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Autore: Anown    20/04/2019    3 recensioni
Questa è una raccolta di oneshot accomunate dalla presenza di una coppia non canonica su cui si concentrano. Le storie potrebbero non incentrarsi esclusivamente su una coppia e alcune potrebbero non essere particolarmente romantiche.
Spero che la raccolta possa interessarvi.
cap 1 -Jo/Lighting(AU scolastico)
cap 2 -Scott/Zoey(una sorta di missing moment...)
cap 3 -Samey/Brick(AU scolastico)
cap 4 -Leshawna&Gwen Gwen/Courtney
cap 5 -Gwen/Geoff... e DJ
cap 6 -Dave/Ella
cap 7 -Courtney&Trent
cap 8 -Noah&Owen
cap 9 -Sky/???
cap 10 -Dawn/Scott (what if/ missing moments)
cap 11 -Heather&Harold
cap 12 -Duncan&Crimson
cap 13 -Mickey&Kitty
cap 14 -Spud/???
cap 15 -Alejandro/Courtney (missing moment)
cap 16 -Alejandro/??? (what if dopo TDWT)
cap 17 -Noah&Izzy
cap 18 -Lightning/??? (AU scolastico)
cap 19 -AnneMaria&Zoey
cap 20 -Beverly/Dawn (missing moment/what if)
cap 21 -(Scary Girl)Lauren/Damien
cap 22 -Zee&MK
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Brick aveva appena finito di sistemare i libri nell'armadietto. Chiudendo l'anta si ritrovò di fianco un'accigliata testa bionda.
-Ah!- Brick fece un salto all'indietro e cadde. la ragazza alta rise.
-Sei davvero facile da sorprendere e spaventare... Davvero vorresti fare il soldatino? Soldatino bricco di lattuccio, che ridere!- disse mantenendo quel ghigno.
-Buongiorno anche a te Jo...- disse il ragazzo guardandola di traverso. Lei smise di sorridere.
-Andiamo al dunque, fammi copiare i compiti di biologia.- disse infastidita. Era una ragazza incredibilmente sgarbata, ma non era la classica bulletta ruba compiti, non le piaceva chiedere aiuto e averne bisogno la rendeva anche meno bendisposta disposta del solito.
-Non sarebbe giu...- ma la ragazza gli rubò il quaderno. -Giusto...- terminò rassegnato. -Va tutto bene? E' la terza volta che me li chiedi...- la interrogò impensierito, la ragazza emise una sorta di ringhio.
-Lascia perdere, non sono affari tuoi!-
-Aspe... ah, lasciamo perdere...- Jo lo lasciò solo... o quasi...
-S-scusa...- sussurrò una vocina femminile alle sue spalle. Sì trattava di una ragazzina con una divisa rossa da cheerleader, un'altra testolina bionda dagli occhi azzurri, anche se era più chiara.
-Si? Hai bisogno di qualcosa?- domandò garbato anche se ancora un po' nervoso.
-Ecco... sono Samm... Samey... non so se ti ricordi di me so...-
-Sei quella nuova che aveva bisogno di sapere dove si trovavano le aule, ora ricordo.-
-G-già...- rispose timidamente la ragazza. -Senti, potresti venire con me un minuto? Avrei bisogno di nuovo di essere aiutata... mi... mi dispiace non vorrei essere un disturbo ma...-
-Sì certo, tranquilla...- disse il ragazzo quasi con cautela. "E' terribilmente timida." osservò.
La ragazza lo fece uscire fuori in cortile e gli indicò un albero.
-Il mio zaino... non riesco a riprenderlo.- disse indicandogli il ramo da cui pendeva. -Così visto che mi sei sembrato abbastanza alto, ho pensato...- prima che la ragazzina gli potesse dire qualcos'altro Brick le recuperò lo zaino.
-Ecco a te.- glielo passò sorridendo.
-Grazie...- bisbigliò la ragazza diventando tutta rossa. -Ora vado...-
-Come mai era finito laggiù?- domandò Brick incuriosito.
-Oh, c'è l'ha buttato mia sorella.- rispose lei un po' imbarazzata.
-Ah...-
-E' che era arrabbiata perchè oggi ho usato il bagno prima di lei.- spiegò con un sorrisetto nervoso.
-Ah...- Brick aveva un'aria sempre più perplessa. -E'... è tutto a posto?- lei non aveva l'aria di stare molto bene.
