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Autore: Ania83e    04/03/2019    1 recensioni
Questa storia racconta di una ragazza di come un giorno la sua vita cambiò, in un attimo, tutto diverso, città nazione, amici famigliari nulla sarebbe stato più lo stesso, solo l’amore dell’unica cosa che si portava dietro con se da tutta una vita, ed era l’amore per quello sport che nella sua terra natia era un tabù per le ragazze, il suo amore per il calcio.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 53


All'incirca un anno dopo.

 

I ragazzi erano quasi tutti riuniti, nel centro della hall dell'albergo, ad aspettare l'arrivo del mister, che gli avrebbe assegnato le rispettive camere.

-Non ho ancora capito perché questi ritrovi bisogno farli di mattina così presto?-

Un assonnato Bruce si lamentò.

-Vedo, che sei sempre il solito Bruce-

Disse Freddy, che arrivò proprio in quel momento con al seguito Amy.

-Già mister, il nostro Bruce qui, non credo potrà mai cambiare-

Intervenne Holly, facendo scoppiare tutti a ridere, anche Bruce, tanto sapeva che era lui, il buffone della nazionale.

-Bene, vedo che ci siete tutti, allora possiamo iniziare con la distribuzione delle camere e poi….. -

-Mister! -

Ma Freddy fu interrotto dal richiamo del capitano.

-Sì Holly?-

-Mancano ancora Tom e Benji-

Gli fece notare.

-Loro sono già qui-

Gli riferì senza aggiungere altro.

-Allora come vi stavo dicendo, fra un'ora inizieranno gli allenamenti che andranno avanti fino all'ora di pranzo, poi vi lascio liberi un’ora e poi di nuovo, un’altro allenamento fino all'ora di cena-

-Ma lei ci vuole far morire mister?-

Bruce come al solito si lamentò.

-Se non ti va bene, quella è la porta-

Freddy non tollerava  questo tipo di insubordinazione.

-Tra due settimane inizia il mondiale, dobbiamo arrivare preparati-

Continuò Freddy, e tutti annuirono, capendo che il mister aveva ragione, anche Bruce si rese conto di aver detto una stupidaggine.

-Bene-

Freddy guardò orgoglioso i suoi ragazzi , volevano vincere quel mondiale.

-Un’ultima cosa, domani mattina avremo un’amichevole-

Fece per andarsene, lasciando l'assegnazione delle camere alla menager Amy, ma Holly gli chiese.

-Contro chi?-

Freddy non poté far a meno di sorridere e rispose.

-Con l’ultima vincitrice dei mondiali-

E se ne andò lasciando tutti a bocca aperta e confusi.


Gli allenamenti della mattina trascorsero molto velocemente, così tutti dopo essersi lavati e cambiati andarono pranzo.

-Ma il mister non ha detto che Tom e Benji era già qui? -

Fece notare Mark al capitano.

-Sì è quello che ha detto-

Anche Holly si era fatto la stessa domanda.

-Allora perché diamine non si sono fatti vedere all'allenamento? -

Mark sbottò alterato.

-Capitano, dovresti andare dal mister a chiederglielo-

Gli propose Julian.

-Sì capitano, vai a chiedere perché noi ci stiamo facendo il culo, mentre quei due battono la fiacca.-

Un Bruce alterato rincarò la dose.

Holly anche se un po’ titubante, si alzò per andare a chiedere spiegazioni, ma fu fermato dalla manager Amy.

-Capitano?-

Holly si girò nella sua direzione.

-Potresti chiedergli anche perchè Evelyn non c’è? So che Patty non c’è perché si è trasferita in Germania, ma Evelyn?-

Holly fece segno di sì con la testa e si avviò alla ricerca del mister.

 

Dopo aver cercato un po’ in tutto l'albergo, finalmente lo trovò, ma non era da solo.

-Mister scusi il disturbo possiamo parlare-

Disse educatamente Holly.

-Sì certo. Ti presento mia moglie, Grace-

Freddy gli riferì.

-Molto piacere, io sono Oliver Hutton-

Si presentò.

La donna ricambiò il saluto e gli rivolse un dolce sorriso.

Holly non poté far a meno di arrossire pensando.

 

È bellissima la moglie di Freddy.

 

-Cara ci vediamo dopo-

Freddy dopo aver dato un tenero bacio sulla guancia della moglie, fece cenno al ragazzo di seguirlo.

-Andiamo nel mio ufficio-

Giunti a destinazione Freddy chiese.

-Cosa succede?-

-Ecco, io e gli altri ci chiedevamo come mai Tom e Benji non abbiano partecipato agli allenamenti?-

Chiese senza tanti giri di parole.

-Loro stanno facendo un altro tipo di allenamento-

Disse Freddy.

Holly rimase un po’ spiazzato per quella risposta.

-Quale allenamento? -

Chiese.

-Mi dispiace ma non posso dirtelo per il momento, domani capirete-

E non diede al ragazzo nessun'altra spiegazione.

Holly però non era soddisfatto della risposta ottenuta

-Quindi domani giocheranno comunque questa amichevole?-

-No, loro non potranno giocare-

Holly era sempre più confuso, ma sapeva che il mister non gli avrebbe dato altre spiegazioni, ma ci provò comunque.

-Non riesco a capire. Perché Tom e Benji fanno un’altro tipo di allenamento? E perché alle partite delle qualificazioni non li ha convocati?-

Holly lo disse con un po’ di rabbia.

-Saprete tutto domani-

Taglio corto.

-C'è altro? -

-Sì, le ragazze mi hanno chiesto come mai Evelyn non c’è-.

-Sta facendo un lavoro per me, ma presto si unirà alle ragazze-

Freddy però vide nell'espressione del suo capitano, che c'era qualcosa che non gli quadrava, ma ormai arrivati a questo punto avrebbe scoperto tutto l'indomani come tutti gli altri.

Credo che anche lui non sappia niente.

Pensò un po’ scoraggiato, sperava che almeno lui lo sapesse.

Holly anche se un po’ deluso dalla chiacchierata raggiunse gli altri, che non appena lo videro gli corsero vicino per sapere cosa avesse scoperto.

-Allora che ti ha detto? -

Chiese Bruce nervoso.

-Niente di che. Che quei due stanno facendo un allenamento speciale-

Holly disse in sintesi. Bruce a quella risposta tirò un sospiro di sollievo e disse.

-Bene, pensavo che quei due facessero vacanza-

Tutti rimasero un po’ stupiti per l'affermazione del difensore, ma poi iniziarono a ridere.

-Che c’è di così divertente? -

Chiese Bruce non capendo la reazione degli altri.

