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Autore: Yurha    27/02/2019    1 recensioni
Il Natale era ormai alle porte nella città di New York.
Tutto si trasformò, infondendo un'atmosfera di gioia e festa in ogni suo abitante ma, sfortunatamente, un serial killer chiamato dalla polizia 'lo Strangolatore' fece la sua comparsa in una notte di inizio Dicembre, esattamente come un predatore in cerca delle sue prede indifese.
I Detective Lupo e Bernard, insieme ai Procuratori Cutter e Rubirosa, riusciranno a catturarlo prima che mieta altre vite e prima della Magica Notte dell'Avvento?
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 31

«Tu credi davvero che Leonard Higgins sia l’assassino di Quinn? Lo so bene che anche tu hai odiato quell’uomo sin dall’inizio ma addirittura tacciarlo come omicida di un ufficiale di polizia.. Non ti sembra esagerato? E poi come hai fatto ad arrivare ad una simile conclusione?!» chiese Mike incredulo, dato che quell’affermazione era più da lui che da lei..
«Esagerato? Se ricordo bene, tu volevi arrestarlo per reticenza.. E poi è l’ovvia conclusione della frase detta da te in precedenza, mio caro.»
«Divertente.. Non ricordo di aver mai detto che Lenny sia un assassino, o meglio, ammetto che l’affermazione è rimasta chiusa nella mia testa.» rispose con espressione strana, con capendo ancora il collegamento di Connie.
«Aspetta un secondo, come sei passato da ‘quell’uomo’  a ‘Higgins’  per poi finire a ‘Lenny’?» chiese divertita.
«Scusa, ho avuto un momento di catarsi..» rispose scuotendo la testa e alzando una mano come se nulla fosse.
«D’accordo.. Comunque è vero, non sono state proprio le tue esatte parole, però so che volevi intendere proprio questo.»
Mike socchiuse gli occhi, cercando di capire ciò che stava passando per la mente di Connie, purtroppo, senza riuscirci.
Connie sorrise divertita dalla confusione di Mike, che in quel momento era esattamente come se avesse avuto migliaia di punti di domanda intorno alla testa.. e di solito capitava proprio il contrario..
«Lascia che ti spieghi. Hai detto che era strano che Higgins abbia detto di esserci scontrato con un uomo che stringeva a sè una scarpa e che appena uscito dal parco, lo vide salire su un’auto targata e del modello che appartiene proprio a Carl Regan, vero?»
«Fin qui ci siamo..» rispose lui, cercando a tutti i costi di capire il ragionamento di lei.
«Ecco, a questo punto ho pensato che avessi ragione, proprio per il fatto che Higgins ha mentito più volte durante il colloquio. Ragionando in probabilità, posso dire quasi con certezza che lui non c’è mai stato sulla scena del crimine e penso anche che tu abbia avuto sempre ragione a proposito di quell’uomo.» spiegò con calma lei.
«Oh.. È sempre bello sentirselo dire.» rispose lui soddisfatto ma continuando a non capire del tutto. «Ma se Higgins non ha mai visto nulla e non è mai stato sulla scena, come ha fatto ad ottenere tutte quelle reali informazioni su Regan?»
«Bhè, mio caro Mike, esiste solo una possibilità.» rispose enigmatica.
Mike ci pensò un secondo ma se doveva essere sincero, vagava nel buio più assoluto. «Ti prego, illuminami.»
«Gli ha riferito tutto il Detective Quinn.»
Lui spalancò gli occhi sorpreso. «Quinn? Il nostro Taddeus Quinn?! Ma come.. Noi e i Detective Lupo e Bernard non eravamo a conoscenza neanche dell’esistenza di Carl Regan, secondo te come diavolo ha fatto Quinn a scoprire di quell’uomo?»
«Ecco, questa è la parte che non sono riuscita ad incastrare in tutta questa congettura.» ammise Connie. «Però penso che Quinn, ad un certo punto delle indagini, abbia trovato degli indizi che portavano a Regan, oppure che abbia lavorato con degli informatori per cercare altri prove contro lo Strangolatore, o magari quella notte era semplicemente in giro per i fatti suoi e casualmente vide Regan correre via dal parco per poi salire sulla sua auto e andarsene in tutta fretta.. Scegli tu, io non saprei come metterla, ma sappiamo per certo che Quinn arrestò Higgins quasi un anno fa, quindi, conoscendolo e conoscendo la sua avidità, fecero un patto, gli diede le informazioni necessarie e lo mandò al 27° Distretto dicendogli di spacciarsi per un testimone casuale.»
Mike incrociò le braccia al petto, pensieroso, poi cominciò a camminare per la stanza. «Devo ammettere che ha un senso ma non credo che questa teoria possa piacere molto ai Detective..» rispose. «Ci sono molte supposizioni. Dobbiamo essere più delicati possibile, dopotutto non possiamo accusare di Associazione a Delinquere un Detective morto dalla carriera immacolata e dalla famiglia rispettabile e un piccolo spacciatore reo confesso. È a dir poco ridicolo.»
Connie sospirò. «Lo so..»
«Oh e c’è un altro fatto da considerare, Connie.» disse alzando un dito. «Se Quinn sapeva chi fosse lo Strangolatore, perchè non arrestò Regan direttamente? Sarebbe stato un colpo grosso per la carriera, sarebbe potuto diventare anche Tenente con tutti gli onori e i meriti.»
«Bhè, è tutto molto confuso al momento.» ammise lei. «Ma ciò che hai detto prima mi ha aiutata a mettere insieme almeno una teoria credibile.»
«Di nulla..» rispose sorridendole. «In fondo, anch’io vorrei quella dannata ricompensa..» disse sedendosi sul divano beige.
Connie lo guardò esasperata. «Mike..»
«Bhè, devi ammettere che mezzo milione di dollari fanno gola a tutti, non cre.. Aspetta..» disse fermandosi e cambiando espressione, da rilassata ad illuminata. «So perchè Quinn non arrestò Regan!»

  
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