Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Anown    05/03/2019    2 recensioni
Questa è una raccolta di oneshot accomunate dalla presenza di una coppia non canonica su cui si concentrano. Le storie potrebbero non incentrarsi esclusivamente su una coppia e alcune potrebbero non essere particolarmente romantiche.
Spero che la raccolta possa interessarvi.
cap 1 -Jo/Lighting(AU scolastico)
cap 2 -Scott/Zoey(una sorta di missing moment...)
cap 3 -Samey/Brick(AU scolastico)
cap 4 -Leshawna&Gwen Gwen/Courtney
cap 5 -Gwen/Geoff... e DJ
cap 6 -Dave/Ella
cap 7 -Courtney&Trent
cap 8 -Noah&Owen
cap 9 -Sky/???
cap 10 -Dawn/Scott (what if/ missing moments)
cap 11 -Heather&Harold
cap 12 -Duncan&Crimson
cap 13 -Mickey&Kitty
cap 14 -Spud/???
cap 15 -Alejandro/Courtney (missing moment)
cap 16 -Alejandro/??? (what if dopo TDWT)
cap 17 -Noah&Izzy
cap 18 -Lightning/??? (AU scolastico)
cap 19 -AnneMaria&Zoey
cap 20 -Beverly/Dawn (missing moment/what if)
cap 21 -(Scary Girl)Lauren/Damien
cap 22 -Zee&MK
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scott ricordava davvero poco di ciò che gli era accaduto alla fine del reality, oltre al fatto che non aveva vinto ovviamente... dopo tutto quello che aveva architettato, pur essendo decisamente il concorrente più meritevole e capace, aveva fallito... ma la frustrazione causata dalla sconfitta passava completamente in secondo piano rispetto al fatto che aveva rischiato di morire.
“O peggio... di rimanere paralizzato a vita...” al solo ripensarci tutto il suo corpo venne scosso da un brivido...
Era ancora molto debole, il suo corpo era più pallido del normale e terribilmente magro, per quanto non avrebbe saputo dire quanti chili aveva perso. Anche i suoi capelli gli sembrano strani, aveva la sensazione che si fossero fatti più radi e sottili, forse a causa dello stress. Non ci aveva mai tenuto particolarmente, ma di diventare calvo così giovane non gli andava...
Nonostante tutto era di buon umore, in un certo senso, sì, si poteva dire che lo era. Poteva sembra assurdo viste le sue condizioni, ma era come se avesse consumato tutta la negatività le settimane precedenti.
Era stato un risveglio traumatico, i familiari lo avevano accolto con affetto e sollievo, ma lui, nonostante fosse finalmente, pienamente cosciente e capace di parlare, si sentiva prigioniero di quel corpo debole che si era ritrovato. A non farlo scoraggiare durante la riabilitazione, a farlo andare avanti era stata una cosa sola... il desiderio di non darla vinta a quegli incapaci! Per quanto non ricordasse granchè e non avesse per niente voglia di recuperare la puntata finale per vedere come era andata, era certo di una cosa, delle sue condizioni avevano riso tutti! Ma lui si sarebbe rialzato in piedi e li avrebbe guardati dall'alto in basso!
Ora che i progressi della riabilitazione si erano fatti evidenti era decisamente più sereno, per quanto continuasse a sentirsi debole.
-A più tardi fratellino!- lo salutò Alberta.
-Ciao...- la sorella lo abbracciò e gli baciò la fronte, Scott emise un suono di disapprovazione simile ad un ringhio. -Ti approfitti del fatto che non sono nelle condizioni per respingerti...- le disse infastidito -Mostro!-
Sul viso della fulva giovane scocciatrice apparve un ghigno, strinse più forte il fratello.
-Ah... il mio piccolo dolce fratellino che ha bisogno di tante cure e affetto come quando era piccino piccino...-  cantilenò in falsetto.