-S-si...- rispose ancora più imbarazzata. -O-ora devo andare in aula! Davvero! Add... Ciao!- rispose scappando via.
"Che strana... Eh... Ma devo andare in classe anche io! Sono anche in ritardo!" si ricordò e si mise a correre. Essere troppo disponibile aveva i suoi svantaggi oltre ai... ma c'erano davvero dei vantaggi?
Sammy si sedette in aula, ancora agitatissima.
"Non ho fatto una figura brillante!" si disse ripensando al modo piagnucoloso e timido con cui si era rivolta al ragazzo che le piaceva. "Così imparo a fissarmi con un tizio che ho visto solo una volta..." Sospirò poggiando la testa sul banco. L'aveva conosciuto quando si era trasferita in quella scuola, era stato lui ad offrirsi di farle da guida. "E se ne è pure ricordato." questo la rallegrò. Non lo conosceva molto, ma le piacevano i suoi modi gentili. Forse non era veramente innamorata ma sentiva il bisogno di conoscerlo meglio. Chiedergli di aiutarla a recuperare lo zaino le era sembrata una buona occasione, forse per una volta un'azione di Amy avrebbe potuto avere un risvolto positivo per lei... "Devo essergli sembrata patetica!" si angosciò. Neanche non avere la prima ora in comune con Amy riusciva a tirarla su di morale. "Chissà chi era quella ragazza..." si chiese. Non le piaceva... sembrava dispotica... "Che anche Brick sia sfruttato..."
-Signorina Samey...- disse il professore di scienze avvicinandosi. La ragazza atterrita tirò su la testa dal banco. -Stava forse dormendo?- domandò minaccioso.
-N-no signore!- rispose alzandosi con un saluto militare. Solo un secondo dopo averlo fatto si rese conto della reazione ridicola. I compagni ridacchiarono tutti, o quasi... "Non me ne va una giusta oggi..."
-Si sieda per favore...- sospirò il professore. -Una reazione così me la sarei aspettata più dal signor McArtur... sarà qualcosa di contagioso.- commentò ironico. La ragazza si sentì stranamente, e stupidamente, felice per il paragone o forse solo per averlo sentito nominare.
"Oh, benissimo... sono davvero innamorata di un tizio che conosco appena?"
Finita la lezione, Sammy recuperò i libri e si preparò per andare nell'aula di matematica.
-Allora, con McArtur come è andata?- domandò una ragazza di carnagione scura e altissima, si chiamava Jasmine, ed era l'unica a non ridere quando le capitava qualcosa di brutto. Inizialmente si era offerta di perderle lei lo zaino dall'albero, non era certo un problema, poi aveva avuto quella splendida idea...
-Non bene... gli sarò sembrata ridicola...- rispose facendo sospirare l'amica.
-Non puoi saperlo.- disse quasi severa. -A meno che non te lo abbia detto lui e in quel caso si merita una bella lezione...-
-No!- Si affrettò a dire Sammy -E' stato molto gentile in realtà...-
-Forse dovresti essere più diretta e andare da lui a parlargli.- gli suggerì l'amica. Sammy rimase in silenzio. -Se vuoi posso parlarci io e cercare di farvi conoscere...-
-No, grazie! V-voglio pensarci da sola...- disse cercando di darsi un aria decisa. Jasmine sorrise. Vedeva di buon occhio quando l'amica cercava di fare le cose da sola ed essere più indipendente.
-Non mi pare che per oggi  abbiamo altre lezioni insieme...- riflettè. -Va beh, ci vediamo durante la pausa allora.- la salutò Jasmine. E così rimase l'unica ancora in aula.
-Sei cosciente di esserti innamorata di lui solo perchè è stato gentile? Probabilmente ti saresti infatuata di Jasmine se fosse stata un maschio.- Sammy deglutì. Si accorse che Scarlet era rimasta la ad osservarla tutto il tempo.
-Ma magari, se lo conoscessi meglio potrebbe piacermi davvero...- rispose lei titubante, quella ragazza che agli occhi degli altri era solamente un genio noioso, a lei incuteva un certo timore.
-Mi sembra comunque scomodo... potenzialmente rischi di innamorarti di chiunque sia gentile con te, no? Hai pensato alla mia proposta?- sorrise la rossa.
