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Autore: StregaDAutunno    05/03/2019    1 recensioni
"Ti sei unito alla ciurma della Walrus John Silver, siamo pirati, siamo fratelli, e se ce lo permetterai ti prometto che non ti lasceremo combattere da solo, mai più."
1715, ex colonia britannica di Nassau.
John Silver si unisce alla ciurma della Walrus, nave pirata guidata dal misterioso capitano James Flint.
Le parole pronunciate dal medico di bordo Leni Morgan seppur sincere si scontrano con la realtà dei fatti, in una trama fitta di segreti e tradimenti, e risvolti che neppure lei dopo tanti anni a Nassau poteva prevedere.
La salvezza forse risiede in un consiglio che lei stessa ha dato al nuovo arrivato: "Qui contano solo due cose. Rispetto e lealtà. Concedile alle persone giuste e loro le concederanno a te."
Storia ispirata alla serie Black Sails.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Billy Bones, James Flint, John Silver, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando John Silver aveva esordito dicendo "C'è una cosa molto importante di cui vorrei parlarti." Leni Morgan si aspettava tutto fuorché quella conversazione.
Le aveva riferito di aver scoperto la sua vera identità, ma invece di tentare di ricattarla le aveva detto che avrebbe mantenuto il segreto.
"So che gli uomini ti stimano, ma se sapessero chi è tuo nonno, beh, sicuramente ti guarderebbero in modo diverso." aveva detto.
Suo nonno, l'ammiraglio Edward Allister, che aveva fatto della lotta alla pirateria il suo vanto, che aveva firmato numerose disposizioni della Marina contro le amnistie e a favore dell'arruolamento forzato.
Leni sapeva che John, purtroppo, aveva ragione.
"Quindi cosa vuoi?" gli aveva chiesto.
"Solo farti sapere che custodirò il tuo segreto, puoi fidarti di me." John aveva sorriso, gongolante "E sarebbe carino da parte tua far notare questa tua fiducia nei miei confronti agli altri pirati. Gli uomini mi apprezzano e stanno iniziando a prendermi sul serio, il tuo aiuto potrebbe convincere anche i più scettici."
"Ah, allora vedi che c'era qualcosa. Do ut des." aveva esclamato lei.
"Come mi hai chiamato?" John strizzò gli occhi, confuso.
"Do ut des, è latino."
"Il mio latino è piuttosto arrugginito." 
Leni sospirò: "Significa che se io faccio qualcosa per te tu allora farai qualcosa per me. In pratica, uno scambio di favori."
"E non potevi chiamarlo scambio di favori da subito?" le aveva chiesto con un tono leggermente esasperato "Devo chiedere a Billy il suo segreto per sopportarti...".
Leni ridacchiò: "Tesserò le tue lodi John Silver e tu terrai la bocca chiusa, va bene, abbiamo un accordo." 
John annuì, soddisfatto: "Ora, ci sarebbe una seconda questione da affrontare."
E Silver le aveva snocciolato con dovizia di particolari la sua teoria su cosa stava per succedere sulla Walrus.
"Ammutinamento?" Leni lo guardò sconvolta "John, stai accusando degli uomini di un crimine molto grave." lo aveva ammonito.
"Tu mi hai detto di osservare, e io l'ho fatto. Ti sto riferendo ciò che ho visto. Dufresne e gli altri stanno nascondendo qualcosa, di questo sono sicuro." rispose lui "E poi ti ho detto cosa ho sentito, tu come interpreteresti una conversazione del genere?"
Leni rifletté. In effetti era tutto molto sospetto, e c'era già stato un tentativo di ammutinamento. E se i tre pirati scoperti a Nassau non avessero agito da soli? Lei e Billy ci avevano pensato.
"Ne ho parlato con te perché so che posso fidarmi, per chiederti cosa è il caso di fare." spiegò John.
