mi dici perché sei tornata in Giappone?-

Chiese Tom a Patty.

-Mi mancavi, tutto qua, e dato che non venivi tu, ho deciso di venire io-

Disse scherzosamente.

-Ne sono lusingato, ma ti conosco e so che c'è anche altro. Lo sento quando mi nascondi qualcosa-

Benji era impressionato per l’affiatamento che avevano.

-Sì hai ragione, non riesco proprio a tenerti nascosto niente-

Rise di gusto e gli mostrò la lettera.

Tom rimase un attimo senza parole, ma non ne fu sbalordito e Patty lo notò.

-Tu sai qualcosa? Lo vedo dalla tua faccia che la cosa non ti ha stupito per niente-

Patty cercò di pressare l'amico.

-No, non so niente, giuro. Ma il motivo perché non mi ha sorpreso la lettera, è perché anche Sofia l’ha ricevuta-

Le riferì.

Patty era sempre più confusa.

-C’è sotto qualcosa?-

Si chiese Patty ad alta voce.

Tom si chiese la stessa cosa, ma la tranquillità di Benji lo incuriosì, non si era scomposto minimamente alle sue parole.

 

Secondo me Benji sa qualcosa.

 

L’ora era ormai giunta e anche la ragazza di Tom sarebbe arrivata da lì a poco.

Tom era molto agitato: era da molto che non la vedeva, anche Patty era emozionata di conoscerla.

E finalmente videro Sofia  uscire.

Tom appena la vide le corse incontro e l'abbracciò.

Patty e Benji guardarono la scena molto emozionati.

-Mi sei mancata così tanto-

E la baciò con passione, molti si girarono a guardare la coppia, era alquanto inusuale vedere scene così esplicite in Giappone, ma ai due ragazzi non importò in quel momento, era passato troppo tempo dall’ultima volta che si erano visti, e bramavano da molto tempo quel tipo di contatto.

Quando si staccarono erano entrambi con il fiato corto e con gli occhi pieni di desiderio.

-Anche tu-

La voce di Sofia tremava ancora per il bacio che si erano dati.

-Vieni ti presento i miei amici-

Disse Tom mentre prendeva il bagaglio dell’amata come un perfetto gentiluomo.

Fu Patty la prima a presentarsi.

-Ciao sono Patty non sai da quanto avrei voluto conoscerti, Tom mi ha parlato così tanto di te-

E le sfoggiò un dolce sorriso.

-Anche io sono contente finalmente di vederti e anche Tom mi ha parlato molto di te-

Ed entrambe scoppiarono a ridere.

-Piacere io sono Benji-

-Sofia. Anche di te ho sentito molto parlare-

-Spero solo in bene-

-Sì sì, solo cose molto POSITIVE-

Sofia accentuò di proposito le ultime parole, ridendo un po’ sotto i baffi.

Il portiere non poté non notarlo così si rivolse all'amico.

-Cosa lei raccontato di me amico? -

Disse con tono da finto arrabbiato.

-Niente di male, giuro-

Tom disse sinceramente.

-Dai Benji scherzavo, comunque la tua fama ti precede, in Francia ci sono molti che vorrebbero sfidare il grande portiere para tutto-

Sofia intervenne.

-Quando vogliono-

Benji gonfiò il petto orgoglioso di sé.

-Parerò tutti i tiri-

-Il solito megalomane-

Disse Patty scoppiando a ridere.

-Megalomane a chi?-

E fece il finto offeso.

-A te-

E gli fece la linguaccia, e Benji allora la prese per mano e se la attirò a sé cominciando a farle il solletico.

-Così impari a sfottermi-

Patty non ce la faceva più dalle risate.

-Ok ok ritiro tutto. Basta adesso-

Ma Benji non era intenzionato a smettere.

-Di che sono il portiere più bravo del mondo e la smetto-

-Ok ok….sei…..il…. Più bravo….. -

Patty non ce la faceva più.

-Del mondo, hai dimenticato-

Benji continuò a insistere

-Del mondo ok…..-

Benji la smise, ma si impossesso immediatamente delle sue labbra.