-Si ed...- disse titubante. Doveva davvero finire per fare qualcosa di così scorretto? Sì... non poteva continuare in quel modo. Tirò fuori i quaranta dollari dalla tasca. -Sì... che informazioni hai per me?- domandò nervosa.
Qualche giorno prima aveva scoperto la precisa e innocua Scarlet a rubare le risposte ai test... inizialmente era rimasta sorpresa, quindi il genio che dimostrava la compagna non era farina del suo sacco? Poi scoprì che non era così, il suo piano era semplicemente venderle alle peggiori capre della scuola e quando si era sentita scoperta, Scarlet, aveva deciso di approfittarne e procurarsi una potenziale, nuova, cliente. La rossa le aveva assicurato di essere in grado di procurarsi qualcosa con cui avrebbe potuto facilmente ricattare la sorella... fra la disperazione per le angherie della sua versione malvagia, la sorpresa generata da quell'improvvisa proposta e l'inquietudine che le suscitava vedere la compagna sotto quella nuova luce e con quell'inquietante sorrisetto aveva accettato.
-Ho della roba molto interessante, a quanto pare c'è stato un equivoco e...- la ragazza gli porse una busta ma improvvisamente Sammy la respinse e nascose il denaro dietro la schiena.
-N... no... ho cambiato idea!-
-Eh?!- esclamò Scarlet sorpresa. Avanzò minacciosamente verso di lei mostrando i denti. -Come prego?-
-Voglio... voglio provare a ribellarmi a mia sorella con le mie forze...- disse con lo sguardo basso. Probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di risolvere qualcosa con Brick, ma voleva almeno non deludere Jasmine in quello... era da quando avevano fatto amicizia che la ragazza cercava di convincerla a non fare tutto ciò che voleva sua sorella e che non le sarebbe successo nulla di male, non sarebbe rimasta sola ora che c'era lei, ma perlomeno il primo passo avrebbe dovuto farlo da sola...
-Mah, fa come vuoi!- rispose adirata Scarlet.
Dopo che la rossa uscì dall'aula lo fece pure Sammy tirando un sospirò di sollievo. Sì sentì nuovamente tesa incontrando Amy poco lontano dall'aula. La ragazza la guardò minacciosa ed aprì la bocca per dire qualcosa, poi la richiuse con aria frustrata. -Niente, lascia perdere!- disse furiosa rispondendo allo sguardo un po' interdetto, un po' impaurito della sorella.
“Non è un buon inizio...” pensò quando Amy se ne andò “Beh, comincerò a tenerle testa dalla prossima volta! Chissà cosa le sarà preso 'sta volta?”
-I tuoi compiti di biologia facevano schifo.- disse una voce irritata e leggermente familiare a Sammy, così come l'argomento.
-Beh, lo sai che non è la mia materia, ma meglio di niente, no?- Sammy vide Brick parlare di nuovo con la ragazza bionda, aveva un tono spazientito ma durò abbastanza poco. -Vuoi dirmi perchè non...- la ragazza se ne andò sbuffando senza neanche lasciarlo finire. -Ehy! Se mi spiegassi che problemi hai magari potrei aiutarti!- la richiamò. Poi scosse le spalle e si voltò verso Sammy.
-Ah, sei di nuovo tu... alla fine sei riuscita chiarirti con tua sorella?- la ragazza scosse la testa agitata poi mise le mani avanti.
-No ma non c'è bisogno! Lei è sempre così!- disse “No... così non va bene...” pensò rendendosi conto che non faceva altro che sminuire i suoi progetti nonostante fosse troppo presto per arrendersi e stancarsi, non aveva neanche cominciato... il ragazzo le rivolse un'occhiata perplessa. -Voglio provare a migliorare il mio rapporto con lei, ma è complicato...- aggiunse.
-Mi fa piacere, sarà molto difficile, ma ne varrà la pena...- cercò di essere rassicurante. -Lo so, ho detto qualcosa di piuttosto scontato...- disse ripensandoci.
-Sì, ma... volevo dire no! Comunque... Tranquillo anche se è una frase scontata fa piacere... anche se non dici nulla di utile fa piacere quando qualcuno cerca di dimostrasi interessato ai tuoi problemi.- disse titubante. -Anche quando magari non è interesse sincero, ma una frase di circostanza...- “Aspetta, era questo il caso?” -Comunque spero che migliori anche il tuo rapporto con quella ragazza.- disse per levarsi dall'imbarazzo.