-Ma vattene! Razza di squilibrata appiccicaticcia!- sbuffò Scott. La verità era che vedere la sorella felice gli faceva piacere, era stata molto preoccupata per lui e l'umore di lei aveva un po' fatto da specchio per il suo. La stessa sensazione l'aveva avuta con altri suoi familiari, non li aveva mai percepiti così  disponibili nei suoi confronti...
“Anche troppo... sono così strani, fanno quasi paura così affettuosi! Anche se forse uno alla volta li posso anche gestire...”
Pochi minuti dopo che la sorella se ne era andata, sentì di nuovo il rumore della porta.
-Già di ritorno? Hai scordato qualcosa?- non ebbe risposta, la porta si aprì lentamente, poi si richiuse prima che Scott potesse capire chi nascondeva dietro. Dopo qualche secondo di esitazione la porta riprese ad aprirsi timidamente. La prima cose che vide spuntare fu un codino di un innaturale rosso sangue.
-Ma che diavolo...?- poi la visitatrice si decise a sporgere perlomeno la testa, la ragazzina rise nervosamente.
-Eh, ciao... come va?- Scott la guardò in cagnesco, non poteva evitarlo.
-Beh, benissimo come vedi.- sbuffò il ragazzo in tono sarcastico. Lei appariva esitante, ma si decise ad entrare.
-Ti ho portato dei fiori!- disse assumendo un tono vivace mente si avvicinava. Scott continuò a rivolgerle uno sguardo duro, ma la ragazza era decisa a fare del suo meglio per non farsi mettere a disagio, una volta che era li. -Sono contenta di trovarti finalmente sveglio.- sorrise sistemando i fiori in un vaso posto a lato del letto del ragazzo.
-Perchè? Sei venuta altre volte?- chiese perplesso.
-Già, ma ho avuto qualche problema, c'era una ragazza  che ogni volta che mi trovava qui mi scacciava...- spiegò un po' dispiaciuta, Scott si mise a ridere.
-Mia sorella sa essere un bravo cane da guardia, non c'è dubbio!- ma il sorriso di Zoey lo infastidì.
-E' davvero bello vederti di buon umore, dico sul serio.-
-Bene ora non lo sono più... potresti sloggiare?-
-Oh, ti ho portato anche dei dolcetti!- disse tempestivamente, con tono teso. Era come se stesse cercando di temporeggiare, in attesa che le venissero le parole giuste.
-Sono avvelenati?- domandò osservandoli sospettoso.
-Cosa?! Ma no!- esclamò sorpresa e anche un po' ferita, con quella fastidiosa tonalità acuta che le veniva a volte. Scott si tappò le orecchie.
-Sei venuta per spaccarmi i timpani?- Zoey mise il broncio e prese una ciambellina zuccherate, la mise in bocca. -Visto?- disse dopo aver deglutito.
Il ragazzo prese due dolcetti e li mandò giù.
-Se non sei qui per avvelenarmi, quale altro motivo?- disse con la bocca piena.
-Ma perchè dovrei avvelenarti?!- domandò lei esasperata.
-Uh...- il ragazzo prese qualche altro dolce. -Boh, magari la cara e dolce Zoey ha un lato sadico.- ipotizzò mentre masticava. Ora che era Zoey a non sembrare più così allegra si sentiva decisamente meglio... e forse anche i dolci avevano qualche ruolo...
-Scusa...- disse lei.
-Uh... Già, la tua presenza è fastidiosa, ma i dolci non mi fanno troppo schifo.- notò un po' stupito che oltre ad essere infastidito dalla ragazza non era realmente arrabbiato... eppure la rabbia che aveva provato tempo prima era forte e reale...
-Oltre a scusarmi per la mia presenza...- disse alzando gli occhi al cielo. -Mi dispiace di essere stata... beh, insensibile quando ti sei presentato paralizzato e collegato a quello strano affare... capisco di averti ferito e...- Scott scattò all'indietro.
-Leggi nel pensiero o cosa?! È quella squilibrata della fatina dei boschi a insegnartelo?!- sbattè accidentalmente la schiena contro la spalliera del lettino.