-Era solo questo che ti dava fastidio?-

-Certo-

Disse convinto.

-Sei sempre il solito Bruce-

E nuovamente scoppiarono a ridere.

Ma Holly comunque continuava a pensare che c'erano ancora delle cose che non quadravano.

 

Quale allenamento speciale staranno facendo quei due? E perché solo loro? Alle qualificazioni non si sono nemmeno presentati, cosa sta succedendo?

 

Il giorno dopo, i ragazzi e l'allenatore erano già in campo, ad aspettare la squadra avversaria.

-Allora quando arrivano questi qui? -

Mark era spazientito da quella attesa.

-Non scaldarti tigre, saranno qui a momenti-

Benji riferì al suo compagno di squadra.

-Benji!-

Tutta la nazionale esclamò vedendo il loro portiere arrivare con dietro Tom.

-Tom, Benji, finalmente-

Disse Holly andando incontro ai due amici.

-Ciao capitano, è da un po’ che non ci si vede-

Benji allungò la mano per stringerla a Holly.

-Sembra passata una vita-

E anche Holly gli  allungò la mano, però notò lo strano abbigliamento dei due compagni, erano vestiti con un'altra divisa, lo stemma era quello giapponese ma era molto diversa da quella che gli avevano fatto avere, ma non fu l'unico a notarlo.

-Perché diamine siete vestiti così? -

Mark si intromise senza tanti giri di parole.

Benji e Tom si guardarono divertiti per la reazione dei compagni.

-È la divisa della nazionale-

Fu Tom a rispondere, tranquillamente.

-Ma che cavolo dite? Ci volete spiegare?-

Mark stava perdendo la pazienza, ma la sua domanda non ebbe risposta, vennero interrotti da Freddy  che li raggiunse.

-Sono pronte?-

-Sì-

Benji lo informò.

-Bene-

Freddy si girò verso i ragazzi e disse.

-Ragazzi voglio presentarvi le vincitrici dell'ultimo mondiale di calcio-

Tutti rimasero increduli alle parole del mister, chiedendosi se avessero capito bene.

Rimasero senza parole quando videro entrare in campo, 18 ragazze vestite con la divisa della nazionale uguale alla loro, solo di colore nera.

-Questa è la Nazionale Giapponese femminile-

Freddy guardò le ragazze, ne era molto orgoglioso.

 

Per quanto le ragazze si fossero impegnate e avessero vinto i mondiali, i giornali sportivi Giapponesi, avevano sprecato solo un piccolo trafiletto sulla loro vittoria.

 

Pensò dispiaciuto Freddy.

 

Nemmeno dopo aver saputo che l'allenatore era Benji Price i giornalisti si erano interessati, definendo la notizia di poca importanza. Solo la stampa Tedesca aveva dedicato un intero inserto sulla storia d'amore tra il capitano e l'allenatore.

 

Tutti erano ancora senza parole, fu Mark il primo a parlare.

-Mister ma ci sta prendendo per il culo? Non possiamo giocare con queste mammolette-

Tutte all'affermazione della tigre avrebbero voluto rispondergli per le rime, soprattutto la piccola tigre, che per l'occasione aveva messo in testa un cappellino apposta per non farsi riconoscere proprio dal fratello, ma Mark rincarò la dose.

-Anche un branco di bambini riuscirebbe a vincere-

-Io non ne sarei tanto sicura-

Rispose Patty che stava facendo il suo ingresso in campo.

Tutti spostarono lo sguardo, per vedere a chi appartenesse quella voce così familiare e appena capirono di chi si trattava gridarono in coro.

-Patty?-

Ancora increduli vedendola arrivare vestita come le altre e con un pallone tra le gambe.

-Ciao ragazzi-

Salutò con il suo solito sorriso.

-Vi presento il nostro capitano-

Riferì Benji ai compagni, guardando con affetto la ragazza.

-Ciao capitano-

Disse Patty avvicinandosi ad Holly.

-Patty??-

Holly non sapeva cosa dire, era completamente scioccato.

-Sono felice di rivederti-

Disse con un tono pieno di affetto e Benji non poté non notarlo, ma non ne fu geloso, sapeva che per Patty, lui era stato molto importante, ma sapeva anche che lei ora era sua.

-Tu giochi?-

Riuscì solo a dire, ma la sua domanda non ebbe una risposta perché Freddy richiamò l'attenzione di tutti.

-Bene iniziamo-

-Io non gioco-

Fu Mark a parlare.

-Nemmeno io e mio fratello-

Dissero i fratelli Derrick, ma anche molti altri lo dissero.

Le ragazze cominciarono a perdere la pazienza, per come quel branco di idioti le stavano trattando.

-Mister ma chi si credono di essere questi cafoni? -

Una delle ragazze sbottò con Benji.

-State tranquille, ricordate: mai perdere la pazienza con l'avversario-

-Mister? Tu saresti l'allenatore di queste galline? -

Mark si rivolse a Benji con tono di sfida.

Benji però, fece il contrario di ciò che aveva appena detto alle ragazze, si parò di fronte al suo compagno e lo afferrò per il bavero della maglia e con fare minaccioso.

-Non rivolgerti più così alle mie ragazze, ci siamo capiti? -

Ma Mark non si lasciò intimidire.

-Cosa c’è, ti sei stufato di giocare e hai deciso di fare l'allenatore di una squadra di mezze calzette?-

-Queste mezze calzette come le chiami tu, hanno vinto i mondiali; stronzo-

Sempre più minaccioso.

-Che impresa-

Mark gli rise in faccia e continuò.

-Cos'è? Te le porti a letto tutte quante? -

A quella insinuazione Benji gli tirò un pugno dritto in faccia, la situazione stava degenerando.

Mark stava per reagire, ma fu trattenuto dai suoi compagni, anche Benji fu trattenuto da Holly e Tom.

-BASTA ADESSO-

Gridò Freddy.

-Ma mister è stato Benji a colpirmi.

Mark cercò di difendersi.

-È HA FATTO BENE! ORA SE VUOI FAR PARTE DI QUESTA SQUADRA SCUSATI SUBITO CON QUESTE RAGAZZE, CHE SONO QUI SOLO PERCHÉ MI HANNO FATTO UN FAVORE. NON ERANO OBBLIGATE A VENIRE. LORO IL LORO MONDIALE L'HANNO VINTO E SICURAMENTE, NON SONO QUI PER DIMOSTRARE NIENTE A NESSUNO, SOPRATTUTTO A QUATTRO CAFONI COME VOI.-

Freddy era più nero che mai per l’insolenza dei suoi giocatori e continuò.