Tom e Sofia erano rimasti sbalorditi per il comportamento dei due.

-Vedo che le cose fra di voi non cambiano-

Gli fece notare Tom.

-Mai-

Patty riuscì finalmente a dire dopo essere riuscita a uscire dalle grinfie di Benji.

-Che ne dite di andare fuori a cena insieme, offro io-

Propose Benji agli amici.

Tutti accettarono volentieri.

Così si avviarono verso l'uscita dell'aeroporto, le ragazze erano davanti e stavano già chiacchierando come se si conoscessero da tempo, mentre i due ragazzi erano di qualche passo dietro di loro. Tom spinto dalla curiosità chiese all'amico.

-Tu sai il motivo perché le ragazze hanno ricevuto quella lettera. Vero? -

-Sì è vero-

-È quale sarebbe? -

Benji però non era tanto convinto di dirglielo.

-Le ragazze però non devono sapere niente-

Benji guardò seriamente l'amico.

-Va bene-

-Loro saranno le prime giocatrici della nazionale femminile di calcio Giapponese-

Benji lo disse con orgoglio guardando la sua  Patty.

-Ma è grandioso-

Anche Tom era molto felice

-Mi raccomando è una sorpresa.-

Benji si raccomandò.

-Puoi contare su di me-

Ma la loro conversazione fu interrotta dall'arrivo di una telefonata per Benji.

Si chiese di chi potesse mai essere, guardò il display e vide che era Freddy, così rispose.

-Pronto Freddy, siamo appena arrivati-

-Perfetto. Ho bisogno di parlarti-

Disse felice e nervoso allo stesso tempo, il ragazzo lo avvertì perfettamente.

-Dimmi pure-

-Non per telefono, raggiungimi alla sede, prima che puoi-

-Va bene-

E chiuse la conversazione.

Tom vide Benji diventare molto nervoso.

-Tutto bene? -

-Non so, Freddy mi vuole parlare, l’ho sentito strano-

Benji non riusciva proprio a capire cosa ci fosse che non andava.

-Vai penso io alle ragazze-

Tom gli rivolse uno dei suoi sorrisi tranquillizzanti.

-Grazie, sei un amico, ho una casa qui a Tokyo, andate pure lí, io dopo vi raggiungo e andiamo a cena-

Gli propose.

-Va bene-

Raggiunsero le ragazze e Benji cercò una scusa plausibile per andare via senza destar sospetti.

-Dolcezza mi ha chiamato mio padre, devo fare delle cose per lui qui-

Cercò di essere il più credibile possibile.

-Adesso?-

Chiese delusa Patty.

-Non ci metterò molto.-

Cercò di confortarla.

-Promesso?-

-Si-

Le diede un tenero bacio sulla fronte. Odiava mentire, ma era a fin di bene.

-Tom si prenderà cura di te, andate a casa a riposare poi andiamo a cena.-

Così dicendo Benji fermò un taxi e si diresse alla sede della federazione calcistica del Giappone.


Quando arrivò di fronte alla sede, si precipitò immediatamente nell'ufficio di Freddy.

Appena il vecchio tutore vide il suo pupillo andò a stringergli la mano, avrebbe voluto abbracciarlo, ma ormai non era più un ragazzino ma un uomo fatto e finito.

-Grazie per essere venuto così velocemente-

Disse Freddy indicandogli la sedia.

-Che succede? -

Benji andò dritto al sodo.

-Abbiamo un piccolo problema con la nazionale-

Freddy però fece il vago.

-Di che genere?-

-Non riusciamo a trovare un allenatore disposto ad allenare le ragazze-

Freddy disse tristemente.

-Nessuno vuole rischiare la propria carriera, hanno tutti definito questo progetto un'assurdità-

-Non puoi farlo tu? -

Benji gli propose.

-Sono già il vostro allenatore, non posso, sono sotto contratto-

Gli riferì.