Leni annuì: "Hai fatto bene a dirmelo. Dobbiamo informare Flint, Gates e Billy, sono i primi nella gerarchia del comando, devono sapere."
"A proposito, devo spiegare per quale motivo ho incrociato Dufresne l'altra notte, quando l'ho visto parlare con Logan oppure..."
"No, sorvola su quella parte." lo interruppe Leni "Per il momento."
 
 
La tensione era palpabile nella cabina del capitano.
John stava raccontando ciò che aveva osservato, e lo sguardo di Flint puntato su di lui era cupo.
"Avevo già notato dei movimenti e degli atteggiamenti sospetti." disse John "Dufresne e altri pirati che parlavano sottovoce, nascosti in angoli appartati, si scambiavano occhiate furtive. Sempre in piccoli gruppi, sempre con Dufresne come minimo comun denominatore, a turno sempre gli stessi uomini. Così ho continuato a tenerli d'occhio, e ho captato alcune frasi. Discutevano di una nave, delle secche, qualcuno ha parlato dei cannoni e di stoppa bagnata. Poi ho ascoltato una breve conversazione tra Dufresne e Logan, l'altra notte, erano sul ponte..." John guardò Leni per un secondo, tossì, e riprese "...e ho deciso di chiedere consiglio a Leni."
"Cosa hai sentito?" chiese Flint.
"Logan ha chiesto È tutto pronto?, e Dufresbe gli ha risposto di sì, e gli ha detto Tu e gli altri dovete stare all'erta, perché arriveremo alle secche in meno di una settimana, e a quel punto avremo poco tempo. Logan ha poi chiesto se sapeva cosa dire, e Dufresne ha riso, gli ha risposto Li convincerò, sai che posso farlo. E poi si sono separati."
Gates scosse la testa: "Mmm puzza davvero di complotto..." 
"Chi hai visto insieme a Dufresne, a parte Logan?" chiese Billy.
John riferì una decina di nomi, ma aggiunse che non poteva garantire che altri non fossero coinvolti.
"Sono tutti uomini che sostenevano Singleton." constatò Gates "La sua morte non li ha fatti desistere."
"Dopotutto sospettavamo che i nostri tre ammutinati non avessero agito da soli." gli disse Billy.
"Vero, ma tutto mi aspettavo fuorché Dufresne a capo di una rivolta." rispose il capitano "Mi chiedo quale sia il loro reale intento." disse grattandosi la barba "Vogliono un nuovo capitano, questo è chiaro, ma potevano uccidermi a Nassau, invece hanno ferito Hal, ritardato la partenza...hanno scelto di agire alle secche al largo della Florida, perché?"
Gates battè un pugno sulla scrivania: "Non lo so, ma dobbiamo agire velocemente contro di loro."
"Arrestateli." suggerì John.
Gates scosse la testa: "Potremmo, ma non conosciamo l'identità di tutti gli ammutinati, dobbiamo metterli ai ceppi tutti insieme, oppure rischiamo di lasciare qualcuno di loro libero e in grado di fomentare gli animi dell'equipaggio contro di noi." 
"E quindi che si fa?" chiese John.
"Dobbiamo costringere alcuni di loro a confessare." rispose Leni "Di fronte a un'ammissione di colpa l'equipaggio non avrà dubbi."
"Ma non sarà così facile come lo fai sembrare, vero?" chiese John, e Leni gli rispose che no, non lo era.
"Non sarebbe inusuale torturare dei sospettati, questo gli uomini possono anche comprenderlo e accettarlo dato che c'è in gioco la sicurezza di tutto l'equipaggio." gli spiegò Billy.
"Ma?" incalzò John.
"Ma come abbiamo già detto non sappiamo chi sia coinvolto, e questo è uno svantaggio per noi. Inoltre hai detto che Dufresne vuole parlare ai pirati, non sappiamo cosa voglia dire loro,  potrebbe avere in mano qualcosa di convincente, e può usarlo in qualsiasi momento." 