-TUTTI, SCUSATEVI TUTTI-

I ragazzi fecero un inchino e si scusarono.

-ADESSO, IN CAMPO COME AVEVAMO STABILITO-

Ancora furente, ma alcuni di loro non si mossero, il primo fu proprio Mark.

-Dimenticavo: CHI NON GIOCA ADESSO, STARÀ IN PANCHINA PER TUTTO IL MONDIALE; NON SCHERZO-

E con quelle parole, anche gli ultimi giocatori scesero in campo.

Mark però, aveva ancora una cosa da dire.

-Andiamo a stracciare queste bambinette-

E cominciò a ridere.

Intanto Stella si avvicinò alla piccola tigre e sottovoce le disse.

-Scusa se te lo dico, ma tuo fratello è proprio uno stronzo-

-Hai ragione, anche lui è uno di quelli che crede che le donne non siano fatte per giocare a calcio-

Gli riferì.

-Per questo non gli hai detto niente? -

-Sì-

Disse un po’ amaramente.

-È credi che così non ti riconosca-

Stella era dubbiosa sul fatto che potesse camuffare la sua identità.

-Per il momento sta funzionando-

Entrambe iniziarono a ridere, mettendosi ai propri posti..

Ma proprio mentre la piccola tigre si stava girando per andare verso la sua porta, Ed, il portiere titolare della nazionale maschile, notò il cognome sulla maglietta dell'avversaria e non poté che pensare.

 

Landers, non può essere solo una coincidenza.

 

Ed, infatti non riusciva proprio a credere che quella era proprio la sorellina del suo capitano. Era stato proprio lui a insegnarle il ruolo del portiere. Lo aveva supplicato fino allo sfinimento e poichè aveva una grossa cotta per lei, alla fine aveva accettato, per poterle stare vicino.

 

Forse dovrei dirglielo?

Si chiese tra sé e sé, ma poi ricordando come le aveva appena definite decise di NO.

Lasciamo che lo scopra da solo, non vedo l’ora di vedere la faccia che farà, quando se ne accorgerà.

 

Ed cominciò a ridere a crepapelle suscitando così molta curiosità nei suoi compagni, sapeva la bravura di quella piccoletta.

 

-Mister solito schema? -

Chiese Patty a Benji.

-Sì, però fai vedere subito a questi con chi hanno a che fare-

E le strizzò l'occhio in segno di intesa.

-Ok-

Benji, dopo aver fatto una tenera carezza alla ragazza, si diresse verso la sua panchina, mentre Patty andò verso il capitano della squadra avversaria.

-Buona fortuna-

La ragazza disse a Holly.

-Anche a voi-

E le strinse la mano. Patty si girò e andò a prendere posto in campo.

Fu proprio in quel momento che Holly lesse il nome sulla sua divisa, rimanendo completamente spiazzato.

 

Price. Patty è la moglie di Benji allora.

 

Con questi pensieri anche Holly andò a prendere il suo posto.

La partita ebbe inizio erano le ragazze ad avere il possesso del pallone e come concordato con Benji, Patty si avviò verso la porta avversaria, si fece passare il pallone dalla compagna e tirò il suo super tiro ad effetto, Ed era alquanto sbalordito  per quell’azione, ma rimase concentrato, si vide arrivare il pallone proprio fra le mani ma all’ultimo momento la palla scomparve proprio davanti ai suoi occhi e la vide solo all’ultimo momento quando ormai si stava insaccando nella parte destra della porta. Gol, le ragazze stavano vincendo. Tutti rimasero completamente spiazzati, soprattutto Mark.

-Allora bellimbusto? Chi sono qui le mezze calzette?-

Stella chiese a Mark, iniziando a ridersela su, mentre il ragazzo cominciava a bollire di rabbia.

Holly invece era rimasto completamente scioccati per il tiro di Patty.

 

Un tiro straordinario.

 

Non riuscì a pensare altro, intanto la partita riprese, e prima della fine del secondo tempo le ragazze riuscirono a segnare altri due gol ai ragazzi, senza nemmeno usare la loro arma segreta, Patty aveva insegnato a tutte le ragazze i loro punti deboli, riuscendo così a fregarli tutti, o quasi tutti.

Holly era l’unico ad essere migliorato,eliminando molti dei suoi difetti.

Infatti, era l’unico che era riuscito quasi a far gol, ma per fortuna la piccola Landers se l’era cavata egregiamente.

Patty intuì che Holly non ci stava mettendo tutto se stesso chiedendosi.

 

Non capisco perché non si stia impegnando come dovrebbe, non credo che sia perché ci ritiene più deboli.

 

Era troppo curiosa. Ma la partita era ancora in atto, mancavano pochi secondi alla fine del primo tempo e Mark, frustrato per essere stato messo in ridicolo, decise di tirare il suo super tiro della tigre.

 

Che figura di merda, non possiamo finire il primo tempo con uno scarto di tre gol.

 

Con questi pensieri tirò in porta il suo bolide. Fra i pali la piccola tigre era pronta, conosceva quel tiro, quante volte glielo aveva  visto fare.

Una miriade di ricordi le invasero i pensieri.

 

Quante volte gli ho chiesto di poter giocare con lui, quante volte gli ho chiesto insegnarmi a giocare a calcio? Ma lui l’unica cosa che riusciva a dirmi era: “Cucciola, il calcio è per maschi, poi ti farei troppo male con i miei tiri”.

Finalmente, invece adesso ci siamo, ti farò vedere chi si farà del male.

 

Il pallone sembrò prendere fuoco dall’intensità della sua potenza. Tutti erano con il fiato sospeso. Soprattutto Ed, che dall’altra parte del campo, ricordò.

 

“Insegnami a fare il portiere” mi chiese quella piccola peste. All’inizio non accettaì solo perché mi spaventava la reazione di Mark, ma infine non ci mise molto a convincermi, anche perché sono stramaledettamente cotto di lei.

Mi impose di mantenere il segreto dicendomi

“Mio fratello non deve sapere niente” e mi diede un bacio sulla guancia.

In quel momento il cuore sembrò uscirmi dal petto, per la velocità in cui stava battendo. Non ci mise molto ad imparare, si vedeva che aveva talento.

Mi chiese quale fosse il segreto per poter parare il tiro di Mark, glielo dissi

“Non riuscirai mai a trattenerlo, è troppo potente. L’unica maniera e deviarlo”

Vediamo se ascolterà i miei consigli ora?