-Però ho una persona in mente-

Freddy si tolse gli occhiali da sole e guardò dritto in faccia il ragazzo seriamente.

Benji notò nel volto dell'uomo una strana luce.

-Fantastico, chi? -

-Tu-

A Benji per un’attimo sembrò di non aver capito.

-Io? -

Chiese conferma.

-Sì, tu-

Benji non sapeva come rispondere.

-Ma…. -

-Saresti perfetto, e comunque è una buona opportunità per te, per comprendere bene il gioco da un’altro punto di vista-

Benji ascoltò attentamente le parole del suo tutore, ma gli venne un dubbio.

-Non farei più parte alla nazionale Giapponese maschile però-

Benji era combattuto.

-È qui che ti sbagli, ho letto attentamente il tuo contratto e non c’è nessuna clausola che ti vieti di allenare-

Poi però Freddy si fece serio.

-Però…. -

- Cosa?-

Benji chiese impaziente.

-Alcune date potrebbero coincidere, se le ragazze dovessero riuscire a qualificarsi per i mondiali-

-Tutto qua?

-Allora, ci stai? -

Chiese Freddy speranzoso.

-Sei sicuro che potrei farcela?-

Benji non era ancora del tutto convinto.

-Se c'è qualcuno che potrebbe farcela quello sei tu-

Anche se non era suo figlio lo sentiva tale e ne era molto orgoglioso.

-In questo caso ci sto-

Benji era deciso più che mai a dare una mano all’ex tutore, credeva molto in lui e se diceva che poteva farcela, allora non aveva dubbi.

-Ovviamente potrai scegliere tu il personale che ti servirà, e ovviamente per il primo periodo ti aiuterò-

-Grazie Freddy-

-Dovrei essere io a ringraziarti, tengo molto che questo progetto decolli-.

-So che non sono affari miei, ma perché fai tutto questo?-chiese Benji

-Ho fatto una promesso ha una mia cara amica, tanto tempo fa-

Rispose con occhi nostalgici.

-E io mantengo sempre le promesse-

Benji capì di chi stava parlando, perchè Patty gli aveva fatto leggere il diario di sua mamma.


I tre amici arrivarono nella casa di Benji, come al solito si trattava di un immenso edificio circondato da tantissimo verde.

Per quanto avesse già visto le altre case del fidanzato era sempre meravigliata di fronte a tanta sontuosità.

 

Ma una casa normale i Price non sanno proprio cosa sia? Mi sa che dovrò abituarmi presto a tutto questo lusso.

 

Dopo essersi rinfrescati e sistemati i tre amici, aspettarono il padrone di casa, nell'ampio giardino retrostante alla casa.

Stavano parlando di calcio, quando finalmente arrivò.

-Ciao a tutti!-

Salutò, andando incontro a Patty con un sorriso a trentadue denti e la baciò.

Patty non poté non notare la particolare felicità del suo ragazzo, così chiese?

-Come mai sei così felice? -

Ma Benji non aveva nessuna intenzione di dirglielo, non vedeva l'ora che fosse domani per vedere che faccia avrebbe fatto, quando avrebbe scoperto tutto.

-Niente, sono solo felice di vederti-

Ma Patty non si lasciò incantare tanto.

 

Mi sta nascondendo qualcosa. Lo so, me lo sento. E da quando è tornato da Londra che si comporta in un modo strano.

Pensò Patty, però decise di non chiedere altre spiegazioni. Perché aveva già il colloquio che avrebbe fatto l'indomani a darle preoccupazioni.

-Siete pronte? -

Chiese Benji.

-Sì, devo solo andare a prendere la borsetta in camera-

Gli riferì Patty.

-Vengo con te-

Sofia seguì la nuova amica.

I ragazzi rimasero soli e Tom riuscì finalmente a chiedere spiegazioni.

-Tutto Ok? Cosa voleva Freddy? -

-Mi ha proposto di diventare l'allenatore delle ragazze-

Tom non credeva alle sue orecchie.

-E? -

-Ho accettato-

Disse felice.

