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Autore: purpleblow    20/07/2009    3 recensioni
Un'interpretazione personale di come sono andate le cose prima degli eventi dell'episodio 35.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Game over



Mello aveva un piano in mente, voleva stanare Kira e se non fosse riuscito nel suo intento, almeno -anche se a malincuore- avrebbe aiutato quello spocchioso di Near a farlo al suo posto.
Sapeva cosa fare e non sarebbe affatto stato difficile portare via la puttana di Kira, oh sì, perchè non era sciocco e aveva intuito che fra la Takada e quel bastardo c'era del tenero.
"Ne sei sicuro, Mello?" quella voce, l'avrebbe riconosciuta fra mille, sempre.
Matt gli aveva posto una domanda, nella quale Mello sapeva che ce n'era un'altra nascosta, bastava intuirlo e lui ne aveva di intuito.
Non che fosse difficile immaginare quale fosse il quesito celato all'interno di quelle parole, Matt aveva solo paura di non rivedere mai più il suo compagno, non era certo una missione semplice quella, non quando la Takada era in stretti rapporti col nemico.
"Lo sono, Matt. Se c'è una cosa che desidero più di ogni altra è fottere quel bastardo di Kira e quale migliore occasione per farlo?" doveva saperlo, Mihael era irremovibile, lui odiava Kira per aver messo fine alla vita di L, colui che avrebbe dovuto catturarlo e sbatterlo in prigione.
Matt si sedette sul divano di pelle nera e prese posto accanto a Mello, avvicinò il volto al suo per lasciare un bacio sulla sua guancia.
"Oh... davvero è la cosa che più desideri?" ammiccò, sussurrandogli all'orecchio, sensualmente.
Se c'era invece una cosa per cui Matt detestava Kira era il fatto che, senza saperlo, si stesse conquistando tutte le attenzioni da parte di Mello e questo lo faceva andare su tutte le furie.
Una volta, c'era solo lui al centro della sua attenzione, mentre negli ultimi tempi era come se Mihael lo avesse messo al secondo posto, certo non di gradimento. Ma comunque gli rodeva il fatto di essere trascurato.
E da quando poi era diventato così geloso? Geloso. Che parola stupida, aveva sempre provato pena per chi crepava di gelosia nei confronti di qualcosa o qualcuno, ma alla fine c'era caduto anche lui.
"Dipende che cosa intendi per desiderio..." rispose il ragazzo afferrando il mento di Matt per poi lasciare un bacio sulle sue labbra.
Trovando la posizione scomoda, si spostò, accomodandosi sulle sue gambe, dando a quel bacio ancora più trasporto. Pose una mano tra i suoi capelli, lasciandoli scivolare fra le sue dita.
A Mello piaceva accarezzarli, erano morbidi come la seta e toccarli lo rilassava.
Il bacio però non durò a lungo, Matt si staccò bruscamente da quelle labbra che lo facevano andare in paradiso ogni volta. Si alzò dal divano, soffermandosi a guardare l'altro negli occhi.
"Sai già cosa penso, Mello. Non dovresti farlo, potresti..." non riuscì neppure a finire la frase, troppa rabbia, troppa preoccupazione.
Mise una mano in tasca, cercando freneticamente il pacchetto di sigarette, accendendone immediatamente una.
"Morire? Matt, qui l'unico a crepare sarai tu, con tutta la merda che ti entra nei polmoni!" era vero, come non dargli torto? Ma Mello aveva una strana sensazione, ce l'aveva da quando quel testone si era messo alla ricerca di Kira per conto suo e non era affatto un buon presagio.
Mettersi contro Kira significava andare in contro alla morte e Mello stava osando troppo. Già aveva rischiato quando si era impossessato del quaderno in cambio della figlia di Yagami, Matt sentiva che lui li stava osservando.
Non avrebbe dovuto prendere il Death Note, non avrebbe dovuto uscire allo scoperto.
Certamente sapeva che Kira aveva bisogno di scoprire il vero nome del suo compagno ma... chi gli garantiva che, per quando arduo sarebbe stato, non ci sarebbe riuscito?
Era intelligente, altrimenti non avrebbe vinto contro L e per questo temeva per la vita del compagno. Non che Mello fosse stupido, anzi il contrario, solo che Kira aveva la capacità di uccidere, Mihael no.
"Hai ragione. Ma tu potresti morire domani, ricordatelo." sperava che mettendogliela così capisse quanto fosse rischioso, ma forse era del tutto inutile.
"Oppure potrei finalmente farlo fuori, ci hai pensato? Hai idea di quanto questo sia importante per me? Ovviamente no, altrimenti mi avresti appoggiato." l'unica cosa che Matt aveva ottenuto era l'ennesima prova di quanto Mello fosse testardo.
"Io ti ho sempre appoggiato, lo sai benissimo. Ti sto solo mettendo in guardia... e adesso, se non ti dispiace vado a dormire." detto questo lasciò la stanza, non sapeva che quella discussione sarebbe stata l'ultima, neanche lo immaginava.
Mello uscì da quella casa non appena Matt si chiuse la porta della camera da letto alle spalle.


