Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Ania83e    01/03/2019    2 recensioni
Questa storia racconta di una ragazza di come un giorno la sua vita cambiò, in un attimo, tutto diverso, città nazione, amici famigliari nulla sarebbe stato più lo stesso, solo l’amore dell’unica cosa che si portava dietro con se da tutta una vita, ed era l’amore per quello sport che nella sua terra natia era un tabù per le ragazze, il suo amore per il calcio.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 52

 

All’incirca un anno dopo.

 

-Maria, Selene!-

Patty attirò l'attenzione delle due amiche.

-Patty!-

Maria corse verso di lei abbracciandola, era da due mesi ormai che non si vedevano.

-Lo sapevo che ce l'avresti fatta. Ne ero sicura-

Disse molto emozionata.

-Sì ma non è ancora finita-

Disse dopo essersi staccata da Maria.

-No, adesso dovrai battere noi, e non sarà una passeggiata-

Intervenne Selene.

-È quello che spero-

Patty era più determinata che mai.

Era stata dura arrivare alla finale, alcune volte credeva che non ce l'avrebbero fatta a raggiungere questo traguardo.

Le sfide erano state tante e tutte le squadre erano state forti e competitive, ma grazie alla determinazione sue e delle sue compagne, erano arrivate alla finale.

L’ultima partita era, proprio contro la Germania: la favorita di quel mondiale.

-La mia cuginetta Mary?-

Chiese Patty a Selene.

-È qui, Alexander l’ha portata a vedere la partita-

La informò.

-Sei sicura che riuscirà a tenere a bada quel piccolo terremoto?-

Scherzò Patty pensando alla banbina.

Nonostante non camminasse ancora era una piccola peste, non le piaceva stare nel passeggino, voleva continuamente essere tenuta in braccio e guai se ti sedevi, dovevi stare in un perenne movimento.

-Non credo, ma Stephan e Karl sono con lui-

Le tre cominciarono a ridere, al pensiero che tre uomini grandi e grossi non riescissero a tenere a bada una bimba di appena 4 mesi.

-Mio padre ha detto che ci sarebbe stata anche Miriam, lei ci sa fare con i bambini-

Patty informò Selene, della presenza della fidanzata del padre.

Era riuscita finalmente a convincerlo che era ora che anche lui, si rifacesse una vita, che non c'era niente di sbagliato.

Miriam era la ginecologa di Patty, ma  anche di Selene, infatti era stata proprio lei a far nascere la piccola Mary,

Fu  proprio in quell'occasione che i due si erano rincontrati.

Era  partito tutto lentamente, all’inizio erano solo poche uscite, ma poi la cosa si era fatta più seria ed ora stavano pensando addirittura ad una convivenza.

Patty non poteva che esserne felice.

-Per fortuna-

Selene tirò un sospiro di sollievo.

-Non ero convinta di partecipare a questi mondiali. Quando è arrivata la convocazione mi sembrava tutto uno scherzo. Infondo era solo da un mese che avevo ricominciato a giocare . E poi con Mary così piccola, non mi andava di lasciarla troppo tempo da sola-

Selene si sentiva ancora in colpa nei confronti della figlia. Ma Alexander la portava spesso da lei, infatti la federazione calcistica tedesca, dava dei permessi speciali alle giocatrici che avevano dei figli, soprattutto se di pochi mesi.

-Sono felice che ti abbiano convocato-

Le esternò Patty

-Allora come va con Benji?-

Maria chiese, curiosa.

-Bene, ma è dura-

Tra il ritiro e i mondiali era ormai due mesi che fingevano di non essere una coppia, e una volta per poco Patty stava per mandare tutto all'aria i mondiali, perché non sopportava la freddezza di Benji nei suoi confronti, la stava uccidendo.

Una notte aveva deciso di violare il loro patto e si era presentata in camera sua intenzionata a far l’amore con lui. Benji però, la trattò in malissimo, cacciandola dalla stanza. Ma per fortuna aveva Evelyn e Sofia al suo fianco a ricordale che Benji lo faceva solo per farle realizzare il suo sogno.