-Oddio! Oddio! Stai bene?!- esclamò Zoey. -L-l-la flebo?! È-è a posto? La schiena, te la senti?-
-Certo!- il ragazzo le allontanò le mani con una flebile manata. -Certo... Sei imbarazzante! Non devi fare l'isterica, non c'è ne è bisogno, non sono mica fatto di vetro!- digrignò i denti offeso “Questa sensazione...”
-Scusa tanto se mi sono preoccupata...- Zoey si spazientì.
-E da quando ti preoccupi per me?-
-Beh, dopo la fine del reality ho cominciato a preoccuparmi...- spiegò imbarazzata. -Non era giusto, beh, certo... sei stato... quello che sei stato...-
-Stronzo?-
-Già... ma in fin dei conti era una punizione esagerata anche per un tipo...-
-Stronzo.- ci stava prendendo gusto.
-Ah... Come vuoi tu allora, era esagerato anche per uno stronzo come te!-
-Visto? Non costava tanto....- la interruppe sghignazzando e provocando in lei grande disappunto.
-Diciamo che il karma ha calcato un pochino la mano.- essere gentile con Scott si stava rivelando complicato come previsto.
-Ma perchè a voi ragazze piacciono tanto cose come il karma e il destino? Mah... mai capite... Comunque ti sei fatta l'idea sbagliata, non ci sono rimasto affatto male, anzi non capisco cosa possa darti questa idea.- rise il ragazzo.
-Eh... in qualche modo lo hai ammesso giusto qualche secondo fa... genio...-
-Ah... Non so di cosa tu stia parlando.- sbuffò. “Negare... negare sempre e comunque!”
-E poi ti ho sentito parlare nel sonno... Sembravi così abbattuto...- si intristì percettibilmente.
-AH! Dovresti andare in psichiatria! Te lo sarai sicuramente immaginato!- ribattè infantilmente il ragazzo dopo che la sua pelle aveva assunto una tonalità che si intonava ai capelli della ragazza. Lei  si sforzò di limitarsi a sorridere e sospirò, la sensazione era quella di trovarsi di fronte a un bambino fastidioso e piuttosto maleducato ma fece il suo meglio per non dire nulla a riguardo.
-Lascia perdere... non ero in me, ci ho messo un po' per ri... per riprendermi...- si giustificò il ragazzo. -Comunque non me ne può fregar di meno se avete riso di me.- cercò di apparire tranquillo e disinvolto, ma cercando di portare le braccia dietro la testa, il braccio sinistro ebbe un grampo. -M-merda!- esclamò, ma tentò di continuare il discorso come se niente fosse mentre Zoey sorrise quasi apprensiva. -Non pensavate mica di ferirmi...- disse cercando di rimettere il braccio nella posizione giusta. -Anche io se si fosse trattato di qualcun altro avrei fatto lo stesso probabilmente...-
-Aspetta, faccio io.- disse Zoey spostandogli l'avambraccio con delicatezza. Scott sbuffò.
-Però in effetti... visto che facevate tutta la parte dei bravi ragazzi... certo che ridere un povero innocente in pessime condizioni è stato veramente uno schifo!- concluse altezzoso. -Sì, avete dimostrato proprio del pessimo gusto.- annuì. -Almeno io sono coerente con me stesso ma tu e quegli altri santarellini-ini-ini-inetti-inettini...- Zoey lo guardò con una smorfia perplessa, si chiese se il ragazzo non avesse riportato qualche danno al cervello. -Vi siete comportati proprio male...- il ragazzo guardò Zoey, ma rimase insoddisfatto, non risultata particolarmente turbata rispetto a quando si era presentata nella camera.
-Sì... in un certo senso hai ragione...-
-Ah, solo in un certo senso?- la interruppe dubbioso.