-Ma farai sempre parte della Nazionale? -

La domanda gli sorse spontanea.

-Sì, non c’è niente nel contatto che mi vieti di farlo-

Ma a Benji in quel momento venne un'idea.

-A questo proposito vorrei chiederti una cosa-

-Dimmi pure-

Chiese curioso Tom.

-Ti andrebbe di farmi da vice?-

Il ragazzo rimase un attimo sorpreso per la proposta.

-Sei sicuro? -

-Sì, non ho mai allenato una squadra e tu mi saresti di grande aiuto. Allora che ne dici?-

Tom dopo averci pensato un po’, disse infine.

-Ci sto-

-Grande-

E i due si strinsero la mano in segno di amicizia.

-Avremo bisogno anche di una manager che si occupi delle varie faccende-

Benji gli riferì.

-Sai ho già una persona in mente-

-Perfetto, mi fido di te-

-ALLORA VI MUOVETE O NO?-

Patty da lontano richiamò l'attenzione dei due.

-ARRIVIAMO-

Gridò Benji a sua volta e si mossero.

 

Il giorno seguente tutti e quattro andarono alla sede.

Benji e Tom per non far destare alcun sospetto su di loro, dissero alle ragazze che le avrebbero aspettate nell’atrio.

Anche se molto titubante Patty acconsentí, avrebbe tanto voluto che Benji fosse al suo fianco nel momento del colloquio, ma poi si disse che forse non era il caso.

Patty e Sofia arrivarono di fronte all'ufficio del signor Marshall, stavano per bussare quando una segretaria le bloccò.

-Voi siete?-

Chiese gentilmente.

-Io sono Patricia Gatsby-

-E io Sofia Mars. -

Le riferirono le ragazze.

-Bene, sono stata incaricata di portare tutte le ragazze nella sala riunioni-

Stavano per andare quando la segreteria continuò.

-Tranne lei signorina Gatsby-

Patty cominciò a non capirci più niente chiedendosi.

 

Quali ragazze? E perché io no.

 

-Il signor Marshall mi ha chiesto espressamente di dirle di accomodarsi nel suo ufficio, sarà qui a momenti-.

La segreteria disse gentilmente, poi rivolgendosi a Sofia.

-La prego signorina lei mi segua-

Senza chiedere altro le ragazze fecero esattamente come le era stato detto.

Patty lentamente entrò nell'ufficio di Freddy, e aspettò, sempre più dubbiosa e nervosa.

 

Ancora non riesco a capire mai di tutto questo mistero. E di quali ragazze parlava quella segretaria?

 

Era ancora immersa nei suoi pensieri quando il rumore della porta che si apriva la spaventò.

-Buongiorno Patty-

Freddy salutò la ragazza.

-Signor Marshall buongiorno-

Disse educatamente, ma la curiosità era troppa così non curante delle buone maniere chiese.

-Cosa sta succedendo? Perché sono stata convocata?-

Dritto al sodo.

-Ora ti spiego tutto, non temere.-

E prese il suo posto alla scrivania ed iniziò.

-Ti ricordi che ti avevo chiesto un favore, poco tempo fa?-

Patty fece di sì con la testa.

-Bene-

Ma Freddy cominciò a tirarla un po’ per le lunghe, e Patty cominciò ad innervosirsi sempre di più.

-Mi ha chiamato fin qui solo per farle un favore?-

Disse con una nota di rabbia.

-Sì, molto tempo fa ho promesso una cosa a tua madre, e ora posso mantenere questa promessa-

Patty rimase senza parole.

-Il favore che ti chiedo è di accettare di diventare capitano della nazionale Giapponese-

A Patty sembrò di perdere un colpo. Se prima era senza parole, ora era veramente basita.

-Che mi dici? -

-Dice sul serio?-

Patty che credeva stesse scherzasse.

-Mai stato più serio in vita mia-

Patty dopo qualche minuto, finalmente rispose euforica.

-Ma sì certo, ma è sicuro che vuole me come capitano? -

Patty era più emozionata che mai, si sarebbe aspettata di tutto ma non una cosa del genere.