"Quindi la prima cosa da scoprire è: cosa vuole usare Dufresne contro il capitano Flint?" concluse John "Neutralizzata questa minaccia tutto il resto dovrebbe crollare come un castello di carte, giusto?"
"Esattamente." disse Flint abbozzando un sorriso, John si stava dimostrando un uomo dai numerosi talenti, tutti molto utili.
"Ma non possiamo convocare direttamente Dufresne." commentò Leni "Tra gli uomini che hai visto con Dufresne hai nominato Sam, è da poco sulla Walrus, meno di sei mesi, ha poca esperienza." riflettè ad alta voce "Con lui potremmo avere gioco facile."
John pensò che aveva ragione. Sam aveva 17 anni, era un ragazzino ancora spaurito che cercava il suo posto in un mondo di pirati, a quanto gli avevano detto si era unito alla Walrus solo per poter racimolare dei soldi da dare alla madre e ai fratelli a Nassau.
Facile per Dufresne coinvolgerlo, forse con la promessa di veloci guadagni, molto facile da spaventare per ottenere informazioni sull'ammutinamento.
Flint annuì, il suo sguardo era tornato severo: "Fallo venire nella mia cabina con una scusa." 
 
 
 
Leni aveva ragione su Sam, era un ragazzino spaventato, ma si era sbagliata sulla natura sua paura.
A un certo punto fu evidente che non avrebbe cantato, aveva troppa paura delle conseguenze, temeva sia l'ira di Flint che quella degli altri cospiratori.
Si sentiva stretto in una morsa e lo dimostrava sudando copiosamente, i suoi riccioli castani erano appiccicati alla fronte e continuava a tossire per la gola secca.
"Vi giuro che io non so niente, non fatemi del male." mormorava.
Suscitava in tutti una sorta di tenerezza, ma non potevano lasciar perdere.
Poi a Leni venne un'idea, doveva convincerlo che i suoi compari avevano già deciso di sacrificarlo per salvare se stessi, così da indurlo a fidarsi di Flint e a credere in un suo possibile perdono.
"Tu sei un bravo ragazzo Sam, io lo so, ho conosciuto tua madre quando il tuo fratellino è stato male, mi ha detto che sei un bravo figlio, che fai di tutto per aiutare la tua famiglia." esordì sedendosi di fronte a lui "Per questo per noi è stato così difficile credere a ciò che ci hanno detto su di te."
"Chi...cosa ti hanno detto su di me?" chiese Sam.
"Abbiamo parlato con atri pirati prima di te." gli mentì "E hanno ovviamente respinto le nostre accuse, ma su alcune cose ecco, hanno fatto il tuo nome."
Flint e gli altri si guardarono, avevano capito e la lasciarono fare.
"Il mio nome? Ma io non ho fatto niente!" piagnucolò Sam.
"Io ne sono sicura, perché tu non sei il tipo che fa certe cose." Leni lanciò un'occhiata a Silver, avrebbe usato ciò che le aveva detto. 
Non avrebbe voluto, per via di Billy, ma come soleva dire Flint, quando sei in ballo devi ballare.
"Vedi Sam, quando gli abbiamo chiesto se avessero mai notato qualcosa di sospetto loro ci hanno detto di averti visto aggirare furtivo per la nave, seguendo me e Billy."
Il nostromo spalancò gli occhi stupito, John lo guardò e pensò che no, non avrebbe gradito il resto della storia.
"Io non vi ho mai seguiti!"
"Loro ci hanno detto il contrario, ci hanno parlato di tutte le volte che ci hai spiati quando eravamo insieme mentre, beh diciamo mentre eravamo in intimità."
La faccia di Billy divenne paonazza a quelle parole, non capiva se Leni fosse sincera o se il suo fosse un trucco per confondere Sam.