-Infatti è per questo che sono venuta qua a controllare come stavi e rimediare in qualche modo al mio comportamento.- la ragazza scosse le spalle e sorrise. Scott sbuffò nuovamente.
-Ipocrita, lo fai solo per sentirti meglio con te stessa! Beh... almeno non è venuta quell'inquietante fatina dei boschi.- disse rabbrividendo leggermente. Zoey rise.
-Ti fa paura quella? Ma dai, è così bellina! Anche se sì, è un po' inquietante...-
-Paura? Dai, non scherziamo...- disse tenendo le braccia conserte. Si era bloccato di nuovo, ma sperò che Zoey non se ne accorgesse... anche se non era tanto sicuro che la flebo dovesse stare in quella posizione... -Ho avuto i brividi a causa della finestra aperta.- prima che potesse ordinarglielo la rossa la chiuse.
-Eh... grazie... comunque quella ragazzina è un ipocrita, dove mai s'è vista 'na santerellina che deride gli infermi? Eh?- Scott ricordò con fastidio un evento in particolare. -Oltre che una pettegola che svela i segreti altrui in mondovisione!-
-Eh... in effetti...- riflettè titubante Zoey.  Scott si sentì abbastanza sollevato di avere a che fare con la rossa e non con quella pallida e spaventosa creatura. La ragazza diede un'occhiata allo schermo del suo cellulare. -Ecco... mi spiace, ma adesso dovrei proprio andare.- lo informò la ragazza, un po' sollevata.
-Ecco! Alla buon ora, finalmente!- esclamò il ragazzo. Ma era stato troppo lento per i suoi gusti, come se in fondo non fosse stato poi tanto scocciato da quell'improvvisata. Ma forse stava solo confondendo la soddisfazione del suo stomaco nell'essere stato riempito con la propria. “Almeno la mia pancia è felice, l'ochetta non è così inutile in fondo... certo che però ti fai comprare facilmente amico mio.” disse dando un'occhiata di biasimo alla parte del corpo incriminata.
La porta sbatté, Zoey anziché uscire l'aveva chiusa con forza alle proprie spalle.
-Credo... credo proprio che opterò per un altra uscita, sì...- riflettè ad alta voce.
Scott guardò sbigottito la ragazza lanciarsi dalla finestra.
“Ho anche le allucinazioni ora? P-perfetto!”
-Quella donna di malaffare!- esclamò Alberta fiondandosi nella stanza e guardandosi intorno freneticamente. -Dov'è, dov'è?! Ero sicura di averla vista! Era veramente qui? Nuovamente qui?!- poi prestò attenzione al fratello che ancora non si era ripreso dallo spavento per l'entrata e le urla della cara sorella. -Ah!? Cosa ti ha fatto!?- si avventò su di lui scuotendolo.
-S-stai facendo molti più danni tu! Te lo assicuro!- disse riprendendosi.
-Ah...- la ragazza prese a ridere istericamente sotto gli occhi sconvolti di Scott. -Scusa... mi sono lasciata prendere un po' trop.... Ah?! Quindi lei era veramente qui!-
-Sì... ora ti calmi per favore!?- la ragazza si sedette e rimuginò.
-Non ci posso crederci! Dopo il modo in cui si è comportata... come si permette di visitare il mio  povero e indifeso fratellino come se niente fosse!- disse velenosa.
-Povero e indifeso a chi?- non gli piaceva per niente essere visto in quei termini. -In realtà si è resa utile mi ha portato...-
-Ah?! Un pacco bomba?!- esclamò preoccupata.
-No, dei dolcetti...- avrà sicuramente avuto le migliori intenzioni ma gli stava comunque provocando un bel mal di testa.
-Velenosi?!-
-Non credo, li ha presi anche lei.- la ragazza continuò a rimuginare.
-Ok, almeno non vuole cercare di ucciderti... forse...- non era del tutto convinta. -Ma in fondo ammiro la sua determinazione, per quanto possa scacciarla la ritrovo sempre qui... mi sa che se non vuole ucciderti... hai fatto colpo...-
-Cosa?!- la ragazza assunse un espressione molto seria.
