PENSIERI AD UN PASSO DALLA MORTE
Fin da quando ero bambino sono sempre stato attratto dalle
marionette: loro sono perfette, non come gli uomini che sono sempre
condizionati dalle loro emozioni.
È così che fin da piccolo, mi piaceva giocarci, ignorando
che in realtà stavo soffrendo. Forse è per quello che ho preso quella
decisione, quella che ha cambiato la mia vita passata, futura e presente:
diventare uno di loro, diventare un essere perfetto.
Una marionetta.
In quanto tale ero immune alle sofferenze, alle passioni,
ad ogni sentimento umano che potesse distrarmi dal mio cammino di perfezione.
Gli esseri umani imperfetti soffrono così tanto per la
perdita delle persone a loro care, e non capiscono che l’unico modo per vincere
quelle barriere è diventare una marionetta.
Io no.
Io l’avevo capito.
Io, Sasori della sabbia rossa avevo trovato il modo di
sfuggire alle convenzioni dei sentimenti e delle sofferenze...
Ma allora perché ho perso?
Perché non ho schivato quel colpo?
Eppure l’avevo visto, potevo schivarlo senza difficoltà.
Devo ammetterlo: una vera morte d’artista...
...oppure ero semplicemente stufo di quella vita da
marionetta.