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Autore: Nitrotori    02/03/2019    1 recensioni
La Thinker Bell, organizzazione segreta formata da hacker quindicenni, si ritrova a dover risolvere un misterioso enigma, apparso nei forum del Deep Web. Incuriositi e preoccupati di possibili attività illecite, Nitrotori: la punta di diamante del gruppo, nonché geniale e prodigioso hacker, inizia ad avvicinarsi sempre di più al mistero che si cela dietro Cicada 3301.
Genere: Mistero, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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24 Dicembre

Ore 0:23

Distretto di Polizia di Seattle.

--

 

Agathe era seduta tutta sola in quella stanza d'interrogatorio. All'interno c'era solo un tavolo, un'atmosfera buia e triste, e un grosso vetro magico rettangolare. Dietro quel vetro, c'era il viso spento di Nicholas e di suo padre Miles.

  "Mio dio..." Disse l'uomo togliendosi gli occhiali. "Cosa diavolo ci faceva Hugo lì?".

  "..." Nicholas non riusciva ancora a credere di aver perso suo fratello in quel modo, né tanto meno era facile per suo padre.

  "Quella ragazza, deve essere quella con cui Hugo si frequentava" Disse Nicholas. "Me lo ha accennato l'altro giorno".

  "Possibile che tu non ti sia accorto di niente?" Domandò teso indicando il vetro "Come faceva mio figlio ad avere una pistola! Come può essere stata una vittima, se non è in alcun modo collegato a Cicada".

  "No, non mi sono accorto di nulla" Rispose poggiando una mano sul vetro "Scommetto che nemmeno tu conoscevi davvero tuo figlio vero?".

L'uomo rimase in silenzio, rendendosi conto del peso di quella frase.

  "Da quando è morta mamma, la nostra vita è cambiata. Ma quello che ha sofferto di più è stato Hugo. Lo abbiamo lasciato solo a casa, senza un sostegno. È solo colpa nostra, della nostra ossessione verso il crimine, che Hugo non c'è più".

  "Cicada va fermato!" Esclamò l'uomo.

  "Al diavolo!" Urlò Nicholas "Ci siamo occupati di Cicada solo negli ultimi periodi. Ma per tutto questo tempo? Per questi anni? Lo abbiamo lasciato solo! Senza una guida! Abbiamo dato per scontato che la scuola, che gli studi potessero tenerlo buono a casa, per seguire il buon esempio della famiglia. E invece è andata a finire così! Io sono un pessimo fratello e tu sei un pessimo padre".

  "..." Miles non rispose. La perdita del figlio minore lo aveva scosso, ma non aveva distrutto la sua determinazione nel catturare Cicada. "Te la senti di continuare?" Chiese al figlio.

Nicholas si voltò verso Agathe. "Sì, me la sento".

  "D'ora in avanti le cose peggioreranno. I federali potrebbero toglierci il caso dopo tutto questo, visto il nostro colossale fallimento e il coinvolgimento di Hugo. Ma io so che non vuoi arrenderti, so che vuoi andare a fondo in questa storia tanto quanto me" Miles poggiò una mano sulla spalla del figlio "Affinché le vittime di questo disastro, non siano vane. Dobbiamo fermare Cicada, con o senza l'appoggio dei federali".

  "Lo so. Dammi solo un po' di tempo per riordinare le idee".

Miles uscì dalla stanza dell'interrogatorio, lasciando Nicholas da solo. Osservò Agathe che era seduta nel lato adiacente, oltre il vetro e decise di iniziare da lei. Cosa sapeva? Chi era?

--

Agathe non aveva mosso un muscolo. Il suo corpo era attivo, ma non il suo cervello, troppo scosso per poter superare lo shock di aver perso tutto.

Come poteva reagire? Non era possibile. Qualunque cosa fosse successa, ormai non aveva più senso. Hugo, Pan, Cubby... erano tutti e tre morti, ed era soltanto colpa sua.

Se soltanto avesse lasciato perdere, se soltanto avesse seguito le titubanze e le paure dei suoi compagni, se solo... avesse ascoltato la voce misteriosa che gli consigliava di lasciar stare.

Se solo... se solo... se solo...

Ormai era tardi per ricorrere al senno di poi, doveva assumersi le responsabilità per ciò che aveva fatto, di ciò che aveva procurato.

Poco dopo, Nicholas entrò nella stanza. Aveva tra le mani un bicchiere d'acqua e lo poggiò sul tavolo, poi si mise seduto e aprì un dossier.