-Non poterlo baciare e abbracciare ogni volta che vorrei, mi uccide-pensò

-È l’ultimo giorno oggi-

Cercò Maria di tirarle su il morale.

-Già-

Disse comunque con una punta di amarezza.

-VOI DUE ANDATE A FARE IL VOSTRO RISCALDAMENTO, INVECE DI PERDERE TEMPO CON L'AVVERSARIO-

Tuonò il capitano della nazionale tedesca.

Maria e Selene anche se controvoglia obbedirono.

-Buona fortuna-

Disse infine Maria correndo verso il campo.

-Guarda, guarda chi si rivede-

Il capitano tedesco si avvicinò a Patty.

-Helena-

Patty la guardò  con aria da sfida.

Nel campionato tedesco era l’unica capace di contrastarla efficacemente.

-Non avete nessuna possibilità di vincere questi mondiali, secondo me è meglio che vi ritiriate-

Disse Helena più sprezzante che mai.

-Questo è quello che credi tu. Avrai vinto anche il campionato ma questa volta sarò io a vincere-

-Sei solo un’illusa-

Helena fece un ghigno malefico.

-Non hai alcuna speranza, escludendo te, le altre sono veramente scarse-

Helena cercò di farle perdere la pazienza.

-Ti sbagli, siamo molto cresciute in questo periodo, e il campionato l'avete vinto solo perché ero infortunata-

Il ricordo di quando aveva subito quell’ infortunio durante l’ultima partita delle qualificazioni aveva ancora un gusto amaro. Era dovuto stare ferma per quattro mesi, per colpa della distorsione alla caviglia e quando finalmente poteva riprendere a giocare, lo Stoccarda era già in cima alla classifica imbattuta. Nonostante avessero poi  vinto tutte le partite, i punti che le separavano erano troppi.

-Comunque non vincerete, io e Ingrid abbiamo una marcia in più, non potrai stare dietro a tutte e due-

Helena voleva innervosirla, ma Patty non ci cascò e senza dire altro si girò e fece per andarsene ma le disse un'ultima cosa.

-Non sono da sola-

 

No adesso non sono da sola o 10 giocatrici più agguerrite che mai, e poi anche io e Sofia abbiamo quell’intesa speciale che ci rende imbattibili.

Pensò Patty mentre stava andando via lasciando così Helena, a cuocere nel suo stesso brodo, aveva cercato di innervosirla ma alla fine era lei quella più irritata.

 

Sì, io e Sofia abbiamo quell’intesa speciale che ho sempre invidiato a Holly e Tom e anche a Helena e Ingrid. Io e Sofia siamo la golden comby della nazionale femminile.

 

Benji era seduto in panchina, mentre osservava da lontano le sue giocatrici riscaldarsi.

 

Siamo in finale…..  stento ancora a credere che siamo arrivati fino qui.

Freddy è molto soddisfatto di come stanno andando le cose e anche la federazione.

Per loro già essere arrivati fin qui è un ottimo traguardo.

Ma non per me, io voglio che vincano oggi, voglio portare la coppa in Giappone.

 

-Tutto bene?-

La voce di Tom fece distrarre Benji dai suoi pensieri.

-Sì tutto bene-.

-Sicuro? Hai una faccia-

Disse Tom sedendosi affianco a lui.

-Stavo solo pensando che è incredibile che siamo riusciti ad arrivare in finale-

Gli riferì.

-Già, chi l’avrebbe mai detto che una nazionale al suo debutto, sarebbe riuscita a raggiungere questo obiettivo-

-Ma io voglio vincere-

Infine disse determinato, anche se non giocava personalmente ci aveva messo anima e corpo in questo progetto.

All’inizio era per aiutare la donna che amava a realizzare il suo sogno, ma adesso sentiva che lo faceva anche per sé stesso.

Adesso capiva meglio il ruolo dell'allenatore e capiva meglio anche le loro decisioni.

In passato, aveva spesso avuto da ridire riguardo a decisioni che a lui sembravano assurde, però adesso capiva perfettamente i loro motivi.