"Non vi ho mai guardato! No io non sono un pervertito!" Sam si girò verso Billy, supplicandolo di credergli, e interpretò il suo volto arrossato come rabbia nei suoi confronti "Non le faccio certe cose, non ero io a spiarvi!"
"Logan e Dufresne hanno detto che eri tu a seguire Billy e Leni." intervenne John per aiutarla "Lo hanno detto proprio qui, davanti a noi."
"Dufresne! Ah!" la voce di Sam era stridula "Proprio lui! Che bastardo...era lui a farlo, non io! Ma certo, Logan lo copre, e ci vado di mezzo io!"
Billy guardò Leni interrogativo, lo sguardo di lei gli fece capire che non mentiva, e stette al gioco nonostante lo stupore. Tossì per allontanare l'imbarazzo di quella rivelazione e gli disse: "Noi lo avevamo capito Sam, non sei il tipo. Il punto è che adesso dovresti chiederti di cos'altro ci hanno parlato, e di cos'altro potrebbero averti incolpato."
Sam sospirò rumorosamente, era in trappola, e lo era per colpa di Dufresne. No, non gli avrebbe permesso di fargli fare da capro espiatorio per tutti.
"Mi hanno coinvolto e io non ho saputo dire di no, mi dispiace capitano." mormorò.
Flint annuì, e gli porse un bicchiere colmo d'acqua fresca: "Raccontaci tutto, e alla fine potrei anche considerare l'idea di non farti impiccare insieme agli altri." 
E allora Sam, dopo aver bevuto avidamente, parlò.
"Dufresne ha studiato un piano per deporre il capitano Flint, dato che la sfida con Singleton non era andata come sperava. Sapeva di avere l'appoggio di altri pirati, così ha agito indisturbato." Sam parlò della mappa che il contabile aveva consegnato a Max, dell'aggressione ai danni di Gates per ritardare la partenza, di Turk e degli altri e di come Dufresne li aveva fatto uccidere una volta scoperto il complotto a Nassau "Per convincere altri pirati della Walrus ci ha detto che il capitano ci stava mentendo, che una volta trovato il tesoro non lo avrebbe usato per noi e per Nassau, ma ci avrebbe consegnati alla Marina Britannica in cambio di un'amnistia e della metà dell'oro. E noi gli abbiamo creduto...Ha detto che aveva le prove di questo tradimento."
"Quali prove?" chiese Flint.
"Una lettera, capitano. Una volta arrivati alle secche la mostrerà all'equipaggio."
"Tu l'hai vista questa lettera?" chiese Leni, ricordandosi che Sam non sapeva leggere.
"No, Dufresne l'ha nascosta perché fosse al sicuro, ma Logan e Redfox sì, l'hanno vista e letta, e hanno confermato ciò che c'era scritto." spiegò Sam. 
"E tutti voi non avete avuto motivo di non credergli." disse Flint. Non lo trovò insolito, i pirati che X aveva nominato si erano guadagnati simpatia e rispetto dopo anni a Nassau, in pochi avrebbero dubitato della loro parola.
"Questa lettera l'ha scritta quella donna signore," aggiunse il ragazzino "quella che vive nell'entroterra, quella che dicono essere la vostra strega..." 
"Miranda? Miranda Barlow?" chiese Flint stupito.
"Proprio lei. Ha scritto a un ammiraglio, un certo Allister, lui si intende di certe faccende a detta di Dufresne."
Il capitano guardò Leni, sul viso di lei c'era incredulità, entrambi conoscevano l'intento di Miranda. Ma sarebbe davvero stata capace di tanto, di scrivere nero su bianco qualcosa di compromettente, e per di più mettendosi in contatto proprio con QUELL'ammiraglio?
"Chi sono gli ammutinati?" intervenne Billy, notando la loro apprensione.
Sam nominò una ventina di uomini, Gates trascrisse tutti i nomi sul diario di bordo.