-Beh...- sembrava incerto su come rispondere -Non ci abito quindi non è un problema così grosso.- sdrammatizzò il ragazzo.

Nelle settimane successive, seppur con i suoi tempi, Sammy, cominciò a risponde alla sorella e a smettere di ubbidirle. Inizialmente era stato terrificante come si aspettava. La ragazza le inveiva contro e la minacciava ogni volta che succedeva, c'era stato anche un momento in cui erano venute alle mani, ma era accaduto una volta sola. Avendo la stessa forza finirono per ritrovarsi con gli stessi danni. Alla fine avevano tacitamente stabilito che non conveniva a nessuna della due. Ma superati gli shock iniziali e l'atmosfera elettrica che respiravano a casa, Sammy cominciò a capire che non aveva un reale potere su di lei. Ciò che temeva di più era che Amy facendo la vittima e calunniandola le facesse perdere tutti gli amici, ma la maggior parte delle persone che avevano imparato a conoscere Amy da quando si erano trasferite sapevano di che pasta fosse fatta, sopratutto lo sapeva Jasmine che era l'unica che avrebbe dovuto temere di perdere visto che effettivamente si trattava della sua unica amica. “Ok... questo per una persona normale sarebbe triste...” rifletteva la ragazza  “Ma facciamo un passo alla volta, cose come fare amicizia devono avvenire naturalmente, no? Non devo angosciarmi troppo a riguardo... ” si diceva fiduciosa Sammy.
Alla fine Amy si era stancata e a parte qualche frecciatina che le gemelle si scambiavano ogni tanto e anche qualche litigio vero e proprio, le due tendenzialmente si ignoravano. Non tornavano né andavano più insieme a scuola. Sammy partiva più presto la mattina e aspettava un po' all'uscita, Amy scappava da scuola appena suonava l'ultima campanella. Non era facile non incrociarsi del tutto ed era complicato ignorarsi quando non avevano nessun altro a distrarle durante il tragitto. Ma dopo qualche giorno accadde qualcosa di strano...
Quella mattina Amy si svegliò prima di lei e l'attese. Sammy ebbe un colpo vedendola lì, ferma davanti al letto ad osservarla corrucciata.
-Deve essere un incubo...- Amy sorrise con le labbra strette e andò verso lo zaino di Sammy. -No, Amy, lascia stare il mio zaino!- cominciò a dire la sorella cercando di mostrarsi autoritaria, ma la ragazza sfrecciò via con aria di sfida. Sammy la inseguì in pigiama per tutta la casa e non ebbe il buon senso di arrendersi neanche quando uscì e la seguì per il vicinato. Poi Amy si fermò di fronte a una casa con un giardino in cui buttò lo zaino.
-Ricorda che tengo d'occhio sia te che Scarlet! Ricordatelo!- le urlò Amy a distanza di sicurezza, poi ricominciò a correre.
-Maledizione! Amyyyyyy!- si sfogò la ragazza.
-Samey?- la chiamò una voce. La ragazza si voltò incredula verso il ragazzo nel giardino.
-Brick? Q-questa è casa tua?- il ragazzo fece un cenno affermativo con la testa poi guardò in basso e raccolse lo zaino, lo ridiede alla ragazza.
-Hai nuovamente litigato con tua sorella?- domandò  tendendo a drammatizzare. La ragazza annuì rassegnata.
-Non avevo idea che abitassi qua vicino.-
-Vicino? Quindi abitiamo nello stesso quartiere?- la ragazza annuì con un lieve sorriso. -Se vuoi... eh... possiamo fare la strada insieme.- prose il ragazzo sembrando a disagio, la ragazza sorpresa annuì poi si allarmò.
