Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Nymeria87    26/02/2019    3 recensioni
la mia prima Jonsa con tutto il cuore...
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[dal testo] scese da cavallo continuando a cercare tra la piccola folla che si stava radunando attorno a loro…
ancora niente…ma dove poteva essere, a chi poteva chiedere…
cautamente, senza smettere di studiare ogni singola persona, si girò ancora una volta, 
e li, sul parapetto che si stagliava di fronte a lei, infine lo vide!
[...]erano loro due, il centro del mondo erano loro due,
ad ogni passo Jon realizzava davvero chi aveva di fronte,
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riparto dalla 6x4 per ricostruire il loro percorso insieme, interpretando il non detto che traspare incontrollabile dall'alchimia del loro rapporto.
primissima fanfic, spero piaccia!
La ff si conclude con Winds of Winter, seguiranno altre 2 ff che andranno a percorrere gli eventi della settima e dell'ottava stagione.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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6x5.1 Missing Moment 5.1 

 

“Fratellastro” le aveva sussurrato pungente Dito Corto, prima di lasciarla in balia dei suoi pensieri…

Come se il legame di sangue paterno non fosse abbastanza,
come se Jon non fosse abbastanza…

le parole di Baelish avevano scatenato in lei un’ira furiosa, 
che era riuscita in parte a scaricare grazie alla cavalcata di ritorno verso il Castello Nero,
una corsa fin troppo imprudente per una Lady del suo rango,
e che l’aveva condotta con passo spedito fino alla sua stanza,
con la necessità di mettere mano al ricamo dell’abito di velluto blu che aveva terminato di confezionare il giorno prima,
al fine ultimo di sottrarre la sua mente agitata alle infide allusioni sottintese da quella odiosa definizione.

Ho fatto bene a tacere a Jon i dettagli del mio rapporto con Baelish… se solo sapesse quali desideri si celano dietro il suo sguardo…
meglio che ignori il tutto, almeno per ora…

Sansa si tolse il pesante mantello adagiandolo con poco garbo sulla cassapanca di legno scuro accostata alla pediera del letto.

Jon deve rimanere concentrato sullo scontro con Ramsay, è vitale non distoglierlo dall’obbiettivo con inutili preoccupazioni,
ci concentreremo su Dito Corto quando verrà il momento giusto,
e quando arriverà, sarò io a doverlo proteggere dalle subdole macchinazioni di Baelish!

Una folata d’aria fredda la travolse scatenandole un brivido lungo la schiena,
voltandosi in direzione della porta vide Jon, come se si fosse materializzato grazie alla forza dei suoi pensieri;
scortato dai venti del nord,
gli occhi penetranti cercavano di dominare il turbinio di emozioni che stava provando in quel momento mentre la guardava,
il respiro affannato ricordava a Sansa quello del suo metalupo albino… infine capì!

…oh Jon, non volevo di certo essere io la tua inutile preoccupazione… Dei…fate in modo che possa perdonare la mia imprudenza…

“Jon…”

“ Ti rendi conto di cosa sarebbe potuto accadere?!” tuonò lui adirato, incedendo verso di lei
“…e se qualcuno ti avesse riconosciuta? se ti avessero presa??
Non puoi andartene in giro come se niente fosse Sansa, tu sei la Lady di Grande Inverno, non una persona qualunque!
Sei preziosa per Ramsay, sei la chiave che lo legittima quale protettore del Nord…come posso proteggerti se sei lontana da me!”
ululò con voce profonda e occhi vibranti, fissando la sorella mentre si torturava le mani raccolte in grembo.

Sansa sentì il rossore delle guance farsi strada attraverso la pelle, le lacrime che salivano ad inumidirle gli occhi imploranti…
“…scusami…” sussurrò tra le labbra, inarcando impercettibilmente le sopracciglia mentre abbassava lo sguardo
maledicendo se stessa a la sua impulsività.

Non chiuderti in te stessa, non osare farlo, 
non con me!

Jon le prese il viso tra le mani, portandola nuovamente a guardarlo…
tanto, troppo vicino per impedire ai suoi occhi di indugiare sulle labbra vermiglie di lei…
“per un attimo ho pensato di impazzire…” si lasciò sfuggire Jon, vinto dallo sguardo della giovane Stark.

Sansa lo fissò rapita, affascinata dalle tenebre dei suoi occhi,
Jon era attraente e luminoso anche quando era offuscato da cattivi pensieri.

…Dei, che crudeltà concedermelo come fratello…
solo una canzone dovrebbe generare aspettative di occhi così profondi accompagnati da labbra così invitanti…
e invece eccolo qui, di fronte a me, con quello sguardo triste che vorresti solo riuscire a confortare…

come in risposta Jon chiuse gli occhi, prendendo un respiro profondo e distaccando le mani dal viso di lei,
Sansa trattenne il suo come se Jon con quel distacco l’avesse privata anche del respiro oltre che del suo proprio contatto…

“…non sarò più così avventata!” lo richiamò lei, bramando ancora i suoi occhi
“Jon, ti prego…” e il suo sguardo d’inchiostro le si incatenò addosso in attesa che ella riprendesse a parlare,
“potevo non essere con te ora, potevo essere ripiombata nell’incubo, senza poterti guardare o parlare… hai ragione, sono stata una stupida…”

e le braccia calde e forti di lui la avvolsero,
un profumo di legno e cuoio e boschi si sprigionavano dalla sua pelle, dai suoi ricci scuri,
era a casa tra le sue braccia, era al sicuro…

“sei con me, puoi guardarmi e parlarmi Sansa, dammi modo e per te ci sarò sempre!” le disse Jon con voce dolce…

vorrei potermi abbandonare completamente nel tuo abbraccio Jon…
crogiolarmi nel tepore della tua voce…

Jon si destò da lei appena, per guardarle gli occhi di cielo,
sperando non riuscissero a piegare la sua determinazione volta a distaccarsi nuovamente da lei:
“abbiamo una battaglia da affrontare, dobbiamo farci forza a vicenda Sansa”
lei annuì silenziosa
“ho chiesto a Ser Davos di radunare tutti nella sala dei banchetti per valutare come procedere e devi esserci anche tu”
Sansa accennò un sorriso in assenso
“ti aspetto tra poco allora, e Spettro rimane con te!” concluse Jon categorico.

“mi sistemo e verrò dritta al refettorio, te lo prometto” disse lei animata da vita nuova.

Jon fece un cenno d’assenso indugiando sulla figura armonica di lei per poi dirigersi lentamente alla porta, richiudendola alle sue spalle;
quel rumore sordo riportò Sansa alla realtà della sua stanza, con Spettro che annusava il velluto blu dell’abito adagiato vicino alla finestra.
Si avvicinò a lui, accarezzandolo distrattamente mentre voltava lo sguardo allo scorcio innevato su cui dava la finestra della camera;
spalancò la finestra e inspirò ad occhi chiusi l’aria gelida che entrava vorticosa:

“Sono Sansa Stark, Lady di Grande Inverno,
proteggerò il Nord a costo della vita se necessario,
e se gli Dei vorranno, eliminerò la tua presenza da questo mondo Ramsay Bolton!”

   
 
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