Day 1: Condition
Era
passato parecchio tempo da quando
era salita a bordo della Edens Zero con la complicità di
Weisz
e quel giorno Homura, ormai tornata sana e salva a Blue Garden
insieme al resto del gruppo, avrebbe dovuto tenere fede alla promessa
fatta. Fortunatamente la richiesta non era nulla di troppo
irragionevole ma doveva ammettere di rimpiangere un pochino la
leggerezza con cui gli aveva risposto allora. Durante il
periodo trascorso insieme aveva avuto modo di verificare che il
biondo non fosse soltanto un bel ragazzo e l'idea di uscire con lui,
anche se solo come amici, le faceva battere forte il cuore come mai
le era successo. Purtroppo era tardi per tirarsi indietro -e a
pensarci bene, forse nemmeno lo voleva-, ma non poteva comunque
impedirsi di essere terribilmente nervosa per quello che era, a tutti
gli effetti, il suo primo appuntamento. In realtà lei era
fermamente
convinta di non provare nulla di particolare nei confronti di Weisz
ma qualcosa di inspiegabile le stava comunque imponendo di prepararsi
al meglio, facendo sì che continuasse a mordicchiarsi le
labbra e
parlare da sola mentre scartava un vestito dopo l'altro. Non aveva
mai provato nulla del genere e la cosa non le piaceva affatto. Una
simile agitazione per una semplice passeggiata in città con
un amico
era ridicola; in fondo aveva affrontato sicuramente di peggio in vita
sua, no?
Conscia di stare
probabilmente mentendo a se stessa, Homura si sedette pesantemente
sul letto della sua camera d'albergo con la testa tra le mani
cercando di rimettere ordine nei propri pensieri. E dire che allora
era stato tutto così semplice!
Era
da poco arrivata a Blue Garden in cerca di informazioni sulla sua
maestra Valkyrie quando i grandi schermi della città avevano
diffuso
ovunque la notizia di una misteriosa ondata di rapimenti ai danni di
giovani b-cubers e nell'esatto momento in cui Shiki aveva
praticamente urlato il nome della Edens Zero a pochi metri da lei, la
sua imbarazzante abitudine di pensare a voce alta aveva colpito di
nuovo, facendo cogliere a Weisz l'occasione perfetta per averla in
squadra. Il ragazzo infatti, che si trovava al suo fianco vicino alla
gilda degli esploratori, si era detto ben presto disposto a portarla
sull'astronave purché accettasse di uscire con lui una volta
tornati.
Inutile dire che il
ricatto l'avesse sorpresa, ma nonostante l'ovvio pensiero di dover
stare alla larga da un tipo del genere, il suo desiderio di
confrontarsi con il Re Demone era stato più forte di tutto,
e dopo
avergli strappato la promessa di non approfittare in alcun modo di
lei, aveva accettato a cuor leggero. Un errore decisamente stupido da
parte sua, che adesso avrebbe pagato caro...
La
ragazza si lasciò
sfuggire un sonoro gemito e nel togliere le mani dal volto per poter
riprendere la sua personale battaglia con il guardaroba, si accorse
di essere terribilmente in ritardo.
A quel punto, afferrato
malamente il primo abito che le capitò a tiro, si
affrettò a
indossarlo e dirigersi fuori cercando intanto di calmarsi. Non aveva
alcuna esperienza in materia ma l'istinto le suggeriva che farsi
vedere agitata l'avrebbe messa fin dall'inizio in una posizione di
svantaggio e questo non poteva proprio permetterselo. Mai e poi mai
gli avrebbe fatto capire di aver atteso con ansia e un'insolita
aspettativa quella giornata dedicata solo a loro due, o di sentire il
cuore che minacciava di uscirle dal petto ogni volta che le si
avvicinava troppo o le parlava. L'idea era quella di mostrarsi
cortese ma il più indifferente possibile in modo da
scoraggiare
ulteriori proposte del genere ed era determinata a riuscire nel suo
intento.
Nel frattempo aveva
raggiunto Weisz fuori dall'albergo in cui alloggiavano e nel vederlo
la risolutezza di Homura vacillò per un attimo. Come si
faceva ad
essere così attraenti anche solo con una felpa e un paio di
jeans?