 

La piccola tigre era pronta, si ricordava bene gli insegnamenti di Ed, e fece proprio come le aveva detto, cercò di deviare il pallone verso la traversa.

Nel farlo perse il cappellino e Mark riconobbe la sorella , non riuscì a non pensare

 

Marika, ho tirato quel bolide alla mia piccola Marika.

 

La piccola tigre infine riuscì nella sua impresa, lasciando molti di stucco, anche Benji rimase molto meravigliato, aveva già visto le prodezze della piccola Landers ma non immaginava che sarebbe riuscita a fermare il tiro di suo fratello.

Il pallone finì fuori dalla riga del campo e l’arbitro dichiarò la fine del primo tempo.

Mark era ancora come paralizzato, non solo per aver capito che quella era sua sorellina, ma anche perché era riuscita a fare quello che molti portieri maschi non erano in grado di fare, cioè di parare il suo tiro.

La piccola Marika dopo essersi rialzata andò da suo fratello e disse timidamente.

-Ciao Mark-

Lui invece, non disse niente, ma si limitò solo a tirarla a sé per abbracciarla .forte

Lo lasciò fare.

-Avrei potuto farti male-

Iniziò.

-Perché non mi hai detto niente? Da quanto giochi? E da quando fai parte della nazionale? E perché non mi son accorto di niente? La mamma? La mamma sa di tutto questo?-

Mark tempesto di domande la sorella non dandole il tempo di rispondere.

-Ti spiegherò tutto; ok?-

Disse.

-Si mamma sa tutto, è stata proprio lei a propormi questa cosa.

Un giorno per caso, ha sentito da Freddy che stavano formando una squadra femminile, e così gli ha proposto il mio nome, sapeva che piaceva anche a me giocare. Ti ricordi che un anno fa ti dissi che andavo a studiare all'estero per l’estate?-

Chiese dolcemente e Mark riuscì solo ad annuire

-Non era vero, ho partecipato ai mondiali. Tu non te ne sei accorto, perché non volevo che lo sapessi, hai sempre definito questo sport solo per maschi…....-

Ma Mark non la lasciò finire dicendole.

-Mi dispiace-

-Anche a me-

 

Tutte e due le squadre erano nelle rispettive panchine, il secondo tempo stava per iniziare, mentre gli allenatori davano le ultime direttive. La pausa era finita ed entrambe le squadre si stavano dirigendo nei propri posti.

Benji all’ultimo secondo chiese a Patty, vendendo la sua strana espressione.

-Tutto bene?-

-Sì, stavo pensando ad Holly-

A Benji per un momento salì il panico.

-Holly?-

Chiese cercando di mantenere le sue emozioni a bada.

-Secondo me non gioca al suo massimo-

Benji fece un sospiro di sollievo per quella risposta, sapeva che ora lei amava lui, ma quella probabilità lo terrorizza ancora.

-Secondo te perché?-

-Non saprei-

Così dicendo gli diede un piccolo bacio sulle labbra.

-Non devi aver paura, io amo te-

Infine disse Patty, correndo verso il campo, si era accorta dagli occhi di Benji la paura che aveva provato, augurandosi che con quel gesto di dissipare ogni dubbio.

 

Il secondo tempo iniziò, ma Holly continuava a non far vedere le sue potenzialità.

Le ragazze continuavano a rimanere in testa ma si era creato un momento di stallo.. Mancava poco alla fine quando la squadra femminile, decise che era ora dello schema segreto, grazie a quello riuscirono a segnare un ultimo gol. Le ragazze vinsero 4-0, stracciando di netto i ragazzi.

Holly anche se aveva perso era felice per questa sconfitta così netta, così i suoi compagni finalmente avrebbero capito che dovevano impegnarsi di più per migliorare.

Patty si avvicinò al suo vecchio amore e tese la mano, con un dolce sorriso sulle labbra.

-Bella partita capitano-

Holly non riuscì a far a meno di arrossire e ricambiò la stretta.

-Sì bella partita-

Ma Patty si staccò immediatamente e disse infine prima di correre via.

-Scusa Holly ma adesso devo proprio andare-

Il ragazzo vedendola scappare in quel modo, ci rimase un po’ male, erano ormai tre anni che non si vedevano e aveva così tante domande da fargli, così cercò di trattenerla.

-Aspetta-

Ma la ragazza era ormai lontana e non lo sentí.

 

Patty raggiunse Benji che era ancora in panchina a parlare con Tom, ma appena la vide le andò incontrò.

-Brava campionessa-

E la sollevò in aria felice.

-È stato più facile del previsto-

Disse scherzosamente.

-Che modesta-

Patty fece una piccola linguaccia cominciando a ride,Benji la seguì a ruota, ma non durò a lungo, infatti le chiese seriamente.

-Devi proprio andare?-

-Lo sai che non ho scelta, né avevamo già parlato, devo fare questo stage, è un'occasione che non posso farmi sfuggire, prendono una persona sola  ogni quattro anni-

Cercò di spiegargli.

-Lo so, ma mi mancherai-

Benji le disse un po’ rammaricato.

-Tanto comunque non potremo vederci molto, avete dei mondiali da vincere-

Anche se Benji sapeva che aveva ragione, l'idea di non vederla non gli piaceva affatto.

-Dai ci sentiremo per telefono tutti i giorni-

Cercò di confortarlo e continuò.

-Poi quando avrete vinto i mondiali potremmo andare a fare la nostra luna di miele come avevamo programmato-

E gli diede un bacio molto appassionato.

-Va bene, mi mancherai signora Price-

Disse infine ancora sconsolato.

-Anche tu signor Price-

Così dicendo gli rubò un ultimo bacio.

-Sicura che non vuoi che ti accompagni almeno all'aeroporto?-

-No, vai dai tuoi compagni io prenderò un taxi-

Gli riferì.

-Però appena arrivi chiamami-

Gli ordinò.

-Sarà fatto Mister-

E si mise sull'attenti.

-Ora scappo-

E corse via.

Benji la vide correre via, gli sembrava ancora strano vedere il suo cognome sulla divisa di lei.

Appena non la vide più, decise che era ora di raggiungere i ragazzi.

-Allora perdenti-

Benji fece apposta a stuzzicarli un po’.

-Ah ah….. -

Cominciò a ridere con molto sarcasmo Bruce.

-Bell’amico che sei a prenderci per il culo-

Bruce fece il finto offeso.

-Ve lo meritate, avete fatto gli sbruffoni prima con le mie ragazze, avevate bisogno di una bella lezione-

Nessuno disse niente, perché Benji aveva ragione, avevano sottovalutato l'avversario e ora si sentivano sciocchi per questo.