  "Ti chiami Agathe vero? ".

Agathe alzò il capo e osservò il detective davanti a se. Somigliava molto a Hugo, ma non c'era il suo sorriso, la sua vivacità, la sua voglia di vivere. Hugo era morto...

Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.

  "Qualche giorno fa, Hugo mi aveva accennato che si stava frequentando con una ragazza. Quella ragazza sei tu?".

Agathe non rispose.

  "Cosa è successo stasera? Come sapevi che Hugo era in quel supermercato?".

Agathe non rispose.

  "Maledizione!" Gridò l'agente sbattendo i pugni sul tavolo "Devo sapere cosa è successo!".

Agathe trasalì per lo spavento e iniziò a tremare, stringendosi le mani sulle ginocchia. Era scossa, spaventata e fissava Nicholas senza dire una parola, con gli occhi tremanti.

  "Come facevi a conoscere Hugo? Sei una sua compagna di classe? Sei forse coinvolta anche tu con Cicada? Chi diavolo sei tu!?".

Nulla... silenzio.

Nicholas si spazientì, si alzò di scatto dalla sedia e sbatté le mani.

  "Mi dirai tutto, a costo di tenerti qui intere giornate, tu mi dirai tutto. E se scopro che sei legata a tutto questo, io...".

In quel preciso istante, entrò qualcuno.

  "Nick, esci" Era Huang.

  "Sto interrogando una testimone, non ho tempo".

  "Adesso Nick, devo parlarti".

Il detective fissò Agathe a lungo, poi staccò le mani dal tavolo e uscì assieme a Huang.

  "Ti ha per caso dato di volta il cervello?" Rimproverò l'amico "Aggredire così una testimone, scossa per un incidente di cui anche lei potrebbe esserne vittima".

  "Lo hai detto tu stesso Huang. Non abbiamo una cazzo di pista, Cameron è morto, mio fratello è morto! Dobbiamo prendere quel figlio di puttana che ha ucciso mio fratello!".

  "Non sei lucido in questo momento" Huang afferrò le braccia dell'amico, invitandolo a ragionare "Hai perso un membro importante della tua famiglia. non puoi gestire da solo questa cosa. La tua collera però porterà questa indagine fuori dai binari. Ti prego Nick, prenditi una pausa, piangi la morte di tuo fratello, hai il diritto di farlo...".

Nicholas si liberò dalla morsa di Huang e gridò. I suoi occhi si riempirono di lacrime, scuotendo il capo.

  "La pagheranno" Disse con voce rotta colpa d'ira, digrignando i denti "La pagheranno cara!".

Huang abbracciò l'amico, lasciando sfogare il suo dolore. C'era tanto lavoro da fare, tanto da scoprire in quella notte di caos. Ma lo spirito di Nicholas era frantumato.

Per quanto fosse determinato a cercare Cicada, il suo cuore ora era colmo di desiderio di vendetta. Non avrebbe portato nulla di buono alle indagini e lui lo sapeva.

Aveva bisogno di tempo e di accettare che suo fratello non era più in vita.

--

Le indagini alla sala congressi erano andate avanti per tutta la notte, fino a mattina inoltrata. L'intero posto era costantemente sorvegliato dalle forze speciali, oltre che ai numerosi enti investigativi che lavoravano senza sosta sugli indizi.

La morte di James Cameron aveva scioccato l'intera Seattle, con l'aggiunta del terribile omicidio di massa compiuto da Hugo Jacobson.

Le notizie circolavano a gran voce in quella vigilia di Natale tinta di sangue, i media e i giornalisti vennero quasi subito a sapere che Hugo era il fratello minore di una famiglia di poliziotti, e questo scandalo aveva gettato una grossa ombra sulla famiglia, mettendo in una posizione scomoda sia il procuratore generale Miles Jacobson, sia il suo figlio primogenito Nicholas, oltre che a tutto il corpo della polizia.

Nessuno però parlava di Cicada. Le informazioni vitali sul coinvolgimento di Jacobson con la SP7 e tutto il resto, non era ancora stato trapelato.

La morte di Hugo aveva messo in ginocchio Nicholas, ma le indagini dovevano proseguire, con o senza di lui.

Huang e Amber erano entrambi a lavoro sulla scena del crimine, accompagnati dalla squadra della scientifica.