"Metà di loro sono gli uomini che ci ha prestato Hornigold." constatò.
"Perché anche lui è coinvolto." spiegò Sam "Le sue spie hanno intercettato la lettera. Ci aspetta alle secche, prenderà in consegna il capitano e poi a cose fatte salperà con noi. E se l'ammutinamento fallisce è pronto ad intervenire. Noi non potremo opporci se ci attacca, Logan farà smontare i cannoni e insieme ad altri impediranno a chiunque a di sistemarli. Lo so perché anche io dovrei occuparmi dei cannoni."
Calò il silenzio nella cabina del capitano, per qualche istante tutti cercarono un modo per metabolizzare ciò che avevano ascoltato.
"Un ammutinamento è già di per sé una cosa grave, ma una cospirazione ordita da pirati ai danni di altri pirati..." Gates ruppe quel silenzio, la sua voce era piatta, greve.
Conosceva Hornigold da quando erano giovani, avevano solcato i mari insieme, lo considerava un alleato fidato, un pirata rispettabile, difficile credere che un uomo della sua levatura fosse coinvolto in questa grottesca faccenda.
"E l'altra nave, la Diamond? Ha a che fare con tutto questo?" chiese Flint.
Sam rispose che non lo sapeva, che a dire il vero perfino Dufresne era rimasto sconvolto da quella scena grottesca.
"Quindi a cose fatte, come hai detto tu, dovreste salpare tutti insieme per dove? Cercherete il tesoro?" ipotizzò John Silver.
"Sì, ovviamente prima dovranno convincerti a dirci dove si trova." rispose Sam, e John deglutì comprensibilmente preoccupato.
"Ricapitolando: tutti questi uomini" intervenne Flint, puntando l'indice sulla pagina del diario di bordo "sono coinvolti e pronti ad ammutinarsi, ma alla fine solo Dufresne, Logan e Redfox hanno visto questa lettera incriminante, giusto?" 
Sam annuì.
"Quindi se per ipotesi Dufresne non potesse mostrare questa prova decisiva, se tu scoprissi che non esiste, che lui vi ha mentito, immagino che non avrebbe più il tuo sostegno." 
Sam scosse la testa: "Certo che no...e nemmeno gli altri gli darebbero più credito capitano, immagino che si sentirebbero presi in giro."
Era ciò che Flint prevedeva e che voleva sentirsi dire.
Sorrise a labbra serrate a Sam e lo congedò: "Se ti chiedono perché ti ho convocato dirai che era per discutere di un ingaggio su una nave per uno dei tuoi fratelli, non far capire che ci hai raccontato tutto, intesi? Ti proteggeremo dagli altri, è una promessa."
Sam assicurò la sua fedeltà al capitano e uscì dalla cabina, cercando di riprendere un contegno per non far notare la sua agitazione.
Rimasti soli, Flint e gli altri avevano molti di cui discutere.
"Chi è Miranda Barlow?" chiese John, lui non la conosceva. Aveva sentito delle voci su questa strega che possedeva l'anima di Flint, ma sapeva che erano tutte sciocchezze.
"Una donna con cui ho spesso condiviso l'amore per i libri." rispose Flint sommessamente. 
Leni sospirò: "Miranda e il capitano si conoscono da molti anni John, anche io ho posso dire di averla sempre considerata un'amica fedele, e nonostante gli ultimi eventi non credo che avrebbe mai scritto una lettera per danneggiarci."
"Nonostante cosa?" chiese John.
Flint si voltò verso Leni, il suo sguardo era chiaro, no, non doveva riferirlo.
Ma Leni scosse la testa: "Tanto vale che lo sappia anche John."
"No." ordinò il capitano, e poi notò le espressioni sui volti di Billy e Gates. 
Loro sapevano.
"Glielo hai detto!" ruggì Flint e raggiunta Leni le afferrò un braccio "Ti avevo ordinato..." le urlò strattonandola.