-Non sarà facile, le tedesche sono forti-.

Gli riferì Tom, anche se Benji ne era già consapevole.

-Sì, ma Patty ha una carica in più rispetto a loro-

Benji guardò nella sua direzione.

 

Sì la mia Patty è più forte di tutte quante loro e ce la farà. E poi…..

 

E Benji tirò fuori dalla tasca del suo completo da allenatore una scatolina e la aprí.

 

Te lo chiederò.

 

-Quando glielo chiederai? -

Chiese all'amico guardando l'anello dentro la scatolina.

-Dopo la partita-

-Ehi! Voglio essere invitato-

Tom cercò di sciogliere un po’ la tensione.

-Non mi ha ancora detto sì-

-Ma certo che ti dirà di sì, perché, ne dubiti?-

Tom non capiva quella diffidenza, ma Benji non rispose subito, continuava a tenere fra le mani quella scatoletta come se fosse la cosa più preziosa del mondo.

-Abbiamo avuto una piccola discussione e non abbiamo avuto modo di chiarire ancora-

Il ricordo di quella sera ancora lo tormentava.

 

Quando si era presentata a notte fonda, con solo quella vestaglia addosso, non so proprio come abbia fatto a resisterle? Era stupenda, avrei voluta baciarla ovunque e fare l’amore con lei tutta la notte, ma non potevo.

Avevamo fatto un accordo e lei lo stava infrangendo.

L’ho trattata malissimo, ma non era mia intenzione farlo e solo che la frustrazione di non poterla toccare e baciare mi ha reso un vero e proprio imbecille.

Spero solo  abbia capito, che l’ho fatto per il suo bene.

Mi aveva chiesto solo un bacio solo uno, quasi implorandomi, ma l’ho praticamente sbattuta fuori dalla camera, perché ero sicuro che non sarei mai riuscito a limitarmi ad un solo bacio. Da allora ha preso le distanze.

 

-Sono sicuro che vi chiarirete-

La voce di Tom fece distrarre Benji dai suoi pensieri.

-Ne sei sicuro? -

Disse poco convinto.

-Certo-

Tom usò il suo solito tono rassicurante.

-Guarda-

Gli indicò Patty e proprio in quel momento i loro sguardi si incrociano.

Patty lo guardava piena di amore e il ragazzo finalmente riuscì a percepirlo, così mimando con la bocca, le disse.

-Mi dispiace, ti amo-

Patty, invece strinse il pugno e se lo porto al cuore, segno che faceva quando segnava un gol, ed ogni gol che segnava era solo per lui, per il suo Benji.

-Vedi, che fra di voi, va tutto benone? -

-Grazie amico-.

-Ora bisogna solo vincere-

Continuò.

 

L’ora dell'inizio delle partita stava ormai giungendo.

Le giocatrici erano negli spogliatoi a cambiarsi, mentre Benji e Tom erano all'esterno aspettando il momento di entrare, quando arrivò Freddy.

-Benji sei pronto? -

Cercò di capire come stava il suo pupillo, era molto fiero di lui, sapeva che aveva grandi doti come allenatore ma non si aspettava questo risultato.

-Freddy, sei venuto alla fine?-

Benji disse sorpreso di trovarlo lì.

-Pensavo fossi ancora in luna di miele?-

-Una piccola deviazione, in fondo questo progetto l’ho realizzato io, ma sei stato tu a renderlo possibile-

Disse con orgoglio.

-Il merito è tutto delle ragazze-

Benji non se la sentiva proprio di prendere tutti i meriti.

-Sarà, ma tu le hai sapute guidare e non è una cosa da poco-

-Dove ha lasciato latsua dolce metà mister-

Chiese Tom, ancora incredulo che il suo vecchio allenatore avesse finalmente trovato qualcuno.

-È andata a salutare il figlio-

Lo informò.

-Non le ho fatto ancora le mie congratulazioni-

E Tom gli strinse la mano.