* * *


Matt, sai cosa devi fare. Mello

Matt accartocciò il foglietto di carta con rabbia, quell'idiota gli aveva lasciato un insulso bigliettino prima di andarsene... per sempre.
Uscì dall'appartamento e salì in macchina, presto sarebbe tutto finito, anche per lui, aveva deciso che se Mello doveva morire, lo avrebbe fatto anche lui. Non gli importava niente di Kira, fondamentalmente non gli era mai importato.
Sfrecciò via con l'auto, raggiungendo la sede televisiva in cui avrebbe dovuto entrare la Takada.
Si appostò lì vicino, nascosto, in modo tale che quando l'amico fosse passato assieme alle auto della scorta della signorina, lui le avrebbe seguite.
Sapeva perfettamente cosa doveva fare e a pensarci bene, era molto difficile per lui rimanere in vita, una volta intrapresa quella missione. Forse lo avrebbero catturato per estorcergli delle informazioni, ma non avrebbe mai tradito Mello e quel punto lo avrebbero fatto fuori.
Lasciò un messaggio al cellulare del compagno per fargli sapere che era arrivato sul posto e a quel punto non gli restava che attendere.
Sentì una fitta al cuore, presto avrebbe dovuto separarsi da Mihael, senza poterlo rivedere e non poteva farci niente.
Se solo avesse saputo che non si sarebbero rivisti la sera prima, avrebbe evitato di andarsene da quella stanza, sarebbe rimasto con lui, nonostante la rabbia che provava dentro.
Adesso tutto ciò che sentiva era delusione e rimorso. Aveva creduto di svegliarsi con Mello accanto, come sempre, come ogni santa mattina, ma così non era stato ed ora si sentiva in colpa.
Ma ormai, le cose erano andate così, cos'altro poteva fare? Niente.
Alzò lo sguardo davanti a sè, era ora ed infatti vide le auto, capeggiate da Mello in sella alla sua moto. Attese qualche minuto, poi si apprestò a raggiungere l'entrata dell'NHN, dove lanciò un fumogeno, come stabilito con l'amico.
Era il panico, tutta la folla era in fermento, ormai il suo compito era finito, adesso non gli restava che fuggire, lanciando un ultimo sguardo a Mello prima di andarsene.
Mentre sfrecciava per le strade, pensava a cosa stesse facendo adesso l'amico, dentro di sè aveva una brutta sensazione, terribile a dire il vero.
Nel frattempo Mello aveva già sviato le auto, prendendo una stradina stretta, dove lo spazio era sufficiente appena per una moto. Ormai aveva la signorina Takada in pugno, il suo piano stava funzionando alla grande.
Era sicuro che con lei tra le mani, presto avrebbe scoperto chi si nascondesse dietro a Kira.
Ormai si stava facendo buio, finalmente era arrivato sul luogo in cui avrebbe torchiato la donna per ricevere le informazioni necessarie, ben presto tutto sarebbe finito, finalmente.
Entrò con la moto all'interno di un camion parcheggiato appositamente per la missione e chiuse le porte, la Takada non aveva scampo. E... nemmeno lui.
Dall'altra parte della città, Matt si trovava ancora in auto, cercando di sfuggire agli inseguitori, ormai credeva di avercela quasi fatta quando notò che davanti a sè c'erano auto nere ovunque.
Bene, era in trappola, allora era davvero arrivata anche la sua fine; dopotutto, l'aveva immaginato e poi, non sarebbe stato tanto male andarsene dato che anche Mello sarebbe morto.
La brutta sensazione che aveva dentro non aveva accennato ad andarsene, aveva avuto il magone per tutto il tempo e adesso, era chiaro che cosa sarebbe accaduto.
Sterzò bruscamente per cambiare direzione, per cercare di tornare indietro, ma non ci mise alcun impegno. La macchina fece diversi giri su se stessa e il ragazzo notò di essere circondato.
Scese dall'auto senza alcun timore, il destino era quello di morire comunque, prima o dopo.
Non si aspettava che la Takada avesse tutte quelle guardie del corpo, c'erano almeno una decina di macchine appostate lì in attesa che arrivasse e altrettante decine di persone pronte a sparare.
Sperò con tutto se stesse che almeno Mello ce la facesse, anche se ormai lo trovava impossibile.
Provò a parlare con gli uomini, dicendo che si aspettava cosa volessero sapere e che non gli conveniva ucciderlo, ma fu del tutto inutile.
Matt non si accorse neppure quando aprirono il fuoco, fu tutto talmente veloce. Una ventina di colpi dritti ai punti vitali. Una ventina di colpi sparati ad una velocità impressionante.
Cadde a terra, sbattendo contro la macchina, era finita per lui, il sangue colava copioso da ogni ferita e la sigaretta che teneva fra le labbra cadde sul giubbotto intriso di sangue, spegnendosi sul liquido cremisi.
Sentì solo una voce lontana, come un eco che gli arrivò dritta alle orecchie, forse aveva ragione.
"Chi si ribella al grande Kira, non merita altro che la morte." già, allora anche Mello avrebbe fatto quella fine, morto per un desiderio di vendetta.
Lentamente chiuse gli occhi, pian piano sentiva che tutto attorno si faceva sempre più oscuro e che le forse lo stavano abbandonando.
"Mi dispiace Mello..." quanto avrebbe voluto che le cose fossero andate diversamente.