-Benji  ha ragione-

Fu Holly a intervenire raggiungendo il gruppo.

-Le ragazze sapevano esattamente tutti i nostri punti deboli-

Disse il capitano con una punta di rimprovero verso i compagni.

-Sarà stato Benji a spifferare tutto-

Bruce cercò di giustificarsi.

-Non è una scusa valida-

Holly usò un tono duro.

-Non sono stato io a dirglieli-

Intervenne Benji.

-È chi allora?-

-Patty,-

Gli riferì tranquillamente.

-Non ci credo-

Disse Bruce scettico.

-Quella ragazza è stata per anni a vedervi giocare, sapeva perfettamente dove colpire, so che ha sempre cercato di dirvelo, ma voi non la prendevate nemmeno in considerazione-

Disse Benji con una nota di rancore.

-Benji?-

Holly richiamo l'attenzione dell'amico.

-Magari le tue ragazze potrebbero darci una mano per allenarci. Che ne dici?-

Benji fu molto sorpreso per quella proposta.

-Ma sì certo-

Disse orgoglioso.

-Credi che Patty potrebbe insegnarmi quel tiro ad effetto?-

Holly gli chiese infine.

-Mi dispiace, ma lei non ci sarà-

Holly a quella notizia si intristí.

-Come mai?-

Cercò di chiederglielo senza sembrare inopportuno.

-Deve ripartire al più presto per la Germania, ha uno stage importante da fare, sai si è iscritta alla facoltà di medicina, ed è la prima del suo corso-

Disse molto orgoglioso.

-Allora ce l’ha fatta-

Anche Holly lo disse con entusiasmo, ricordandosi che una volta gli aveva detto che le sarebbe piaciuto diventare un medico.

-Mi dispiace però che non sia potuta rimanere, non ci vediamo da anni-

-Già, è la seconda volta che sparisce senza salutarci-

Bruce intervenne come al suo solito.

-La prossima volta gliene dico quattro-

Tutti scoppiarono a ridere vedendo la faccia offesa del difensore.

-Bruce sei sempre il solito-

Benji lo disse ridendo.

Molti si sorpresero di vedere Benji così rilassato e sorridente, per come lo ricordavano il portiere era sempre stato un po’ distaccato e serio, invece adesso sembrava una persona nuova.

Soprattutto Holly lo notò.

 

Benji è molto cambiato, lo vedo più sereno, più tranquillo, in passato era sempre un po’ sulle sue, non esprimeva mai i suoi veri sentimenti.  

 

I ragazzi furono raggiunti dal Mister che gli riferì.

-Bene ragazzi, oggi si terranno anche le visite mediche di routine, prima andranno i titolari, poi le riserve-

Tutti in coro gridarono.

-Sì Mister-

-Holly tu sarai il primo, vai a lavarti-

Il ragazzo ubbidí e corse via.

-Benji mentre tu sarai l’ultimo della giornata.-

Benji sembrò un po’ amareggiato per quella notizia, anche se sapeva che il primo portiere della nazionale sarebbe stato Ed, comunque era ancora dura da accettare, ma capiva perfettamente il Mister e non fece nessun tipo di obiezione.

 

Holly, dopo essersi lavato e cambiato, andò a sostenere la visita medica.

Bussò alla porta e una voce molto familiare gli disse di accomodarsi.

Aprì la porta ed entrò, prese posto sulla sedia e aspetto che il dottore si facesse vedere.

-Ciao Holly-

Al ragazzo gli venne un colpo quando vide la persona a cui apparteneva la voce.

-Patty!-

La ragazza non poté far a meno di sorridere vedendo la sua faccia stupita.

-Ma che ci fai qui? Benji mi ha detto che eri ripartita per la Germania.-

Disse ancora non riuscendo a capire.

-Sì gli ho detto una piccola bugia, cioè no, più che altro ho evitato di dirgli dov'era questo stage, anche se gli ho dato molti indizi-

Cominciò a ridere, Holly vedendola così felice non poté farà meno di invidiare il suo portiere.

-Però non dirgli niente che sono qui, è una sorpresa-

Si raccomandò.

-Va bene. Come vuoi-

Holly fece una cosa che avrebbe voluto fare da tempo, si avvicinò alla ragazza e la strinse forte a sé. Patty all’inizio rimase come paralizzata per quel gesto così inatteso, ma poi si disse che non c'era niente di male in ciò che stavano facendo e ricambiò l'abbraccio.

-Perché non mi hai mai detto niente?-

Quello di Holly fu quasi un sussurro, ma Patty lo sentí chiaramente e capì anche a cosa si stesse riferendo.

-Perché avevo paura che mi ridessi dietro come avevano fatto tanti altri-

Holly la strinse ancor più forte.

-Io non sono come gli altri-

Patty lo sapeva perfettamente e una lacrima le scivolò sul volto.

-Se me l'avessi detto ti avrei portato con me in Brasile, lì tutti giocano-

Patty sgranò gli occhi per quella rivelazione. Holly si staccò un po’ dall’abbraccio e le prese il viso fra le mani, asciugando con i pollici le piccole lacrime che le scendevano sul viso.

Patty non sapeva cosa fare o cosa dire, si era persa nelle profondità degli occhi del capitano.

-Forse adesso sarei io tuo marito-

Holly si avvicinò pericolosamente alle labbra di Patty.

La ragazza non riusciva a muoversi, non riusciva a dire di non baciarla, era lì ferma ad aspettare l'inevitabile, ma Holly all'ultimo momento, deviò il suo incedere sulla guancia, dandole un tenerissimo bacio, avrebbe tanto voluto assaporare la sua bocca e la sua lingua, ma ormai sapeva che era tardi, e non voleva che per questo lei stesse male, aveva visto prima come lei e Benji si guardavano e aveva capito quanto si amano, così decise che non sarebbe stato lui a distruggere il loro legame.

-Mi dispiace-

Riuscì finalmente a dire Patty, abbracciandolo più forte.

Rimasero così molto tempo, chiedendosi cosa sarebbe successo se realmente Patty gli avesse rivelato che anche lei era una calciatrice, magari sarebbero davvero andati insieme in Brasile, e le cose sarebbero state diverse.

Quando si staccarono entrambi sembravano molto più sereni, così Patty

-Se sei pronto possiamo iniziare la visita?-

-Ma il dottore non c'è? -

Chiese Holly.

-No, per quello che dobbiamo fare oggi io sono più che sufficiente, poi il dottore valuterà le varie schede se ci dovessero essere dei problemi vi richiamerà-

Lo informò.