-Grazie. Mi dispiace non avervi per il ritiro-

Infine disse Freddy, speranzoso che i due cambiassero idea.

-Credo che agli altri mancherete-

Cercò di fargli cambiare idea.

-Tra il ritiro con le ragazze e il mondiale, ci meritiamo un po’ di vacanze, vero Tom?-

Benji cercò l'appoggio dell'amico.

-Benji ha ragione.-

-Comunque se cambiaste idea il ritiro è tra due settimane-

Li informò.

-Comunque congratulazioni, ad entrambi-

Così dicendo andò in cerca della moglie.

 

La partita ebbe iniziò, entrambe le squadre erano intenzionate a portare a casa la vittoria, infatti già dai primi minuti di gioco si poteva percepire la carica che c’era in campo.

Nessuna delle due squadre sembrava intenzionata a mollare, entrambe le difese non lasciavano avvicinare nessuno e il primo tempo, finì in assoluta parità.

Ma fu all’inizio del secondo tempo che le cose cominciarono a prendere una brutta piega per il Giappone, Helena e Ingrid riuscirono ad avvicinarsi pericolosamente nell'area, grazie ai loro passaggi continui e molto precisi riuscirono a essere praticamente in zona tiro,  Helena finalmente riuscì a tirare verso la porta. Tutti erano con il fiato in sospeso per quell’azione e molti credetero che per il portiere non c'era nessuna possibilità di riuscire a pararlo, con un balzò impressionante riuscì a parere il tiro senza nessuna difficoltà.

Patty tiroò un sospiro di sollievo ma non fu l’unica, infatti dalla panchine.

-Cavolo c'è mancato poco-

Tom ancora non riusciva a credere al quella parata incredibile.

-Già, chi l’avrebbe mai detto che la piccola Landers fosse così brava in questo ruolo-

Anche Benji non riusciva ancora credere alle prodezze della ragazza.

-Chi sa se il fratello sa qualcosa? -

Si chiese curioso Tom.

-No non sa niente, infatti mi ha chiesto di non dirgli niente-

Benji informò Tom.

-Sai il perché?-

-No non ha voluto dirmelo e io non ho insistito-.

-Sarei però proprio curioso di vedere che faccia farebbe-

Tom iniziò a ridere, immaginandosi la faccia della grande tigre.

Anche a Benji sfuggì una piccola risata, ma la sua concentrazione era ancora tutta sul campo.

Le ragazze Giapponesi non riuscivano a tenere a il possesso palla, le avversarie continuavano a impossessarsene, grazie anche alla loro grande esperienza.

Patty decise che era ora di mostrare quanto valessero.

 

E’ ora di mostrare il nostro vero gioco. Benji non mi ha ancora dato il segno, ma se continuiamo così, rischiamo di prendere un gol. Prima Helena ci è quasi riuscita, ma solo grazie alla parata della piccola tigre che abbiamo salvato il risultato.

 

Con questi pensieri Patty guardò in direzione di Benji per avere una qualche sua conferma per mettere in atto i suoi intenti. Benji intuì le diede il via libera per iniziare.

-Sofia è ora-

Patty informò la compagnia, che fece solo un cenno di assenso.

Sofia andò a riprendere il pallone.

Molti rimasero sbalorditi per quell'azione, soprattutto le rivali, che non la marcavano per niente, l’avevano completamente lasciata sola, credendo che fosse la più scarsa, perché, infatti Sofia in tutto il mondiale aveva dovuto un po’ nascondere le sue vere abilità , ma ora era il momento di far vedere a tutti il suo vero talento. Benji aveva escogitato questa tattica da usare solo in caso di bisogno, evitando così la possibilità di studiarle.

Fino a quel momento fortunatamente non c'era stato bisogno di usare questo stratagemma, anche se una volta c'era mancato poco. Dopo essere stata rifiutata da Benji, durante la partita contro le spagnole, non era stata in grado di concentrarsi.

Fu Evelyn con la sua ramanzina, a farle capire che Benji si comportava così solo per lei e che quindi doveva mettere anima e corpo in questo progetto, che aveva coinvolto molte persone.