-Ascolta, Scott, non devi farti fregare da una scialba, insensibile, volubile e superficiale ragazzina come quella! Ricorda che per lei eri niente ed è stata capace di deriderti anche se potevi praticamente schiattare!- disse arrabbiata.
-Hey, guarda che non sono fesso!- la interruppe il fratello. -E poi non sono mica il primo sfigato sprovveduto che si lascia usare!- “E'... è veramente accaduto? Ma certo, era logico che accadesse, era solo questione di tempo prima che...” -Sono io quello che seduce ed io quello che usa.- “Prima che una ragazza si infatuasse di me! Non c'era motivo per cui non dovesse succedere, non sono un patetico sfigato. È che tenendo gli altri a distanza c'è voluto più tempo del normale, tutto qui...” Si sentiva molto elettrizzato -E comunque lei non è per niente il mio tipo...- “Forse il mio tipo non esiste neanche... non credo di essere  fatto per stare in coppia.” -Come hai detto tu, sorellina, è una ragazzina scialba, volubile e superficiale.- “Insensibile non credo... è solo ipocrita, ma non insensibile... è questa la rende anche più insopportabile.” ripensò al suo sgradevolmente esagerato modo di mostrare preoccupazione quando credeva che si fosse fatto male.
-Ok... allora mi fido.- Alberta lo salutò di nuovo e se ne andò.
“Ah, finalmente tutto solo...”
-Eh...- si allarmò e cercò di muovere  gli arti superiori. -Ho... non ci posso credere... ho ancora le braccia incastrate! Alberta! Aiuto! Torna indietro!-
Dopo un periodo di tempo estremamente lungo, in realtà solo qualche minuto ma a Scott sembrarono ore, un eroico infermiere venne finalmente a liberarlo.

-Sai... credo che tu mi piaccia davvero...- sussurrò timidamente la ragazza dalle labbra rosse, il suo viso sembrava bruciare durante quell'ammissione. “Perchè una ragazza sulla carta tanto timida e spaurita dovrebbe conciarsi in modo così appariscente...” si chiese Scott cercando di distrarsi e non farsi prendere dalle emozioni. “Tutta in rosso... se assistesse ad una corrida il toro si butterebbe sugli spalti giusto per infilzarla...” all'improvviso la ragazza prese a picchiettare sulla sua testa.
-Hey! Che ti prende?!- nessuna risposta.

Ci fu un altro picchiettio...
Il ragazzo aprì gli occhi, qualcuno stava bussando alla sua finestra con insistenza, era Zoey.
“Ma un attimo fa non era... ah, era un sogno...” Scott scosse la testa cercando di scacciare quella visione mentre la ragazza attendeva. “Certo che è piuttosto audace.” pensò con... ammirazione? Cercò immediatamente di togliersi quello sciocco sorriso dal volto. Prese le stampelle e andò ad aprirle.
-Ciao!- disse solare la ragazza. -Mi scuso per averti fatto alzare, ma le infermiere non mi hanno fatta entrare, tua sorella deve aver detto qualcosa...-
-Che ci fai ancora qui?- non suonava aggressivo come avrebbe voluto. “Perchè mi sono alzato per aprirle tanto per cominciare?” temeva di aver perso la testa.
-Per farti compagnia, ho pensato che ti avrebbe fatto piacere.- rispose sorridendo.
-Che presuntuosa, come fai a dire se una cosa mi piacerà o no? Io e te non ci somigliamo... e fortunatamente aggiungerei...- sbuffò il ragazzo. Diede un'occhiata a ciò che poteva scorgere dalla finestra in cerca di qualcosa che potesse spiegare come aveva fatto la ragazza ad arrivare fin lì. L'unica spiegazione possibile era che avesse sfruttato un albero nelle vicinanze del cornicione, per quanto il salto fosse comunque notevole. “E' in gamba...” pensò suo malgrado. Lei cercò di dargli una mano per tornare a letto lui la respinse e fece da sé. Mentre la ragazza di occupava dei fiori lui prese una cartella che Zoey si era portata dietro... forse erano cose private, un gentiluomo non avrebbe dovuto ficcare il naso... per la punto, un gentiluomo.