“Ehilà!
Credevo che ormai
non saresti più venuta” la accolse in quel momento
il ragazzo,
avvicinandosi con un gran sorriso.
“Dovresti
saperlo che
mantengo sempre le mie promesse” lo riprese lei guardandolo
storto.
“Certo,
ma iniziavo a
chiedermi se non fosse il caso di tornare su a cercarti” le
diede
ragione lui, osservandola intanto con fin troppo interesse per i
gusti di Homura.
“Un
modo per farmi notare
che ero in ritardo, immagino. Ma cosa ne sa lui di quanto ci ho messo
a prepararmi?” si lasciò sfuggire stizzita senza
neanche
accorgersene.
“Quindi
ti sei fatta
ancora più bella per me” osservò Weisz
compiaciuto e leggermente
sorpreso, facendole così capire che, per sua disgrazia,
doveva aver
di nuovo pensato a voce alta.
“Devo
dire che apprezzo la
scelta, anche se tu sei sempre bellissima” aggiunse poi il
ragazzo
con uno strano sorrisetto, dopo aver lanciato un'altra lunga occhiata
a tutta la sua figura, senza ascoltare il commento furioso della
compagna, che nel frattempo stava assumendo una tonalità di
rosso
sempre più preoccupante.
“Insomma,
la vuoi
smettere? Lo sai che mi vergogno quando succede!”
protestò con veemenza Homura
pochi istanti dopo, non appena riuscì di nuovo a parlare. Ma
dov'erano finiti tutti i suoi buoni propositi di non fargli capire
che le piaceva?
“Dai,
non prendertela. Lo
sai che ti trovo adorabile quando fai così”
cercò di rimediare
Weisz, avvicinandosi ulteriormente per poterle mettere un braccio
intorno alle spalle, ma la ragazza, capite le sue intenzioni, si
spostò rapida fulminandolo con un'occhiataccia.
“Allora
andiamo?” si
arrese lui con un sospiro e a quel punto, nonostante la tentazione
della compagna di piantarlo lì, si incamminarono lungo la
strada uno
di fianco all'altra.
Ad una prima occhiata
sarebbero potuti sembrare una giovane coppia come tante ma Homura era
tesa come una corda di violino. Sapeva che il biondo le aveva detto
quelle cose soltanto per provocarla come faceva spesso eppure questa
volta intuiva che poteva anche esserci un fondo di verità in
quelle
parole. Del resto, chi o che cosa le avrebbe impedito di presentarsi
all'appuntamento vestita come al solito? E invece era arrivata in
ritardo proprio perché non riusciva a decidere cosa
mettersi...
Il suo sguardo si spostò
sul vestitino corto e leggero che indossava e per un istante si
chiese a cosa fosse dovuto l'apprezzamento del ragazzo. Forse alle
lunghe gambe che aveva lasciato per una volta scoperte? Oppure al suo
corpo in generale, che, lo notava solo adesso, veniva forse messo un
po' troppo in risalto?
“Tutto
bene?” le chiese
Weisz in quel momento, distogliendola dai suoi pensieri.
“Certo”
rispose subito
lei con una voce un po' troppo acuta e le guance di nuovo rosse,
facendogli inarcare dubbioso un sopracciglio.
“Forse
è meglio fermarsi
un attimo a bere qualcosa. Ti va?” propose infine dopo averla
osservata attentamente per qualche secondo e la ragazza, sorpresa per
una simile premura nei suoi confronti, poté solo annuire
prima che
un brivido le corresse rapido lungo tutta la schiena quando la mano
del biondo si strinse piano intorno alla sua per tirarla dolcemente
verso un bar poco distante.
Imbarazzata ma stranamente
felice, rimase come incantata a fissare le loro mani unite con il
cuore che le batteva forte finché lui non la
lasciò andare dopo
un'ultima stretta e a quel punto, seduti uno di fronte all'altra a un
tavolino esterno in attesa di ordinare, cominciò a guardarsi
freneticamente intorno in cerca di un appiglio. Ma perché
doveva
essere così agitata per una semplice passeggiata con un
amico? Era
forse perché era la prima volta?