Quelle parole diedero a Patty la forza di riprendersi, vincendo così la partita 2-1.

Ma da quel giorno cercò in tutti i modi di avere meno contatti con Benji, perché più lo vedeva, più il desiderio di lui la decongentrava.

Patty, invece era marcatissima dalle avversarie,ne aveva addirittura tre, ma questo non bastò a trattenerla. Con molta astuzia riuscì a smarcarsi, iniziando così la corsa verso la porta avversaria. Sofia è Patty correvano fianco a fianco,  erano talmente precise e i loro passaggi erano talmente millimetrici, che le avversarie non sapevano da che parte andare. Helena guardò tutta la scena senza parole, capendo che era stata raggirata, aveva lasciato senza marcatura una giocatrice  di grande talento.

Patty e Sofia erano ormai giunte al limite dell'area ma c'erano ancora due ostacoli: Selene e Maria.

Patty conosceva il gioco di entrambe, ma anche loro conoscevano il suo, non conoscevano però, la bravura di Sofia.

Anche se a fatica Patty, riuscì a smarcarsi da Selene passando la palla a Sofia, ma Selene non si lasciò prendere alla sprovvista, infatti secondo lei era Patty quella da tenere marcata, pensando che Maria riuscisse a cavarsela da sola parando qualsiasi tiro che non fosse di Patty, così decise comunque di rimanere su di lei. Ma la tattica segreta che avevano escogitato non era composta solo da Patty e Sofia, infatti ecco che dietro a Sofia arrivò di corsa Stella, una piccola fuoriclasse di appena 15 anni che giocava nel campionato brasiliano.

Sofia, vedendola, le passò il pallone, era già pronta per tirare il suo micidiale bolide.

Maria era tra i pali pronta a tutto.

Stella fece partire il tiro e Maria si buttò in direzione del pallone, ma era alto e prese la traversa.

Maria cade a terra, ma il pallone era ancora in gioco.

Stella aveva preso di proposito la traversa e la palla correva già in direzione di Patty, che dopo essere riuscita a smarcarsi da Selene, con una mezza rovesciata colpí il pallone mandandola in rete.

Il Giappone aveva segnato.

Patty, dopo essersi rialzata, strinse  il pugno e lo avvicinò al cuore guardando in direzione di Benji, che la guardava felice e orgoglioso, ma subito dopo fu travolta da tutte le sue compagne per festeggiare.

La partita non era ancora finita, mancavano 5 minuti al termine e tutto poteva ancora accadere.

Helena non si lasciò scoraggiare era più che mai decisa a vincere.

Questa volta decise di fare tutto da sola, si impossesò della palla e senza aspettare nessuno, corse verso la porta avversaria, riuscendo a smarcarsi da chiunque le si parasse davanti.

Era incredibile, aveva una padronanza del pallone fuori dal comune e in poco tempo si ritrovò a faccia faccia con il portiere.

La piccola Landers era in posizione, ma il tiro che Helena scaraventò in porta era imprendibile, infatti, il pallone si in saccò nell’angolino a destra della porta ed era il gol del pareggio. .

Erano tutti increduli, nessuno si aspettava un'azione del genere, le avversarie festeggiarono la loro rimonta andando ad abbracciare il loro capitano, mentre le giocatrici del Giappone non riuscivano ancora a credere a ciò che era appena successo.

Ma Patty non si lasciò abbattere incoraggiando la squadra.

-Non è ancora finita, mancano ancora 3 minuti, e se ce la mettiamo tutta riusciremo a vincere-

Disse più determinata che mai, e le compagne gridarono tutte in coro.

-Sì capitano-

Il gioco riprese, mancava poco al termine e il Giappone era in possesso palla.

Sofia e Stella procedevano verso Maria, ma Patty purtroppo fu marcata, rimanendo così molto più indietro.

Le sue compagne se la stavano cavando benissimo, ma sapevano che l’unica che sarebbe riuscita a segnare era il loro capitano, erano in prossimità della porta ma nessuna delle due sembrava intenzionata a tirare, stavano cercando di prendere tempo, aspettando l'arrivo di Patty.

