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Autore: Nymeria87    05/03/2019    4 recensioni
la mia prima Jonsa con tutto il cuore...
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[dal testo] scese da cavallo continuando a cercare tra la piccola folla che si stava radunando attorno a loro…
ancora niente…ma dove poteva essere, a chi poteva chiedere…
cautamente, senza smettere di studiare ogni singola persona, si girò ancora una volta, 
e li, sul parapetto che si stagliava di fronte a lei, infine lo vide!
[...]erano loro due, il centro del mondo erano loro due,
ad ogni passo Jon realizzava davvero chi aveva di fronte,
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riparto dalla 6x4 per ricostruire il loro percorso insieme, interpretando il non detto che traspare incontrollabile dall'alchimia del loro rapporto.
primissima fanfic, spero piaccia!
La ff si conclude con Winds of Winter, seguiranno altre 2 ff che andranno a percorrere gli eventi della settima e dell'ottava stagione.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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6x5.2


Scortata da lady Brienne, Sansa fece il suo ingresso nella sala, dirigendosi al grande tavolo dove si trovavano tutti:
Ser Davos era intento a distribuire i ciottoli dipinti con gli emblemi delle casate sopra una grande cartina rappresentante il Nord,
adagiata al centro.

Jon era in piedi, con le mani poggiate sul tavolo scrutando la disposizione delle pietre, come se potessero consigliarlo,
Sansa silenziosa andò a sedersi alla sua destra, accorgendosi dello sguardo insistente che la sacerdotessa rossa,
seduta lateralmente alla destra del Cavaliere delle Cipolle, non distoglieva da lei.

“Non si può difendere il Nord dagli Estranei e il Sud dai Bolton.” iniziò con voce grave Jon, distaccandosi dal tavolo,
“se volgiamo sopravvivere abbiamo bisogno di Grande Inverno e per prendere Grande Inverno abbiamo bisogno di più uomini!” decretò alterato,
lanciando una pietra sulla cartina, accorgendosi in quel momento dell’arrivo di Thormund che si appresto a sedersi di fronte alla donna di Tarth.

Jon era agitato, Sansa lo percepiva dal tono della sua voce e dai suoi movimenti,
sentì un lungo sospiro provenire alle sue spalle, tipica modalità che usava Jon per cercare di calmarsi e riacquisire la concentrazione;
suo fratello sapeva dominare le sue passioni, aveva una grande disciplina.

“Stark e Bolton a parte, le casate più potenti del Nord sono gli Umber, i Karstark e i Manderly.”
disse Ser Davos alzandosi per protendersi verso la mappa
a muovere le alleanze “gli Umber e i Karstark si sono già schierati con i Bolton, quindi con loro non c’è niente da fare…”

“gli Umber hanno consegnato Rickon ai nostri nemici e pagheranno per questo…”
intervenne inaspettatamente Sansa mantenendo gli occhi sulle pietre, attirando gli sguardi di tutti;
le parole le erano defluite dalle labbra senza che lei stessa se ne accorgesse nonostante questo continuò:
“…ma i Karstark si sono schierati con Ramsay senza sapere di avere un’altra scelta!” concluse alzando lo sguardo fiduciosa verso Ser Davos,
mentre Jon immobilizzato non distoglieva lo sguardo fulgido da lei.

“…chiedo scusa mia Signora…ma sapevano che uno Stark ha decapitato loro padre…
non credo possiamo contare su di loro…” intervenne Davos, cercando di essere più garbato possibile….

Sansa venne colpita nell’orgoglio, distolse lo sguardo e si morse le labbra cercando di contenere il suo disappunto,
ricordandosi di comportarsi come avrebbe fatto la Lady sua madre:
usando le giuste parole per difendere le sue opinioni pur non dimenticandosi delle buone maniere,
“Quanto conosci il Nord Ser Davos?” proferì lei, non riuscendo a celare il tono di sfida,
catturando lo sguardo di Jon che non ricordava mai di averla sentita ribadire una sua posizione…

“Molto poco mia signora…” rispose lui sedendosi, valutando la ridestata attenzione di Jon a quelle parole.

“Mio padre diceva sempre che gli uomini del Nord sono diversi: più fedeli, più sospettosi nei confronti degli estranei!”
concluse lei facendogli capire la sua posizione.
Jon era sempre più intrigato dal temperamento fiero della sorella e dalla sua devozione verso la sua casata e verso il Nord,
le sue parole indirizzarono la sua mente al largo numero degli alfieri di suo padre, e i suoi occhi, alla cartina che giaceva distesa sul tavolo…

“Potranno anche essere leali, ma quanti di loro si sono sollevati contro i Bolton, quando hanno tradito la tua famiglia?” concluse Davos,
più abituato alle debolezze della natura umana in tempi di guerra.