“Stai
meglio adesso?” le
chiese poco dopo il ragazzo con uno sguardo intenso, dopo che lei
ebbe bevuto un generoso sorso della bibita che aveva scelto a caso.
Il rossore sulle sue guance era diminuito ma ora il sospetto che
provasse almeno un minimo interesse nei suoi confronti era quasi una
certezza. Sarebbe riuscito a strapparle un secondo appuntamento -o
magari addirittura un bacio- prima di sera? Quello sì che
sarebbe
stato un bel colpo...
“Sì,
grazie” disse
piano lei con la voce tremante e Weisz le sorrise appoggiando la mano
sulla sua. Homura trasalì leggermente a quel tocco
inaspettato ma la
lieve carezza che lui le fece con il pollice, unita alle sue parole
dolci e divertite insieme, la tranquillizzarono subito.
“Sai,
non dovresti essere
così agitata. In fondo è una semplice uscita tra
amici” le disse
infatti, accarezzandola come nessun altro aveva mai fatto, e la
giovane, per chissà quale motivo, ne fu fin troppo
rassicurata. Come
poteva farle quell'effetto dopo la condizione che le aveva imposto
per poter salire sulla Edens Zero? Sicuramente era colpa della bibita
fresca nel suo bicchiere, oppure del tepore primaverile di quella
bellissima giornata... Non poteva essere che avesse un simile potere
su di lei!
Poco dopo arrivarono anche i
gelati che avevano ordinato e l'atmosfera tra i due sembrò
pian
piano distendersi, permettendo loro di cominciare a chiacchierare.
Homura in realtà era ancora
agitata all'idea di essere lì da sola con l'unica persona in
grado
di sconvolgerla ma non poteva negare che la cosa in fondo le
piacesse. Weisz si divertiva ancora a provocarla di tanto in tanto
facendola infuriare e imbarazzare, ma era bello vivere per una volta
come una ragazza normale, e con il passare delle ore fu costretta a
rivalutare anche il patto che l'aveva trascinata in quella strana
situazione. Quel lontano pomeriggio era stata forse un po' troppo
avventata, ma mentre passeggiava con il biondo per le strade di Blue
Garden sotto la luce rosata di un tramonto mozzafiato non
poté fare
a meno di ringraziarlo mentalmente per quella bellissima giornata
ormai quasi finita, al punto che quando lui, nell'atrio dell'albergo,
provò a proporle di rifarlo, finse solo per un attimo di
doverci
pensare prima di accettare con un sorriso dicendogli scherzosamente
che “se l'era meritato”.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! In realtà la
storia
non mi convince molto ma spero comunque che vi sia piaciuta e di
avervi fatti sorridere. So che la richiesta di Weisz era ben diversa,
ma per parecchi capitoli sono stata convintissima che potesse essere
qualcosa del genere e vedendo questo prompt (e la bellissima fanart
qui sotto che mi ha ispirata), ho deciso di provare a metter
giù
l'idea.
Purtroppo
non so quando riuscirò a pubblicare la storia successiva, ma
spero
di riuscirci il prima possibile. Nel frattempo ringrazio di cuore
tutti coloro che hanno dedicato un po' del loro tempo a questa
raccolta. Fatemi sapere che ne pensate se vi va e grazie per il
sostegno! :3 <3
Per
chi fosse interessato, ricordo come sempre di aver fondato tempo fa
un gruppo fb principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche
sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in
pochi, ma saremo felicissimi di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto e vi auguro una
buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima!
Ellygattina
P.S:
Ricordo inoltre che alcune mie amiche hanno deciso di preparare una
rivista da consegnare appena possibile a Hiro Mashima con all'interno
fanfiction, disegni e lettere da parte dei fan di tutte le sue opere.
Vi lascio il link dell'iniziativa con tutte le informazioni
https://globalsorcererfanzine.tumblr.com/,
e se la cosa può interessarvi, contattate direttamente da
qui le
organizzatrici tramite facebook
www.facebook.com/groups/1775814493...80040352477913/.
Alla
prossima e grazie ancora per tutto!