-Ora se sei pronto ti pregherei di spogliarti-

Disse un po’ in imbarazzo diventando rossa come un peperone, Holly non poté non notarlo, e la stuzzicò.

-Tutto?-

Ridendo sotto i baffi.

-CAPITANO-

Gli urlò paonazza la ragazza.

-Dai scherzavo-

E le diede un altro bacio sulla guancia e andò dietro il separè a spogliarsi.

-Sei molto cambiato capitano-

Disse Patty mentre si accarezzava la gota dove l’aveva appena baciata.

-Sono solo diventato più grande-

Disse uscendo con solo i boxer addosso. Patty arrossì nuovamente, sapeva che avrebbe visto un sacco di ragazzi mezzi nudi, accettando questo stage, ma non si aspettava che le avrebbero fatto effetto.

-Bene-

Iniziò un po’ balbettando.

-Mettiti pure lì-

E gli indicò il lettino. Holly  andò a sedersi sul lettino.

Patty dopo essersi messa lo stetoscopio sulle orecchie si avvicinò al ragazzo e iniziò la visita. Svolse tutto  in modo molto professionale e Holly ne fu piacevolmente stupito.

-Sei brava-

-Grazie, sai sei il mio primo paziente-

Confessò.

-Ne sono lusingato-

E le fece un piccolo inchino, a Patty sfuggì una risata.

Holly poi si fece più serio.

-Posso chiederti una cosa?-

-Certo-

Patty capì che si trattava qualcosa di serio.

-Da quanto siete sposati?-

Fece molta fatica a formulare quella domanda, ma la curiosità era forte.

-Non da molto, da quasi due mesi-

Gli riferì.

-Avreste anche potuto invitarmi-

Disse scherzosamente.

-Avremmo voluto, anzi avremmo voluto invitare tutti quanti-

Ma Patty si intristí, Holly capí che c'era qualcosa che non andava così cercò di indagare.

-Tutto bene?-

-Sì scusami-

E si asciugò una piccola lacrima sfuggita al suo controllo.

-Hey non devi raccontarmi se non vuoi-

Holly cercò di rimediare, anche se non riusciva a capire come mai fosse diventata così triste.

-Io e Benji avevamo progettato di sposarci subito dopo il mondiale, invitandovi tutti-

Patty si bloccò, allora Holly per farle coraggio le strinse la mano come a sostenerla.

-Sai la madre di Benji era molto malata, erano anni che riusciva a tenere sotto controllo la sua malattia, ma sei mesi fa si è molto aggravata-

Holly sbarrò gli occhi per quella rivelazione.

-Così abbiamo deciso di anticipare le nozze. Sai il suo grande desiderio era vedere Benji sposarsi e lui non voleva deluderla-

Patty però si risollevò al ricordò della suocera quando l’aveva vista arrivare all'altare con il suo vestito da sposa, perché per un momento le era sembrato di rivedere le sue due mamme.

-Morì all'incirca due settimane dopo-

Anche Holly si intristí, pensando alla gran perdita del portiere.

-Benji era distrutto, anche George suo padre lo era, ma insieme hanno trovato la forza di andare avanti-

-Credo che il merito sia stato anche il tuo-

Disse sinceramente Holly.

-Grazie capitano-

Patty lo disse con il cuore, ma anche lei era curiosa di sapere una cosa dal capitano.

-Holly?-

-Sì-

-Perché in campo non hai fatto vedere le tue vere abilità?-

Holly fu impressionato per quella domanda, nessuno se ne era accorto.

-Spero che non sia stato perché non ci reputavi alla tua altezza?-

Continuò la ragazza con un po’ di timore per la risposta.

Holly negò con la testa e disse.

-No assolutamente no.-

E si portò la mano dietro la nuca iniziando a ridere.

-Ho visto subito quanto brave eravate, e volevo solo che deste una bella lezione a quegli stupidi-

Patty a quella notizia iniziò a ridere anche lei.

-Però la prossima volta vorrei giocare contro di te seriamente-

-Solo se mi insegni quel tuo tiro ad effetto-

Le propose Holly.

-Ci sto!-


-Ciao ragazze!-

Evelyn si avvicinò al tavolo delle altre manager.

-Evelyn! -

Esclamò Amy.

-Ma dove eri finita?-

Chiese curiosa, Jenny.

-Dovevo sistemare delle faccende-

Evelyn fece un po’ la vaga.

-Quali faccende?-

Chiese Amy non capendo.

-Sai non sono solo la manager dei ragazzi, ma anche delle ragazze.-

Le due alla notizia sbarrarono gli occhi dalla sorpresa.

-Tu? E riesci a fare tutto da sola?-

Chiese Jenny.

-Sì, non sono mica come quei quattro caproni laggiù.-

Evelyn guardò in direzione dei ragazzi, scoppiando a ridere.

-Comunque, bell’amica che sei a non dirci niente-

Amy e Jenny fecero le finte offese.

-Scusatemi-

Disse sinceramente.

-Volete venire con me?-

Evelyn chiese alle amiche.

-Dove?-

Chiese curiosa Amy.

-Sorpresa-

Anche se titubanti le ragazze seguirono l’amica.

Arrivarono davanti allo studio medico ed entrarono.

-Ci sei?-

Chiese Evelyn entrando.

-Ho portato il pranzo-

Riferì.

-Che bello avevo una fame-

Disse Patty uscendo dal bagno.

-Patty?-

Amy e Jenny non credevano ai propri occhi.

-RAGAZZE-

Patty urlò felice e andò incontro stringendole entrambe.

-Sono così felice di rivedervi-

-Non dirlo a noi-

Dissero ricambiando l’abbraccio.

Dopo essersi staccate, tempestarono di domande la povera Patty, che non si aspettava di certo un interrogatorio. Ma con calma gli raccontò tutta la storia..

-Ancora non riesco a credere che sei la moglie di Benji-

Disse un’incredula Jenny.

-Abbiamo sempre pensato che saresti finita insieme ad Holly-

Concluse Amy.

-Dai ditemi un po’ di voi invece-

Chiese curiosa Patty. La prima a parlare fu Amy, mostrò all’amica l’anello alla mano sinistra.

-Julian si è finalmente dichiarato-

Disse emozionata.

Patty dalla contentezza non riuscì a trattenersi e l'abbracciò stretta stretta.

-Sono così felice. E tu?-

Patty rivolse il suo sguardo su Jenny.

-Philip non si è ancora dichiarato ufficialmente ma stiamo comunque insieme,e abbiamo deciso di andare a convivere.-

Disse orgogliosa.