Sansa rimase in silenzio accusando il colpo.

“Forse non conoscerò il Nord…” continuò Davos rivolgendosi alla Lady cercando di essere più riguardoso possibile
“…ma conosco gli uomini, e sono più o meno gli stessi, in ogni angolo del mondo, anche i più coraggiosi tra loro…
non vogliono vedere le proprie mogli e i propri figli scuoiati per una causa persa:
Jon deve convincerli a combattere al suo fianco, devono poter credere che sia una battaglia che possono vincere.”
concluse guardando Sansa direttamente.

“Ci sono più di altre tre casate nel Nord….” intervenne Jon la cui mente galoppava già oltre,
verso qualcosa da poter costruire, che permettesse loro di mobilitarsi verso l’azione;
si avvicinò al tavolo a fianco della sorella per scrutare meglio la mappa
“…Glover, Mormont, Cerwyn, Mazin, Hornwood… un’altra ventina, insieme sono pari alle altre. Possiamo iniziare da qui e andare avanti.”
concluse cogliendo gli assensi di tutti.

“il Nord non dimentica, non hanno dimenticato il nome degli Stark,
sono ancora disposti a sacrificarsi per la sua causa, da Porto Bianco fino a Grande Inverno stessa.” arguì Sansa

“non ne dubito” disse concorde Davos guardandola,
indirizzando poi lo sguardo su suo fratello per collimarvi l’attenzione “ma Jon non porta il nome degli Stark”

“No, ma io si!” replicò lei senza esitazione alcuna.

Il silenzio regnò per alcuni secondi che sembrarono ore,
tutti i presenti erano rimasti sgomenti dalle parole espresse con sicurezza da parte della giovane Lady,
si chiedevano quale vigore si celasse dietro quegli occhi di cielo, quanto impetuosa fosse l’indole che eclissava sotto i modi remissivi e delicati…

“Jon è figlio di Ned Stark quanto Ramsey di Roose Bolton…” spiegò Sansa con l’intento di chiarire il suo ragionamento ai presenti.

A Jon sembrava di trovarsi nella stanza con una perfetta sconosciuta,
una ragazza combattiva, tenace, determinata a riprendersi la sua casa, animata da un onore che aveva quasi dimenticato,
Sansa aveva la fierezza di una lupa, una vera Stark…
Jon si sentiva quasi superfluo di fronte e tanto fervore, ma sapeva che la sorella ignorava le crude realtà del campo di battaglia,
come poteva sapere a cosa sarebbero andati incontro…

“…e ci sono anche i Tully, non sono del Nord ma ci appoggeranno contro i Bolton senza obbiettare” continuò la ragazza

“non sapevo che i Tully avessero ancora un esercito…” disse incuriosito Davos continuando a guardare Sansa

“Mio zio, il Pesce Nero, l’ha ricostituito e ha riconquistato Delta delle Acque” spiegò Sansa,
entusiasta di portare al tavolo di discussione delle buone notizie che gli altri ignoravano.

Jon incuriosito da quelle parole, mosse un passo verso la sorella, avvicinandosi nuovamente alla tavolata
“come fai a saperlo?” le chiese,
rivolgendosi a lei direttamente per la prima volta da quando Sansa aveva fatto il suo ingresso nella sala dei banchetti.

“Ramsay ha ricevuto un corvo, prima che scappassi da Grande Inverno…” rispose Sansa voltandosi a guardare il fratello,
quasi compiaciuta della prontezza del suo espediente assolutamente credibile.

Lady Brienne si voltò impercettibilmente nell’udire le parole della sua signora,
cercò di leggere il significato dietro l’omissione del reale mandatario di quelle fortuite notizie…

Jon e Sansa dopo un rapido incrocio di sguardi tornarono a rivolgersi verso Ser Davos, come in attesa di un suo benestare
“Questa è un’ottima notizia” disse lui, Sansa distese un sorriso sul suo bel viso e Jon tornò nella sua posizione iniziale,
braccia aperte e mani sul tavolo, sguardo fisso su Davos, in ascolto e pronto all’azione…
“Il Pesce Nero è una leggenda, il suo appoggio sarebbe fondamentale!” si alzò anche lui per guardare meglio la mappa distesa sul tavolo
“Stark, Tully, qualche altra casata… e inizierà a sembrare uno schieramento vincente…” concluse lui.

Ci riprenderemo Grande Inverno… torneremo a casa!

Sansa non riuscì a trattenere la gioia e la speranza che sprigionava dagli occhi,
la luce del suo sorriso era calda e piena di possibilità….

 
   
 
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