Ma il tempo stava per scadere, Stella passò il pallone a Sofia, che era già pronta a tirare in porta  e calciò.

Non in porta come tutti si aspettavano, infatti Sofia riuscì a vedere con la coda dell'occhio Patty arrivare di corsa, Sofia con un tiro potente le fece arrivare il pallone proprio fra le gambe, il pallone non riuscì nemmeno a toccare terra.

Patty lo ritirò al volo.

Il pallone viaggiava a una velocità impressionante, non aveva nessun ostacolo davanti, Maria era pronta a riceverlo l'intuito le diceva che il tiro si stava dirigendo verso la sua destra, così si buttò in quella direzione ce l’aveva quasi fra le  mani, quando all'ultimo momento deviò la sua traiettoria andando in su, colpendo così la parte superiore della rete; gol e l'arbitro fischiò la fine della partita.

Patty era ancora incredula, erano le vincitrici dei mondiali, il Giappone aveva vinto.

Patty fece il suo segno e andò verso le compagne, ferme al loro posto, ancora incredul.

-ABBIAMO VINTO-

Patty gridò felice e questo fece svegliare le altre ragazze che andarono ad abbracciare il loro capitano con le lacrime agli occhi.

Anche Tom e Benji andarono a stringerle.

Tutti si strinsero, abbracciandosi una alla volta.

Benji però voleva stringere solo lei così le si avvicnò, ma nessuno dei due sapeva cosa fare, avevano paura che non sarebbero più riusciti a staccarsi.

Ma fu proprio la sorellina di Mark a incoraggiare la coppia.

-Dai Mister abbracci il suo CAPITANO-

Disse con un po’ di malizia nella voce e  accentuando di molto l’ultima parola.

-Sì capitano abbracci il suo MISTER-

Stella fece la stessa cosa però rivolgendosi al capitano.

Patty e Benji capirono che il loro segreto era stato scoperto

-Voi sapete? -

Chiese Patty impressionata.

-Capitano, perfino un cieco capirebbe che siete una coppia-

Disse la piccola tigre.

-Su mister baci il nostro capitano-.

Lo incoraggiò Stella, Benji non se lo fece dire due volte, bramava da molto quel contatto e finalmente la prese in braccio e si baciarono, come non avevano mai fatto.

-E voi due?-

Questa volta la piccola Landers si rivolse a Tom e Sofia.

-Ma……. ?-

Sofia cercò di chiedere come erano riuscite a capire, credeva fossero riusciti meglio a camuffare i loro sentimenti

-Niente ma, sappiamo perfettamente che state insieme-

Tom l’attirò a sé e si baciarono, anche loro con molta passione.

Benji però in quel momento decise di chiederglielo, non poteva più aspettare.

 

Adesso o mai più.

 

Con questi pensieri si inginocchio davanti a lei e le prese la mano.

Patty non riusciva a credere a quello che Benji era intenzionato a fare, ma non era l’unica che lo guardava stupita, anche tutte le giocatrici erano rimaste sbalordita.

-Patty sei l’amore della mia vita-

Iniziò con voce tremante, mentre Patty non  riuscì a trattenere le lacrime.

-Non so nemmeno io descrivere quello che provo per te, perché questo sentimento è talmente forte e intenso, che non trovo le parole più adatte per dirti quanto ti amo-

Anche le altre ragazze erano commosse per le parole del loro mister, sognavano di trovare anche loro un giorno un uomo che le amasse allo stesso modo.

Benji intanto tirò fuori la scatolina dal suo completo e l’aprì. P

atty era senza parole, era un anello molto semplice ma pieno di particolari, un semplice cerchietto con tanti tanti piccoli diamantini incastonati dentro.

Patty era sempre più emozionata e Benji continuò.

-Quando eravamo piccoli ti ho detto che ti avrei sposato quando sarei diventato il portiere più bravo del mondo-

-Tu per me lo sei…. -

Patty disse commossa e Benji le  sorrise.