-No! Voglio dire, non che non mi vada! Ma... non voglio disturbare...-
-No, non disturbi, tranquilla.- cercò di rassicurarla, poi le si avvicinò. -Eh... non ne so molto di vestiario femminile...- disse Brick estremamente dubbioso. -Ma stai andando a scuola in pigiama?- la ragazza strabuzzò gli occhi chiari. Si rese immediatamente conto che aveva ragione. -O forse i pantaloncini a pagliaccetto e le magliette intonate con le paperelle... sono di moda?- più continuava la frase più gli sembrava improbabile. -Ah... scherzavo, non sono mica uno che sarebbe capace di vestirsi totalmente a caso utilizzando una borsa esplosiva contenente colla e indumenti.- ridacchiò imbarazzato. -L'ho capito subito che quello è un pigiama e... e... perchè sei uscita in pigiama a proposito?- Brick si rese conto di star parlando da solo e che la ragazza se l'era data a gambe. “Eh, suppongo che faremo la strada assieme la prossima volta...”

“La prossima volta” arrivò molto presto, lo stesso giorno all'uscita da scuola per essere precisi.
-Samey, hey!- cercò di salutarla con naturalezza, lei non capiva perchè improvvisamente sembrava così nervoso pure lui.
“Gli avrò fatto qualcosa di male?”
-Non sei più in pigiama...- osservò, la ragazza arrossì.
-E' meglio non parlarne più...- disse con un sorriso tirato. -Comunque... eh... hai bisogno di qualcosa?-
-No ma... potremmo fare la strada di ritorno insieme, pensavo...-
-P-perchè no?- la ragazza annuì. Non capiva l'improvviso interesse del ragazzo nei suoi confronti ma al caval donato non si guarda in bocca.
Purtroppo non riuscirono a parlare di nulla durante quasi tutta la strada. Si limitarono a scambiarsi qualche occhiata in parte curiosa, in parte nervosa...
-Sai, mi sembri già meno timida rispetto a quando ti ho conosciuta... sei cambiata velocemente...-
“Strana cosa da dire visto che non ho aperto bocca... davvero molto strana...” sospirò lei. Brick lo recepì come un segnale poco rassicurante.
-Eh... Per quanto riguarda ciò che mi hai detto qualche giorno fa....-
-Sto già facendo dei progressi con mia sorella.- disse sollevata. -Quella di stamattina  è stata una piccola ricaduta!- precisò.
-Non intendevo quel discorso.- rispose un po' perplesso. -Mi riferivo a quando mi hai chiesto di uscire... Sai sono rimasto molto sorpreso, soprattutto per il modo in cui me lo hai chiesto... N-non me lo aspettavo ma... Samey?- il ragazzo si voltò e si rese conto che la biondina era rimasta indietro, immobile come paralizzata, con lo sguardo scioccato. -Samey? Samey?- cercò di richiamarla agitandole la mano davanti la faccia.
-Io avrei fatto cosa?!- esclamò quando si fu ripresa.
-Beh, mi hai ricattato dicendomi che se non avessi cominciato a uscire con te  avresti raccontato a tutta la scuola di quando in prima superiore mi sono fatto la pipì addosso....-
-Aspet! N-non posso essere stat! Pipì?- quella fù l'unica frase che riuscì a completare in quel momento... per quanto quella parola di due sillabe potesse essere considerata una frase...
-Beh, si...- sussurrò con voce stridula diventando paonazzo.
-Beh, non me lo aspettavo.- si limitò a dire la ragazza, inizialmente sorrise, poi si scusò. -Ah, scusa davvero... hai un problema medico di qualche tipo?! Non dovrei sorriderci su! Mi spiace!- “Forse è per questo che non riesco ad avere amici! Ha ragione Amy, sono un disastro! Oh, no! Un'altra ricaduta...”
-No, è che dopo la terza elementare avevo sempre studiato a casa prima del liceo, ero nervoso e non più abituato all'ambiente quindi sono andato nel panico e...- ammise un po' a disagio. -E' che la classe delle elementari mi aveva sempre preso di mira ed io... io ad un certo punto non sono più voluto andare a scuola...- Sammy doveva restare molto concentrata per sentirlo, balbettava con un tono molto basso. -Sì, lo so, sembra molto molto stupido a pensarci ora! F-forse i miei sarebbero dovuti essere meno protettivi e mandarmici comunque o forse avrei dovuto parlarne prima che la situazione divenisse drastica con i miei e le maestre ma mi vergognavo.- rise nervosamente. La ragazza gli si buttò addosso abbracciandolo, fu una mossa istintiva.
