Ryan tornò dal magazzino con uno scatolone in mano, che poggiò sul bancone del bar. Quando alzò gli occhi sulla gente che popolava il bar, vide una capigliatura familiare e sbuffò. A quanto pare, Seth non si rassegnava al fatto che lui non volesse tornare a Newport. Sapendo che non se ne sarebbe andato senza prima avergli parlato, Ryan, dietro al bancone, arrivò vicino a dove l’altro ragazzo si era seduto.
- Seth...
- Ryan! Devo parlarti!
- Ascolta, te lo ripeto un’ultima volta: Io non tornerò mai più a Newport, ok?
- Sì, il concetto ormai l’ho afferrato!
- E allora che ci fai ancora qui?
- Possiamo parlare in un altro posto? Un po' più... riservato, diciamo?
- E’ importante?
- Decisamente.
- Allora vieni.
- Allora, che cosa c’è?
- Vedi Ryan, io credo di avere per te delle novità che, come dire, potrebbero farti decidere di cambiare il tuo attuale tenore di vita. Qualcosa che ti dimostrerà che non tutto è perduto.
- Non credo, Seth. E poi a me va bene così com’è, la mia attuale vita.
- No, che non va bene! Ryan tu ti stai autodistruggendo! Capisco che tu senta di non avere più scopi nella vita, dopo quello che è successo a Marissa. Ma ti stai sbagliando, non è così!
- Seth, taglia corto!
- E va bene. Non vuoi ascoltarmi, però almeno vieni un attimo con me.
- Non posso lasciare il lavoro.
- Non ti sto chiedendo questo. Vorrei solo che tu venissi con me solo fino alla macchina. Devi vedere una cosa. Poi farai come ti pare.
- Beh?
- Apri.
- Theresa...
- Ryan...
- Ti dispiace...
- No, figurati! Anzi, penso che farò un giro!
- Non allontanarti troppo. Anzi, rimani vicino alla macchina.
- Allora, mi vuoi spiegare che significa?
- Lui è Daniel.
- Daniel, eh? E scommetto che è tuo... anzi, nostro figlio.
- Ryan, lasciami spiegare.
- Senti, Theresa, io non sono più quello di un tempo. Non so perché ti sei presentata qui, proprio in questo momento, ma ti consiglio di starmi alla larga, soprattutto per il bambino. E' meglio così. Se mi hai mentito, dicendomi che avevi perso il bambino, sei tu quella che ha sbagliato. Forse non ero pronto per quello che stava succedendo, ma tu sai che avrei fatto del mio meglio per andare avanti. Insieme. Noi tre saremmo diventati una famiglia a tutti gli effetti. Forse non perfetta, ma ci saremmo arrangiati. Però questo adesso non è più possibile. Io non sono più il ragazzo che conoscevi. Non esiste più quel Ryan. Mettitelo bene in testa: per te, per lui... Più mi stai lontana, e meglio è.
- Basta! Smettila, Ryan!
- Ryan, ascoltami. Io so tutto. So quello che è successo a Marissa. Sandy e Seth mi hanno spiegato ogni cosa. E so che cosa stai facendo. Lo so che ti senti in colpa. Però voglio che tu mi ascolti.
- Theresa...
- No, Ryan. Non mi piace vederti così. Hai lo sguardo spento. Voglio solo che tu mi stia ad ascoltare.
- Mi dispiace, ma devo tornare a lavoro.
- E cosa mi dici di lui?
- Mi dispiace che sia andata così, ma è meglio se sto fuori dalla sua vita, credimi.
- No, Ryan. Io voglio che tu mi ascolti. E se non lo farai questa sera, dovrai farlo, prima o poi.
- No, Theresa. Tu adesso vai via. Dimenticati di me. Non venire mai più qui.
- Non mi ha ascoltato.
- Non importa. Ci hai provato.
- Non mi basta. Io lo convincerò a tornare in sé, vedrai.
- E come?
- Non preoccuparti di ciò. Piuttosto, puoi riaccompagnarmi a casa?
- Certo.