Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    07/03/2019    2 recensioni
Qualcosa avvicinerà presto due famiglie tanto diverse tra loro: una dove domina la ricchezza e non si conosce fame, l’altra dove si lotta giorno dopo giorno per un pezzo di pane. Una che vive di segreti in famiglia e l'altra dove si respira amore e affetto smisurato.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Re, Regina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oscar non riesce a dimenticare la storia breve ma di intensa passione vissuta con Isabel alcuni mesi fa. Ad oggi ha cercato di rimuovere il sentimento, però con scarsi risultati.

Per tale motivo non si scoraggia quando la donna gli dice di lasciarla in pace.

La segue ed è proprio lui a trovarla a terra, priva di sensi, davanti l’uscio di casa.

“Santo cielo! Isa…che ti prende? Svegliati” – la scuote più volte ma la fanciulla non risponde. Il viso è pallido e sono addirittura visibili sui suoi abiti delle tracce di sangue.

Spaventato, la prende in braccio e si dirige, il più veloce possibile, nella dimora della levatrice di Arendelle.

La paura che l’uomo vive e che lo affligge è diretta alla salute del bambino, oltre che a quella della sua amata.

“Allora? Dimmi tutto, Jacqueline. Come sta?” – chiede all’esperta.

“Ho chiesto ai vicini di chiamare anche il medico del regno. Anche se è compito mio, non vorrei azzardare e mettere a rischio la loro vita” – spiega, amareggiata.

“Mettere a rischio?” – ripete, scioccato, Oscar.

Addirittura, Isabel potrebbe morire?!

Nel frattempo, i reali assieme ai Bjorgman rincasano.

C’è gioia immensa negli occhi di chi vede i sorrisi del re e della regina, dei candidi baci di Anna e Kristoff e della ritrovata serenità della giovane Elsa.

“Dobbiamo dare l’annuncio” – propone Agnarr, una volta a tavola, di fronte ad un abbondante cena – “Cristel è nel posto dove sarebbe dovuta essere da sempre”

“Preferisco che mi chiamate Lisa. Ormai è quello l’appellativo che mi connota. Perciò, se non vi dispiace, per tutti sarò Lisa Brown. Non voglio cancellare chi sono stata per quarant’anni”

“Hai ragione. Quindi brindiamo a noi, alla pace ritrovata, alla nostra primogenita finalmente di nuovo con noi e a Lisa, una sorella, una regnante, una zia, una cognata…. Che questo sia un inizio splendente per tutti. Cin” – alza il calice Idunn, emozionata e commossa.

In così tanta euforia, nessuno si è ricordato dell’assenza di Isabel. Pare che averla vicina o lontana, non sia importante. Ciò neppure per il marito, nonché padre del suo bambino.

E a proposito di bebè…

“Questo è quanto, Oscar!” – conclude il medico, dopo un’accurata visita alla donna.

“Siete certi che la situazione è stabile?”

“Ti ripeto che Isabel è fuori pericolo” – ribadisce l’uomo.

“Per fortuna. Sarà però un dramma doverle dire del piccolo” – si incupisce il giovane soldato di palazzo.

“Immagino. Sono donna e madre, comprendo che perdere un figlio sia il dolore più grande del mondo. Statele accanto, datele forza e amore. vedrete che imparerà a convivere con tale perdita” – aggiunge la levatrice, dispiaciuta per non essere stata in grado di salvare la prole di Kristoff.

“È morto, allora!” – la voce di Isa, fa sussultare i tre che la credevano ancora incosciente.

“Ehm… Isa…ecco… è complicato però….” – cerca di spiegare Oscar.

Però le lacrime della fanciulla sono incontrollabili.

Inizia a gridare, sfogandosi e liberandosi sia del dolore fisico che emotivo.

Urla parole senza senso, alle quali seguono singhiozzi e lamenti.

La scena straziante costringe medico e levatrice ad allontanarsi, lasciando i due da soli.