Mello aveva rinchiuso la Takada sul retro del camion, mentre lui ne era alla guida. Ormai era del tutto innocua, l'aveva denudata e le aveva tolto tutto, come poteva ucciderlo? Anche se fosse stata in grado di scoprire il suo nome, non aveva più niente con sè.
Mello fu colpito dalla notizia che trasmetteva il telegiornale, l'immagine mostrava un'auto rossa... quella di Matt, del suo Matt.
Una fitta dolorosa al petto lo colpì, sofferente ascoltò attentamente la notizia, dunque Matt era morto. Lo era forse a causa sua? Lo aveva avvertito di quanto fosse pericoloso rapire la Takada, lo aveva messo in guardia per salvarlo ma... chi aveva fatto una brutta fine non era stato lui, ma Matt, colui che non doveva assolutamente andarsene.
Il senso di colpa lo stava mangiando vivo, quel ragazzo era sempre stato in silenzio e aveva sempre accettato le sue decisione e adesso, era morto per lui.
Sentì gli occhi bruciare e il dolore non accennava a diminuire.
Matt, perdonami. Non pensavo ti avrebbero ucciso... quel pensiero lo stava logorando e ormai, le lacrime scorrevano sul suo viso, senza che lui se ne rendesse conto.
Aveva perso qualcuno di importante, l'unico che lo avesse sempre appoggiato, che non lo aveva mai abbandonato.
Matt lo aveva sempre seguito, qualsiasi stronzata facesse lui c'era sempre e adesso, Mello lo aveva condotto alla morte. Per un attimo si sentì uguale a Kira, anche lui quella volta aveva deciso il destino di una persona, quella del suo Matt.
Il dolore al petto aumentò improvvisamente, fino a quanto il cuore non cessò di battere.
Alla fine Matt aveva ragione, quel giorno era arrivata la sua fine, ma non aveva messo in conto che Mello non sarebbe stato l'unico a morire.
Quel giorno era morto anche il loro legame.
Chissà se lassù, all'inferno si sarebbero incontrati di nuovo?


Note dell'autrice:
Finita. Ce l'ho fatta, per quanto sia stata dura.
La morte di Matt mi ha sempre fatta star male, e poi, nell'anime non danno molto spazio a questo personaggio, purtroppo.
Una visione diversa delle morti di questi due personaggi, che ho adorato e che sono i miei preferiti insieme ad L.
Ma guarda caso, i miei personaggi preferiti fanno sempre una brutta fine...
Questa fanfiction è ovviamente dedicata a Lè, dato che è stata lei a farmi venire l'ispirazione per le MattMello! ^^
Grazie Ghiretto!!! *_*

 
   
 
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