-Vuoi farmi l'onore di diventare mia moglie?-


Tra gli spalti Stephan e Karl erano al settimo cielo per la vittoria di Patty, estremamente impressionati per il gol della vittoria..

Guardavano felici le ragazze giapponesi ancora intente a festeggiare la vittoria.

Ma lo sguardo di Karl andò da Maria, che era ancora a terra triste e avvilita per la sconfitta.

 

Amore mio so che sei distrutta, so quanto tenevi a vincere, ma il tiro di Patty era una cosa fuori dal comune, nessuno sarebbe riuscito a parlarlo.

 

Pensò Karl, ma i suoi pensieri furono interrotti dal padre.

-La mamma ha perso-

Alexander si rivolse con un tono triste alla piccola Mary, ancora troppo piccola per capire cosa stesse dicendo, ma gli sorrise e fece dei piccoli gridolini, faceva sempre così quando sentiva la parola mamma.

-Ridi tu, la mamma a perso e tu ridi?-

Mary continuava a ridere e anche Alexander e Stephan cominciarono a ridere. Karl a quella scena si commosse.

 

Non pensavo che mio padre fosse così paterno, chissà se anche con me era così?

 

-Quanto mi piacerebbe che la zia Terry vedesse tutto questo-

Karl disse con malinconia rivolgendosi all’amato zio.

-Ma lei ci guarda da lassù-

Stephan ne era convinto.

Miriam che era seduta accanto a lui, capì perfettamente come si sentiva, così gli strinse la mano per trasmetterli tutto il suo sostegno e lo guardò negli occhi coni amore e Stephan ricambiò, grato alla nuova compagna di capire che la moglie defunta sarebbe stata sempre nel suo cuore.

Ma Mary attirò l'attenzione di tutti, cominciando a fare dei piccoli versetti perché si sentiva troppo ferma, infatti Alexander aveva smesso di muoversi e aveva in volto un'espressione sbalordita.

-Papà che succede hai una faccia?-

Chiese Karl non capendone il motivo.

-Guardate-

E Alexander invitò tutti a guardare in direzione della squadra Giapponese.

-Non ci credo-

Disse Karl che non credendo ai suoi occhi.

-Un’altro matrimonio! -

Esclamò.

-Prima tu e Selene, poi anche la mamma e adesso anche Patty? -

-Manchi solo tu figliolo-

Scherzò il padre.

-Per il momento non ci penso nemmeno, Maria e io vogliamo fare le cose con calma, prima vogliamo finire gli studi, poi si vedrà. Intanto andremo a convivere-

-E come essere sposati-

Gli riferì il padre ridendo, passandogli la piccola.

Karl guardò la piccola sorellina e cominciò a darle dei piccoli baci mentre andava su e giù.

-Comunque manca anche lo zio-

Karl cercò di sviare il discorso su qualcun'altro.

Miriam divenne rossa, perché avrebbe tanto voluto ma non voleva precipitare le cose.

Stephan invece non rispose, guardò commosso in direzione della figlia, sapeva le intenzioni del ragazzo.

Quella mattina Benji era andato a cercarlo nel suo Hotel e da perfetto uomo Giapponese, gli aveva chiesto il consenso.

Stephen ovviamente ne era stato felice, e non avrebbe mai potuto ostacolare in nessun modo la felicità della figlia.

Anche i maxi schermi stavano inquadrando la proposta di Benji a Patty e tutto lo stadio si ammutolì, tutti, anche la tifoseria Tedesca, rimasero a bocca aperta per quella scena, non era mai successo in tutta la storia del calcio una proposta così e tutti erano in trepidante attesa.

Ovviamente non c'era l'audio, ma tutti capirono la risposta della ragazza quando gli saltò addosso.

Tutti scoppiarono in un tifo fragoroso.

-Per fortuna abbiamo già gli smoking-

Scherzo Karl felice per la sua piccola Titty, che era riuscita a realizzare quasi tutti i suoi sogni.

 

Brava Titty……

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Ania83e