-Sono così felice per voi. Tutte alla fine siamo riuscite a ottenere ciò che volevamo……-

Ma Patty si bloccò rendendosi conto che stava dicendo una stupidaggine, così rivolgendosi a Evelyn disse.

-Scusa-

-Tranquilla, non è mica colpa tua se quel tonto di Bruce non si è ancora deciso a chiedermelo-

Disse con un nota di rammarico, pensando che quello stupido non si decideva a fare niente.

-Perché non glielo chiedi tu?-

Disse Jenny con molta nonchalance.

-MA SEI MATTA!-

La voce di Evelyn salì di qualche ottava.

-Perchè no, non c’è scritto da nessuna parte che debbano essere per forza gli uomini a chiederlo.-

Intervenne Amy, ma Evelyn cominciò a scuotere molto la testa come segno di negazione.

-Si Eve, altrimenti mi sa che aspetterai in eterno-

Concluse Patty.

-MA VOI SIETE MATTE-

Evelyn disse ancora sconcertata.

-Allora dobbiamo far capire a Bruce che cosa si sta perdendo.-

-E come?-

Chiese curiosa.

-Devi farlo ingelosire-

Le propose Patty.

-MA STATE SCHERZANDO?-

Evelyn era sempre più scioccata.

-E POI CON CHI?-

-Dai Eve ci sono un sacco di ragazzi lì fuori, ben 22 bei maschioni che giocano a calcio -

Ma Patty si bloccò.

-No scusa 18, 4 di loro sono già occupati-

Iniziò a ridere, anche le altre la seguirono a ruota.

- Dite che potrebbe funzionare?-

Evelyn cominciò a pensare che  non era poi una cattiva idea.

-Ti aiuteremo noi, e vedrai prima della fine dei mondiali Bruce si sarà dichiarato.

Vero amiche?-

-SÌ -

Gridarono insieme Amy e Jenny.

Anche se un po’ restia Evelyn accettò, bisognava capire a chi chiedere una mano.

-E a chi potremmo chiedere?-

Chiese Eve.

Le ragazze si guardarono e tutte e tre pensarono alla stessa persona.

-HOLLY-

Dissero insieme.

-Ma voi siete proprio matte-

Ma il bussare della porta fece finire la conversazione.

-Avanti-

Disse Patty non capendo chi potesse essere, mancava ancora mezz'ora alla prossima visita.

-Posso?-

Grace si affacciò nello studio.

-Zia, vieni ti presento le mie amiche-

La donna entrò.

-Queste sono le mi amiche: Amy, Jenny e lei la conosci già-

Grace rivolse a tutte il suo solito sorriso.

-Ragazze questa è mia zia Grace non che la moglie di Freddy-

Le ragazze erano senza parole vedendo quanto fosse bella e sofisticata la donna, ma molto educatamente salutarono la signora.

-Non volevo disturbarti-

-Nessun disturbo-

-Sono venuta solo a salutarti-

La informò.

-Te ne vai via di già?-

Disse un po’ delusa.

-Si mia cara, ero solo venuta per festeggiare il primo anniversario, ma ora sarei solo d’intralcio-

Patty capiva perfettamente, aveva visto parecchie volte Freddy perdersi in un bicchiere d’acqua con lei affianco. Era talmente invaghito da non riusciva a vedere nemmeno ciò che gli accadeva attorno.

Si erano conosciuti grazie ad un evento, organizzato dalla società dell’Amburgo e da lì, non si sono più separati, Freddy non ci mise molto a metterle l’anello al dito.

-Cercherò di essere a tutte le vostre partite. Ma sai che non sarà sempre possibile-

Affermò ancora la donna.

-Si immagino che andrai a vedere anche Karl-

-Certo, sono sempre sua mamma-

Le ragazze rimasero completamente scioccante, quando capirono che lei era la mamma del grande capitano della nazionale tedesca, Karl Hans Schneider.

-A presto zia-

E le due si scambiarono un bacio sulla guancia e dopo aver salutato le ragazze se ne andò.

Fu Jenny la prima a chiedere.

-Scusa lei è la mamma del più grande giocatore Tedesco, cioè lei è la mamma di Karl Schneider?-

-Si-

Disse tranquillamente Patty.

-E lei sarebbe tua zia?-

Amy chiese ancora non capendoci più niente.

-Si, ma quando vi ho detto che  Karl è mio cugino, non avevate capito?-

Chiese.

-Chi si aspettava che era proprio lui?-

Patty iniziò a ridere.

-Mio papà e il papà di Karl sono fratelli-

Amy e Jenny erano ancora incredule.

Rimasero ancora un po’ a concordare qualle strategie adottare per incastrare il difensore, ma la pausa finì molto velocemente e l’ora di riprendere i rispettivi lavori iniziò.

 

Benji era ormai stufo di aspettare per andare a fare quella visita, il dottore ci stava mettendo davvero un sacco di tempo con gli altri. Era nella hall dell’albergo e teneva stretto in mano il cellulare, continuando a guardarlo ogni due secondi, chiedendosi anche come mai Patty non l’avesse ancora chiamato.

 

Dio, odio aspettare. Perché poi non mi chiama? Avrebbe anche potuto chiamarmi dall’aereo.

Poi questo dottore, ma quanto ci mette? Sono già le sette e ancora non mi ha fatto chiamare.

 

Ma i suoi pensieri furono interrotti quando vide alcuni dei suoi compagni passargli accanto e ridere di gusto.

 

Perché poi questi ridono così? Sembra quasi che ridano di me.

 

Benji cominciava a irritarsi, quando Evelyn lo raggiunse.

-Il dottore è pronto a riceverti-

E cercò di non ridere, ma non ci riuscì. Benji esasperato disse.

-Finalmente! Ma si può sapere perché tutti ridete così?-

Chiese, ma la ragazza per non farsi scoprire scappò via a gambe levate.

Benji a quella reazione rimase spiazzato.

 

Sono diventati tutti matti secondo me.

 

Arrivò davanti alla porta e bussò.

-Avanti-

Si sentì dire, c’era qualcosa di strano nella voce che aveva appena udito.

 

Mi sembra di aver già sentito questa voce.

 

Pensò, appena varco la soglia, ma non vide nessuno.

-La prego vada dietro il separé e si spogli-

Benji fece come gli fu chiesto ma continuò a chiedersi.

 

Questa voce l’ho già sentita, ma perché non mi viene in mente dove?

 

-Ha finito?-

Ma appena la sentí dinuovo ebbe uno strano effetto, infatti la sua erezione prese vita.

 

Cavolo e adesso?