-Non devi più pensarci è passato!- esclamò con la testa appoggiata al suo petto evitando di guardarlo. -Comunque, congratulazione davvero! Hai fatto dei passi da gigante, non mi sarei mai aspettata che uno come te potesse aver avuto questi problemi!- disse alzando la testa verso di lui, poi si staccò imbarazzata. -Non sembri neanche la tipica vittima di bullismo, sei così forte!- disse di getto. -Ops... commento superficiale?- domandò insicura.
-Beh, ho avuto molto tempo per allenarmi mentre ero a casa... n-non che lo facessi a posta per sembrare più forte e meno vulnerabile! Ok, forse inizialmente ho pensato a quello da bambino... anche se in realtà sembrare forte non mi ha aiutato molto visto il mio carattere... però fare esercizio mi ha sempre aiutato a scaricare lo stress, come se la fatica mentale si trasformasse in fisica!-
-Capisco! Per me è lo stesso... anche se sono diventata una cheerleader solo per seguire Amy...- “A proposito di Amy... dannazione... sarà stata sicuramente lei a chiedergli di uscire, ma perchè?” -Comunque, penso che tu sia davvero ammirevole per essere stato capace di continuare le superiori nonostante le prime difficoltà...-
-In realtà volevo mollare tutto per fare il militare... sì, potrà sembrare una scelta assurda visto il mio carattere, ma in realtà ho una certa confidenza con l'ambiente... mia madre ha fatto il medico per l'esercito, ha sposato un soldato ed io ci ho vissuto per un po' in una base.- spiegò il ragazzo. -E' grazie a Jo se ho continuato...-
-Jo?-
-Sì, la ragazza dei compiti di biologia... E' stata lei a sfidarmi, non faceva altro che dirmi che non potevo farcela, io mi sono intestardito ed... beh, eccomi qua! Comunque... penso che mi abbia aiutato anche concentrarmi più sui problemi degli altri che sui miei e cercare di essere d'aiuto quando potevo... mi ha aiutato a considerare i miei compagni più come esseri umani che minacce. Scusa, temo di averti annoiata!-
-No, affatto!- al contrario la ragazza avrebbe voluto carta e penna per segnare tutto quello che il ragazzo le diceva.
-Ah, giusto! Per quanto riguarda il metterci insieme... sembri molto carina e gentile, ma penso dovremmo conoscerci meglio prima... potremmo cominciare a frequentarci a scuola, stare insieme all'andata e al ritorno... è che non ho molta esperienza a questo tipo di situazioni...- le disse appoggiandole la mano sulla spalla. -A te sta bene?-
la ragazza annuì.
-A-aspetta!-
-Non mi muovo... sono sempre qui...-
-C-certo! Intendevo, per quanto riguarda il modo in cui ti ho proposto di... frequentarci se ho ben capito...-
-Ah sì... ho apprezzato il tuo entusiasmo, ma sei stata un po' brusca. Comunque, non preoccuparti, so che sei stata molto sotto pressione per tua sorella e dovevi essere nervosa, quindi...-
-Quella non ero io, era mia sorella Amy! Non è una scusa, dico sul serio!- il ragazzo rimase senza dire una parola per qualche secondo. “Non ci crede! Ora che faccio?!”
-Non capisco, quindi piaccio a tua sorella? E-eppure mi ha specificato più volte di essere Samey...-
disse imbarazzato.
-N-no... m-mi piaci!- ammise. -Eh... ecco... cercherò di chiarire io con mia sorella e sul perchè mi abbia fatto questo scherzo però...- disse guardando verso il basso. -Sono molto contenta di come siano andate le cose...- non riuscì a trattenere un sorriso.
-B-bene...- i due continuarono a fare la strada insieme ancora per un po', poi arrivarono davanti casa di Brick.
-Forse avrei dovuto accompagnarti fino a casa...- riflettè ad alta voce.
-No, stai tranquillo... Aspetta ancora un minuto...- lo fermò prima che attraversasse il cancello. -A te non piace qualche altra ragazza, vero?- domandò nervosa, lui la rassicurò. -Neanche... Jo?- il ragazzo rise.
-No, tranquilla. Non abbiamo quel tipo di rapporto... forse ho avuto una cotta per lei all'inizio...- Sammy deglutì. -Ma è tutto passato, sul serio.- la biondina fece un sospiro di sollievo.
-Allora... come ho deciso di impegnarmi io per non farmi più mettere i piedi in testa da Amy, provaci anche tu.- lo incoraggiò sorridendo.