"James!" Gates fece per intervenire in suo soccorso ma Leni lo fermò con un cenno della mano.
"Sì, glielo ho detto, poco dopo aver incrociato la Diamond." gli rispose sostenendo il suo sguardo infuriato "E avrei dovuto farlo prima, avrei dovuto dirglielo a Nassau, come ti avevo suggerito di fare. Sentivo che eravamo in pericolo, che c'era qualcosa di losco in tutte quelle assurde coincidenze, e avrei dovuto seguire il mio istinto da subito. Puoi anche farmi punire come avevi minacciato di fare, ma ti consiglio di farlo dopo che avremo sventato l'ammutinamento contro di te, o perderai quel minimo di credibilità che ti è rimasta." 
Flint le strinse più forte il braccio, rabbioso, poi la lasciò andare spingendola via con un grugnito, si allontanò verso le finestre della cabina.
Leni si massaggiò il braccio, respirò profondamente.
"Stai bene?" le mormorò Billy avvicinandosi a lei, la ragazza annuì, poi spiegò a John i piani di Miranda per lasciare Nassau. 
Per tutto il racconto Flint non smise mai di guardare oltre i vetri delle finestre, fissava le onde in cerca di pace.
"Ma ti ripeto, Miranda non scriverebbe mai una lettera come quella che Dufresne dice di avere." concluse.
John chiese: "E questa Barlow conosce tuo nonno, per questo gli ha scritto? Nell'ipotesi che la lettera sia vera ed esista."
Billy guardò Leni, confuso: "Come sa di tuo nonno?" 
"L'ho capito da solo." disse John.
"L'hai capito da solo?" ripeté Billy, sospettoso.
John alzò le spalle: "Ho messo insieme qualche informazione racimolata negli anni, e ho capito."  
"Ed è venuto a dirmelo, oggi." gli spiegò lei "Manterrà il segreto, così ha promesso."
Billy guardò John, che annuì sorridendo.
"Per rispondere alla tua domanda, Miranda non conosce mio nonno personalmente, ma l'ammiraglio è una personalità di spicco della Marina Britannica, le sue gesta e le sue posizioni sono ben note. Ma lo ribadisco, Miranda non potrebbe mai, mai fare una cosa simile." rispose Leni, anche se un piccolo dubbio si era insinuato nella sua testa. Nessuno sulla Walrus a parte Flint, Hal e Billy conosceva la sua vera identità, quindi se Dufresne aveva fabbricato una falsa prova perché coinvolgere proprio suo nonno? Era una coincidenza o anche lui aveva scoperto qualcosa, come aveva fatto John? E se Miranda avesse davvero...no, non lo voleva pensare.
Il capitano interruppe i suoi pensieri.
"Bene, dato che ora tutti sanno tutto..." esordì Flint a denti stretti "Chiariamo subito che non ho mai ordito nessun tradimento contro l'equipaggio. Ho lasciato il mondo civilizzato anni fa, non  intendo tornarvi, che io sia dannato piuttosto."
"Non c'era bisogno di dirlo capitano." rispose Gates
"Ho voluto comunque precisarlo." disse Flint in tono secco "Ora, dobbiamo decidere come agire."
"La lettera che Dufresne dice di avere potrebbe esistere, l'avrà scritta un falsario immagino, ad ogni modo dobbiamo trovarla, e distruggerla." disse Gates.
"Se perquisiamo la nave i cospiratori capiranno che sappiamo, è un rischio." disse Billy.
"Scusatemi, io non me ne intendo di queste strategie, ma Sam ci ha detto che la lettera l'hanno vista solo Dufresne, Logan e Redfox. Sbarazziamoci direttamente di loro, e poi con calma e discrezione cercheremo la lettera." suggerì John.
"Appunto, non te ne intendi." ironizzò amaro Flint.
"Non se ne intende ma non ha tutti i torti." rispose Billy.