 

Cercò di rilassarsi e di pensare a qualcosa che glielo facesse abbassare. Ci stava per riuscire, ma quando il dottore gli chiese.

-Allora è pronto o no?-

La sua erezione tornò più prepotente che mai.

Benji cominciò a sudare freddo.

 

Accidenti che cazzo ti prende adesso?

 

-Sì arrivo subito-

Disse Benji un po’ preoccupato.

-Ha bisogno di una mano?-

Gli chiese.

-No no, arrivo-

Disse quasi terrorizzato, ma il suo pene continuava a stare sull'attenti.

 

Vai giù, vai giù cazzo.

 

Ma da dietro il separé Benji notò che una figura si stava avvicinando.

 

E adesso?

 

Patty stava facendo molta fatica a non ridere, aveva usato la voce di quando fingeva di essere Pit, ma non capiva perché Benji ci mettesse così tanto ad uscire.

 

Ma che diavolo sta facendo? Perché non esce da lì?

 

Così decise di andare a vedere. Patty superò il separè è il ragazzo le dava le spalle, cominciò allora ad avvicinarsi molto lentamente ammirandolo. Ancora non credeva fosse suo..

 

-Vedo che è pronto-

Patty continuò a usare il suo tono alterato.

-Sì adesso arrivo-

Benji non aveva la forza di girarsi, Patty però continuava ad avanzare e il ragazzo lo percepí.

-La prego non si avvicini-

Benji lo supplicò quasi, ma la ragazza non lo ascoltò, allungo la mano e disse però usando la sua voce.

-Girati-

Benji finalmente riconoscendo la voce, si girò di scatto e gli venne un colpo appena la vide.

-PATTY-

Gridò per la sorpresa.

-Ma che ci fai qui? -

-Come cosa faccio? Lo stage-

Cominciò a ridere di gusto, vedendo ancora la faccia perplessa del marito.

-Non capisco, pensavo che il tuo stage si sarebbe svolto in Germania? -

-Sorpresa-

Riuscì a dire mentre ancora rideva a crepapelle

-Mi hai proprio fregato stavolta signorina-

E se la attirò a sé, abbracciandola.

-Non signorina, signora: sono una donna sposata signor Price-

Precisò.

-Deve essere un uomo molto fortunato suo marito-

Benji finalmente si unì alla moglie in un bacio appassionato.

Quando si staccarono avevano entrambi il fiato corto.

-Perché non uscivi?-

Disse con molta fatica Patty,

-Diciamo che il mio cervello non aveva capito chi eri ma…. -

E guardò verso il basso.

-Lui sì-

Patty spalancò gli occhi per la sorpresa e ricominciò a ridere.

-Allora lui si che è intelligente-

Anche Benji si unì alla sua risata.

-Sei pronto adesso? -

Gli chiese .

-Sarai tu a visitarmi? -

Stupito.

-Ma sì certo-

Disse Patty mentre si avviava a prendere lo stetoscopio.

Benji le andò dietro, ma poi un flash gli fece raggelare il sangue.

 

-Quindi sei stata tu a visitare tutti?-

Fece fatica a formulare quella frase, perché si accorse solo in quel momento che era solo in mutande.

-Ma certo-

Patty non capì il suo tono strano.

-Gli hai visitati tutti così?-

A Benji salì una forte gelosia.

-Benji tesoro, in quale altro mondo credi che si possa fare?-

Disse non capendo dove fosse il problema, ma poi capì.

-Sei geloso?-

-Sì, per la miseria-

Benji la prese un po’ male.

-Amore mio, lo sai che voglio diventare un medico sportivo, solo ora ti rendi conto che le visite di solito si svolgono così? -

Benji venne prese in fallo, fino a quel momento non ci aveva mai pensato.

Patty vide Benji molto preoccupato, così cercò di tirargli su il morale, si avvicinò al portiere e con un tono molto seducente gli disse.

-Ma solo con te farò la mia visita speciale-

E gli sfioro molto delicatamente gli addominali.

A Benji avvertì mille brividi lungo tutto il corpo.

-Ah sì? E in cosa consiste questa visita?-

Patty cominciò a scendere, con la mano verso la sua erezione.

-Lo scoprirai dopo-

E si allontanò, lasciando il povero ragazzo abbastanza deluso. Così cercò di attirarla a sé, tirandola per la mano.

-Dove scappi?-

E si imposseso delle sue labbra, Patty con molta fatica riuscì a divincolarsi.

-Tesoro devo lavorare-

Cercò di riprendersi.

-Anche io-

Benji lo disse con malizia baciandola dietro l'orecchio.

-Potremmo iniziare a provare a realizzare quel nostro progetto-

Continuò mentre con le mani cercava di sbottonarle la camicetta.

-Approposito di quel progetto-

Patty fece molta fatica a formulare quella frase,il marito sapeva perfettamente come farla andare su di giri.

-Hai cambiato idea? -

Benj si staccò un attimo e la guardò negli occhi non capendo il problema.

-No, e che diciamo che quel progetto è già stato, come dire, realizzato-

Benji si sentì venir meno.

-Dici davvero?-

-Sì-

Disse appoggiando la sua mano sul suo ventre.

-Sei incinta? Da quanto?-

-Circa  da un mese-

Lo informò.

-Ma….. -

Benji non riuscì a capire com'era possibile, ma poi si ricordò di quella volta che avevano fatto l’amore senza nessuna protezione. Patty gli aveva detto che avrebbe smesso la pillola, ma lui se ne era completamente dimenticato, ma da lì in poi erano sempre stati attenti.

-È stata quella volta?-

-Sì proprio quella-

-Ma è stata solo una volta-

Patty iniziò a ridere.

-Amore mio basta e avanza sai?-

E gli fece una piccola carezza sulla guancia.

Poi però al ragazzo gli venne un colpo quando si ricordò che lei quella mattina aveva giocato.

-E hai giocato comunque? -

Disse con una nota di rimproverò.

-Sta tranquillo, va tutto bene, Miriam mi ha detto che non c'era niente di male, se non facevo sforzi eccessivi-

Benji si rilassò, anche perché in quel momento si rese conto che Patty non aveva giocato come faceva di solito.

-Sei arrabbiato?-

Chiese Patty vedendo l’espressione strana del marito.

-No sciocchina, anzi sono felicissimo-

La prese fra le braccia e la fece roteare.

-Allora adesso possiamo fare questa visita? -  

-Solo se prima mi farai la visita speciale dottoressa Price-

Le fece l'occhiolino.

-Sei sempre il solito signor Price-

Benji l'attirò baciandola con molta foga.

   
 
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