-Ma che fai!?- esclamò la ragazza togliendogli dalle mani le foto che il ragazzo aveva estratto dalla busta.
-Rosa...- sghignazzò il ragazzo. -Alle medie avevi i capelli rosa!-
-E... era una fase! Ho cambiato colore varie volte.- il ragazzo continuò a ridere.
-Ti rendi conto che anche il tuo colore attuale è terribile, vero? Perchè sei così imbarazzata?-
-Guarda che mi sta bene! E comunque non deve piacere a te, ma a me... e a me piace...-
-Il rosa invece, no?-
-Eh... ero un po' ridicola.- ammise timidamente.
-In effetti quelle treccine rosa erano improponibili!- Disse riprendendo le foto di una Zoey un po' più piccola. Anche il lucidalabbra della foto era rosa, in tinta con i capelli. -Non sarò un esperto, ma perchè tutto di un solo colore? Capelli, labbra, accessori, vestiti... per non avere dubbi sul colore che ti deve essere assegnato in caso diventassi un power ranger o una maghetta tipo Doremì?- chiese beffardo.
-Infatti, non sei un esperto.- ribattè mentre il ragazzo guardava altre foto. -Ridammele, per favore...- si lamentò in tono puerile la ragazza. “M-ma tra tutti i giorni in cui dovevo andare a far stampare delle vecchie foto proprio questo dovevo scegliere?!” prese un sospiro e cercò di pensare lucidamente... in fondo non stava accadendo nulla di così drammatico. “Giusto?”
-Ah, c'è stata pure una fase gialla limone! Almeno hai avuto il buon gusto di non cercare un rossetto dello stesso colore.- disse divertito, sembrava un bambino col suo nuovo giocattolo. -Comunque com'è che un giorno sei impazzita e hai cominciato a tingerti i capelli?- domandò curioso.
-Ricordo che ai miei prese l'infarto quando tornai con la testa gialla...- rise la ragazza presa dalla nostalgia. -Comunque... uhm, non ricordo cosa pensai di preciso... forse volevo cambiare e pensavo che un drastico cambio di look mi avrebbe messa su una buona strada.- “Invece all'interno ero rimasta la stessa... tingersi i capelli mi era sembrato un atto di coraggio... ma non mi rese comunque più coraggiosa e non mi aiutò a socializzare meglio.” Scott le rivolse uno sguardo di biasimo e perplessità. -Ok, era un'idea stupida, ma alla fine ero comunque una bambina al tempo...- si giustificò imbarazzata.
-Eh... Perchè ora invece sei una donna matura e vissuta...-
-Beh, in confronto a prima...- scosse le spalle e continuò. -I primi giorni è stato abbastanza imbarazzante, mi fissavano tutti.- a pensarci ora sorrideva, ma per la Zoey tredicenne fu un brutto colpo.
-Beh, era prevedibile.- sentenziò il ragazzo con un ghigno.
-Sì... in effetti.- confermò la ragazza sorridendo. Scott rimase abbastanza stupito, credeva di provocarla in qualche modo, invece lei continuava a guardarlo pacificamente, sembrava addirittura suo agio. Era una reazione imprevista.
“Che tipa strana...”
-Come mai hai continuato a cambiare colore?- domandò ancora.
-Mah... ha cominciato a piacermi, diciamo.- in realtà piacere agli altri iniziate le medie aveva cominciato ad acquisire sempre più importanza per lei e pensava che anche presentarsi con un look eccentrico fosse una strada giusta, doveva solo perfezionare la strategia. Alla fine aveva cominciato a interessarsi realmente alla moda e voleva conciliare il suo desiderio di piacere e i suoi gusti.