-Grazie della preoccupazione, ma non è un problema, davvero.- le disse il ragazzo. -Ma se esagererà cercherò di tenerle testa.-
-Bene, se avrai bisogno di aiuto, ricorda, sarò sempre disponibile.- “Eh... Ma che aiuto posso dargli? E poi quella ragazza mi terrorizza!”
-Ok, lo ricorderò!- rise il ragazzo. -Comunque credo che non mi chiederà più i compiti per un po', sembra che ora riesca ad organizzarsi meglio. È già qualcosa, no?- Sammy annuì. -Beh, a domani Samey...- la salutò Brick con un cenno della mano.
-Si a... emh... chiamami Sammy per favore.- gli disse lasciandolo un po' perplesso. -Mi facevo chiamare Samey perchè il nome suonasse più simile a quello di mia sorella ma ora non ne ho più bisogno.-
-Ok, allora a domani Sammy.- suonava davvero molto bene detto da un'altra persona... da lui in particolare.

-Allora? Perchè hai chiesto a Brick di uscire fingendoti me?- domandò Sammy tornata a casa e trovando la sorella a mangiare da un pacco di patatine. -Volevi farmi fare brutta figura?- Amy sorrise.
-Allora, è andata bene fra voi? Sono stata un buon cupido?- Sammy era piuttosto sconvolta. -Lui era talmente timido che per essere sicura ti ho dovuta portare di fronte a casa sua. Dovevo fargli prendere coraggio e ricordargli la proposta che gli avevi... che gli avevo fatto per conto tuo...-
-M-ma... ma gli hai chiesto di uscire in modo orribile... perchè l'hai fatto? E come hai saputo che si era fatto la pipì addosso?-
-La risposta ad entrambe le domande è Scarlet!- disse infastidita. -Comunque gli ho chiesto di uscire nel modo giusto, l'hai visto con Jo, no? È quel tipo di ragazzo che sente il bisogno di essere dominato... lo dice anche la platinata, pazza della scuola, no?- forse avrebbe dovuto preoccuparsi di più per il fatto che il ragazzo si fosse comportato in modo amichevole con lei nonostante pensasse che l'avesse ricattato, ma in quel momento la sua attenzione si spostò su altro... Sammy all'improvviso saltò addosso alla sorella. -Non sulla faccia! Non sulla faccia!- urlò Amy prima di accorgersi che quello era un abbraccio.
-Hai fatto tutto questo per me... Non ci posso credere!- esclamò commossa Sammy.
-Idiota!- urlò cercando disperatamente di allontanarla. -Ho detto che la risposta alle domande era Scarlet! L'ho fatto perchè volevo tenerti buona e impedirti di dire a tutti che in realtà sei tu la sorella maggiore! Sei tu Amy! I-io non volevo che usassi l'informazione avuta da quella rossa fuori di testa!- Amy scoppiò a piangere. Sammy sospirò e la tenne fra le braccia.
-Sei tu ad essere l'idiota... non avrei mai potuto farei una cosa del genere...- “Non avevo idea di cosa avesse scoperto Scarlet e poi non lo avrei mai fatto comunque... o forse sì?” si ricordò di essere stata davvero disperata in quel momento. -Ma ora non ha più importanza... Amy... non puoi essere così idiota! Non ha alcuna importanza chi è la maggiore fra noi!- le sorelle rimasero abbracciate a singhiozzare per un po'....

Angolo dell'autrice:
Mi sono bloccata più volte con questa oneshot, ma alla fine mi è venuta l'ispirazione, mi sono sbloccata tutta in una volta e sono riuscita a finirla! Non me lo aspettavo, non sono personaggi su cui avrei mai pensato di scrivere(ma per me è anche questo il bello di questo tipo di raccolte), ma sono piuttosto soddisfatta del risultato anche se in parte non ne sono sicura... spero si riveli più esatta l'impressione positiva... mi spiace di aver trattato superficialmente alcune situazioni, ma è una raccolta di oneshot inoltre non mi veniva naturale dilungarmi molto... spero che la storia possa piacervi e spero di non essere andata troppo nel OOC...
Grazie a Farkas e a reginaZoey del suggerimento, non me ne ero accorta subito ma in effetti i personaggi sono molto compatibili. Spero tanto che anche voi siate soddisfatti del capitolo...
Buona Pasqua a tutti!
  
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