  "Che macello..." Disse Amber chinandosi ad osservare le sagome e il sangue delle numerosissime vittime di quell assalto.

In totale le morti erano salite a 34, tutti esponenti importanti e figure di spicco nell’economia. C'erano anche politici e giornalisti rimasti coinvolti.

I feriti erano centinaia, alcuni in gravissime condizioni. Nell'assalto erano rimasti uccisi anche il braccio destro di Cameron e alcuni suoi assistenti.

  "Amber, pensi tu qui? Io devo recarmi all'Hotel Glassview".

  "Ma cos'è successo lì?".

  "Non lo so" Rispose Huang "Ma qualcuno ci ha fregati, forse il Sindacato. Ci hanno anticipati e hanno preparato un sosia per allontanarci da qui. Il vero Cameron si trovava già qui, mentre quello fasullo era stato preparato con largo anticipo. Senza contare che ci è pure sfuggito, senza l'opportunità di interrogarlo".

  "Quindi il Sindacato ci sta tenendo d'occhio?" Domandò Amber. "Ovvero c'è una talpa in mezzo a noi?".

  "Può darsi" Rispose Huang "Tuttavia il sosia di Cameron ci ha voluto dare una specie di avvertimento indiretto. Ci ha comunicati che il Sindacato ha occhi e orecchie dappertutto. È possibile che tutta questa faccenda sia stata mascherata da elementi molto più interni che da semplici agenti sul posto. Se la mela è marcia all'interno, faremo meglio a stare attenti con le parole".

  "Ho saputo del fratello di Nicholas. C'è qualcosa che posso fare?".

  "Se vuoi aiutare Nick, fallo cercando i responsabili di tutto questo. Ma tieniti alla larga dai guai, se trovi qualcosa riferiscimelo immediatamente ok?".

  "Ok".

Huang si allontanò dalla scena, lasciando Amber tutta sola ad investigare. C'era molto da lavorare e gli indizi erano molteplici, ma la cosa più importante era capire la dinamica dell'assalto.

  "Ok, consultiamoci con le telecamere".

I feeds delle telecamere avevano ripreso tutto e Amber usò il suo tablet per osservare la vicenda.

Gli assalitori erano armati e equipaggiati in modo pesante. Non sembrava roba clandestina, bensì equipaggiamento di alta qualità e efficienza per il warfare moderno. Forse un nucleo legato ad una compagnia di PMC [Mercenari a pagamento], che di solito venivano ingaggiate dalle grandi multinazionali.

Negli ultimi anni, lo spionaggio industriale era alle stelle e compagnie private armate, erano comuni. Forse il Sindacato, così come l'intera faccenda di Cicada, era solo un'enorme competizione tra multinazionali, ma era anche vero che secondo la testimonianza di Cameron, il Sindacato avesse radici all'interno della azienda stessa. Di conseguenza...

  "Questi mercenari, potrebbero essere la PMC privata della Cameron Pharma. Quindi Cameron era diventato scomodo...".

L'assassinio di Cameron era avvenuto dall'interno del complesso. L'ingresso era protetto da un metal detector, di conseguenza l'arma usata per l'omicidio [una 9mm] era stata fornita da qualcuno di fidato, che aveva accesso a priori nel complesso: ergo uno dei fidati di Cameron.

Amber utilizzò lo zoom e osservando la scena dell'assassinio scoprì che la traiettoria del colpo proveniva dalla folla. Qualcuno aveva sparato da lì, ma non si riusciva a capire chi era il sicario. Ulteriori indagini ed esami avrebbero potuto aiutare Amber a capire chi fosse la persona a sparare.

Il feed che mostravano le riprese dell'assalto invece, rivelarono ad Amber qualcosa di molto importante. C'era una ragazzina lì...

  "Questa ragazza..." Amber la riconobbe subito. Aveva saputo del fatto che una certa Agathe Davis era stata trattenuta in centrale dopo il massacro nel minimarket, ma cosa ci faceva lì quella ragazzina? Ma ancora più importante furono le parole pronunciate dagli assalitori come "Obiettivo Identificato" e "Prendetela!".

Era chiaro che il corpo speciale della Cameron Pharma stesse cercando quella ragazzina.

  "Ma allora... qual era l'obiettivo di questi uomini? Assassinare Cameron o trovare lei? O magari tutti e due, se era una trappola".

Amber era giunta ad una conclusione importante. Ora non restava altro che capire meglio chi fosse in realtà Agathe Davis.

   
 
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