"Sei serio?" il capitano lo guardò stupito.
"John ha ragione, quei tre sono i cardini del complotto qui sulla Walrus." spiegò Billy "Senza di loro nessuno metterà in atto il piano che hanno ordito, senza una guida gli altri ammutinati desisteranno."
John incrociò le braccia sul petto, soddisfatto. Non si aspettava che Billy lo sostenesse, ma ne era contento. Era un segno che il nostromo stava iniziando a fidarsi di lui.
"Ne sei certo? C'è sempre Hornigold ad aspettarci alle secche." obiettò Flint.
Billy si avvicinò al capitano mentre gli parlava: "Ti direi di affrontarlo, ma con i suoi uomini ancora a bordo sarebbe un rischio. Invece, potremmo cambiare rotta e aggirarlo." gli disse con una sicurezza che stupì Flint. Gates aveva ragione su di lui, era bravo, capace, con la consapevolezza giusta Billy poteva aspirare a diventare un buon leader.
E un insidioso rivale, gli suggerì una voce nella sua testa. 
"E come ti sbarazzeresti di loro? Di certo non possiamo arrestarli e impiccarli, diventerebbero dei martiri e le loro bugie verrebbero assunte a verità incontestabili." gli fece notare Flint.
"Facciamolo sembrare un incidente." propose Billy.
"Un incidente che guarda caso uccide tutti e tre i capi di una rivolta?" chiese ridendo Flint "Gli altri ammutinati potrebbero reagire in modo inaspettato se capissero che è stata un'imboscata, penserebbero che li abbiamo eliminati per farli tacere." 
Gates li osservava, era chiaro l'intento di Flint.
La determinazione di Billy lo aveva reso nervoso sul suo ruolo e non avrebbe arretrato di un passo in favore del nostromo. 
Ci farà ammazzare pur di non perdere la sua autorità, pensò Hal.
Anche Billy lo aveva intuito, e ciò lo rendeva ancora più testardo nel far valere le sue ragioni.
"Allora li faremo sparire." disse con convinzione "E facciamo credere a tutti che se ne sono andati. Dufresne ha fatto lo stesso con Turk e gli altri a Nassau, giusto? E noi ci siamo cascati. Gli ammutinati a quel punto potranno trarre una sola conclusione, ovvero che Dufresne, Logan e Redfox hanno abbandonato la nave e ogni proposito di ribellione. Inoltre se modifichiamo la rotta, come ho già suggerito, non incroceremo Hornigold, e non correremo più rischi. Gli uomini in breve tempo dimenticheranno ogni dubbio istillato da Dufresne, e noi li aiuteremo in questo facendoli concentrare sull'idea di arricchirsi col tesoro." concluse Billy.
"A me sembra un'ottimo piano." dichiarò John.
"Anche a me." Leni concordò con lui
Flint sospirò, non voleva ammetterlo ma Billy aveva trovato una buona soluzione al problema, poteva funzionare. 
Il capitano si voltò verso Hal: "Tu cosa ne pensi?" 
Gates osservò attentamente il capitano, doveva soppesare bene le parole per convincerlo a cedere. 
"L'idea di Billy è valida, e tu capitano sei certamente in grado di darle vita e di metterla in atto nel poco tempo che abbiamo a disposizione." 
E bravo Gates, pensò John, lusingare Flint rigirando il tutto in modo tale da dare a lui ogni credito di un'eventuale riuscita, una mossa davvero astuta.
Il capitano tornò dietro alla scrivania e scrutò il mare attraverso i vetri delle finestre per un istante, poi si girò e guardando gli altri disse: "Li separeremo dagli altri e li uccideremo, ma terremo in vita Dufresne quel tanto che ci basterà per farlo rispondere alle nostre domande." osservò la carta navale davanti a lui e picchiettò l'indice sulla sua superficie "E so come possiamo farlo, e dove." 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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