-Sì, sarai perfetta. Ora sarà meglio che andiamo a farti conoscere le tue compagne di squadra-

A Patty sembrava impossibile da credere, così ancora felice ed euforica segui l’ex tutore di Benji.

Arrivarono nella sala congressi dove c'erano già ventidue ragazze giapponesi che li attendevano.

Patty raggiunse la sua amica Sofia, anche lei era felicissima per la notizia che aveva appena appreso.

Freddy prese parola.

-Voi ragazze sarete la prima nazionale femminile che rappresenterà il nostro paese, so che molte di voi non hanno mai giocato in una vera e propria squadra, ma nel prossimo mese, grazie al ritiro che abbiamo organizzato, sono sicuro che riuscirete a essere pronte per le partite di qualificazione per i prossimi mondiali, che si svolgeranno fra un anno.-

Freddy guardò molto soddisfatto le ragazze, vendendo molta determinazione nei loro sguardi e continuò.

-Detto questo vi presentò il team che si occuperà della vostra preparazione-

Così dicendo le ragazze guardarono in direzione della porta dove in quel momento: Benji, Tom e infine Evelyn, fecero il loro ingresso.

Patty era più che mai sbalordita.

-Ve li presento, per chi non lo conoscesse questo è Benjamin Price il grande portiere della nazionale maschile, nonché il vostro allenatore-

Patty era esterrefatta e finalmente capì lo strano comportamente di Benji degli ultimi giorni, aveva intuito che gli teneva nascosto qualcosa, ma non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.

Le ragazze cominciarono a guardare il bel portiere con occhi sognanti e la bava alla bocca.

A Patty salì una punta di gelosia.

-Sono felice per questa grande opportunità, che mi è stata data e sono sicuro che se lavorando insieme duramente riusciremo a qualificarci per i mondiali-

Benji fu  molto convincente e tutte le ragazze applaudirono.

Intanto però alcune ragazze sedute dietro di Patty apprezzarono un po’ troppo,  secondo lei, il loro allenatore. Così Patty si girò guardando le due interessate in cagnesco. Sofia cercò di rassicurare l’amica attirando la sua attenzione prendendole la mano.

Intanto Benji proseguì.

-Vi presento il nostro vice allenatore Tom Backer, grande centrocampista della nazionale-

E Benji passò la parola al compagno di Nazionale.

-Salve a tutte, farò del mio meglio per aiutarvi in questo percorso-

Infine Tom rivolse a tutte le presenti il suo solito sorriso, che fece sciogliere il cuore di molte fanciulle presenti.

E anche Sofia fu presa dalla  gelosia, sentendo i commenti delle altre sul suo ragazzo.

-Infine lei è Evelyn la nostra manager che si occuperà di tutte le vostre necessità-

Benji concluse e la ragazza prese parola.

-Grazie, sono felice di essere la vostra manager, spero solo che non siate  come la nazionale maschile-

Ed Evelyn rivolse il suo sguardo verso l’amica cara e le strizzò l’occhiolino in segno di intesa, Patty non poté non notarlo, ed entrambe scoppiarono a ridere.

Dopo che il team si era presentato Freddy riprese la parola.

-Ora vi presenterò colei che sarà il vostro capitano-

E fece intendere a Patty di raggiungerlo.

-La signorina Patricia Gatsby-

Patty raggiunse il palco, non sapeva cosa dire, il cuore le batteva a mille.

Guardò Benji per trovare dentro di sé la forza per esprimersi, ma fu il dolce sorriso di Evelyn a darle la forza necessaria.

-Fin da quando ero piccola, ho sempre sognato di giocare un giorno nella nazionale Giapponese, ma il mio sogno sembrava irrealizzabile, perché non esisteva una nazionale femminile. Ma ora ci stanno dando questa grande possibilità, e io sono intenzionata a vincere, non solo a qualificarci, soprattutto a  vincerli i mondiali-.

Patty non poté trattenere quella piccola lacrima che scivolò sulla guancia.