-Mah, queste cose da ragazza non le capisco proprio.- non si spiegava neanche il perchè l'argomento gli avesse suscitato quell'interesse.
-Sai, non mi dispiace parlare con te!- affermò la ragazza prendendolo di sorpresa. -Penso... che potremmo anche diventare buoni amici in fondo... non sei male come sembri quando metti da parte le cattiverie e i sotterfugi!- Scott rise nervosamente.
-E cosa ti dice che io voglia metterli da parte, scusa?!-
-Hai imparato la lezione dopo quello che ti è successo, no?- per lei era una conclusione abbastanza scontata.
-A-ah! C-che ingenua...- e il modo insicuro di rispondere del ragazzo l'aveva ancora di più convinta.
-Anche per oggi devo andare... ci vediamo domani, va bene?-
-Aspetta che ci richiamino per partecipare di nuovo al reality e vedrai come ho rinunciato ai sotterfugi, le trappole... la crudeltà!- cercò di minacciarla il ragazzo.
-Ok, a domani!- lo salutò tranquilla e uscì nuovamente dalla finestra.
Stare con qualcuno al di fuori della sua famiglia che non gli fosse ostile e senza pensare a fregarlo... così come la presenza della ragazza in sé... tutto in qualche modo era stato inaspettatamente... “Non sgradevole...” si rese conto il ragazzo. Si sentì nuovamente elettrizzato.
“NO! No, no! Non è il mio tipo, non è il mio tipo! Non posso lasciarmi trasportare in questo modo solo perchè per la prima volta una ragazza è così palesemente interessata a me!” si sentiva terribilmente infantile e sciocco, ma non riusciva comunque a scacciare quella sensazione. “Perchè a me?!” protestò mentalmente, imbarazzato.

L'anno dopo, Zoey non fu per niente sorpresa dal cambio di direzione che aveva preso il comportamento di Scott durante il reality...


Angolo dell'autrice.
Questa one-shot è stata praticamente un parto... eh, non per l'one-shot in sé, non mi è dispiaciuto scriverla, anche se... non riesco proprio a farmi piacere Zoey, per quanto qualche spunto interessante avrebbe potuto darlo... sorry...
Il problema è che la mia capacità di gestire il tempo è inversamente proporzionale all'avvicinarsi di una scadenza(tipo preparare una materia) così mi sono ritrovata tanta voglia di scrivere(che arriva nei momenti più inopportuni) e poco tempo per farlo...
Comunque... non so... mi ispirava abbastanza questa accoppiata ai tempi(forse per il poco interesse che avevo per lei e Mike insieme?) Zoey mi sembrava la più adatta a questo contesto, in realtà ci sarebbe stata anche Dawn ma la Dott mi ispira molto poco(anche se probabilmente scriverò qualcosa anche su di loro, l'idea di Scott “inquietato” da Dawn mi ispira abbastanza invece) Mi spiace per il finale aperto, ma chiuderlo mi risultava forzato...
Non è possibile trattare la situazione di Scott alla fine della quarta stagione da un punto di vista medico realistico, ma mentre in un cartoni situazioni così irreali e approssimative ci stanno, quando le trasponi scrivendo risultano parecchio strane secondo me quindi ho cercato di descrivere come meglio potevo... spero comunque di essere riuscita ad ottenere un risultato decente che non stoni troppo. E' una mia impressione o andando avanti la violenza dello show è diventata sempre più calcata e sopra le righe? Per me stona abbastanza rispetto alle prime stagioni, poi non so...
E niente... spero che non ci siano troppi errori, mi scuso se i personaggi vi risulteranno un po' fuori carattere e spero che la storia vi possa piacere. Purtroppo non sono di sicura di come ho gestito i personaggi. Scott  in particolare è complicato per me, anche perchè ne ha praticamente due di personalità...
Le recensioni sono sempre molto apprezzate, grazie mille per aver letto!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Anown