“Ascoltami. Adesso sei arrabbiata con il mondo intero, però è bene accettare il fatto per riuscire a voltare pagina”

“Ho lottato per cinque anni. Capisci? Cinque lunghissimi e dannatissimi anni di matrimonio per rimanere incinta. Ora che stavo per dare a Kristoff un erede, accade l’irreparabile. Sono una nullità. Non potrei mai renderlo felice. sai che ti dico? Anna può farlo” – il primo pensiero di Isabel è rivolto al marito. Sente di essere una donna solo a metà, in quanto incapace di generare prole.

Quell’evento segna la sua decisione finale.

“Lottare per la mia unione con Kristoff è stato inutile. Ad oggi mi reputo sconfitta. Gli lascio la libertà di ricominciare con la principessa. Dopotutto è soltanto lei che vuole”

Quel discorso colpisce Oscar che comprende quanto amore nutrisse la fanciulla verso il consorte, nonostante il disinteresse dall’altro lato.

“Posso dirti che tuo marito non merita il sentimento che nutri nei suoi confronti. Non l’ha mai apprezzato”
“Su questo ti dò ragione. Adesso accompagnami a casa mia, voglio mettere la parola fine a questa sofferenza” – con un immenso dolore nel cuore e dentro il corpo, abbattuto per un vero e proprio aborto, Isa si aggrappa ad Oscar e assieme si incamminano verso l’abitazione di lei.

Lui la osserva, innamorandosene sempre più. Percepisce, nel suo silenzio, uno strazio disumano.

Vorrebbe aiutarla, ma come potrebbe farlo?

Ci pensa e ci ripensa e quando giungono a destinazione, le fa una proposta.

“Se hai bisogno di cambiare aria, di ritrovare te stessa, di liberarti da una sofferenza che ti lega ad Arendelle, vieni con me. Domattina parto e lascio il regno”
“Andarmene? E dove posso stare? Non ho nessuno dove vivere”

“Io sono stato assunto come soldato nel palazzo dei Westergard, nelle Isole del Sud. Sai bene i rapporti tra questi sovrani e i nostri, quali siano. Se parlassimo con il re o con Anna, loro ti raccomanderebbero e potresti lavorare per loro. Che te ne pare?”

Un’idea allettante che Isa non rifiuta immediatamente.

“Ci penserò. Domani, se dovessi accettare, ci incontreremo al porto. In caso contrario…” – continua – “Grazie di tutto. Se non mi avessi seguita, se non mi avessi soccorsa, a quest’ora non sarebbe morto solo il mio bambino” – il gesto che segue è spontaneo e dolce.

Isabel gli dà un lieve bacio a stampo per poi chiudersi in casa e sfogare in solitudine la sua frustrazione.

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Anna è sul balcone della sua camera ed osserva il regno che circonda il palazzo.

È leggiadra e serena, come non lo era da tempo.

Sophie sonnecchia nel lettone e vederla finalmente felice è un sogno diventato realtà.

E non solo quello….

“Ancora sveglia?” – le chiede una voce maschile alle sue spalle.

Due possenti braccia le cingono la vita proprio allora e una bocca si posa esattamente sul collo di lei, riscaldandolo di piccoli baci.

“Non dovresti tornare da tua moglie, Kris?” – domanda la principessa.

“Questa notte non riuscirei a separarmi da te, neppure se me lo imponessero con la forza” – la volta verso di sé e comincia a baciarla sulle labbra.

I due sembrano ignorare che la bambina potrebbe beccarli in situazioni imbarazzanti.

Le mani di Bjorgman scivolano veloci sotto la gonna di Anna che, a quel gesto, sobbalza e si ferma.

“Aspetta…che stiamo facendo!? Non possiamo…non di nuovo...non così”

“Hai ragione. Non sarebbe il caso… seguimi” – così dicendo la conduce verso la stanza accanto.

In quel momento Anna esclama – “Che meraviglia! Sei stato tu? Sei pazzo”

La camera è illuminata da candele e il letto è ricoperto di petali di rose rosse.

“Credi che possa andare adesso?” – le sussurra lui.

Di fronte a tanto romanticismo e amore, la fanciulla si getta tra le braccia dell’amore della sua vita e in men che non si dica i due si ritrovano, nudi, tra quelle lenzuola, a consumare un sentimento mai spento.

   
 
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