-E tutto questo sarà possibile insieme, come una squadra-

Tutte si commossero alle parole del loro capitano, perché era il sogno di molte ragazze presenti e iniziarono ad applaudire.

 

Finita la conferenza, le ragazze erano ormai andate via, solo Benji, Patty, Tom, Sofia e Evelyn rimasero. Patty andò dritta dalla sua cara amica, anche se molto titubante.

-Ève….. -

A Patty cominciarono a scendere copiose lacrime per l'emozione di rivedere la sua migliore amica. Era da mesi che non si sentivano e non si vedevano, e solo in quel momento Patty capì quanto fosse stata meschina nei suoi confronti.

-..... Mi dispi…..-

Ma l’amica non la lasciò finire, le saltò addosso abbracciandola come non aveva mai fatto.

-Non fare mai più una cosa del genere, mi hai capito? Non ti azzardare più a sparire così per mesi senza farti sentire-

Nella voce di Evelyn c'era sia di rabbia che di gioia, mentre continuava a stringere forte l’amica.

-Mi sei mancata-

Patty non riuscì a trattenere le lacrime.

-Perché non mi hai mai detto niente, perché non mi hai detto che giocavi anche tu-

-Perché sono stata una stupida, pensavo che mi avresti derisa-

-Sciocca, lo sai che non l'avrei mai fatto-

Evelyn rimproverò dolcemente Patty.

-Sì, hai ragione-

Patty disse mortificata.

-Mi devi raccontare tutto ok? Tutto…. -

Puntualizzò la manager, guardando in direzione di Benji.

-Sì lo farò-

-Avrete un sacco di tempo, durante il ritiro-

Intervenne Benji.

Infine Patty rivolgendosi a Benji.

-Da quanto tempo lo sapevi? -

-Da un po’-

Disse facendo il vago.

-E perché non mi hai detto niente? -

Chiese facendo un finto broncio.

-Era una sorpresa-

Disse dandole un piccolo bacio sulle labbra.

-Ancora non ci credo che voi due state insieme-

Disse Evelyn guardando la scena.

-Almeno adesso non litigherete più-

-Cara Eve credo che questi due litighino anche più di prima-

Intervenne Tom ridendoi.

E tutti lo seguirono.

 

Benji e Patty erano accoccolati a letto insieme dopo aver fatto l’amore.

-Sei felice? -

Chiese Benji sapendo  già la risposta.

-Sì molto, Mister-

L’essere chiamato così, gli sembrò strano

-Ora non sono il tuo mister, ora sono solo il tuo ragazzo-

Le baciò la punta del naso.

-Sì Mister-

Rise.

Benji sentendosi preso in giro le diede in piccolo schiaffo sul seder.

-Ahi!!!! -

Gridò esagerando e ricambiò lo schiaffo.

Ma Benji si fece serio.  

-Che succede?-

-Freddy mi ha detto una cosa-

-Di che si tratta? -

Chiese un po’ preoccupata.

-Per il bene della squadra dovremmo far finta di non essere una copia-

Gli riferì tutto d’un fiato.

-E tu che ne pensi?-

Chiese Patty.

-Credo che non abbia tutti i torti, non vorrei che pensassero che favorisca te perché sei la mia ragazza-

Gli confessò.

-Allora va bene-

Disse un po’ triste.

-Ehi, non piace nemmeno a me, però se questo piccolo sacrificio serve per realizzare il tuo sogno, non credi che ne valga la pena? -

Benji cercò di risollevarle il morale

-Si hai ragione. Però sarà dura starti vicino e far finta di niente-

-Dovrò farmi un sacco di docce fredde-

Scherzò.

-Funzionano di solito?-

Lo stuzzicò.

-Solo un per un po’-

-Sei un esperto?-

Disse con molta malizia.

-Non sai quanto. Quando ho scoperto i miei sentimenti per te me la facevo tutti i giorni…… Anche più volte al giorno.-

Cominciarono a ridere entrambi.

-Ce la faremo-

-Si, insieme

   
 
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